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Nella biblioteca dello Schomburg Center
Tutti i primi venerdì del mese, di sera, c'è allo Schomburg Center, centro di ricerche di black culture, un incontro sociale che comprende live music, designers drinks e la possibilità di visitare la galleria d'arte incorporata. In più c'è una bella biblioteca. Quando Jan e' tornato dal lavoro ci siamo andati. In una sala c'era una band che suonava e gente che ballava. Nel giardino altra musica live ma solo da ascoltare. Gente molto bella ed elegante.
Il giovedi' scorso, il 13 settembre era l'apertura della stagione artistica: vernissages in molte gallerie nel Gallery District di Chelsea, un vasto quartiere di magazzini trasformati in gallerie d'arte e lussuosi condomini. A Jan sarebbe piaciuto abitare quà, questa zona della città l'affascina, ma gli affitti sono altissimi. Come l'anno scorso ci siamo andati anche stavolta. Un'affluenza enorme di visitatori. Il tempo era mite ed era un'ottima occasione per sfoggiare ancora vestiti leggeri, farsi vedere, incontrare vecchi amici e farsene di nuovi. L'arte esposta sembrava quasi un pretesto, mi sembrava che pochi le rivolgessero attenzione. A Jan e me poco o niente è piaciuto. Io mi meravigliavo di come certa "arte" abbia trovato gallerie disposte ad esporla talmente la trovavo brutta o insignificante. I lavori di David e Jan sono per me eccezionali ma rimangono appesi solo in casa nostra e solo i nostri occhi se li godono. Jan che ha preso il Master in museologia e ha fatto uno stage di sei mesi al Guggenheim Museum mi ha spiegato che per aver successo come artista c'è un iter che va seguito e che viene addirittura insegnato nelle scuole d'arte in corsi come "career building" e via dicendo. Nulla è lasciato al caso ne' tantomeno alla effettiva qualità del proprio lavoro. C'è ad esempio tutta una serie di giovani artisti di successo recentemente diplomatisi alla Yale University, che avrà certamente ben insegnato ai propri allievi sia come creare arte sia le strategie per farsi strada nel mondo dell'arte....
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Chelsea: arte sul tetto e dentro l'edificio |
In ogni caso è stato bello vedere tante persone ben vestite e affabili. Qui nelle strade normalmente la gente veste per lo più molto ma molto casual. Più che a Roma e ad Haarlem in Olanda, dove adulti e bambini in genere escono molto curati. Ma è un fatto che il mondo si sia americanizzato. Vedo a Roma che i turisti venuti da ogni parte del mondo non si distinguono più per il modo di abbigliarsi. L'universo si è uniformato.
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