martedì 24 aprile 2012

Emanuela Barbero

Le ricerche googliane mi hanno fatto incontrare a sorpresa il sito di Emanuela Barbero. Ecco quello che scrive:
Moltissimi gruppi religiosi attribuiscono da sempre, non a caso, un'essenziale importanza alla dieta vegetariana, proprio in quanto mezzo di purificazione ed elevazione spirituale: buddisti, induisti, jainisti, gandhiani, cristiani delle origini (e in seguito Catari e Valdesi, entrambi ferocemente perseguitati dalla Chiesa come eretici, Avventisti odierni ed altre minoranze cristiane), molti Padri della Chiesa e tanti santi cristiani (tra cui San Francesco), Esseni, sacerdoti dell'antico Egitto, filosofi dell'antica Grecia e molti altri. Senza contare molte grandi personalità che hanno contribuito enormemene all'evoluzione della civiltà umana e che hanno optato consapevolmente per questa scelta di vita, andando contro i luoghi comuni ed i dogmi da sempre un pò ovunque più diffusi.
Per tutti loro evitare la carne, ritenuto cibo spiritualmente impuro, significa accostarsi maggiormente al divino. In questo modo viene riconosciuto il diritto alla vita a tutte le creature viventi, in quanto differenti espressioni di vita, rispettandole consapevolmente anzichè sacrificarle ed ucciderle per farne il proprio cibo. Anche se non siamo noi ad uccidere in prima persona l'animale, quando lo mangiamo siamo  comunque direttamente responsabili della sua morte e di contribuire al mantenimento del terrificante mercato della carne.
Nella Bhagavad Gita, uno dei più antichi libri sacri ed uno dei principali testi vedici dell'induismo, viene attribuita agli animali un'anima, della stessa sostanza di quella umana ma con un differente grado di coscienza, capace anch'essa di raggiungere stati di spiritualità elevata. In base alla visione del Movimento per la Coscienza di Krishna, che si attiene fedelmente al testo originale, negare l'anima agli animali è un semplice artificio che giustifica il fatto di mangiarli liberamente, negando loro lo status che invee hanno nell'ordine dell'universo.
In questa accezione l'animale è ciò che è mosso dall'anima, dalla vita dell'anima. L'etimo stesso di "animale" deriva da "anemos", anima, spirito, il soffio di vita presente in tutte le creature viventi. Del resto anche l'uomo appartiene al regno animale e nutrirsi di animali è assai vicino al cannibalismo. Mangiare la carne degli altri animali anzichè quella umana è una differenza di grado ma non di genere e facendolo restiamo comunque molto prossimi al cannibalismo.
Dal punto di vista biologico e scientifico uomo e animali sono parte dello stesso regno ed hanno le stesse necessità fondamentali: mangiano, dormono, si accoppiano, si difendono. E soffrono. In questo non c'è  differenza. Nella Bibbia (Genesi, 1,30) Dio stesso afferma che anche gli animali hanno un'anima. Il quinto comandamento riporta testualmente: "Non uccidere", in senso generico, senza specificare "l'uomo". Perciò lo si deve intendere per quello che è, e cioè: "Non uccidere" e basta, senza eccezioni.

Tecnica mista su carta

lunedì 23 aprile 2012

Vaticano e dintorni

Ho trovato un altro sito: la storia della solita scatola cinese, e di nuovo il comune denominatore è il solito Costantino. E' interessante leggere quello che dice il sito "Vaticano e dintorni" a tal proposito.

E' risaputo che la Bibbia sia stata manipolata. Infatti molti studiosi affermano che al Concilio di Nicea (352) sacerdoti e politici alterarono radicalmente i documenti cristiani originali, con omissioni e interpolazioni, per renderli accettabili all'imperatore Costantino che, a quei tempi, si opponeva ferocemente alle sacre scritture. Il loro scopo era convertire Costantino al cristianesimo e far così assurgere la loro religione a culto ufficiale dell'impero romano. Le autorità ecclesistiche nominarono degli studiosi, detti "correttori", ai quali fu commissionato di correggere il testo delle scritture sacre nell'interesse dell'ortodossia. Gli unici manoscritti originali del Nuovo Testamento risalgono al IV secolo (i più antichi) e sono solo copie di copie.
Il Nuovo Testamento più e più volte cita esempi di Gesù che chiedeva carne, una realtà che i mangiatori di carne hanno adottato come giustificazione della loro scelta alimentare. Uno studio del greco originale del testo, però, rivela che Gesù non chiedeva veramente "carne". Brosis = cibo , così "Avete della carne?" (Giovanni 21,5) si dovrebbe leggere: "Avete  qualcosa da mangiare?" E quando il vangelo dice che i discepoli andarono a comprare carne (Giovanni 4.8), una traduzione più letterale direbbe semplicemente che andarono a comprare "da mangiare". In tutti i casi il greco originale parla di "cibo" in generale e non necessariamente di "carne".  Analizzzando questo punto nella prefazione della sua traduzione di The Gospel of the Holy Twelve, il reverendo Gideon Jasper Richard Ousely dice: "I correttori eliminarono dai vangeli, con accurata minuzia certi insegnamenti di nostro Signore che non si proponevano di seguire, specificatamente quelli contro il mangiare carne e il bere bevande forti."
rev. Gideon Jasper Richard Ousely
La chiesa catolica non è stata fondata da Gesù ma da Costantino.
E fu l'imperatore Costantino (nel 315) a stabilire quale giorno di riposo il primo giorno della settimana, allora dedicato al dio Sole. Infatti è ancora Sunday in inglese, Zondag in olandese e Sonntag in tedesco.

sabato 21 aprile 2012

Su Internet incontro Karlheinz Deschner

Internet è come una scatola cinese, ne apri una e ne viene fuori un'altra, e così all'infinito. Cercando notizie sull'imperatore Costantino ho incontrato Karlheinz Deschner, storico e scrittore tedesco (Bamberga, 23-5-1924). Segue qualcosa che ho trovato su di lui e su alcune ricerche che ha svolto su Costantino.
Deschner ha pubblicato romanzi, critica letteraria, saggi, aforismi e la storia critica della religione e della chiesa. Nel corso degli anni ha tenuto più di 2000 conferenze pubbliche. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue e gli sono stati assegnati numerosi premi ed onoriferenze tra cui i premi letterari "Arno Schmidt" (1988) e "Erwin Fischer" (2001).
Dal 1970 Karlheinz Deschner è al lavoro al suo ambizioso progetto "Storia criminale  del cristianesimo". La pubblicazione del decimo ed ultimo volume è prevista entro il 2012. In Italia l'editore è Ariele.
Attraverso un attento e documentato studio della storia Deschner tende a dimostrare le contraddizioni che caratterizzano la dottrina religiosa e i molteplici atti criminali di cui si è macchiato il clero nei secoli.
Con Costantino, nato nel 285, iniziò l'alleanza fra trono e altare. Egli si circondò di preti a corte e promosse il cristianesimo romano. Uccise figlio, moglie, suocero e cognato, ma non importa, fu osannato dalla chiesa cattolica e fatto santo da quella ortodossa. Anche sua madre Elena fu fatta santa dalla chiesa.
Costantino era un uomo bellicoso che amava sterminare i propri nemici, infatti soffocò nel sangue Franchi e Germani e abbandonò i prigionieri alle fiere del circo.
Adorava Marte e Saturno e si convertì al cattolicesimo ariano solo prima di morire, anche perchè così gli sarebbero stati cancellati tutti i peccati precedenti. Fu battezzato dall'ariano Eusebio.
Nel 321, per favorire ancora il clero, autorizzò la chiesa ad accettare lasciti testamentari; da allora tanti fecero lasciti alla chiesa per salvarsi l'anima, tanto che essa nel medioeva arrivò a possedere un terzo della ricchezza, soprattutto terriera, d'Europa.
Costantino regalò alla chiesa il palazzo Laterano, le fornì i mezzi per il restauro delle chiese e sovvenzionò l'alto clero, sotto di lui la chiesa era passata da oppressa a riconosciente, e poi a favorita, e godette di crescenti privilegi, diventando sempre più ricca. Egli donò terre alla chiesa in tutto l'impero, costruì chiese, dotandole di possedimenti fondiari, spesso sulle rovine di templi pagani. I vescovi ricevettero dall'imperatore onori e premi in denaro, furono incaricati di giudicare in cause civili, mentre allo stato spettava l'esecuzione delle sentenze. Poichè i vescovi avevano generalmente un secondo impiego, furono anche esonerati dal pagare imposte sulle attività produttive, da allora il tema delle esecuzioni tributarie diverrà cruciale nella storia della chiesa.
Oggi in Oriente Costantino è detto il tredicesimo apostolo, è annoverato tra i santi con sua madre Elena e la sua immagine si trova nelle chiese greche, la sua festa religiosa cade il 21 maggio.
Il clero prese a benedire le armi, si apriva la strada alle guerre di religione, si pregava prima della battaglia e le insegne erano cristiane.
Costantino autorizzò la tortura nei tribunali.
Nel 330 Costantino prese a perseguitare anche i culti pagani e ordinò la distruzione di tutte le immagini degli dei, privò i templi delle loro entrate, ne proibì il restauro e poi ne ordinò anche la distruzione. Tante chiese cristiane furono costruite sulle rovine dei templi distrutti.

Basilica di S. Maria sopra Minerva che sorge su tre templi pagani.

venerdì 20 aprile 2012

L'imperatore Costantino

Tutto quello che segue ho appreso da diverse fonti su Internet:
Nel Concilio di Nicea (325) l'imperatore Costantino impose alla Chiesa il proprio concetto di cristianesimo. A questo punto era necessario adattare anche i vangeli allo spirito del tempo che soffiava e per farlo furono impiegati i cosiddetti "correctores" Soprattutto nel periodo che seguì il Concilio di Nicea, si dice che molti testi vennero falsificati intenzionalmente. Non si sa in modo certo fino a che punto molte cose fossero state cambiate anche da Paolo ed è possibile presupporlo solamente sulla base di alcune citazioni che sono state tramandate.
Per tutta la sua vita, fino a poco prima della sua morte (337) Costantino non fu ufficialmente cristiano. Solo alla fine si fece battezzare, tuttavia non come cattolico, bensì come "eretico", ossia ariano. Nei primi anni dal suo dominio, quando regnava ancora sulla Gallia, Costantino sostenne il paganesimo e fece coniare monete con l'effigie del Dio sole. Costantino non si alleò quindi con la chiesa per convinzione interiore. Questa simbiosi tra Stato e Chiesa, che aveva ormai l'impronta di Paolo, rappresentò un classico esempio di complicità, secondo il motto una mano lava l'altra e cane non mangia cane, dimostrò di essere un'alleanza estremamente efficace e di durata, dettata da interessi comuni, al fine di domare e manipolare i propri succubi.
Costantino era di un'efferatezza inaudita. Lo storico britannico Shelly scrive: "Questo bruto ipocrito e spietato tagliò la gola a suo figlio, strangolò sua moglie, assassinò suo suocero e cognato", anche se non lo fece di propria mano. Con le minacce della tortura i cristiani delle origini furono costretti a prestare servizio in guerre, a mangiare animali e a bere alcolici. Furono dichiarati eretici quei cristinai che, nel rispetto del dettato originario, seguivano la regola vegetariana. Addiritura, condannati a morte, venivano uccisi mediante travaso di piombo fuso nella gola, per esplicito ordine di Costantino. Va ricordato che ufficialmente il consumo di carne venne proibito fino al IV secolo.
Così feroce è stata per gli occidentali la repressione della libertà di alimentarsi senza carne, che ancor oggi in molti di loro vige il paradigma ed il terrore psicologico che "è impossibile vivere senza carne" e in effetti, per certi versi, in passato lo è stato.
Invece l'esperienza di milioni di vegetariani in tutto il mondo vivi e vegeti ed in perfetta salute ("vegetus" significa infatti "in salute") dimostra che questi timori non hanno alcun fondamento razionale nè scientifico.

Costantino

giovedì 19 aprile 2012

Vita Universale

Ho voluto saperne di più su Vita Universale e l'ho trovato su Internet.
Vita Universale signfica vita nello Spirito di Dio - la religione interiore.
E' nello stesso tempo il nome di una comunità religiosa libera, che esiste dal 1976 e che trae la propriia origine dalla veggente Gabriele Wittek, nata in Germania nel 1933. Questo movimnto si riallaccia al cristianesimo originario, un cristianesimo interiore, come lo insegnò Gesù di Nazareth, senza dogmi e riti ecclesiastici. Dio è lo Spirito Universale, onnipresente, la cui possente forza creatrice è contenuta in tutte le forme di vita. I principi di una vita secondo il cristianesimo originario sono i Dieci Comandamenti di Dio dati a Mosè e il Discorso della montagna di Gesù, che noi, al contrario delle chiese, non consideriamo un'utopia, ma una guida pratica per la nostra vita quotidiana.
I cristiani delle origini in tutto il mondo aspirano a seguire il grande insegnante della Sapienza, Gesù di Nazareth. Gesù già 2000 anni fa insegnò che il regno di Dio è insito in noi, per questo i cristiani delle origini vanno da Dio nella loro interiorità. Ogni uomo quindi è egli stesso il tempio di Dio. Dio è vicinissimo per ognuno, lo possiamo trovare in noi stessi.
Il Nuovo Testamento è come il Vecchio Testamento opera umana, ossia una raccolta di testi che va definita nel suo insieme "Sacra Scrittura" da decreti ecclesiastici. Molti aspetti che sarebbero stati altrettanto "sacri" non vi furono inseriti. Molte cose insegnate da Gesù rimasero nascoste e diversi scritti apocrifi non vennero inseriti nella raccolta di scritti che ci viene oggi presentata come vangeli. (La parola apocrifo viene dal greco e significa nascondere o tener nascosto)
Circa 1600 anni fa quando Gerolamo redasse la prima traduzione completa della Bibbia (in latino) su incarico del Papa, egli si trovò sotto la grande pressione esercitata dal potere della Chiesa che stava nascendo e dalle forze politiche. Temi come la reincarnazione, la legge di semina e raccolta e gli insegnamenti portati dal Nazareno in merito ad un rapporto pacifico tra gli uomini e gli animali non trovarono più posto nella Bibbia ecclesiastica.
Gesù, i profeti e gli apostoli erano vegetariani. Tra tutte le citazioni ne copio qualcuna:
Pietro: "Io vivo di pane e olive, ai quali aggiungo solo di rado una verdura." (Omelie Clementine XII,6,rec.VII,6
Paolo: "Gesù mi ha comandato di non mangiare carne e di non bere vino, ma di consumare solo pane, acqua e frutti, per essere puro quando Egli vuole parlare con me." (Toledotto Jeschu, Ed.Krauss, Berlino 1902, p.113, Parole di Paolo)
Matteo: Matteo viveva di semi, frutti degli alberi e verdure, senza carne. (Clemente Alessandrino Pedagogo II, 1-16)
Metto per iscritto le parole di Gregorio Magno, Padre della Chiesa:
L'uomo ha qualcosa di ogni creatura
Ha infatti in comune:
l'esistenza con le pietre,
il vivere con gli alberi,
la sensibilità con gli animali, l'intelligenza con gli angeli.
Se dunque l'uomo è partecipe di qualcosa con ogni creatura,
sotto un qualche aspetto, ogni creatura coincide con l'uomo.



                                                                           

martedì 17 aprile 2012

Via del Boschetto


Quando con David e Jan ho fatto la camminata da Piazza Dante fino a Piazza di Spagna siamo passati per Via del Boschetto. Come in tutto il rione Monti anche qui sono sorti tanti piccoli negozi e boutiques fuori del comune che attirano la curiosità e la voglia di dare un'occhiata più approfondita alla mercanzia originale, da design. Non le solite cose. E i prezzi sono abbordabili. Arrivati al termine della strada abbiamo scoperto un negozietto particolare. La nostra attenzione era attratta da due manifesti attaccati alle porte di vetro. Su di uno la testa di un cavallo con sopra la scritta: "Le persone intelligenti non mangiano ciò che ha occhi", sull'altro sono raffigurati diversi animali accompagnati dalle parole: "Guardami negli occhi. Per piacere, per piacere non mangiarmi." Ci siamo intrattenuti un attimo con la propietaria del negozio che era occupata a sistemare dei mucchietti di libri sulle scalette che scendevano nel piccolo spazio interno strapieno di cose belle. Diceva che per conto terzi vende dipinti, mobili, arredi, stampe e gioielli e che il ricavato della vendita dei libri è destinato ad un canile di cani abbandonati. E' vegetariana e quei posters le erano stati donati da Vita Universale. Ci ha regalato una copia dei due manifesti che ho attaccato al frigo nella nostra cucina abitabile affinchè tutti gli ospiti li vedano e li leggano.
Jan è partito e io sono tornata da sola a Via del Boschetto 37a per lasciarci un paio di libri già letti e ne porterò ancora. Anche delle mie amiche vogliono seguire il mio esempio.

                                                                    



venerdì 13 aprile 2012

Jan è stato qui

Oggi alle tre e un quarto ci ha telefonato Jan per farci sapere che è arrivato sano e salvo a New York.
E' stato in Italia per lavoro: prima a Verona ha assistito alla fiera internazionale del vino, Vinitaly, dopodichè, noleggiata una macchina, ha visitato alcuni produttori in Emilia Romagna e Umbria. Poi mercoledì 4 aprile, nel pomeriggio, è venuto a stare con noi fino a domenica matttina. Cioè quasi quattro giorni. A David e me non sembrava vero di averlo con noi per TANTI giorni. Sono stati giorni tranquilli, rilassanti, felici. Tranquilli ma anche movimentati. Jan che ama leggere, ascoltare musica, vedere un buon film è anche un tipo sempre in movimento, mentalmente e fisicamente. Non si scorda mai degli amici. Si è visto con un'amica di vecchia data, e un amico,  Massimo, è venuto a casa per rievocare i tempi passati. Massimo ha frequentato il liceo artistico come David e Jan ed è un chitarrista che ha insegnato tanto a David quando erano ragazzi. Un altro giorno Jan ha preso appuntamento con l'amico Gianni e la moglie nei pressi di Piazza di Spagna. Gianni è anche amico di David e perciò i due fratelli, assieme, si sono avviati a piedi ed io sono andata con loro. Da Piazza Dante attraverso il Rione Monti, per Via del Boschetto verso il Quirinale poi Fontana di Trevi e Piazza di Spagna. Una bella camminata in tutti i sensi. Ad un certo punto io li ho lasciati e ho preso la metro per fare qualche spesa nel nostro rione. Dopo non molto tempo David e Jan sono tornati a casa, di  nuovo a piedi, portando con sè anche Gianni e Emanuela. Anche Laura frattanto era tornata. Gli ospiti avevano con sè il loro cane, un giovane spaniel e così Seila, la cagnolina di Laura, si è divertita facendo con il nuovo amico delle corse per casa. Un altro pomeriggio è venuto un giovane produttore di vino a parlare di lavoro ed è rimasto a chiacchierare con Jan e David. Jan ed io abbiamo anche fatto una passeggiata da soli fino a Villa Celimontana, visitando prima la basilica medievale dei Santi  Quattro Coronati e dopo la basilica  di Santo Stefano Rotondo che è la più antica chiesa a pianta circolare esisente a Roma. Fu eretta nel V secolo ed è ispirata al Santo Sepolcro di Gerusalemme, di cui la chiesa probabilmente riprende, oltre alle forme, anche le proporzioni. L'edificio è sorto sopra un mitreo, rimesso in luce dai moderni scavi, e ad altri edifici antichi. Santo Stefano Rotondo è la chiesa nazionale di Ungheria.  Un pomeriggio David, Jan e Laura si sono goduti anche un tè al bar San Calisto in Trastevere dove anch'io vado volentieri. Là inevitabilmente si incontrano amici e conoscenti.
L'ora della partenza è arrivata in un soffio. David ha accompagnato il fratello al treno per Fiumicino mentre io portavo fuori Seila visto che Laura era al lavoro.  Spero di vederci quest'estate e se gli dei vanno d'accordo io vado a New York a settembre come è ormai consuetudine.
 Gemelli è il segno zodiacale di Jan. Qualche caratteristica che ho appreso dei nati sotto questo segno: "Sono movimento velocissimo, intelligenza pura, vitalità, balzo, azione ininterrotta. Adorano l'amicizia. Centrifughe di mille interessi, collegano tutto a tutto. In un lampo. Sono considerati il segno più curioso dello zodiaco. L'astro che ha domicilio nel segno è Mercurio".

Jan e David al San Calisto


Jan in partenza

giovedì 5 aprile 2012

Il giardino incantevole, disincantato

Claude Monet - Pranzo in giardino 



Trascrivo un mio racconto, che ho scritto il 15-2-2004 quando seguivo un corso di scrittura creativa, che è in tema con il contenuto dei due precedenti posts.

Il giardino incantevole, disincantato

Invito a pranzo da un'amica nel suo giardino.
Ma com'è in forma questo giardino. Tante pratoline curiosano con la loro fanciullesca faccetta tra l'erba verde, le prime rose in fiore, il melo e il pero che cominciano a svegliarsi e al centro di tutto un cerchio di grandi piante che con le loro lunghe piume bucano il cielo azzurro dove bianche nuvolette vengono sospinte da un venticello primaverile.
Il tuo giardino è un incanto.
Il tavolo con le sedie sotto la profumata conifera.
Una tortora domanda, un'altra risponde.
Dei corvi tentano invano di gracchiare con più musicalità.
Il pranzo è ottimo, la conversazione rilassante.
Dopo tanto tempo finalmente a goderci il tuo giardino.
Poi splash! Un colombino passeggero dopo aver consumato un lauto pasto fa cadere fra i rami, in mezzo al tavolo, un abbondante regalino. Sopra una salvietta.
Risate: è anche educato.
Nel mentre della nostra ilarità il cagnolino dei vicini è riuscito ad infilarsi nel giardino da sotto il cancello e, presa da un piatto una appetitosa mozzarella, se la mangia in un angolino lontano.
Pazienza, piccolo ladro che non sei altro: buon appetito.
Altri ospiti indesiderati reclamano il loro pranzo: voi mangiate, anche noi abbiamo fame.
Ci grattiamo la pelle scoperta tra i calzini e i pantaloni. Il tempo caldo di questi giorni ha soffiato nuova vita nelle zanzare tigre e nella loro voracità.
E quante ce ne sono.
Niente più risate ma imprecazioni.
L'unica cosa da fare è trasferirci dentro casa dove ancora non si presentano i mosquitos killer.
Riprendiamo a mangiare e da dietro le finestre ammiriamo il giardino che da disincantato diventa di nuovo incantevole.

Terrazzone

Oltre al balconcino abbiamo il grande terrazzo condominiale. Tutti gli inquilini ne possiedono la chiave e possono usufruirne. Da poco venuti ad abitare in questo palazzo David, Laura ed io abbiamo partecipato ad una cena condominiale sul terrazzone. Eravamo seduti ad un lungo tavolo e ognuno aveva portato qualcosa da mangiare o da bere. E poi si chiacchierava, si rideva, una signora cantava. In questo modo abbiamo conosciuto tanti coinquilini simpatici. Continuiamo a frequentarci. Siamo proprio fortunati ad avere dei vicini così carini. In poco tempo mi sono abituata a questa casa, a quest'ambiente, a questo quartiere. Mi ci trovo bene.
Quando d'estate vengono da noi Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia viene collocata sulla terrazza una piscinetta gonfiabile e le bambine si divertono un mondo. L'acqua è sempre una grande attrazione. A volte vengono degli amichetti che prendono parte al divertimento. Livia dà ad ogni pianta un bicchiere d'acqua, aiutando così Laura, che ama prendersi cura delle piante sparse sulla grande superficie. Accudire alle piante è la passione di Laura e quando può sale sul tetto ad annaffiare, potare, fertilizzare, travasare.
La vista da lassù è bellissima. Il panorama è vasto, a 360°. Da una parte si vedono in lontananza le montagne dei Castelli Romani, si distingue il gasometro, una parte dell'EUR e tante chiese con intorno spesso delle zone verdi. Dall'altra parte c'è la cupola di San Pietro e lontano il nostro Monte Mario.
David va spesso sù in terrazza per fare un book fotografico ad amici e amiche. Ha fatto anche su richiesta delle bellissime foto di due fratellini, figli di amici. E naturalmente inquadra spesso anche le nipotine con i loro genitori.  Un paio di giorni fa ho visto che trafficava con dei quadri che ha dipinto diversi anni fa. Li ha fotografati sul terrazzone. Sul suo computer ho visto il risultato: quadri così originali, fantasiosi. Fantastici. La sua arte non ha eguali. Vorrei tanto vederlo dipingere di nuovo. Mi piace guardarlo mentre lo fa. So che è felice quando pittura. Su questo terrazzo ci sarebbe spazio per farlo.

Olio su tela. 1988



Olio su tela. 1988

Olio su tela. 1987

martedì 3 aprile 2012

Balconcino

Stamattina sono andata a Porta Portese. Quanta gente e come urlavano i venditori. Lo spettacolo mi diverte e qualcosa da comprare la trovo sempre. Durante l'andata e ritorno nell'autobus dal finestrino vedevo un'esplosione di verde e tanti alberi in fiore, anche il glicine serpeggiava in diverse parti e qua e là qualche sporadico cespuglio di spirea bianca e di forsythia. Un sambuco mi faceva come al solito ricordare come mia madre seccasse i fiori per farne una tisana per chi aveva mal di pancia. Ho un debole per il sambuco. Margheritine dappertutto nei prati verdi. Ieri andando a Monte Mario con la metro e poi l'autobus, a pranzare dalla mia amica Junko, la stessa scena davanti agli occhi. Quando la mattina vado al mercato attraversando il giardino di Piazza Vittorio anche qui i miei occhi si deliziano all' esplosione di colori delicati. Tutta Roma è inondata dalla primavera.
Dopo pranzo mi siedo su uno sgabello sul nostro balconcino, con un libro o con la maglia e spesso mi guardo intorno, i miei occhi accarezzano gli alberi, creazioni incredibili, che al improvviso hanno le foglie di un tenero verde. Anche alle piantine che sul terrazzino mi fanno compagnia sono sbocciati i fiori.
Tutte le stagioni hanno il loro fascino, adesso mi godo la primavera.
Quanti scrittori e poeti hanno scritto sulla primavera. Qualche aforismo lo riprenderò su questo spot.

Ogni primavera è come se fosse la prima.

Senza dire niente a nessuno, e senza un preventivo di spesa, il mandorlo stanotte ha messo fiori.
Nino Pedretti (Nel fuoco del mio paese)

Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera.
E.Vedder

La coscienza di una pianta nel cuore dell'inverno non è rivolta all'estate che è passata, ma alla primavera che arriverà. La pianta non pensa ai giorni trascorsi, ma a quelli che verranno; se le piante sono sicure che la primavera verrà, perchè noi, essere umani, non crediamo che un giorno saremo capaci di raggiungere a ottenere tutto ciò che vogliamo?
Kahlil Gibran

Prima che la mia anima mi consigliasse, dubitavo del valore del mio lavoro. Ora ho capito che gli alberi fioriscono in Primavera e fruttificano in Estate senza cercar lodi, e i loro rami restano spogli d'Inverno senza timore di biasimo.
Kahlil Gibran (Pensieri e meditazioni)

Non tutti i fiori sbocciano a primavera, alcuni fioriscono d'autunno.

Una poesia zen del poeta Ikkyu (1394-1481):
L'albero è spoglio,
Ogni colore, ogni fragranza è sparita,
Eppure già sul ramo
L'incurante primavera




Fiore di Sambuco


lunedì 2 aprile 2012

La festa di Livia: 7 anni




Il 19 marzo Livia ha compiuto 7 anni. Appena alzata ha avuto gli auguri e i regali dai genitori e dalla sorellina. Era così contenta e felice che, vestendosi, ha lasciato che Sigrid la fotografasse. Frattanto Flaminia che adora travestirsi si era messa il costume da piscina di Livia e un paio di guanti da neve e ballava e cantava. Anche di questa piccola comica Sigrid ci ha mandato delle immagini. Che tenerelle queste due nipotine. Quando vedo le loro foto mi viene da sorridere. Livia è andata a scuola con una torta e biscotti fatti da Sigrid e decorati da Kevin. A scuola è stata festeggiata. Durante la ricreazione matutina Livia si è scelta due assistenti: le compagnette Rosa e Freya, che l'hanno aiutata a portare una fetta di torta alle maestre delle altre classi, e anche a colei che è stata la maestra d'asilo di Livia. La vera festa di compleanno è stata il sabato seguente, il 24 marzo. Sigrid e Kevin avevano fatto tanti preparativi e Patrick, il fratello di Kevin  è giunto appositamente dall'Aia per dare una mano durante i giochi. Sono venuti 9 bambini e perciò con Livia e Flaminia erano in 11. Due bambine erano amichette del quartiere, gli altri compagni di scuola. Due di loro erano maschietti. La caccia al tesoro era il gioco principale. I partecipanti venivano divisi in  due squadre: "Orso blu" e "Gatto verde."  C'era la prova degli indovinelli e uno era: "Ci sono tanti vestiti sporchi che girano girano. Dove?"  Era la lavatrice. Dentro la lavatrice si trovava un bigliettino con la lettera S. E così si andava avanti fino a che si era composta la parola "schuur", che vuol dire casetta/ripostiglio nel giardino (luogo dove erano nascosti i premi). Il premio per tutte e due le squadre consisteva in magliette bianche e appositi colori da usare sulla stoffa. Ogni bambino prendeva una di quelle T-shirts e l'ornava a proprio piacere per poi indossarla. Vedo sulle foto tante faccine contente e ho sentito da Sigrid al telefono che la festa è stata un grande divertimento. Alla fine, nel momento in cui tutti se ne andavano è stato dato ad ogni bambino un bel sacchetto con dentro una bellisima pietra e delle colorate ovette di Pasqua. Questo pensierino è piaciuto tantissimo, specialmente l'originale pietra. Queste pietre Sigrid le aveva trovate poco tempo fa, la settimana che è stata qui da noi, in un negozio nel nostro quartiere, l'Esquilino, e se n'era subito innamorata.
Venerdì scorso, il 31 marzo, sono arrivate sul mio computer alcune foto di Livia e Flaminia scattate quel giorno a scuola e all'asilo. Si celebrava Palmpasen, Pasqua delle palme.