martedì 18 agosto 2015

Johanna Visser 1852 - 1895

Ho un mucchietto di foto vecchie, alcune portate via dalla mia casa paterna e altre datemi, non tanti anni fa, da due zie, sorelle di mio padre: tante (zia) Hendrikje e tante Stien. A David piacciono molto le vecchie fotografie e qualcuna l'ha voluta mettere su Facebook. Una di loro raffigura la sua trisnonna, che sarebbe la mia bisnonna da parte di mio padre, Johanna Visser. Non sapevo niente di lei, mio padre non ha mai parlato dei suoi nonni. Ho voluto provare, non si sa mai, e ho cliccato il suo nome su Internet. Miracolo! In mezzo ad una lunga lista di discendenti della famiglia Fennema figurava anche il suo nome e cioè Johanna Baukes Visser (Baukes sarebbe figlia di Bauke). Era nata il 17 settembre del 1852 a Hardegarijp. Il 17 maggio 1879, a ventisei anni, si è sposata a Suameer (o Sumar) con Jan Minzes Fennema (Minzes sta a dire figlio di Minze). Ha avuto 4 figli: Minze, Hendrikje, Stijntje, Foekje e Bauke. Il primo figlio Minze era mio nonno. E' morta a 42 anni il 1° giugno 1859.
Leggendo questi dati e guardando la foto mi sento trasportata in quei tempi, tanti anni fa. Ho un mescuglio di sentimenti che non so descrivere. Questa mia bisnonna è stata un anello di congiunzione che ha portato fino a me, i miei figli e le nipotine. Spero tanto che Johanna Visser, nella sua  breve vita, sia stata felice. Almeno non infelice.
Mio fratello maggiore è stato chiamato Minze come il nonno, era usanza allora.
I "like" su Facebook sono stati 58 ed i commenti sulla sua trisnonna tanti:
Jean  B. : David. Sembri tu con la cuffia.
Marina P. : Identici.
Hermann D. : Accidenti che colonna! Una tosta calvinista!
Andrea L. : Porcaloca! Sei identico a lei!!!
Patrizio S. : Che prestanza!!! Siete identici!!!
Andrea B.: Dai, è uno scherzo, sei tu abilmente travestito!
Massimo G.: DNA dominante
Isabella Z.: Bella, ma certo 18 anni di una volta....sono tanti
Michaela O.:   Sei uguale a lei!!! 
Sul dorso della foto le mie zie avevano scritto: 1874, Johanna Visser a 18 anni. Ma adesso mi sono accorta che veramente ne aveva  22.



lunedì 17 agosto 2015

25 luglio 2015

Il 23 luglio David ha ricevuto una chiamata da sua cugina Paoletta che abita a Napoli. Aveva da dargli una triste notizia: il giorno prima era morta ad Avellino la loro cugina Raffaella per colpa di un blocco renale. Il 24 alle 10.30 ci sarebbe stato il funerale. David ed io siamo rimasti molto scossi, Raffaella aveva solo 51 anni. Il giorno dopo David è uscito alle 5.30 per prendere il treno delle 6.00 per Napoli. A Napoli ha poi preso un pullman per Avellino. Al capolinea l'aspettavano le cugine Paola e Rita. Arrivati sul Corso, alla chiesa del Rosario, David ha abbracciato zia Mariella e Diego, madre e fratello di Raffaella. Mariella ha detto a David: "Peccato che per tanti anni ci siamo perduti di vista e che dobbiamo rivederci in un'occasione come questa." David mi ha raccontato poi che Diego era distrutto, assente, la faccia affranta. Aveva perduto la sua amata sorella che da medico non ha potuto salvare. Dopo il rito funebre David si è visto anche con le cugine Rosa, Ilaria e Lydia. Avrebbe pensato David che sarebbe tornato a Roma lo stesso giorno ma Rita gli aveva già prenotato una stanza in un albergo di Atripalda dove vive con la figlia Clara. Rita è rimasta vedova che la figlia era ancora piccola. David è molto affezionato ai suoi cugini e cugine. 
La sera ha cenato in una trattoria fuori Avellino assieme agli zii Norma e Alfonso e alle cugine Rita, Ilaria, Lydia, Rosa, Paola e suo figlio Francesco. Il giorno dopo è partito per Napoli con Paola e suo figlio Francesco di 12 anni. Li attendeva il marito Nicola nella loro abitazione nel quartiere di Chiaia. La casa, vicino alla spiaggia di Posillipo, è molto grande e bella ed è piena di quadri e mobili antichi (e zanzare). Su questa spiaggia David ha appeso la sua macchina fotografica al collo di Francesco. Gli ha spiegato come funziona incitandolo a scattare foto (come fa anche con i suoi allievi del liceo artistico). Francesco è stato molto bravo, si è dato da fare e ha immortalato David sulla spiaggia di Posillipo.



Tornato a Roma David mi ha fatto un resoconto dell'incontro in chiesa coi parenti e i tanti amici di Raffaella. Io non potevo rendermi conto di come si può oggigiorno morire per un blocco renale. David ha sentito voci intorno a sè che sommessamente argomentavano la morte di Raffaella. Dicevano che il suo fisico delicato non ha retto a cure e medicine troppo forti.
Una delle ultime volte che abbiamo visto Raffaella era il 30 Marzo 2000, quando lei e Rosa sono venute alla mostra fotografica di David in un importante galleria di Roma. In quell'occasione Sigrid e Kevin sono venuti dall'Olanda e Jan dall'America.


Jan, Rosa e Raffaella alla mostra di David.

Un'altra volta è venuta a cena da noi con il suo ragazzo di allora che poi non ha continuato a frequentare. Non si è mai sposata. E poi basta, non ci siamo visti mai più, nè con lei, nè con Mariella e Diego. Il perchè non si sa. E' andata così.
La vedo davanti a me bambina, bella e riservata. Era piccola quando è morto Gino il suo papà del quale ha sentito molto la mancanza. Lo ha raggiunto troppo presto. C'è in ogni caso la consapevolezza della brevità della vita. Freud ha detto: "Sappiamo con la nostra testa che dobbiamo morire, ma la nostra psiche non l'accetta."