sabato 27 febbraio 2021

Ricordi intorno al tavolo (2004)

Questa primavera la famigliola olandese non è venuta a Roma come tutti gli altri anni per le complicanze della pandemia; è venuta Sigrid da sola per il mio compleanno e, prima che partisse, Flaminia le ha detto: "Come mi manca Roma, è così bello stare con nonna e zio David, fare le foto sul terrazzo condominiale e la sera dopo cena divertirsi con gli scherzi di David e sentire raccontare i ricordi dagli adulti.

Lo scorso agosto 2020, quando c'erano con noi Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia, dopo cena tutti asssieme attorno al tavolo, rievocavamo eventi della nostra vita, eravamo immersi nei ricordi di tanti anni fa. Chi si ricordava una cosa chi un'altra. Storie di viaggi fatti insieme, di vita familiare, della scuola, di amici e conoscenti. Sigrid una sera ha raccontato di quando Livia, neonata, di notte non dormiva mai. Quando la piccola aveva due settimane sono venuta io da Roma per dare una mano. Sigrid si ricordava che di pomeriggio stavo anche 5 ore in poltrona con Livia in grembo per farla dormire. Ho preso il mio diario di quell'anno, il 2005, e ho cominciato a leggerlo. I ricordi che sono affiorati: dolci-amari. Dolci perchè erano intensi e belli quei giorni vissuti da neo genitori, neo nonna e neo bébé. Amari perchè subentra la nostalgia, quei giorni non tornano più. Qualcosa dei quasi tre mesi passati ad Haarlem voglio fissarli su questo post. Comincio però dall'anno prima.

Nel 2004 avevo cominciato un corso di scrittura creativa che mi impegnava e che mi piaceva molto (ne ho già scritto in un post). L'ho interrotto per passare il mese di maggio da Jan a New York (è venuta anche Sigrid per una settimana) e dopodichè è seguita una settimana a Venezia. Poi il 17 luglio del 2004 ho preso un aereo per stare 5 settimane da Sigrid e Kevin ad Haarlem. II 21 luglio Sigrid ci ha fatto sapere che dopo aver fatto un test risultava incinta. Che sorpresa! E quante emozioni!  In largo anticipo per quella stessa sera Sigrid e Kevin avevano acquistato per noi tre dei biglietti per un concerto di canzoni portoghesi fado (la passione di S&K) nel Concertgebouw ad Amsterdam. La sala era strapiena, con gente entusiasta. Sigrid era splendida, indossava un vestito a fiori che era stato mio qualche anno prima: pantaloni e scarpe neri e sulle spalle un grande foulard nero fatto all'uncinetto. Attirava gli sguardi. Kevin bello ed elegante. Formano una coppia bellissima, fuori dal comune. Io avevo trovato un posto a sedere qualche fila dietro di loro ed era un piacere osservarli ed ammirarli. Il tempo quei giorni era eccezionalmente bello e una mattina mentre Kevin era al lavoro Sigrid ed io abbiamo fatto una crociera attraverso i canali di Haarlem: un punto di vista completamente diverso di questa bella città. Il 15 agosto abbiamo trascorso tante belle ore con due mie carissime zie del Friesland, sorelle di mio padre. Il 25 agosto Sigrid ed io abbiamo preso un treno per Leiden e là nell'ospedale modernissimo è stata eseguita la prima ecografia della sua pancia. Io potevo assistere ed era emozionante vedere su un grande schermo il minuscolo feto che muoveva braccia, gambe e testolina. Tutto bene! E' stato prelevato da Sigrid del sangue. Avevamo considerato l'eventualità di una gravidanza gemellare, però era ùn bimbo o ùna bimba. Fuori dell'ospedale Sigrid ha telefonato a Kevin dicendogli: "Tutto a posto, sono quattro." E lui spaventato: "Allora la casa è troppo piccola." Quando la sera gli ha dato le immagini dell'ecografia era così emozionato che ha  dovuto sedersi. Abbiamo guardato con tenerezza altre volte l'esito dell'ecografia. Le cinque settimane ad Haarlem sono state pienissime con tante imprese, anche perchè in aprile Sigrid e Kevin avevano comprato una casa al centro della città dove c'erano tanti lavori da fare. I giorni sono volati. Il 28 agosto sono tornata a Roma.

 

                                                                   Maggio a New York




 


domenica 21 febbraio 2021

Sigrid a Roma (15-24 gennaio 2021)

 

Il 12 gennaio è partito Jan per New York e il 15 gennaio è venuta Sigrid da noi a Roma. Gli altri anni a Febbraio lei veniva con marito e figlie, ma quest'anno con questa pandemia tutto è soprassotto, lockdown, tamponi e tests da fare prima di partire e prima del ritorno. Le decisioni oscillavano, si ponderava sul da farsi. Il 15 gennaio dopo colazione ho acceso il computer, cosa che raramente faccio di mattina e con un sussulto ho letto: "Parto. Sto sull'aereo. Sono da voi all'ora di pranzo". Un messaggio da Sigrid. Ero stordita dalla sorpresa. E meno male che l'ho letto in tempo perchè se Sigrid avesse citofonato così dal nulla mi sarebbe venuto un piccolo shock. Sigrid aveva prenotato un volo e  aveva deciso di provare a partire e ci è riuscita. Ed eccola qua ricevuta da noi a braccia aperte. Aveva la faccia stanca dopo un'alzataccia e la tensione, si è quasi del tutto ripresa nei giorni romani. Ci portava qualche leccornia olandese e delle cartoline realizzate dalla nipotine con su scritte parole affettuose. Che amori, che tenerelle! 

 



Ha telefonato Kevin. Le figlie facevano scuola online, spesso insieme ad un'amica, che è più divertente. Il pomeriggio del giorno dopo si è incontrata con l'amica Rita che abita nelle vicinanze ed io intanto ho preparato la cena. Poi è venuta Flavia a salutare Sigrid e nello stesso momento è arrivato Mauro con un cesto pieno di cachi del suo orto: sono rimasti tutti e due a cena. C'era da mangiare in abbondanza e tutti avevamo un bell'appetito. Sigrid come tutti noi è una buona camminatrice e il giorno dopo con David e le sue amiche Carla e Rachele sono arrivati fino al Pantheon, là hanno visitato alcune chiese, anche San Ignazio dove, anni fa, quasi tutti i sabato ascoltavo i cori, spesso stranieri. I cori mi piacciono tantissimo. Adesso li ascolto su You Tube.

 


I giorni seguenti Sigrid ha fatto altre camminate, da sola o con David in quartieri lontani, e un giorno si è vista con l'amica Cristiana. Si è goduta le belle cene ed era bello a tavola ricordare i tempi in cui eravamo ancora tutti insieme. Kevin telefonava spesso e mandava qualche foto. Kevin si diletta a cucinare e a Flaminia piace dargli una mano. Con Sigrid fa spesso un dolce, ne fanno di tutti i tipi.



Sarebbe stato bello avere Sigrid un pò più a lungo con noi per farla riposare qualche altro giorno ma i giorni passano in un soffio e il 2 gennaio era il giorno della partenza. In anticipo aveva già fatto i test necessari. David l'ha accompagnata al treno e sull'uscio di casa Flavia le ha regalato una collana fatta da lei ed io le ho fatto scegliere dal mio cassetto alcuni gioiellini per i compleanni di Livia a marzo e di Flaminia a maggio. Gli altri anni, da sola oppure con David, andavo in primavera due settimane ad Haarlem. Quest'anno però e tutto scombussolato per colpa del covid e poi io non sono ancora in piena forma. Perciò aspettiamo che i quattro olandesini vengano da noi, come ogni anno, in luglio/agosto per una decina di giorni. I continui contatti telefonici e le mails accompagnate da foto ci rendono partecipi della loro vita.



venerdì 19 febbraio 2021

E il Natale ad Haarlem (2020-21)

David, Jan ed io da Roma ogni giorno eravamo in contatto telefonico con Haarlem. Anche se lontani siamo sempre uniti. E Sigrid ci spediva le foto via mail, così abbiamo potuto partecipare ai loro festeggiamenti natalizi. Veramente in Olanda le feste cominciano già il 5 dicembre quando Sinterklaas (San Nicola) porta con il suo cavallo bianco i doni in un sacco di juta, in genere regali utili. Sul tavolo dolci specifici per quell'occasione. Anche a scuola quel giorno è festa, ad un compagno tirato a sorte si regala un oggetto che deve essere realizzato con le proprie mani. Anche ai miei tempi questa festa era forse la più bella dell'anno. Non c'era l'abbondanza di adesso ma eravamo felicissimi con poco. I giorni di Natale si stava in famiglia e noi bambini con i cuginetti cantavamo intorno all'albero. Durante le vacanze natalizie quasi sempre c'era la neve, da farci l'uomo di neve e le palle di neve. E se alla radio facevano sapere che il ghiaccio sui canali, fiumi e laghi aveva raggiunto lo spessore sufficiente si pattinava tutti i giorni. Quando la scuola ricominciava si pattinava alla fine delle lezioni, cioè dalla 16.00 in poi. Le luci erano accese e c'era qualche bancarella dove acquistare una cioccolata o una zuppa calda. 

Da lungo tempo nei Paesi Bassi non era più possibile pattinare sul ghiaccio naturale ma quest'anno, dopo la tempesta di neve del 7 febbraio a cui è stato il nome Darcy, con vento a 90km l'ora - c'era l'allarme rosso per tutto il paese - sono arrivati giorni di temperatura polare. Con la neve Livia e Flaminia si sono tanto divertite assieme agli amici scendendo con la slitta dalle dune. E ieri mentre Livia era a passeggio con le amiche Sigrid, Kevin e Flaminia hanno camminato fino al fiume Spaarne che attraversa la città. E hanno visto con meraviglia lo scenario che offriva il fiume coperto da un grosso strato di ghiaccio: per qualche giorno non è stato dominio delle navi ma dei cittadini che ci pattinavano o passeggiavano. Le foto che Sigrid ci ha fatto pervenire illustrano bene il tutto.

 
  Opera di Flaminia per un compagno










Flaminia

Sullo Spaarne



Jan: Roma e di nuovo a New York

 

Il 7 gennaio Jan, appena tornato da Tarquinia, ha mangiato una banana ed è di nuovo uscito per fare le spese a San Lorenzo dove ha comprato anche una trapunta per il mio letto, bella, calda e soffice. Freddolosa come sono me la sto godendo ogni notte. Senza sosta poi mi ha aiutato a prepare la cena. Dopo ancora qualche bel giorno in sua compagnia, il 12 gennaio, molto presto la mattina, è tornato a New York, dopo tampone e Covid test. Oh, questi addii! Alle 7 di sera Jan è atterrato e verso le 20.00 David ha letto sul proprio cellulare che da poco era giunto a casa nel Bronx e stava per uscire per fare volontariato. Ci si dedica due volte a  settimana. Lui e i suoi compagni cucinano e preparano panini per duecento persone, si dividono in più gruppi e in macchina si avviano verso diversi punti della città dove distribuiscono il cibo ai senzatetto che aspettano in file ordinate. Il giorno dopo mi ha mandato la seguente mail: "Pensa che quando noi abbiamo distribuito zuppa di lenticchie bella calda un paio di persone homeless hanno gioito quando hanno saputo che era vegetariana. Anche una piccola signora distinta e cortese che era la prima volta che vedevamo; si chiama Ruth Ann." Mi ha raccontato Jan che i panini che preparano sono con tonno, prosciutto o con crema d'arachidi e marmellata. Si può scegliere. Quando non c'era rimasto da scegliere un homeless ha alzato le spalle dicendo: "Beggars can't be choosers." Molti sono coloro che preferiscono i panini con crema d'arachidi e marmellata. Anche a noi piace molto. Io sono cresciuta col peanutbutter e l'ho servito ai miei figli fin da quando erano piccoli. Qui a Roma c'è ancora poca gente che conosce questo companatico che peraltro viene utilizzato anche in diverse ricette culinarie. 

A pensarci bene quest'anno sono 40 anni che siamo vegetariani. Tutti assieme, all'unisono, nel 1981 abbiamo deciso di non mangiare più cadaveri. La carne deriva da animali che vivono una vita di stenti e sofferenza ed è una crudeltà la loro esistenza e la loro morte. Essere carnivori non fa bene all'uomo nè all'animale. Ci sono tanti alimenti più sani che sostituiscono la carne. Nel 1981 David aveva 20 anni, Jan quasi 17 e Sigrid 12. Sono cresciuti bene.


                                                                    Jan e Sigrid - Settembre 1981



16 Maggio 1982

28 Settembre 1982


giovedì 11 febbraio 2021

Seguito di "Jan a Roma"

 

Negli anni a Via Govoni, durante le vacanze natalizie, era consuetudine fare insieme un puzzle da 1000 pezzi. E questa volta, nei  momenti in cui ai figli era impossibile fare lunghe passeggiate per via delle forti piogge, Jan ed io abbiamo cominciato un puzzle da 500 tasselli. Non era per niente facile perchè il colore giallo dominava ovunque. Dopo qualche giorno e diverse ore l'abbiamo finito. Eccolo.

 

 

Abbiamo avuto a turno diversi ospiti a cena. Per via del Covid solo sei persone alla volta possono incontrarsi. Una volta  è toccato a Flavia e mentre si mangiava pasta al sugo fatto da me si parlava di films, la passione di Flavia. Io ricordavo il nome di tanti attori e trame di films del passato e Jan mi ha detto: "Mamma hai la mente di una ventenne" Un'altra volta Rosanna e Rachele: per prima c'erano fettuccine con un condimento fatto da Jan a base di barbabietole e gorgonzola, per secondo avevo preparato una padella con cavolo rosso mela, patate, cipolle e chiodi di garofano. Poi un'altra volta Mauro, Rachele e anche Flavia, la nostra vicina di casa, che ha portato un carrello con verdure varie preparate da lei. Io avevo polenta al forno con sugo e formaggio e un'insalata mista con avocado. A fine pasto un dolce di riso molto buono, un regalo di Natale da un'amica di David: Edvige. Ad ogni cena si stappavano diverse bottiglie di vino da assaggiare. Jan e Rosanna lo facevano da esperti: a New York lavorano nel mondo del vino, gli altri commensali giudicavano secondo il proprio gusto. Io purtroppo sono nata astemia e pure Sigrid: non siamo contro le bevande alcoliche ma non ci piacciono affatto. Alle 22.00 c'era il coprifuoco per via del Covid e gli ospiti ci salutavano a malincuore avviandosi alle rispettive case, Flavia che ha casa sul nostro pianerottolo poteva rimanere più a lungo.

Alla cena del 31 eravamo noi tre più Rachele. C'erano fra altro lenticchie al sugo e Rachele ha fritto delle specialità di Ascoli, la sua città. La bella cena era seguita da un film turco mica male. Parlava di una famiglia turca residente in Germania. Flavia che aveva cenato da suo fratello che abita nelle vicinanze è venuta da noi alle 10 e ha visto il film inieme a noi. Jan aveva già lavato i piatti. A mezzanotte, dopo gli auguri tutti (meno io) sono saliti sul terrazzo condomniale per incontrarsi con altri abitanti del palazzo. Tanti fuochi d'artificio. 

A novembre del 1957 sono venuta ad abitare a Roma. Avevo una camera in affitto a Piazza Santa Maria in Trastevere. Una nuova vita in un nuovo paese. Ho scritto già delle mie vicissitudini di allora. Ma non ho ancora raccontato del mio primo capodanno a Roma. Con altri giovani a mezzanotte si voleva uscire per vedere i fuochi d'artificio in lontananza al Gianicolo. Ma siamo dovuti tornare dentro di corsa. C'era pericolo di vita per le strade. Dalle finestre buttavano di tutto: piatti, pentole, rifiuti organici ma anche sedie, armadi, tazze del bagno, bidets. Tutte cose vecchie messe da parte per l'occasione. Un rito barbaro che per fortuna con gli anni si è estinto.

Qui a Roma ogni giorno Jan lavorava al computer ed era in contatto con Jennifer e anch'io la salutavo su Skype. I tre gattini in Giamaica sono cresciuti e sono inseparabili. Ecco una loro foto recente. 

 


Jan che ha energia da vendere il 7 gennaio ha preso un treno diretto a Tarquinia per assaggiare il brandy che produce un amico di Max Cipicchia. Max è un etrusco di Tarquinia e quando negli anni '80 con Jan e altri due formavano la Heavy Metal Band Astaroth nei fine settimana provavano in un casolare situato in quella cittadina. Andavano d'accordissimo e che entusiasmo avevano. Quei giorni Jan frequentava l'Accademia di Belle Arti e mi ricordo che nel suo tempo libero attaccava manifesti di un loro prossimo concerto ovunque in città. E' sucesso che un giorno il casolare prese fuoco e loro, assieme ai pompieri, si sono dati da fare per spegnere l'incendio. Jan aveva folti capelli lunghi. La vita è piena di ricordi e le foto aiutano a riviverli.

 


 




 

martedì 9 febbraio 2021

Grazie dei fiori

Il pomeriggio dell'altro ieri ero da sola a casa intercalando la lettura di un bel libro con lo studio di un nuovo collage da iniziare, quando suona il citofono. A sorpresa la visita di un'amica. Sapendo che ero sola quel giorno le è venuta l'idea di venirmi a trovare. Mi ha portato una piantina carinissima e un bellissimo fiore. Dopo una tazza di tè con biscottini abbiamo chiacchierato per almeno tre ore, gli argomenti non ci mancavano. Ogni tanto ci vediamo. E su Facebook vede i miei collages che David pubblica e mi fa sapere che le piacciono molto, tanto che le è venuta voglia di farne anche lei. Fino ad ora ne ha fatti due e li ha fotografati col telefonino: sono molto carini, sta sviluppando un suo stile. E' stato un bel pomeriggio. 

Ieri è tornato David da Barbarano e ha scattato per me delle foto della piantina e del fiore, esseri incantevoli. Ieri e oggi la pioggia è sempre presente, ma se domani dovesse esserci un raggio di sole chiederò a David di immortalare due piante fiorite sul balconcino. Grazie dei fiori! I fiori abbelliscono il nostro pianeta!







lunedì 1 febbraio 2021

Vacanze di Natale con Jan, 2020_2021

Il 23 dicembre Jan è venuto a Roma per passare un paio di settimane con David e con me. Aveva viaggiato di notte e l'aereo era atterrato alle 7.15. C'erano lunghe file per i tests del Covid e subito dopo  altre file per avere il risultato. Prendendo poi il treno finalmente è arrivato a casa alle 13.30.  Che bel rivedersi con questo figlio americano. Nonostante il lungo viaggio Jan non aveva segni di stanchezza. Vulcanico com'è ha aperto subito le nove scatole con bottiglie di vino che i produttori avevano spedito per l'assaggio, dopodichè ha messo in file le bottiglie e piegato le scatole di cartone. Poi è venuto David che dopo le lezioni online era andato al mercato per rifornire la casa di frutta e verdura. Un abbraccio forte fra i due fratelli. Dopo pranzo una piccola siesta seguita da una lunga passeggiata con David e la sua collega e amica Rachele. Il giorno dopo abbiamo fatto gli auguri a David che compiva 60 anni. Da non credersi. Sembra ieri che era piccolino! Ed  io una giovane mamma. Anche dall'Olanda sono arrivati gli auguri, a turno erano al telefono Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia. Nel pomeriggio sono venuti alcuni amici a trovarlo. Come ogni vigilia abbiamo cenato con spaghetti alle vongole scappate e insalata russa. Per dessert c'erano i gelatini Sanpietrini del Palazzo del Freddo Fassi all'Esquilino e naturalmente panettone, pandoro e torrone a scelta. Jan ha lavato i piatti. Nei giorni seguenti sono andata con i figli a vedere il giardinetto di Piazza Dante rimesso a posto dopo essere stato usato come cantiere per i lavori di restauro del palazzo destinato ai Servizi Segreti Italiani. E' diventato molto carino, molto pulito e c'erano bambini con i loro  genitori e le loro biciclette. L'angolo giochi fornito di poche attrezzature, ma meglio di niente. Forse sono troppo critica, ma paragono l'area giochi di qui con quelle di New York che sono bellissme. Ho visto anche il giardino di Piazza Vittorio rinnovato. Molto bello.

 

1963

Negli intervalli di non pioggia i fratelli hanno fatto lunghe, chilometriche passeggiate. Hanno voluto rivedere la strada della loro prima giovinezza: Via Goiran, in cima a Via Teulada. Quel luogo è rimasto nel loro, nostro cuore. E di là, da Via Gomenizza che è ai piedi di Monte Mario sono saliti su, risalendo il Parco, Riserva Naturale. Nel gennaio del 1980 ci siamo stabiliti a Monte Mario in Via Govoni e quante volte ho camminato in quel parco, da sola o accompagnata. E' bellissimo quel parco. Ho scattato delle foto ai figli. Avevo anche invitato la mia amica Barbara a farmi compagnia durante le mie passeggiate e quando le era possibile veniva più che volentieri: Ci sedevamo poi su una panchina al punto panoramico a goderci la vista su Roma e a chiacchierare su tante nostre vicende. Quando mio fratello Henk che vive in Canada è venuto a stare con noi per qualche giorno dopo aver concluso il Cammino di Santiago, gli ho mostrato tanti posti caratteristici di Roma. L'ultimo giorno della sua permanenza, c'era un bel sole, ha camminato con me nella Riserva Naturale ammirando poi la vista sulla città dall'alto. Henk ha esclamato: Più di tutte mi piace questa uscita! 

Sulla cima del monte c'è un fortino. Ci abitava il custode e adesso è la dimora di suo figlio che è amico di David. Sono andati a trovarlo ed era più che contento della visita. E sul prato davanti alla casa il solito cavallo di Massimo che era felice delle attenzioni e delle carezze. Ci sono a Roma ancora dei posti da scoprire!

 

Aprile 1985

 

 

Forte di Monte Mario


David, Massimo e Jan 2020.