martedì 19 ottobre 2010

Sorelline

Da poco Sigrid e Kevin hanno acquistato un bakfiets, cioè una bicicletta con davanti un contenitore su ruote dove i bambini possono sedersi su delle panchette; quando piove si alza il tettino. Così Sigrid va a prendere Livia a scuola, insieme a Flaminia che, quando vede da lontano la sorella in mezzo ai compagni di classe, comincia a saltellare e a correre chiamando forte "Livia! Livia!". Si abbracciano con impeto, a lungo, tanto che un'altra mamma dice: "Come si vogliono bene." Stravedono l'una per l'altra. Livia si rivolge spesso a Flaminia dicendo: piccola, tesoro, tesoruccio, amoruccio, con aria da sorella grande.
Ma Flaminia cresce, non è più così piccola e le è venuto fuori un caratterino vivace, irruente.
Capita che faccia ancore un pisolino al pomeriggio e quando si sveglia scende con la mamma nel soggiorno  dove Livia con le amichette gioca a negozietto. Con cura hanno esposto in tante file i prodotti da vendere.
Entra Flaminia, vede la situazione e vuole partecipare, lo fa a modo suo, si butta sugli articoli in vendita e afferra quelli che le piacciono di più mettendo a soqquadro il negozio. Livia in lacrime. Allora Sigrid per portare pace si trasferisce con Flaminia su in mansarda dove ci sono tanti giocattoli e libri. Da lì spesso mi chiamano con SKYPE.



Livia ama ritagliare, incollare, modellare, fare collanine, dipingere, disegnare: ha cominciato quando era piccola. Disegna spesso, anche con le amichette sedute intorno al tavolo e con tutto il materiale necessario davanti. Ma anche Flaminia vuol prendere parte al gioco. Afferra più matite colorate e pennarelli che può, scarabocchia dappertutto, anche sul tavolo. Per terra poi si trova di tutto. Livia si dispera.

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