giovedì 15 settembre 2011

Dr. Ken


Quando ero bambina ho avuto l'itterizia. C'era un'epidemia ed io l'ho presa come prendevo tutte le malattie infettive che incrociavano la mia strada. I miei fratellini venivano risparmiati, ma io mai. E' successo che uno di queste malattie mi visitasse per due volte.
Sarà forse per l'itterizzia di allora che il fegato è rimasto il mio punto debole e ad intervalli di tempo mi tormenta non poco. Nessuna cura mi guarisce e, addirittura, porta con sè degli effetti collaterali: una cura omeopatica non mi ha giovato e una cura allopatica mi ha addossato il peso di altri mali.
Due giorni fa Jan mi ha accompagnato da un naturista giapponese che Jennifer frequenta con molta soddisfazione.
Nel 1979 il dottor Ken Kobayashi ha aperto a Manhattan il Honzokaku Natural Remedies Center. Egli è un master healer e viene da una famiglia che da più di 350 anni è composta da conosciuti guaritori in Giappone.
Ken rispetta la Medicina Moderna Occidentale così come tutte le religioni e filosofie, però la sua fede la mette nella medicina preventiva e nel vivere in modo naturale. Non è un medical doctor ma dottore in Filosofia. E' doctor of Oriental Medicine in Giappone. Da più di 50 anni guarisce la gente col suo metodo olistico: La Tecnica Kobayashi. E oltre a guarire insegna ad altri l'arte di guarire.
Mi ha tastato a lungo prima il polso destro, poi quello sinistro, concentrato, ad occhi chiusi, raccontando a Jan e a me quello che riscontrava. Il suo inglese non è sempre molto comprensibile. Delle sue parole trascrivo quel poco che mi ricordo. Diceva che sono una persona sana, il mio cuore è molto forte, il fegato non è malato ma bloccato per via dei reni che non lasciano passare il sangue come si deve ed è peggiorato con i tanti anni di noncuranza. E' un bene che io abbia preso poche medicine convenzionali perchè avrebbere solo indebolito il mio fisico per via degli effetti collaterali. Poi diceva che sono "very spiritual" e che ho "a beautiful mind", ma dato che queste sono parole belle a sentirsiele dire mi viene il dubbio che  le dica a tutti i suoi clienti. Mi avrebbe prescritto le erbe che ci vogliono per il mio caso. Le avrebbe preparate in capsule dato che mi riesce difficile bere le tisane. Mi consigliava due sedute di agopuntura a due settimane di distanza. Ho subito iniziato con la prima seduta. Jan è andato via per visitare dei clienti che acquistano il suo vino dato che una seduta dura due ore.
Dr.Ken ha cominciato a mettere un centinaio di aghi nella mia schiena, iniziando con la testa e finendo con le gambe. Dopo 10 minuti è arrivata una sua assistente a togliere gli aghi, riscaldando alcuni di essi con quello che a me sembrava un bastoncino d'incenso. Poi toccava alla parte frontale del corpo. Di nuovo cento aghi, alcuni dei quali facevano male, ma non è l'ago in sè che fa male ma l'organo che ci si trova sotto che reagisce. Ad un mio piccolo gemito di dolore Dr. Ken diceva: i reni.
Jan mi è venuto a riprendere e mi ha lasciata a Broadway altezza 35a Strada dove sono entrata da Daffy's e  dove ho camminato nei dintorni. Mi è venuta una grande stanchezza e meno male che a quel punto di Broadway, alla Herald's Square, in mezzo alla strada ci sono tavolini e sedie per chiunque voglia riposarsi e/o mangiare uno spuntino comprato in uno dei tanti punti di ristoro. Mi divertivo a guardare i tanti turisti con le loro buste degli acquisti. Una signora di colore con un cappellino in testa, la veste lunga, un'eleganza vecchio stile, seduta là sola soletta, mi faceva tenerezza.
Quella notte non sono riuscita a dormire, ero sveglia sveglia. Il giorno dopo non stavo male, ma nel pomeriggio facendo le spese nel quartiere ha cominciato a farmi male la parte sinistra della pancia che mi ha costretto a camminare come una lumaca. Un'altra notte senza dormire perchè qualsiasi mossa mi procurava dolore. Ieri sono rimasta a casa per via del malessere che sentivo e il male nella pancia che ad ogni movimento si acutizzava. Jan ha telefonato al Dr. Ken, il quale ha detto che è la reazione dell'agopuntura e che il mio fisico reagiva così perchè il male accumulato in tanti anni veniva stimolato.
Jan è così premuroso, è un tesoro, sto tanto bene qui con lui. Spero che il prossimo fine settimana mi sia passato questo disturbo per poter di nuovo liberamente muovermi insieme a lui per la città.

Times Square
Herald Square
Herald Square

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