lunedì 27 giugno 2016

25 maggio 2016. Commozione.

Spesso penso a mia madre, tutti i giorni o quasi, con tanto affetto e tenerezza, con commozione. Questo pomeriggio quando nella mia stanza mi stavo preparando per uscire il suo ricordo mi è apparso nella mente, all'improvviso, dal nulla, forse per una musica che veniva da fuori o chissà perchè. Ero emozionata, e, seduta sul mio letto le dicevo: "Moedertje, liefste moedertje (carissima mammina) come mi sei cara. Sarai rinata e spero che ovunque sei conduci una buona vita, che tu sia felice nella tua nuova vita."
Sono andata da David per dirgli che stavo uscendo. Come al solito David era al computer, su Facebook, e mi ha colpito l'immagine sullo schermo di una ragazza che tiene davanti a sè il primo libro di Pino intitolato All Right. La didascalia che ha aggiunto la trascrivo qui.....


Los Angeles, 14 Luglio 1991. Scatto questa foto al “Fearless Pussycat” dove la mia amica Sappho White sta per andare in scena. Pochi istanti prima dello spettacolo le regalo una copia del primo libro di mio padre. Oggi, 25 Giugno 2016, in chat, Sappho mi confessa che il libro non l'ha ancora letto.

Ed è subito arrivato un commento dal caro amico di David, Luigi Maione, che veniva spesso da noi quando Pino ancora c'era. Pino era affezionato a Luigi e apprezzava moltissimo le sue poesie. Parlavano insieme calorosamente.  Luigi si è poi trasferito a Milano a suonare e ad insegnare musica.
David mi ha detto: "Mamma leggi questo commento." Leggendo le parole di Luigi, bellissime parole, scritte con affetto, ho sentito di nuovo una forte commozione. Perchè Pino era (anche) così. Vorrei far sapere a Luigi che ho apprezzato tanto il suo commento e vorrei dirgli che è sempre il benvenuto a casa nostra.
Ecco quello che Luigi ha scritto:
"Beh io posso essere fiero non solo di averlo letto ma di averlo ricevuto in omaggio dallo stesso autore, uomo d'invidiabile cultura e soprattutto di grande umanità. Sto parlando del purtroppo mancato Sepp D'Amore, di cui vi consiglio anche gli altri romanzi. Ciao Sepp, ovunque tu sia."

domenica 26 giugno 2016

Haarlem, 8 maggio 2016

La domenica dell'8 maggio, giorno della mamma, Kevin e le bambine hanno regalato a sorpresa, a Sigrid e a me, una collana con una pietra speciale. E per festeggiare le due mamme siamo andati in macchina all'Aia. Kevin aveva prenotato il pranzo in un piccolo locale grazioso dove abbiamo mangiato molto bene. Poi siamo andati a vedere l'ufficio di Kevin che nel 2014 si è trasferito dalla città di Bussum all'Aia, nella Kuyperstraat, perchè qui sta a poca distanza dalla Camera dei Deputati, i Ministeri ed altre istituzioni rilevanti. Nel cuore della politica e dell'Olanda governativa. La strada è in un quartiere residenziale e l'ufficio si trova in un bel palazzo al primo piano; fra poco occuperà anche il pianterreno. Non me l'aspettavo così spazioso ed elegante, sono rimasta impressionata e penso che i clienti che si rivolgono all'impresa di Kevin rimangano colpiti e appunto lo scopo è di ispirare da subito fiducia nella serietà, maestria ed abilità di questo management. L'impresa si chiama IvCB. Il lavoro si svolge nel campo del Public Affairs e dello Stakeholders Management. Kevin  è il fondatore e direttore. Ha due collaboratori dirigenti. Collaborano anche tre master studenti stagisti.
L'ufficio ha due grandi stanze contingenti, un bagno con doccia, una piccola cucina ben arredata e un terrazzo con tavolo e sedie. Se il tempo lo permette ci si pranza con cibo acquistato nelle vicina erboristeria e poi preparato in cucina. Dice Kevin che di questa erboristeria sono loro i migliori clienti. Il terrazzo sta sul retro del palazzo e si affaccia su un quieto piazzale attornato da alberi e cespugli. Ci si parcheggiano le macchine.
Livia e Flaminia hanno disegnato un grande mondo colorato su una grande lavagna, ricordando la lezione di geografia a scuola. Chissà, i visitatori dei prossimi giorni penseranno che quest'immagine è lì a dimostrazione che la IvCB è attiva in tutto il pianeta.






Prima di tornare a casa abbiamo passato un pò di tempo in un grande parco, lo Zuider Park. Ci sono diverse entrate e nella parte dove ci siamo seduti noi, sotto dei grandi alberi, c'erano per lo più bambini dalla pelle olivastra che giocavano nella costruzione dotata di un grande scivolo e dove ci si può arrampicare su degli alti pali. Le loro mamme avevano la testa coperta con grandi scialli. Molti barbecues erano in uso. Livia e Flaminia hanno giocato e poi insieme a Kevin hanno fatto una breve esplorazione del parco. Faceva caldo: 26°.  Non ci siamo inoltrati per vedere le altre aree ricreative, i parchi giochi, le strutture sportive, lo stadio calcistico, il laghetto artificiale, la piscina. D'estate ci sono spesso concerti gratuiti. Rimandiamo il tutto alla prossima volta.  

Klimhuis

martedì 21 giugno 2016

Haarlem, maggio 2016

Una volta tornato a casa, David, da Roma ci ha fatto sapere che sentiva la nostra mancanza nonostante gli impegni scolastici e gli incontri musicali. Le bambine avrebbero voluto sempre lo zio vicino però si sono distratte con le loro amiche. Leggo nel mio diario che il due maggio Anna, amichetta di Flaminia, dopo una giornata di giochi è rimasta anche per la notte. La mattina dopo mentre Sigrid era a lezione di cucito e Livia disegnava nella sua stanza Flaminia e Anna erano sedute insieme sulla stessa poltrona e Flaminia leggeva ad alta voce un libro in italiano. Anna ascoltava con grandi occhi. Flaminia ogni tanto dava una piccola spiegazione in olandese e spero che Anna avrà capito il senso della storia. Erano tutte e due piuttosto stanche perchè per l'eccitazione avevano dormito poco. Erano dispiaciute quando a mezzogiorno la mamma di Anna e suo fratello Joppe sono venuti a prenderla.
Il 5 maggio, giorno di festa, giorno della liberazione, siamo andati in macchina a Leiden. Prima di entrare in città abbiamo pranzato all'aperto in un posto molto carino. C'erano anche giochi per bambini. La temperatura era di 15° ed era una giornata assolata. Leiden è una città universitaria e in giro c'erano molti giovani che festeggiavano il 5 maggio. Sigrid ci ha mostrato la facoltà dove segue un corso sul cinema. La nostra meta era l'Orto Botanico (Hortus Botanicus), il più antico di tutti i Paesi Bassi. Fondato nel 1590 fu popolato con le piante provenienti da tutto il mondo grazie alle missioni della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. La parte dedicata al Giappone ci ha meravigliato facendoci scoprire quante piante e alberi che ci circondano nei nostri parchi, strade e giardini sono originari del Giappone. Per esempio il glicine con i suoi fiori azzurri. In Olanda si chiama Blauwe Regen (Pioggia Azzurra) e il suo nome latino è Wisteria Floribunda, e quello giapponese è Fuji. Questi giorni, camminando per le strade di Roma ne ho visti diversi, bellissimi.


Glicine (Wisteria Floribunda)

Il giorno dopo, una domenica, abbiamo potuto metterci finalmente i sandali, faceva 22°. Di mattina, mentre Sigrid seguiva un corso, stavo bene in giardino con le bambine. Dopo pranzo siamo andate insieme alla biblioteca comunale per prendere in prestito dei libri e un film. Dopo, Sigrid e Livia sono andate in giro a fare piccoli acquisti per la festa di Flaminia e così io sono tornata a casa con Flaminia. Nelle strade erano esposti dappertutto vasi con piante rigogliose. Flaminia aveva occhi anche per le più minute pianticelle che crescevano fra tegole e sassi, diceva di come fossero carine e graziose. Quando io andavo alla scuola elementare, in classe ogni studentello aveva il suo erbario (herbarium) che doveva riempire con dei fiori selvaggi trovati nei prati e nei parchi, seccandoli prima fra i giornali. Aggiungendo poi il loro nome e l'origine. Qualche nome me lo ricordo. Flaminia accarezzava una piantina che si chiama Herderstasje e su internet vedo che il nome in latino è Capsella Bursa-pastoris: le sue foglioline assomigliano alla piccola borsa che un tempo portavano i pastori. Ogni volta che vedo un Herderstasje penso a quando ero bambina e all'affetto che provavo per tutto quello che cresceva. Come adesso  Flaminia.  

Borsa del Pastore
Passando per il Proveniershof, una corte/giardino, siamo entrate perchè vi erano esposte opere d'arte. Come tutti gli anni in quei giorni nel rione Vijfhoek veniva mostrata arte all'aperto, in negozi e case private. Flaminia ha voluto vedere da vicino ogni opera. I suoi commenti erano molto personali ed originali.

Arte nel Proveniershof


Nell'erba di questo giardino crescevano enormi Paardebloemen (Denti di leone), Madeliefjes (Pratoline), Boterbloemen (Ranuncoli) e Daslook (Aglio Orsino). Flaminia li ha raccolti e ne ha fatto un bel bouquet. A casa si è arrampicata in cucina sul piano di lavoro, ha preso un vasetto e ci ha sistemato i coloratissimi fiori. Arte impareggiabile.

Ranuncoli



Tarassaco


Aglio Orsino

 

venerdì 17 giugno 2016

David a Napoli

Paoletta, cugina di David, l'ha chiamato per invitarlo a Napoli in occasione della prima comunione di suo figlio Francesco. Rita, la sorella di Paola, da Atripalda ha ripetuto più volte questo invito. E così sabato 4 giugno David ha preso la sua macchina fotografica l'ha messa nello zaino ed è andato a Napoli in macchina con Juri suo ex collega di liceo artistico che andava a trovare la mamma. La cugina Paola, suo marito Nicola e il piccolo Francesco erano più che felici di avere David come ospite. Sono molto affettuosi. La loro casa, vicinissima al mare e situata in un bel quartiere centrale è molto grande e si affaccia su un'importante strada.
Il giorno dopo c'era la cerimonia. Da Avellino sono venuti gli zii Alfonso e Norma e le cugine Rosa, Ilaria e Lydia. E' venuto anche Steni il fratello di Paoletta con sua moglie Paola e la loro figlia Raffaella. Da Atripalda Rita e la figlia Clara. David era il fotografo  dell'avvenimento e ne ha scattate tante di foto, anche di sera, quando si cenava in un bel ristorante affacciato sul Golfo di Napoli con vista su Capri e Vesuvio. Tanti invitati. Ho visto le foto dell'evento. Francesco è un bel bambino e David dice che è sveglio e intelligente. Nelle foto compare da solo, con i genitori, i parenti e con gli amichetti durante l'intrattenimento organizzato per i ragazzini. Tutti i presenti erano eleganti e briosi. Zia Norma con un bel cappello rosso, insieme ad Alfonso. Le cugine ventenni, molto carine, David le ha fotografate in diverse pose. Si sentivano a proprio agio con lui.
E' stata una bella giornata.
Il giorno dopo David ha fatto da solo una passeggiata per la città, una città unica al mondo dove tutto è esagerato, il disordine, il chiasso del traffico, le urla. Regole non ci sono o perlomeno non vengono rispettate col beneplacido dei poliziotti che guardano senza intromettersi. Comunque una città che affascina. In serata David è tornato a Roma col treno.



Haarlem, aprile 2016

Il 22 aprile siamo andati, io e David, in Olanda. Kevin è venuto a prenderci all'aeroporto di Schiphol portando il mio cappotto nero che lascio sempre lì e che mi sono messo subito, ce n'era bisogno. E dire che avevamo lasciato Roma con 24°.  I giorni seguenti ci hanno regalato pioggia, grandine, fiocchi di neve e un forte vento. Le bambine non sentono mai freddo e sono vestite in modo leggero. Per uscire si mettono una giacca calda. Camminando il giorno dopo per la città ci siamo dovuti riparare da una violenta grandinata. Poi è venuto il sole e Livia nel giardino è andata sui pattini a rotelle e sul monociclo. David ed io siamo stati con Flaminia nel cosiddetto giardino delle galline, un posticino ben riparato e, ogni attimo di sole che ogni tanto appariva fra le nuvole, era godibile. Ci sono tanti giocattoli in quel giardino che sarebbe condominiale ma che è aperto anche agli abitanti dei dintorni. Flaminia si è messa su un triciclo caricando il portabagaglio con lunghi fili di erba verdissima e succose foglie di tarasacco (dente di leone o soffione) che distribuiva a galline e conigli che ne sono ghiotti. Poi a casa ha fatto pochi esercizi al pianoforte, si scoraggia quando non riesce subito e smette. E allora David ha preso posto sullo sgabello suonando una melodia composta da lui. Non sa suonare il pianoforte ma è riuscito ugualmente a tirar fuori dai tasti la sua musica.
Nei giorni seguenti ha suonato spesso e ha detto che se fosse potuto tornere indietro avrebbe preferito il piano alla chitarra. Ha chiesto a Livia di filmarlo mentre suona perchè gli serviva per il video che sta realizzando, nel mentre Flaminia si buttava sulle spalle dello zio, giocherrolona com'è.


Nella stradetta della casa di Jan, la Popelingstraat, Sigrid ha scattato foto di David con Livia e Flaminia arrampicate sulla sua schiena. La signora che abita dirimpetto aveva messo vasi con tulipani sotto la nostra finestra per darci il benvenuto.



David ed io dormivamo nella Popelingstraat in letti comodissimi. Al mattino facevamo prima colazione per poi spostarci, girando l'angolo, e passare tutta la giornata con gli altri. Le bambine non andavano a scuola, era vacanza di primavera e spesso venivano amichette a giocare; a volte rimanevano a cena. Con Flaminia ho guardato dei libri e lei mi leggeva ad alta voce, riusciva anche bene a leggere un racconto da un libro in italiano. Livia adesso ha il permesso di uscire per mezz'ora con le amichette fino al Botermarkt dove spesso c'è un mercato che varia ogni giorno. Con l'amichetta Chiara ha fabbricata nella sua stanza degli oggetti di fantasia per il mercato del compleanno del re, il 27 aprile, de Vrije Markt. Quest'anno per la prima volta aveva, insieme a Chiara, anche lei un punto vendita sul Wilsonsplein, proprio dietro casa, con oggetti creati da loro e vestiti ormai troppo piccoli esposti su un telo per terra. Come quasi tutti i partecipanti indossavano indumenti arancioni. David presenziava per la prima volta a questo avvenimento. Peccato che il tempo era pessimo con freddo e piogge intermittenti. Molta gente vedendo le previsioni del tempo non se l'è sentita di esporre la propria mercanzia e perciò il mercato non offriva l'abbondanza degli altri anni, era piuttosto moscio. Avrei voluto che David l'avesse vissuto con la pienezza e l'allegria degli anni precedenti. Livia e Chiara sotto l'ombrello non si sono scoraggiate, si divertivano ad affrontare il pubblico e hanno venduto diverse cose (anch'io da loro ho acquistato degli oggetti) con un ricavato di circa 24 euro a testa.




Il giorno dopo Flaminia mi ha letto ad alta voce, e tutt'intero, il libro Anke e la sua gemella di Astrid Lindgren mentre David era uscito con Livia per camminare fino al Ponte Bianco sullo Spaarne. Su richiesta di David Livia lo seguiva filmandolo. David userà queste riprese per montare il suo documentario-film. Sulla piazza principale, Grote Markt, c'era ancora il Luna Park per la festa del re e David e Livia hanno fatto un giro sulla ruota altissima con una bella vista sulla città.



Poi, nel negozio dell'usato, Rataplan, Livia si è scelta un piccolo leone di peluche. Hanno chiacchierato e riso durante la passeggiata: Livia sempre affettuosa e carinissima. Io frattanto avevo preparato la cena, si cucinava a turno e David lavava i piatti. Il 30 aprile Kevin ha preparato una cena indonesiana, Rijsttafel, uno dei miei piatti preferiti, e per dessert si mangiava una torta per festeggiare in anticipo il mio compleanno dato che il giorno dopo David doveva tornare a Roma per riprendere il suo lavoro di insegnante di liceo artistico. Kevin, Sigrid e Flaminia l'hanno accompagnato in aeroporto. Baci, abbracci e qualche lacrima.



domenica 12 giugno 2016

Jan in Italia

Un'oretta fa Jan è ripartito per New York. Era venuto in Italia per la fiera internazionale del vino Vinitaly che quest'anno si svolgeva dal 10 fino al 13 aprile. E' arrivato in anticipo di qualche giorno per godersi  un giorno e una notte a Venezia, la città per la quale lui, e noi, ha un debole. Ha alloggiato in un piccolo accogliente albergo che si affaccia sulla piazza principale del Ghetto. Poi è andato anche al sestiere Castello dove per tanti anni abbiamo avuto un piccolo pied-à-terre. Dopodichè con una macchina presa a noleggio è andato da alcuni produttori vinicoli del Veneto, ormai amici. Per la fiera di Verona ha preso in affitto un appartamento insieme ad una coppia di amici viticoltori. Le giornate erano piene e faticose ma anche soddisfacenti. Ha trovato e salutato con affetto alcuni produttori che negli anni sono diventati suoi amici, fra i quali Gregorio che abita in Calabria e il cui vino piace molto a New York. C'era anche Frank, il cantante di uno dei gruppi nei quali Jan suona la batteria. Non so se la band ha un nome. Frank ha diversi ristoranti a New York e a Verona è venuto più che altro per divertirsi.
Finito l'evento Vinitaly Jan ha nuovamente preso una macchina per visitare altri produttori. Il sabato seguente ci ha chiamato dalla Liguria dicendoci che si dirigeva nelle Marche. Il giorno dopo, nel tardo pomeriggio è arrivato da noi. Anche se era stanco, dall'aspetto non si notava. La mattina del 19 aprile è ripartito per New York. Come sempre è stato bellissimo averlo qui. Abbiamo parlato di tante cose e con David è andato a Trastevere a prendere un apperitivo al bar San Calisto e là ha conosciuto delle colleghe di David e altra gente che David frequenta. A casa lavorava  anche al suo computer e parlava con Jennifer via SKYPE e con Sigrid al telefono. Io lo guardavo e vedevo in lui il bambino piccolo, l'adolescente, il giovanotto; sentivo nostalgia dei tempi in cui eravamo tutti insieme. Lo ammiro. E' andato via da casa a 23 anni, ha badato sempre da solo a se stesso e da solo ha messo su a New York la sua azienda che importa vini dall'Italia e ci riesce brillantemente. E' un selfmade man.
Per la sua casa in Olanda, Haarlem, ha scelto qualche collage mio da appendere alle pareti e anche un paio per il suo nuovo ufficio a Brooklyn.