martedì 26 ottobre 2010

L'entrata



Prendo l'ascensore fino al sesto piano e come ogni volta penso che questi ascensori a gabbia siano i migliori perchè non claustrofobici, vedi passare ogni piano e la luce entra dappertutto. Faccio i giri di chiave, entro in casa, accendo la luce e nell'entrata, davanti a me vedo appeso un grande quadro di David molto colorato che rappresenta un uomo che suona un tamburo, i suoi capelli rossi dritti in testa toccano quasi un grande pesce volante col becco aperto. Come tutti i lavori di David anche questo è molto particolare, non c'è nessuno al mondo che dipinge, incide e disegna come lui. Jan ha lo stesso grande talento con un altro stile, crea anche lui dei soggetti metafisici, misteriosi. A New York guardavo a lungo i suoi lavori appesi alle pareti e gli chiedevo delle spiegazioni. Quando Sigrid era piccola anche lei come i fratelli disegnava e dipingeva volentieri. Avrà avuto sei anni quando ho visto in una rivista l'annuncio di un concorso per bambini, alle mamme veniva chiesto di mandare un disegno floreale. Ho messo uno dei tanti disegni in giro per casa in una busta e l'ho spedito. Grande è stata la sorpresa quando è arrivata la notizia che Sigrid aveva vinto il primo premio: per lei una bella scatola con tutto il necessario per dipingere e per la mamma un mazzo di fiori al mese per un anno.
Nell'ingresso abbiamo messo gli stessi mobili dell'altra casa, meno un armadio-guardaroba. 
Passando nel corridoio si vedono altri lavori esposti sulle pareti. 
Una cantina non l'abbiamo, purtroppo. In compenso nel corridoio ci sono due ripostigli e un piccolo soppalco dove abbiamo accatastato un mucchio di cose.
Il pianerottolo

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