lunedì 3 settembre 2012

1969, gli astronauti



Domenica scorsa Jan come di consueto alle 4 del pomeriggio mi ha telefonato da New York e mi ha detto: "Mamma, hai letto nel giornale che ieri è morto l'astronauta Neil Armstrong? Mi ricordo ancora che David ed io abbiamo stretto la mano a lui ed ai suoi colleghi, che emozione!"
Dopo la nostra chiacchierata ho cercato il mio diario del 1969. Sulla pagina del 15 ottobre c'era scritto che Pino alle 4.30 è venuto a prendere David di 7 anni e mezzo e Jan di 4 per portarli con sè negli studi della televisione. (Io sono rimasta a casa con Sigrid di un anno)
 In RAI c'erano i tre astronauti Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins che venivano intervistati sul loro viaggio lunare.  Erano tanti i personaggi importanti che finita l'intervista s'intrattenevano  con i tre eroi. Pino tenendo per mano i suoi bambini si è fatto strada tra la folla e dando la mano agli astronauti ha presentato i suoi figli ed anche a loro veniva data dagli esploratori spaziali una stretta di mano accompagnata da una carezza sulla loro testa: "Hi David, hello Jan."
Anche David si ricorda benissimo quel momento storico.
Nel giornale c'era un lungo articolo dedicato a Neil Armstrong morto a 82 anni dopo aver subito da poco un intervento al cuore.
Il 20 luglio del 1969 il comandante dell'Apollo 11 mise piede sulla Luna e collegandosi con la centrale della Nasa a Houston pronunciò queste memorabili parole: "Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per l'umanità."
Il mondo intero ha seguito con trepidazione lo sbarco sulla Luna. Ma sul giornale ho letto che c'era anche chi sosteneva che la conquista della Luna fosse stata una messa in scena. Secondo un certo Bill Kaysing che lavorava presso i laboratori della Rocketdyne Research, la ditta che ha progettato e costruito i motori dei razzi che "apparentemente" hanno portato la navicella Apollo sulla Luna,  tutto è avvenuto sulla Terra, in uno studio televisivo top secret in uno sperduto angolo del nostro pianeta.  Kaysing ha scritto un libro del titolo "Non siamo mai andati sulla Luna", dichiarando che ha le prove documentate.
E' più bello però guardando in sù immaginare, là sulla Luna, degli astronauti coraggiosi che poi tornati sulla Terra hanno accarezzato due biondi ragazzini italiani.

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