Il 24 settembre c'è stato l'annuale DUMBO Arts Festival a Brooklyn. L'anno scorso ci è piaciuto molto e ho voluto provare ad andarci con Jan anche questa volta. Per la prima volta di nuovo in scooter. E' andata bene anche se il mio addome soffriva per le imperfezioni della pavimentazione.
DUMBO è il nome di una una sezione di Brooklyn che si trova nella vicinanza dell'East River ed è l'acronimo per Down Under the Manhattan Bridge Overpass. C'è sempre molto pubblico che viene da vicino e lontano per divertirsi con gli spettacolini nelle strade. Ne abbiamo visti un paio ed erano ilari con adulti e bambini seduti per terra a guardare che, se invitati a partecipare dagli attori, non si tirano indietro. Nell'aria c'è una risata continua. Poco più in là uomini e donne vestiti in modo originale e con cappellini in testa. Alcuni di loro portavano delle grandi galline di carta ed altri avevano degli strumenti che cominciavano a suonare. Su un cartellone la scritta "Truth in Gay Clothes" il cui significato mi è ignoto. Una del gruppo portava in spalla, insieme ad un altro, un bastone da dove pendevano piccole galline di carta, e ci donava dei bei sorrisi che noi abbiamo ricambiato. Sembrava felice di appartenere ad una così strampalata compagnia della quale faceva parte anche una grande statua rappresentante una gallina. Jan ha scattato delle foto col suo telefonino.
Bancarelle con oggetti e cibarie non mancano mai, ma noi, attratti dai suoi bei profumi abbiamo preso ad un forno io una zuppa di piselli vegetariana e Jan un chocolat cake e su una panchina con vista sul fiume abbiamo pranzato. Sull' East River passavano barche a vela, barche da cargo e rimorchiatori (tug boats), con sullo sfondo i grattacieli di Manhattan: una vista unica.
Mentre Jan è andato nel suo ufficio che si trova nei paraggi per incontrarsi con dei clienti, io ho dato un'occhiata al parco lungo il fiume e come l'anno scorso c'erano delle coppie di nuovi sposi asiatici che insieme alle damigelle ed ai familiari posavano per le foto ricordo.
Un lavoro d'arte era appeso ad un albero, altri su blocchi di rocce in un viale, altri ancora su grossi sassi nell'acqua. Poi Jan ed io siamo entrati in uno dei tanti palazzi dove gli artisti questo fine settimana aprono le porte dei propri studi, cominciando dall'ultimo (decimo) piano. Vedendo cose belle e meno belle.
Da lontano si vedeva la giostra "Jane's Carousel" al riparo dentro un padiglione trasparente lungo il fiume. Ci siamo avvicinati per ammirare di nuovo i 48 cavalli di legno che l'anno scorso e anche l'anno prima avevamo visto attraverso una grande vetrata in un magazzino alle spalle del parco. La giostra è stata creata nel 1922 ed era in uso nell'Ohio. Nel 1984 e' stata acquistata da Jane Walentas e da suo marito David. Jane che è artista e ha lo studio a Dumbo ha impiegato vent'anni per restaurarla. I cavalli sono stati ridipinti a mano e sono stati riportati al loro antico splendore. Durante la mia assenza di un anno per la giostra è stata costruita una grande piattaforma lungo l'East River e l'architetto francese Jean Nouval per darle un riparo ha aggiunto questa teca acrilica trasparente. Jean Nouvel lo chiama "the jewel box" Un posto migliore del Brooklyn Bridge Park non si sarebbe potuto trovare. Il 16 settembre il carousel è stato aperto al pubblico.
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