domenica 29 gennaio 2012

Jan compie tre anni.


Per il Natale del 1966 Jan ha ricevuto in regalo una bicicletta. Aveva 2 anni e mezzo e dopo un pò ha voluto che le fossero tolte le rotelline laterali. Nel cortile di casa pedalava avanti e indietro. Nei primi tempi non sapendo ancora frenare finiva apposta a tutta velocità contro un muretto mettendo subito i piedi per terra. Amava andare in bicicletta. Spesso lo facevo pedalare nella nostra strada correndogli a fianco. In quei giorni non c'era molto traffico, Via Goiran era senza uscita e non avevano ancora costruito la strada Panoramica. In quell'angolo della città le macchine erano (ancora) scarse. Altri bambini più grandi fra i quali David biciclettavano in quelle strade tranquille. A Jan dedicavo molta attenzione, era ancora così piccolo anche se era un tipetto molto in gamba. Parlava pure già benissimo. Il giorno prima del suo terzo compleanno (16 giugno 1967) siamo andati tutti insieme alla scuola di David, era l'ultimo giorno prima delle vacanze estive e abbiamo salutato e ringraziato, con un bel mazzo di fiori, la maestra. Nella classe di David Jan si è intrattenuto con alcuni bambini piuttosto discoli e, più tardi, ci ha riferito che la maestra ha esclamato: "Questi stupidi maledetti asinelli." Nel mio diario scrivo che sicuramente Jan aveva inventato queste parole, ma chissà....
Quel giorno Pino è andato all'anagrafe con l'amico avvocato Carlo Carlevaris e, dopo tre anni di causa, è tornato a casa con la bella notizia che Jan poteva finalmente chiamarsi ufficialmente Jan. Alla sua nascita l'impiegato dell'anagrafe non ha accettato il nome Jan essendo un nome straniero, ma era un concetto ottuso e ambiguo di quei tempi, perchè altri nomi stranieri non venivano esclusi, p.e. Oscar e Walter. A Pino piaceva tantissimo il nome di mio padre, breve e forte. Come secondo nome abbiamo aggiunto Saul che ci piaceva molto. E il suo padrino inglese, Robin Anderson, un convertito cattolico, ha espresso il desiderio che il terzo nome fosse Maria.
Il giorno del suo terzo compleanno ho anche corso con lui che andava in bicicletta, ma questa volta più lontano. Era tanto contento al termine che mi ha detto: "Mamma la mia faccia assomiglia alla tua. Ti voglio dare sempre tanti baci e carezze."
La sua festa l'abbiamo spostata al 20 giugno perchè solo quel giorno Pino era libero dal lavoro. Appena alzati Jan ha avuto da noi i suoi regali e, più tardi al mercato ho comprato dei fiori per lui che prontamente ha detto: "Mamma grazie per i fiori." Bramava la sua festa del pomeriggio. Alle 4 arrivavano i primi bambini. Jan eccitato e vivace apriva la porta e, ogni volta che riceveva un regalo, si sedeva in terra per scartarlo.
Sono arrivati 21 bambini e qualche mamma è rimasta a chiacchierare. La festa è durata a lungo perchè i piccoli si divertivano tantissimo con Pino che li intratteneva. Il culmine era la torta e la pesca.
Sulle foto fatte al CAR da Giampiero Berengo ci si accorge come Flaminia assomigli a Jan a quell'età.



lunedì 23 gennaio 2012

Foto di David e Jan bambini




Un pò di tempo fa David mi ha detto di aver letto un articolo sul fotografo Gianni Berengo Gardin chiedendosi se per caso fosse quello il fotografo che ha scattato alcune foto di lui e Jan quando erano piccoli. Mi ricordavo che il fratello di un collega di Pino, Giampiero Berengo, è venuto con noi al CAR (Circolo Aziendale RAI) per fare delle foto dei nostri maschietti mentre giocavano. Ho dato un'occhiata sul computer e sono arrivata alla conclusione che Pino (il collega di Pino) e Giampiero Berengo sono parenti del famoso Gianni Berengo Gardin ma non so in che grado.
Ho trovato l'album con le foto in questione che erano del 28 settembre 1967. Che belle le foto e che belli i nostri marmocchi! Ho cercato anche il mio diario di quell'anno. Leggo che quando David arrivava al CAR il suo gruppetto di amici, che fino a quel momento era annoiato, si animava: era arrivato il loro leader che organizzava i giochi! E per ore e ore gli amichetti si divertivano, sul prato, sulle altalene e in piscina.
Mi ricordo ancora i nomi dei tre fratellini che, fra gli altri bambini, compaiono sulle foto di quel dì: Alessandro, Eugenio e Edoardo Tassoni. Alessandro e David erani inseparabili. Io parlavo con la mamma.Negli anni ci siamo persi di vista. Quei giorni al CAR me li ricordo lunghi e gradevoli in mezzo al verde, lungo il Tevere. Eravamo fortunati di poter frequentare un posto così idilliaco.
M'accorgo che in queste foto David aveva 6 anni (mancavano tre mesi al compimento del settimo anno) e Jan aveva tre anni e tre mesi. Circa l'età che  hanno adesso Livia e Flaminia. E perciò scriverò con l'aiuto del  mio diario come erano David e Jan a tre anni e a sei anni, descrivendo anche gli eventi di quei giorni. Sigrid non era ancora nata. Sul sesto compleanno di Sigrid ho già scritto uno spot, sui suoi tre anni ci sarà qualcosa da narrare.



venerdì 20 gennaio 2012

Vacanze di Natale 4




Jan e Jennifer sono arrivati nel pomeriggio del 5 gennaio con la macchina piena di vini da assaggiare. Era un bel rivederci. Finalmente per una volta la famiglia al gran completo. Le bambine erano eccitate di vedere gli zii americani e ne erano incantate. I libri portati da New York piacevano molto, li hanno sfogliati insieme a Jennifer. C'era un'intesa fra Flaminia e Jennifer, anche se quest'ultima parla solo l'inglese.
A cena J&J hanno raccontato di tutti i produttori di vino che avevano incontrato cominciando dal Nord Italia scendendo verso Roma. Parlavano con entusiasmo dell'ospitalità e simpatia incontrate. C'erano da assaggiare tante bottiglie di vino dei produttori incontrati durante il viaggio per poi, eventualmente, scegliere i migliori da poter inserire nella lista del vino da esportare a NY. Jan e Jennifer e Kevin e David con faccia assorta e seria annusavano, sorseggiavano, sciacquavano la bocca col nettare, sputavano e commentavano. Jan annotava. Sigrid annusava solo e dava la sua opinione sul profumo. Sigrid ed io siamo astemie, non ci è mai piaciuto il sapore dell'alcool.
Le cene seguenti hanno avuto lo stesso andamento concernente il vino. Le bottiglie non toccate sono state spedite poi in America da un produttore insieme ai suoi prodotti in modo che Jan a New York potesse continuare gli assaggi. Jan e Jennifer qui a Roma hanno dormito in un Bed & Breakfast nelle vicinanze di casa dove si sono trovati molto bene.
Il 7 gennaio partivano gli olandesini e li abbiamo accompagnati alla stazione Termini da dove un treno li ha portati a Fiumicino. Il 9 gennaio sono partiti J&J. Una parentesi bellissima si è chiusa e la vita di tutti i giorni ha ripreso il sopravvento.




martedì 17 gennaio 2012

Vacanze di Natale 3



A  Piazza Vittorio c'è un piccolo gazebo dove, il giorno della Befana, ogni bambino poteva decorare  un borsellino di stoffa al cui interno avrebbe poi messo le caramelle avute in dono. Il materiale da lavoro era esposto su un tavolo. Flaminia non era interessata ed è corsa subito verso la zona giochi. Livia ponderando ponderando ha abellito il suo sacchetto con un pennarello incollandoci poi sopra dei pezzetti di stoffa: un collage. Il risultato era molto carino.
 Una sera, prima che le bambine andassero a letto, Kevin e Flaminia si sono messi a ballare sul ritmo della musica che David ha acceso sul suo computer. Un cappello in testa. Kevin con grandi movimenti eleganti e la piccoletta immersa nel ballo al 100%;  braccia e gambe e tutto il piccolo corpo seguivano il ritmo con spontanea sicurezza. Sigrid si è unita ai ballerini e Livia che da un pò sbirciava dalla porta finalmente si è decisa anche lei. Un cappello era obbligatorio. Flaminia ama ballare anche da sola e mentre balla, canta e si esibisce dove noi adulti siamo raggruppati. Non chiede la nostra attenzione. Vuole stare in compagnia, tuffandosi però nel proprio mondo. Si mette delle sciarpe intorno al collo oppure in testa; anche i cappelletti le piacciono. Una volta già in pigiamino ballava indossando la cuffietta e gli occhialetti che Sigrid usa per andare in piscina. Con tanta grazia fa i suoi movimenti di danza e i suoi canti sono intonati. E' una buffoncella tenera e simpatica. Di mattina si sveglia troppo presto e mentre sono ancora a letto sento che entra piano nella stanza per darmi una carezza sulla guancia e subito dopo un bacino ed già esce di nuovo. Livia anche lei mi cerca ogni tanto per darmi un bacio o un abbraccio, si mette un attimo sulle mie ginocchia e le piace chiacchierare. Io gioisco nel vedere queste nipotine girare per casa, felici e contente.
Per un pò di giorni c'era da badare alla gattina dei nostri vicini che erano andati a trovare dei parenti. Le bambine venivano con me. Flaminia schioccava tanti baci sulla pelliccia di Moreen. Si divertivano un sacco, suonando il pianoforte, correndo avanti e indietro, ogni stanza era visitabile, da riscoprire (questa casa la conoscono già).

Nel gazebo

lunedì 16 gennaio 2012

Vacanze di Natale 1




Il 22 dicembre sono arrivati dall'Olanda Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia. Dopo i saluti e gli abbracci le bimbe si sono dirette come sempre, senza indugi, alla cassapanca nella camera che io divido con Livia e che contiene i loro giocattoli romani. Per prima cosa Flaminia ha preso fra le braccia il Cane Morbido, qui il suo compagno fisso di letto e di casa, poi hanno cominciato a giocare come non ci fosse stato un intervallo di qualche mese. Il secondo giorno Flaminia aveva male al braccio sinistro, la sua manina destra lo sorreggeva in modo protettivo. Dopo la notte, al mattino la situazione era invariata e perciò Sigrid e Kevin sono andati con lei al Pronto Soccorso dove con una radiografia hanno visto che c'era una piccola frattura. Come se l'era procurata non l'abbiamo mai saputo. In ogni caso col gesso non ha avuto più dolore ed ha potuto fare regolarmente di tutto.
Poi Livia ha cominciato a tossire parecchio. Il medico di famiglia le ha prescritto dei rimedi omeopatici. E' stata un pò di giorni in casa ma per Livia questa non è una punizione: con le bambole ed oggetti vari inventa dei giochi fantastici che non vorrebbe mai interrompere. Tutte e due poi si mettevano sul letto grande di papà e mamma, circondate da tanti libri che sfogliavano con attenzione. David raccontava loro delle storie inventate al momento, come ridevano e noi ridevamo con loro. E' impressionante come in questi pochi mesi Flaminia sia così migliorata nel parlare. Tutti e due usano anche parole difficili. Sigrid in Olanda legge per loro ad alta voce. Il libro del momento è Giamburrasca. Quando una parola non la capiscono Sigrid la spiega, è ammirevole.
In cucina disegnavano al tavolo. Flaminia ancora scarabocchia più che altro, ci spiega il significato di ogni tratto del suo lavoro che delle volte risultava gradevole. Livia fa molta attenzione ai vestiti che disegna. Una volta ha detto a Sigrid: "Io i vestiti li disegno e tu li cuci."

Sulla terrazza condominiale


Vacanze di Natale 2

Disegni sulla terrazza condominiale.

Un giorno sono venuti i nipoti di Laura, Antonio e Ludovica a giocare. Dopo pranzo hanno disegnato per un pò ma poi si sono scatenati. Meno male che c'erano David e Laura ad intrattenere questi bambini sfrenati. Con Flaminia Sigrid e Kevin sono andati allo zoo. Flaminia ama gli animali. Mi ricordo che una volta, nel loro giardino a Haarlem,  ha preso un verme da terra. Lo teneva nella sua manuccia, lo guardava attentamente e esclamava "Che bello che sei" dandogli un delicato bacio. 
Quando Livia stava meglio con la tosse, Kevin, Sigrid e le bambine sono andati insieme al museo naturale Explora e il giorno dopo tutti e quattro a tagliarsi i capelli dal parrucchiere di Sigrid, nel quartiere Prati. Non sono stati trascurati i parchi con spazio giochi nelle vicinanze di casa, come Colle Oppio, Villa Celimontana, Piazza Vittorio Emanuele.
Una volta sono venuti a pranzo l'amica di Sigrid Silvia con i suoi bambini Marta di 8 anni e Nicola di 6. Ho preparato riso integrale al forno con sugo e formaggio più insalata e hanno mangiato con gusto. Il dolce che Silvia ha portato da Panella è piaciuto molto. Poi Livia e Marta hanno disegnato mentre Flaminia e Nicola si sono appartati nella stanza mia e di Livia in mezzo ai giocattoli ma non giocavano, no, conversavano ed era uno spasso sentire Nicola di sei e Flaminia 3 e mezzo raccontarsi a vicenda delle loro scuole e delle vacanze estive dello scorso anno. Completamente a proprio agio, come se si vedessero tutti i giorni.
Il posto preferito di Flaminia era sulle ginocchia dello zio David che lei continua a chiamare Dati. Sul computer vedono un filmino insieme o un programma musicale. Oppure sono sdraiati sul suo lettone, con Laura e anche Livia, e David racconta una delle sue storie inverosimili, strampalate. Un pomeriggio Laura è andata a casa di suo padre per portare a spasso la sua cagnolina. David con aria triste diceva a Flaminia: "Laura torna solo stasera. Laura per me è importante." Flaminia replicava: "Laura non è importante." "A no? E allora chi è importante?" "Flaminia."