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Tra gli stands |
Ogni fine settimana a New York ci sono svariati eventi. Ieri, domenica 23 settembre, abbiamo scelto di andare ad uno Street Festival organizzato dalla YMCA, qui chiamata semplicemente Y. Questa sede si trova all'angolo tra la 92a Strada e Lexington Avenue perciò questo evento si chiama 92Y festival. Con l'arrivo dell'autunno l'aria si è molto rinfrescata, ma la giornata era bellissima e la gente e' accorsa in gran numero. Tanti giochi per bambini e bancarelle con cose commestibili. Diverse nazioni con i loro stands illustravano le attrazioni dei propri paesi con libri, depliants ed oggetti vari. Lo stand tedesco regalava anche una piccola borsa di stoffa. Su un palco una band suonava musica sudamericana a volume troppo alto. C'erano tavolini dove bambini potevano disegnare e dipingere e altri dove potevano farsi dipingere la faccia. Abbiamo camminato su e giù tutti i 16 blocks chiusi al traffico guardando gli stands a destra e sinistra e anche la gente. Le cose più simpatiche erano le rappresentazioni di gruppi di bambini, adolescenti e adulti allievi dei corsi che si possono seguire all'YMCA (ce ne sono centinaia). Una ci ha colpito in particolare: ragazze che insieme ad un solo ragazzo saltavano la corda. Era incredibile quello che riuscivano fare, anche capriole e salti mortali. Si sono presentate una ad una dicendo anche da quanti anni praticavano questo sport, tutte avevano cominciato verso i 5 anni. La più piccola atleta ne aveva 4. Il presentatore diceva al microfono che il ragazzo era uno dei pochi al mondo che sanno fare l'eccezionale salto al quale avevamo assistito.
Quando David e Jan erano ragazzini sono stati un paio di volte ad un campo estivo internazionale dell'YMCA in Sardegna. Hanno imparato ad andare in kayak. Si sono divertiti tantissimo.
Poi dopo aver fatto le spese al Fairway, un grandissimo supermercato lungo il fiume Hudson, a casa abbiamo subito cominciato a cucinare. Di mattina avevamo gia' preparato qualcosa in anticipo. Verso le otto sono arrivati i nostri ospiti: Alice e Alessio. Alice americana di origini croate, bilingue, Alessio romano di Roma, cresciuto nel quartiere Prati dove anche noi abbiamo abitato per molto tempo, percio' molti ricordi in comune. Jan ha conosciuto Alessio perche' lavora nel mondo del vino e lavora anche nell'ambito della musica a Los Angeles. Sono diventati amici. Jan e Jennifer hanno cenato una volta da loro ed adesso sono venuti qui. Alice ha subito notato con ammirazione i quadri ai muri. Alessio ci ha fatto sentire un brano composto, suonato e cantato da lui, anche le parole erano sue. Una canzone eseguita alla perfezione, una voce ben intonata.
Per cena c'era pasta alla caprese, cosi' da noi chiamata perche' appresa da un cuoco a Capri: il sugo è fatto di zucchine a pezzi piccoli, aglio, pomidoro, uva passa, pinoli e basilico. E' stato un successo. Come anche i fagioli all'uccelletto, piatto preparato da Jan. Il cavolo rosso l'ho preparato alla mia maniera perchè Alice aveva espresso il desiderio di mangiare qualcosa di olandese. La mamma di Alice lo prepara più o meno nello stesso modo ma usa la pancetta, mentre io ci metto qualche chiodo di garofano e, oltre una mela, aceto, sale e zucchero anche una cipolla tritata dorata nell'olio e alla fine maizena. Questa volta anche due patate. L'insalata mista che Jan prepara ha sempre un tocco esotico come d'altronde quasi tutti i suoi piatti o le pietanze fatte da me che lui spesso con mano magica arrichisce all'ultimo momento con un po' di vino, erbe varie, pepe, peperoncino e via dicendo.
Per i gelati ed i biscottini francesi c'era rimasto poco posto nello stomaco.
Ci siamo trovati molto bene con Alice e Alessio e spero che il prossimo anno ci rivedremo.
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Talenti con la corda |