mercoledì 18 aprile 2018

Carlos da noi, 1977 (2)

Il 10 aprile, la domenica di Pasqua, invece di un uovo pasquale avevamo una scatola da un chilo di cioccolatini Droste al latte che i ragazzi hanno diviso tra di loro. Alle 11.00 Pino è andato al  lavoro girando l'angolo e un'ora più tardi noi tutti l'abbiamo raggiunto. Abbiamo assistito alla messa nella cappella della Rai come facevamo spesso. Padre Igino da Torrice, cappellano della RAI, come sempre celebrava la funzione. Tutti volevano bene a Padre Igino, era una persona amabile. Finita la messa i presenti rimanevano ancora per un po' a chiacchierare. Erano attimi gradevoli. Ci incontravamo anche privatamente. Questa volta la signora Greco, madre di sette bambini ha invitato Pino a me a casa sua per il sabato successivo.  Nel pomeriggio David e Jan sono andati allo stadio a vedere una partita di calcio, Sigrid era raffreddata e con Carlos siamo rimasti a casa, i due giocavano insieme e hanno visto un programma per bambini. La sera tutti insieme abbiamo visto la terza parte dello sceneggiato Gesù di Nazareth dopodichè Pino è tornato al lavoro. Leggo nel mio diario che l'undici aprile mentre facevo il bagno a Carlos Sigrid gli faceva lo shampoo.
Il 12 aprile, dopo colazione, Jan, Sigrid e Carlos facevano i compiti. Carlos veniva aiutato da tutti noi. Quando aveva da scrivere un tema David e Jan gli davano una mano. I maschi hanno poi giocato sotto casa con gli amichetti del quartiere mentre Sigrid e l'amichetta Antonella, vicina di casa, erano occupate con le bambole sul balcone. L'amico di Jan, Fulvio, ha pranzato da noi. Il pranzo consisteva in patate con spinaci, mozzarella, omelet, macedonia con crema pasticciera. Pino è tornato al lavoro. Alle 16.00 sono venuti per un tè l'amica americana Elly e sua figlia Dora Lisa. Per approfittare del sole Elly, io e le due bambine abbiamo fatto una passeggiata fino allo stadio dei marmi dove le bimbe hanno corso. Siamo rimaste poco perché faceva  molto freddo, il vento era gelido. A casa le bambine hanno continuato a giocare. E' venuta anche Antonella. Hanno messo le mie scarpe. Il giorno dopo ricominciava la scuola, i ragazzi sono andati presto a letto.
Il 15 aprile Carlos aveva mal di gola e l'abbiamo tenuto a casa. Ha telefonato la sua maestra. Voleva sapere come stava. Diceva che con questo freddo era meglio che Carlos stesse ancora qualche giorno a casa. Voleva venire un giorno da noi per conoscerci. Mi è sembrata simpatica.


25/4/1977


 

lunedì 16 aprile 2018

Carlos da noi, 1977 (1)

L'anno scorso ho scritto dei posts nei quali nominavo Carlos e voglio riprendere il filo. Carlos l'ho tenuto a battesimo il 3 maggio 1967. Quando i suoi genitori si sono separati Cristina è andata dal suo papà che a Parigi aveva un ristorante insieme alla moglie francese. Julio non ha voluto che Cristina portasse con sé il figlioletto. Ha continuato come prima a venire a pranzo o a cena da noi con Carlos. A volte Carlos rimaneva con noi per tutta una giornata. Quando è diventato più grandicello si divertiva con gli altri bambini e con i miei tre figli sui prati e nella piscina del Circolo Aziendale RAI (CAR). Era proprio un bel maschietto. Julio e Carlos abitavano a Primavalle. Julio era sarto ed era molto abile con le mani. Si è risposato con Paquita, spagnola.


16/ 01/1977
 
Quando due coniugi di nostra conoscenza dalle Marche ci hanno fatto sapere che cercavano una coppia - lei per i lavori di casa e lui tuttofare - ne abbiamo parlato con Julio e Paquita. Erano interessati e si sono trasferiti nella casetta di fianco alla villa. A noi hanno chiesto se potevamo tenere Carlos affinché finisse l'anno scolastico a Roma. La sera del 31 marzo ce l'hanno portato insieme ad una valigetta. Per Carlos andava benissimo stare con noi, per lui eravamo i suoi parenti più stretti. Per il mese di aprile aveva scuola di pomeriggio. Lo facevo pranzare presto e alle 12.30 l'accompagnavo all'autobus che lo portava nel vecchio quartiere. Prima delle 18.00 era di ritorno e c'era ancora un po' di tempo per giocare nella nostra strada senza uscita con Marcello, Mauro e altri ragazzini che lui già conosceva. Spesso anche Jan dava qualche calcio al pallone. Il 3 aprile sono andata, come spesso la domenica, a seguire la messa nella cappella della RAI. Con me sono venuti Sigrid, Carlos e Antonella, la sorellina di Mauro della stessa età di Sigrid. I due fratelli abitavano sul nostro pianerottolo e da noi erano di casa.
Tornati a casa e dopo aver pranzato, Jan ha lavato i piatti, David ha spazzato per terra e Pino è tornato al lavoro. David e Jan poi avevano degli impegni con gli amici ed io, con Sigrid e Carlos, abbiamo preso un bus per passare qualche ora a casa della compagnetta di scuola di Sigrid, Francesca. Con i suoi genitori, Natalia e Luciano, avevamo ormai rapporti  molto amichevoli.
Amici nostri ci hanno invitato a passare qualche giorno da loro a Pescasseroli durante le vacanze di Pasqua. Ci siamo andati il 6 aprile. Carlos era dispiaciuto di lasciare sola Poesjemauw. La portiera, signora Elena, ci pensava durante la nostra assenza. Dopo un viaggio di 4 ore e mezza siamo arrivati nella villa di Claudia e Lorenzo. Claudia e la figlia Silvana, tutte e due molto simpatiche, hanno preparato il pranzo. L'allegro fuoco nel camino divertiva i ragazzi. Nel paese ho imbucato una lettera per Cristina, mamma di Carlos.
La mattina dopo Claudia e Silvana sono andate a fare la spesa, Pino e i ragazzi a camminare in montagna. Io ho rifatto i letti e col bel sole che c'era mi sono seduta su una sedia a sdraio in giardino ammirando il panorama. Nel pomeriggio abbiamo fatto visita a Laura, amica di Claudia nella sua villa. E' venuta più gente. C'era anche una bambina di 9 anni (Sigrid ne aveva 8) e con lei i ragazzi hanno giocato a carte.
L'otto aprile è venuta da Roma l'altra figlia di Claudia, Milvia, col suo ragazzo. Pioveva e faceva freddo. La mattinata l'abbiamo passata nella villa di un'altra amica, Mariù, e assieme ad altri ospiti abbiamo trascorso belle ore chiacchierando intorno al caminetto. Nel tardo pomeriggio siamo stati qualche ora dalla famiglia Fascetti. Abbiamo bevuto un vov fatto in casa. Tornati a casa c'era Lorenzo, il marito di Claudia. Il ragazzo di Milvia frattanto era tornato a Roma. Silvana e  Milvia poi dormivano da Mariù.
Quando ci siamo alzati, il 9 aprile, a sorpresa nevicava. I ragazzi felici e entusiasti, eccitati. Dopo alcune ore si è formato un grosso strato di neve. I ragazzi sono andati in giro con una slitta. Il cane Like con loro, era fuori di sé dalle gioia. Dopo pranzo Lorenzo ha messo sù musica e ha ballato con le figlie e poi anche con me, diceva: "Guardate come danza, imparate da lei." Alle 16.00 è venuto Fausto, il marito di Laura e col suo pulmino ci ha accompagnato alla stazione di Avezzano. Alle 20.00 eravamo a Roma. Jan ed io abbiamo preso il bus 78, gli altri con le borse un taxi. Anche a Roma faveva freddo. Poesje l'abbiamo trovata bene, era in amore. Dopo aver cenato, tutti presto a letto. Sigrid aveva i brividi.
 
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giovedì 12 aprile 2018

Carlos a Roma - 2018

Anche questa primavera Carlos Eduardo è venuto in Italia, questa volta con la sua nuova compagna, Carla. Sono arrivati la sera del 24 marzo. Una bella coppia. Carla simpatica. Dopo il lavoro è venuto a casa anche David e abbiamo mangiato tutti insieme un piatto di pasta al sugo con piselli. Carlos ama la pasta ed è una buona forchetta. E' di casa, lo considero un nipote e lui mi chiama zia. La mattina dopo ha telefonato Sigrid per farci il resoconto della festa di Livia e dopo ho passato il telefono a Carlos che era commosso nel sentire la voce di Sigrid. Da piccoli giocavano spesso insieme e da tanto tempo non si vedono.

14/11/76

 
La mattina dopo Carlos e Carla hanno fatto una passeggiata nel quartiere passando anche per il Colosseo, il tempo era bello. Poi all'una si sono avviati verso la stazione dove hanno preso il treno per Ancona portando panini con frittata al formaggio: il viaggio era di quattro ore. Ad attenderli Miguel, il  fratellastro di Carlos, con la moglie Isabella e le due figliolette di 6 e 4 anni, Eleonora e Giorgia. Poi, prima di tornare a Roma da noi, hanno passato ancora un paio di giorni a Sant'Elpidio da Julio, il papà di Carlos, e Paquita, la mamma di Miguel. Con loro abita la figlia di Paquita, Alicia.  Mercoledì erano di ritorno a Roma per ripartire il sabato dopo per le Canarie. Abbiamo ricevuto da Carlos un messaggio affettuoso di ringraziamento.