venerdì 23 settembre 2011

Ancora Dr. Ken


Appena alzati ci si è presentata una giornata grigia. Jan ed io abbiamo preso la metro e dopo una bella camminata siamo arrivati allo studio del Dr. Ken. Ci siamo entrati nel minuto esatto del nostro appuntamento: le dieci. Dr. Ken ha di nuovo sentito con molta attenzione prima il polso destro poi quello sinistro. Ha detto che nessuno mi ha provocato il dolore che mi ritrovo ma è il mio stesso corpo che me lo procura. Ho il sistema immunitario molto forte e perciò questa lotta tra fegato e reni mi provoca dolore. "Ma", ha detto, "senza dolore non c'è guarigione. Il medico allopatico prescrive una medicina per opprimere il dolore ma non guarisce il male alla sua origine così come opprime la febbre mentre è proprio la febbre che distrugge il virus. "Ha trovato un miglioramento del 14%. Toccando un punto di un polso ha di nuovo detto come nella prima visita: "Beautiful beautiful beautiful mind."  Invece di un'altra seduta di agopuntura mi ha fatto un massaggio shiatsu di un'ora e mezza. Jan ha approfittato dell'intervallo per andare a trovare un paio di clienti in quel quartiere.
Le mani del Dr. Ken sono forti e sicure e quanti punti dolorosi ci sono nel corpo umano. L'assistente poi ci ha fatto trovare confezioni di capsule con erbe diverse per tre mesi. Quando Jan e Jennifer verranno a Roma a Natale mi porteranno il seguito della cura. Ho fiducia nel Dr. Ken e nel suo ragionamento, dice cose giuste. Questa arte di curare è millenaria e se ancora esiste in questo mondo moderno una ragione ci sarà.
Di nuovo per la strada siamo stati accolti da una forte pioggia. Nonostante l'ombrello portato per ogni evenienza siamo arrivati a casa zuppi. Dopo pranzo Jan è uscito di nuovo per andare al suo ufficio di Brooklyn e per trovare altri clienti. E' andato in scooter coprendosi con giacca e pantaloni impermeabili. Io sono rimasta a casa. In genere sono piuttosto irrequieta, mi piace sempre fare due passi, brutto tempo o meno, ma adesso che non sono ancora molto in forma (però sto di fatto migliorando) mi trovo a mio agio dentro casa. Sto leggendo un libro, c'è musica sul computer e c'è il mio blog. E mi piace guardarmi intorno. Vedo i bei quadri e le incisioni "metafisiche" di Jan sui muri. E poi le incisioni, le foto e i disegni di David spesso surreali. Jan ha portato anche due miei collages da Roma e li ha appesi alla parete. La settimana scorsa abbiamo avuto due ospiti olandesi a cena e hanno trovato bellissimo l'appartamento e come è stato arredato. Forse Jan e Jennifer faranno scambio di casa con questa coppia che abita a Scheveningen e dal soggiorno di casa vede il mare del Nord.


E' poi venuta a cena anche una coppia italiana di produttori di vino. Appena arrivata dall'Italia ha posato le valigie in albergo ed è venuta da noi.  Con gli olandesi abbiamo mangiato un piatto di pasta più contorni, con gli italiani un piatto di zuppa di piselli, e hanno fatto il bis. Io ho cucinato, ma Jan ha fatto tutto il resto come fare le spese, preparare la tavola, l'insalata, lavare i piatti. E' un vulcano. Lo era già da piccolo.

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