venerdì 30 novembre 2018

Jan, aprile 2018


Qualche giorno fa ho finito di attaccare un mucchietto di foto di quest'anno sul frigo dopo aver tolto quelle dell'anno scorso. In questo  modo ho sempre sotto gli occhi foto recenti dei figli e delle nipotine. Le nipotine crescono che è una bellezza e ogni anno si vede la differenza dall'anno precedente.
Adesso sto scrivendo questo post sulla permanenza mia e di Jan in Olanda, in aprile/maggio.
Come al solito Jan è andato alla fiera del vino Vinitaly a Verona, ma ha deciso di recarsi prima in Olanda per stare tre giorni con Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia: 11, 12 e 13 aprile. Jan è arrivato a Haarlem alle 9.30 di mattina e mi diceva Sigrid al telefono che aveva un buon aspetto nonostante una notte insonne. Con Sigrid è andato a fare le spese. Dopo pranzo e un paio di ore di riposo sono andati lui e Sigrid in bicicletta a prendere Flaminia a scuola. All'inizio, appena visto lo zio, Flaminia era un po' timida, ma è durato poco e per lei e Livia è stata una festa avere ospite lo zio italo/americano.






 Jan dormiva a Popelingstraat ma il resto del giorno lo passava con gli altri. Hanno continuato ad  incorniciare e poi attaccare quadri e foto al muro di casa a Popelingstraat, nel bagnetto a pianterreno e sopra il letto matrimoniale al primo piano. Il bagno è diventato così carino che è un peccato che sia un posto poco frequentato. Bisognerebbe mostrarlo appositamente ai visitatori tanto è originale. Il quadro sopra il letto è composto da diversi lavoretti di Flaminia incorniciati insieme.
Livia quei giorni ha partecipato a una gara di ginnastica artistica e ha vinto il terzo premio.
Sigrid al telefono mi ha tenuta aggiornata sulla loro vita insieme e mi ha mandato diverse foto via mail.



Il 14 aprile Jan è volato in Italia - Vinitaly si svolgeva dal 15 al 18 aprile - dopodiché è andato in Piemonte per incontrarsi con amici produttori di vino.
Il 15 aprile abbiamo ricevuto una telefonata da Avellino: quella notte mia cognata Norma è deceduta. Da 7-8 anni soffriva di Alzheimer e di una forte osteoporosi. Norma, sorella di Pino, la più piccola di sei figli, è stata l'ultima ad andarsene.
Il 21 aprile Jan è venuto a Roma, abbronzato dal sole preso nei vigneti del Piemonte. Il 22 siamo andati, Jan ed io, a Portese Portese col tram 3. A Verona Jan aveva perso il suo zaino e se ne è comprato uno nuovo. I giorni che Jan è stato a Roma, David ed io abbiamo camminato parecchio con lui e, cenando insieme, tanti eventi sono stati rievocati dei tempi in cui eravamo ancora tutti insieme. Bellissimi momenti.
Per il 24 aprile avevo il biglietto aereo per l'Olanda e Jan ha deciso di viaggiare con me. Alle 14.30 David ci ha accompagnato fino allo shuttle davanti allo stazione Termini. Alle 16.30 eravamo in aria con la KLM.
A Schiphol ci aspettava Kevin ed alle 21.00 eravamo a casa. Le bambine, carinissime, ancora alzate per salutarci. Ho accarezzato la gattina Gina sempre bella ma scontrosa, come al solito. Ci aspettava un buon minestrone. Per la notte Jan ed io ci siamo trasferiti nella Popelingstraat, la casa di Jan. Ho ammirato i nuovi arrangiamenti di quadri e fotografie alle pareti.





 
Alle 8.00 del 25 aprile sono passati davanti alla nostra finestra Kevin e Flaminia. Kevin portava Flaminia a scuola, per proseguire poi per il suo ufficio a L'Aia. (Den Haag) Livia ormai va e viene da sola in bicicletta o, quando è brutto tempo, con l'autobus. Finita la scuola Sigrid va a prendere Flaminia e insieme tornano a casa in bicicletta. Le bimbe stanno diventando grandi. Livia 13 anni, Flaminia 10. Abbiamo fatto le spese insieme, Jan ha comprato anche panini farciti da mangiare sull'aereo e inoltre un gevulde koek.  Per pranzo ho preparato una macedonia per i figli. Poi Jan e Sigrid sono andati a prendere Flaminia da scuola, in bicicletta. Flaminia ha pranzato e alle 15.00 lei e la mamma hanno accompagnato Jan fino al bus per Schiphol. E Jan è tornato a New York. Quanti giorni belli abbiamo passato insieme. Ho dei figli unici! (kinderen en kleinkinderen  - children and grandchildren).






 

lunedì 26 novembre 2018

Pedagogia Nera

 
Katharina Rutschky 1941-2010 sociologa, scienziata dell'educazione e libera pubblicista a Berlino ha coniato il termine Schwarze Pedagogik ( Pedagogia Nera). Nel 1977 ha pubblicato un libro con questo titolo, denominando una patogenesi che da sempre affligge la nostra società: la violenza sui bambini. Questa studiosa ha identificato e denominato per la prima volta nella storia della pedagogia questo problema spesso ignorato e sottovalutato. Il libro parla di metodi educativi usati nei confronti dei bambini dalla fine del 1600 fino ai primi anni del secolo scorso.






 
La pedagogia nera sostiene un modello educativo in cui la violenza e le punizioni sono legittime.
Colui che da adulto esercita violenza è stato a sua volta vittima di violenza durante l'infanzia. Da bambino è stato istruito alla violenza e il contagio viene trasmesso di generazione in generazione.
Pedagogia Nera: abusi perpetrati in famiglia, nella società, nelle scuole, nelle chiese, abusi fisici, psicologici, abusi in molti casi sessuali commessi a danno dei bambini (dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri decine di migliaia di casi di stupri effettutati da ecclesiastici).
Ciò che distrugge la psiche di una persona è la proibizione di parlare dell'abuso subito.
Alice Miller (1923-2010), psicologa e psicoanalista polacca/svizzera, uno dei principali studiosi della Pedagogia Nera era ovviamente contraria ad essa e ha scritto diversi libri di successo approfondendo questo argomento: "La fiducia tradita", "La persecuzione del bambino", "Il dramma del bambino dotato", "Il bambino inascoltato"
 
Il 70% delle prostitute e l'80% dei tossicodipendenti nella loro infanzia hanno subito gravi molestie sessuali e l'85% di tutti i crimini perpetrati contro i bambini sono di natura sessuale.
 
Dice la bibbia (Siracide 30,1) "Chi ama suo figlio gli fa spesso sentire la sferza, perché alla fine possa rallegrarsi di lui".
Il filosofo Seneca affermava che il bambino andasse costretto con la severità, in modo da allontanarne i cattivi impulsi.
Paolo Perticari, Professore Associato di Pedagogia Generale: "Mi sono fatto l'idea che la Pedagogia Nera sia ancora ben presente, ma che abbia assunto solo nuove forme."






 

sabato 24 novembre 2018

Jan a Roma, 7 - 13 novembre 2018 (2)

 
Domenica mattina, 11 novembre, Jan ed io abbiamo visitato la bella chiesa di Santa Prassede, una delle tante chiese sorte nell'antichità attorno alla basilica di Santa Maria Maggiore. Era in atto la celebrazione della messa alla quale assistevano sedute sulle panche tante persone, per lo più anziane. Con molta discrezione abbiamo girato tutt'intorno ammirando i bei mosaici per i quali questa chiesa è rinomata. Quiete e pace, e fuori dalla porta il rumore della città. Poi David e Jan si sono incontrati con l'amico Andrea Occhipinti, un giovane produttore di vino; insieme si sono avviati verso Olevano Romano per un pranzo con degustazione di vini della zona. Verso le 20.00 sono tornati. Come di consueto mi ha telefonato Sigrid dall'Olanda. Mi ha raccontato che come ogni anno Flaminia e l'amichetta Merthe, per festeggiare l'evento di San Martino, sono andate a bussare alle porte in compagnia dei loro due papà. Con in mano una lanterna fatta da loro hanno cantato ricevendo poi in cambio dei dolciumi. Livia è rimasta a casa con la mamma e, a loro volta, hanno aperto la porta ai bambini che si presentavano per cantare. Era pronto un cesto pieno di caramelle varie. Questa festa viene anche chiamata Lichtjesfeest (festa delle luci) e nei Paesi Bassi è esente da qualsiasi impronta religiosa o politica.

Flaminia con Laura e Merthe
 
Qui a Roma il pomeriggio del 12 novembre Jan è andato a trovare la mamma di Fulvio. Nei miei posts dedicati all'anno 1977 ho accennato alla grande amicizia tra Jan e Fulvio. Erano compagni di scuola elementare e anche fuori scuola si frequentavano assiduamente. Fulvio è morto molto giovane, appena ventenne, di leucemia. Un'enorme perdita. Jan, se possibile, è sempre andato a trovare i genitori e il fratello di Fulvio, Fabio, che è sposato e ha un figlio grande. Due anni fa il loro papà è morto. La mamma era felicissima quando Jan ha inaspettatamente bussato alla porta. Gli ha detto che la sua visita era un grandissimo regalo. Ha voluto sapere di me e David. E il giorno dopo è diventata amica nostra su Facebook. 
La sera abbiamo cenato - c'era anche Rachele - con un piatto che non avevo mai preparato prima ma che avevo già assaggiato e gustato da Sigrid: couscous con verdure, pomodorini e feta. E' stato un successo. Inoltre c'erano patate con cavolo e cipolla in padella, insalata e poi fagioli preparati da Jan, squisiti. Rachele aveva portato delle buone pastarelle.
La mattina del 13 novembre, un martedì, Jan ha preso un treno per Milano dove ha affittato una macchina. In due ore era in Piemonte a incontrarsi con amici produttori. Alle 18.00 ci ha chiamato. Ha parlato a lungo con David il quale mi ha poi detto che gli manca il fratello, le lunghe passeggiate.
Il 16 novembre Jan ha telefonato dall'aeroporto di Milano. Ci sarebbero state due ore di ritardo perché a New York era caduta una coltre di neve.
La domenica seguente mi ha chiamato come al solito alle 16.00. I viaggio era andato liscio. Quando l'aereo era atterrato già non c'era più neve e non faceva molto freddo: 8°. Era strano non arrivare a casa ad Harlem ma nel Bronx. Il 13 ottobre lui e Jennifer hanno traslocato. La nuova casa è diventata
molto bella dopo mesi e mesi di restauri. Quando Jan l'ha comprata (con un mutuo) era un rudere, come fosse stata colpita da una bomba. E' stata rimessa completamente a nuovo, tetto e pavimento compresi. Piano piano la stanno arredando. Se tutto va bene spero che il prossimo anno la vedrò ed esplorerò il nuovo quartiere. Diceva Jan che nel pomeriggio avevano intenzione di andare in un locale del Bronx ad ascoltare musica messicana e di sera cenavano da Franco nel suo ristorante. Con Franco si era visto  anche in Piemonte. Mentre parlava con me ha fatto cenno a un gatto nel giardino di avvicinarsi, il bellissimo micio lo guardava negli occhi ma era ancora troppo sospettoso.
Il 24 ottobre Jan mi ha mandato qualche foto con la didascalia: Piccoli passi verso una casa accogliente.
 
 




 
 
 
 
 






 
 

Prof David D'Amore

Qualche giorno fa David mi ha detto, prima di andare al Liceo Artistico dove insegna, che sarebbe tornato a casa più tardi perché era il giorno dei colloqui con i genitori. Di sera gli ho chiesto: "Come è andata a scuola stamattina? Son venuti i genitori?" "Sì, alla fine delle lezioni sono sceso al pianoterra e ho visto cinque mamme che parlavano fra di loro aspettando me. Poi una per volta le ho portate in aula magna, unico posto al momento disponibile." "Sono stati colloqui simpatici?" "Sì, tutte mi hanno detto: "Prof, lei è un mito, i ragazzi, sia a scuola che a casa parlano di lei." Una mamma ha riferito che quando la figlia prima di andare a scuola da un'occhiata all'orario della giornata e vede che c'è il professor D'Amore fa un salto di gioia.
Ieri ho chiesto a David quale fosse l'ultimo argomento che ha trattato in classe. Mi ha detto: "Illustrare la filastrocca di Pierino Porcospino". E mi ha mostrato come l'ha declamata davanti agli alunni: con molto pathos, ampi gesti e voce imponente. E' stato ripreso dai telefonini. Mi ha detto David che è l'unica cosa che ricorda a memoria da quando era piccolo.
Pierino Porcospino fa parte di un libro composto da dieci filastrocche che il medico psichiatra Heinrich Hoffmann ha scritto e illustrato nel 1844 per il figlioletto Carl. L'anno seguente è uscito come libro illustrato. In Italia uscì per la prima volta nel 1882. Con questo libro il medico avvertiva i bambini di comportarsi bene, educatamente, altrimenti ci sarebbe stata una punizione.
Anni fa ho letto questo volume nella lingua originale, Der Struwwelpeter. La filastrocca di Pierino è divertente, simpatica, ma le altre le ho trovate crudeli, sadiche. Ero incredula: Pedagogia Nera.


 

lunedì 19 novembre 2018

ottobre 2018, Sigrid a Roma

Dal 5 al 13 ottobre Sigrid è stata con noi a Roma.
Era un venerdì sera quando Sigrid è arrivata, bella come sempre. Kevin quel fine settimana lo passava con le bambine in Germania dai suoi genitori per festeggiare il compleanno del suo papà.
I primi giorni a Roma Sigrid ha avuto la pioggia ma appena il tempo lo ha permesso è andata a passeggiare nei dintorni di Piazza di Spagna. Quando è stata sorpresa da un diluvio ci ha telefonato e David le è andato incontro con l'ombrello. La domenica ha fatto una breve consueta visita a Porta Portese. Con David ha camminato per ore nel rione Monti, a Trastevere e intorno a Piazza Navona e Campo dei Fiori. E ancora non stanchi hanno deciso di tornare a casa a piedi. E' bello che i miei tre figli abbiano una grande intesa.

Sigrid e David a Piazza di Pietra

Il 10 ottobre Sigrid ha pranzato fuori con l'amica Silvia e un pomeriggio io, lei e l'amica Flavia l'abbiamo passato al Mercatino di Porta Maggiore dove sono esposte molto cose carine. Attaccato ad un muro c'era incorniciato un collage-tecnica mista che mi piaceva. A casa poi ho cercato l'autore su internet perché avrei voluto conoscerlo/la per imparare da lui (o lei) qualche nuova tecnica da aggiungere ai miei collages. Fino ad ora non ci sono riuscita.
Il sole era ancora caldo e sul nostro balconcino e sulla terrazza condominiale si stava bene. Come ho già scritto in un post precedente Sigrid ogni giorno trascorreva un po' di tempo con il gattino trovatello su in terrazza, e quando lei è partita ho coccolato io il micio a cui Sigrid ha dato il nome Lucio. Lucio è stato adottato dalla mia amica Anna e da lei ha trovato il calore di cui aveva bisogno. Anna, attraverso Facebook mi ha mandato qualche foto del micetto e si vede che sta benissimo. Ho mandato ad Anna un messaggio: "Che belle foto! Che tesoruccio felice! Grazie Anna." E lei mi ha risposto: "Grazie Aukje, sono felicissima che sia con me, è un Animaluccio dolcissimo." Con l'aiuto di David ho mandato le foto a Sigrid accompagnate dalle parole di Anna. E Sigrid più che felice (e anche io).


 

Desideravo scarpe in similpelle e su internet ne avevo viste diverse che mi piacevano molto. Sigrid esperta compratrice on line me ne ha ordinato due paia. Già in pochi giorni mi sono state consegnate. Due paia di scarpe comode e carine per 50 Euro. Le sere sul computer di David abbiamo visto due films molto buoni di Alice Rohrwacher. Ho viziato Sigrid con saporiti pranzi e cene. E lei diceva: "Che bello non pensare per una settimana a cucinare e lavare i piatti."
Ogni giorno Sigrid si sentiva con Kevin. Le notizie erano buone: Livia per un compito in classe d'inglese ha avuto "eccellente" e Flaminia ama la lezione settimanale di flauto traverso e a casa si esercita ogni giorno.
La mattina del 13 ottobre Sigrid è tornata in Olanda. Verso le 17.0 mi ha chiamato al telefono. Il viaggio era andato liscio e puntuale. All'aeroporto di Schiphol ha preso un bus per Haarlem. Questo bus passa vicino alla piscina dove Flaminia ogni sabato pomeriggio fa nuoto sincronizzato. Sigrid è scesa ed è arrivata giusto in tempo per assistere alla consegna dei diplomi. Come erano tutti contenti e sorpresi di vederla apparire. Flaminia e altre due bambine hanno superato l'esame. E così da subito Sigrid si è rituffata nella sua vita olandese. Quasi tutti i giorni ci sentiamo e in questo modo posso partecipare alla vita di questa amata famigliola.




 P.S  Il 21 settembre Sigrid ha compiuto 50 anni! Da Kevin e le bambine ha avuto in regalo un mazzo di fiori e hanno cenato fuori. Nel pomeriggio, a casa, ha festeggiato questo grande evento con sette amiche. Il carrotcake da lei preparato era una squisitezza.





 

Jan a Roma, 7 - 13 novembre 2018 (1)


Il 7 novembre verso mezzogiorno è arrivato Jan da New York. Aveva un ottimo aspetto nonostante il viaggio non confortevole per via della mancanza di spazio per le gambe. In genere prenota un posto con ampio spazio che questa volta però non era disponibile. Ci ha portato come al solito le vitamine che ci stavano per finire e diversi barattoli di mayonnaise vegan e salse squisite a base di erbe. Dopo non molto è venuto David dal Liceo Artistico, contentissimo di vedere il fratello. Dopo pranzo un riposino e poi i due fratelli si sono avviati in motorino a Trastevere dove dopo una passeggiata si sono fermati al bar San Calisto che è molto frequentato da amici e conoscenti di David, di vecchia e nuova data. Un posto bohémien, vecchio stile. Io nel frattempo ho fatto un pò di spese nel quartiere, ho spedito una mail a  mio fratello Henk (Hendrik Jan ) in Canada e ho preparato un sugo. Abbiamo cenato verso le 21.00. Jan ha cotto la pasta e poi ha lavato i piatti. Ci lascia sempre di stucco per la sua inesausta energia.

 
Il giorno dopo David è andato a insegnare e Jan ed io abbiamo fatto un po' di spese, lui ha poi proseguito per cercare in una libreria un libro sul vino edito di recente. L'ha trovato da Mondadori a Via Appia. E' entrato nella bella basilica di San Giovanni ed è rimasto sorpreso perchè per entrare nel chiostro adesso si paga: 5 euro e alla Scala Santa altrettanto; e per illuminare i quadri è necessario inserire una moneta da 2 euro invece dell'euro di non molto tempo fa. Nel pomeriggio sono andata dalla nostra dottoressa di famiglia insieme a Jan, perché l'ultima volta che l'ho vista ha espresso il desiderio di salutare Jan. Poi Jan è andato in giro con David ed io sono rimasta ad aspettare il mio turno. Le prime parole che mi ha rivolto la dottoressa sono state: "Lei ha dei bei figli. Sono tutti e tre belli, uno più bello dell'altro." Mi ha emozionato. Per i miei disturbi di sonno e di fegato mi ha prescritto esami di sangue e urina: un checkup.
Ho cucinato e David e Jan quando sono tornati hanno preparato la tavola e, Jan, anche un piatto con finocchi. Ed è venuto l'amico di Jan, produttore di vino, Leonardo, da Narni, Umbria. Ha portato un pane fatto in un forno di Narni e olive nere cotte al forno, un contenitore pieno di ceci e uno di borlotti, tutto preparato da sua moglie Ilaria. La cena consisteva in pasta al sugo con zucchine, poi cavolfiore e patate al forno con bechamelle, finocchi e insalata. A fine pasto c'erano biscotti speziati olandesi speculaasjes. Sul tavolo c'erano tante bottiglie di vino perchè prima che Jan arrivasse ci sono state recapitate almeno sette scatole con vini da assaggiare spedite da produttori che vorrebbero essere lanciati da Jan sul mercato USA. Io purtroppo sono astemia ma c'era una piccola bottiglia di vino dolce, profumato, prodotto dal team di Leonardo e non in vendita, ne ho bevuto qualche sorsetto gustandolo appieno. Verso le 23.00 Leonardo è tornato a Narni e Jan ha lavato i piatti.
Il 9 novembre nel tardo pomeriggio è venuto l'amico di David Valerio insieme alla sua compagna Michela e alla loro bella bambina Eve di 6 anni che qui da noi 5 anni fa ha festeggiato il suo primo compleanno. Ed è venuta anche Rachele. Poi tutti insieme sono andati alla mostra di fumetti alla quale partecipava anche l'amico Mauro, insegnante della Scuola Romana del Fumetto. Io ho letto e ho cucinato. Alle 21.00 sono venuti a cenare David, Jan, Rachele, Mauro e Claudia che è un'allieva del Liceo Artistico. Avevo preparato un sugo con ceci e anche patate e rape e cipolle in padella. E fette di pane al forno con formaggio. Si chiacchierava di tutto.
La mattina dopo, finita la colazione, Jan già lavorava al computer. Sembrava instancabile. Dopo aver fatto le spese insieme mi ha portato a casa ed è uscito di nuovo per camminare un pò di ore. Nel pomeriggio del 10 novembre David l'ha aiutato a correggere e a mettere in bella copia un'intervista che aveva rilasciato ad un giornalista per un libro sui batteristi heavy metal a Roma, poi sono usciti. Il tempo era bello e io ho passeggiato fino ai giardino del Colle Oppio. Tornata a casa ho finito il libro che stavo leggendo e ho cucinato. Verso le 20.00 è venuto Jan  e dopo un pò è arrivato Mauro a portarci una cassetta di cachi del suo giardino; ha detto: "Rimango solo cinque minuti, ho ancora da lavorare." Jan gli ha offerto un bicchiere di vino. Mauro si è seduto per godersi questo vino speciale. Ogni tanto ripeteva "Fra poco vado." E' venuta Flavia, l'amica vicina di casa, poi anche David e Rachele. E Mauro è rimasto. Abbiamo cenato tutti insieme. C'erano tante cose buone e quanto si chiacchierava: solo alle 11.30 gli ospiti se ne sono andati . E' stata una serata molto gradevole.

 

domenica 4 novembre 2018

1977 Giulianova 12 - 27 settembre

 
Il 23 settembre ancora pioggia e un freddo che sembrava inverno. Quando finalmente ha smesso di piovere  David è uscito a fare una camminata lungo la spiaggia e noi altri a guardare negozi. David è tornato quando noi eravamo già a tavola. Nel pomeriggio i ragazzi ci hanno accompagnato fino al cinema e Pino ed io abbiamo visto un film per adulti: Je t'aime moi non plus con Jane Birkin. Non era granchè. Mentre eravamo al cinema ha piovuto.  Jan e Sigrid si erano divertiti nel supernegozio Gabrielli e David ha fatto un'altra lunga camminata, per noia. In albergo erano arrivati il calciatori del Bologna. Mi è stata data una borsa di acqua calda da portare a letto.
Il 24 ottobre l'albergo si è riempito di un centinaio di insegnanti della scuola elementare e media.
Approfittando di un raggio di sole ci siamo seduti in spiaggia al riparo contro le cabine. Ha ricominciato a gocciolare. La sala da pranzo era pienissima.
La notte del 25 settembre l'orologio è stato spostato un'ora indietro. C'era il sole! In spiaggia si stava bene. Un cagnolino nero si sdraiava vicino a noi. I ragazzi giocavano a pallone. Con Pino hanno chiacchierato con i calciatori e Pino ha scattato una foto di David e Jan con il portiere Amos Adani.




 
Gli insegnanti erano venuti a seguire un corso di lavoro manuale e dopo pranzo in una sala un gruppo di maestre dipingeva delle tegolette che poi venivano messe in un fornello. Sigrid è stata invitata a partecipare e la tegola che ha fatto era carinissima e una volta cotta era sua. I ragazzi guardavano la TV e Pino ed io abbiamo visto il film Striptease. Ho scritto nel mio diario: un film senza contenuto, le riprese di paesaggi in Spagna però erano belle. Ha telefonato l'amico Osvaldo e Pino gli ha detto "Venite!" E così abbiamo cenato insieme a Osvaldo, sua moglie e sua figlia, chiacchierando ancora dopo al bar. Erano molto simpatici.
Il 26 settembre nella sala della prima colazione abbiamo fatto amicizia con gli insegnanti, maschi e femmine. In spiaggia poi si stava bene con un bel sole ma l'aria era troppo freddina per il mare. I ragazzi giocavano a pallone, Pino ed io leggevamo. Io di nuovo un libro tedesco lasciato da qualcuno in albergo. Il cagnolino nero si è accucciato di nuovo vicino a noi. Sigrid era rimasta in albergo, con il gruppetto di maestre era tutta presa dai lavori manuali. Dopo pranzo ha camminato con le maestre.




 Dalle 15.00 alle 17.00 c'era una lezione di linoleografia e abbiamo partecipato anche tutti noi. Pino guardava.  I nostri lavoretti una volta stampati son riusciti bene. Sigrid è rimasta a seguire anche la lezione seguente e ha creato una bella marionetta. David è uscito a fare la solita passeggiata e Pino, Jan ed io siamo andati in macchina a San Benedetto del Tronto con l'organizzatore dei corsi, signor Zagarias. Giusto per uscire un po'. In macchina c'era musica allegra. Tornati in albergo ci siamo intrattenuti con gli insegnanti. In tanti hanno chiesto a Pino un autografo. Sigrid ha fatto una camminata con tre maestre. Io ho dato loro poi le riviste accumulate, lette durante i giorni di pioggia. Abbiamo fatto le valigie. Il giorno dopo si ritornava a Roma.
 
 

venerdì 2 novembre 2018

Gattino Lucio - ottobre 2018


Dal 5 fino al 13 ottobre Sigrid è stata da noi a Roma. Il 9 ha incontrato nell'ascensore il nostro vicino di pianerottolo Vincenzo G. che le ha detto che lui e sua moglie erano da poco tornati dalla loro casa in campagna portando due gattini, trovatelli, abbandonati, un maschio e una femmina, e stavano cercando una casa per loro. A noi i gatti piacciono molto ma io vado spesso all'estero, tra Haarlem e New York. David di frequente va a Barbarano e perciò non sarebbe possibile adottare un micio. I gattini sono stati provvisoriamente sistemati su in terrazza, nel lavatoio. Sigrid ha cominciato ad andarci mattina e pomeriggio  per stare un po' con i piccoletti che erano sempre soli. Vincenzo gli portava da mangiare più volte al giorno. Il maschietto mangiava con appetito, la femminuccia non toccava cibo. Sigrid le ha comprato un piccolo biberon, ma non succhiava. Poi Vincenzo l'ha portata dal veterinario che per diversi giorni l'ha nutrita con la flebo, ma non ce l'ha fatta, era troppo debole ed è morta.
Partita Sigrid ogni giorno sono andata io sul terrazzo insieme a David. Il gattino, nello stanzino, non si faceva afferrare con facilità, si nascondeva dietro o dentro i vasi delle piante.
 
 
 
 
Una volta preso, io, seduta su una sedia, lo accarezzavo sulle mie ginocchia e faceva le fusa, era felice. David si stendeva vicino a noi, al sole. Così ogni giorno mi dedicavo al micetto a cui Sigrid aveva dato il nome Lucio. Quando pioveva o c'era un forte vento David me lo portava giù in casa e l'accarezzavo per una o due ore mentre leggevo. Faceva le fusa e ha cominciato a succhiare la manica della mia Tshirt come se fosse il seno della mamma. Si metteva anche con la pancia in su, segno questo che era pieno di fiducia; un amore di gattino. Sigrid ogni giorno al telefono mi chiedeva notizie di Lucio. Loro in Olanda hanno una gattina, Gina, che ha il suo caratterino, ma l'amano così come è. I miei figli sono cresciuti con due micie, Poesjemauw e Ursula e perciò hanno un debole per i felini, sanno come trattarli.
Lucio è diventato molto meno pauroso e quando sentiva la mano di David intorno al suo corpicino già faceva le fusa. Il 18 ottobre sono venute a trovarmi un'amica olandese, sua figlia e sua nipote. Erano in vacanza a Roma per una settimana. Ho raccontato del micio in terrazzo. Desideravano tanto vederlo. Appena David è venuto dal Liceo Artistico dove insegna, le ha accompagnate su e come è piaciuto Lucio. Hanno scattato una foto di lui in braccio alla nipote quindicenne.
 
 
 
Frattanto si continuava a cercare casa per Lucio. Io ho mandato emails ad amiche e conoscenti che sapevo essere fans dei gatti. Ma niente risultati. Solo un'amica, Anna, ha risposto: "Io ho già tanti gatti, ma se non trovi nessuno lo prenderò volentieri." E il 1° novembre è venuta a prelevarlo. L'ha trovato bellissimo e mi ha detto che dato che è così piccolo (circa due mesi) per un po' l'avrebbe tenuto dentro casa coccolandolo, poi pian piano l'avrebbe fatto conoscere agli altri gatti e dopo sarebbe potuto uscire con loro in giardino. Anna ama gli animali, è vegetariana,  mi sembra addirittura vegana. Sono felice che Lucio abbia trovato una sistemazione amorevole. Subito ho mandato una mail a Sigrid. Il giorno dopo Anna ci ha mandato una foto in cui lei  tiene Lucio in braccio, e lui è tranquillo. Questa foto l'ho mandata a Sigrid, che si era molto affezionata al tesoruccio.
Quando Sigrid al telefono si è informata su come stesse Lucio, Flaminia, che si trovava vicino alla mamma, le ha detto con tono da rimprovero: "Ma mamma vuoi più bene a Lucio che a Gina?"
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                                            

1977 Giulianova 19 - 21 settembre


Il brutto tempo perdurava. Il 19 settembre faceva freddo e pioveva, tanto che siamo rimasti tutto il giorno in albergo a leggere e a chiacchierare nel salone con gli altri ospiti fra i quali una coppia inglese-portoghese. Il 20 settembre mattina abbiamo fatto una lunga camminata lungo la spiaggia. David ha continuato mentre Pino, Jan, Sigrid ed io abbiamo visitato una fabbrica di confetti. Ci si produceva anche il Doppio Arancio, liquore che era famoso in tutto il mondo. L'anziano e gentile proprietario, il signor Ermanno Orsini, ci ha mostrato tutta la sua bella fabbrica dove regnava la massima igiene. Ci lavoravano 30 persone. Alla fine del tour abbiamo ringraziato il signor Orsini per l'ospitalità; Jan e Sigrid hanno avuto in regalo ciascuno un sacchetto di confetti di diversi colori. Purtroppo questa fabbrica non esiste più, è diventata un centro studi ed eventi molto bello (internet).



Poi di  nuovo una camminata fino alla cittadina alta. Siamo entrati nella chiesa a forma di cupola, il duomo di San Flaviano, che esiste dal 1472. Per il suo compleanno del giorno dopo Sigrid ha scelto una bambolina Leggy. In una tabaccheria abbiamo preso quattro cartoline. Hanno riconosciuto Pino e ci sono state regalate.
 
bambole Leggy
 
 
Dopo pranzo e una piccola siesta David e Jan hanno giocato a pallone in spiaggia e Sigrid ha giocato con la bambola. Nel bar vicino all'albergo Pino ed io abbiamo chiacchierato e preso un tè in compagnia della famigliola inglese, i Phillips, ospiti del  nostro albergo. Di sera a letto avevo i piedi ghiacciati.
21 Settembre, compleanno di Sigrid: 9 anni. Con i nostri auguri le abbiamo regalato un diario con chiavetta Holly Hobby e scatoline con caramelle di liquirizia. Era molto contenta. A mezzogiorno è venuto Antonio a prelevarci e in un'oretta eravamo al suo albergo. Il tempo era discreto e fino all'ora di pranzo i ragazzi hanno giocato fuori. Anche questa volta si pranzava ad un lungo tavolo insieme a tutti gli ospiti dell'albergo e anche l'amico Osvaldo era presente. Corrado ci allettava suonando l'organo. (sicuramente ha suonato Yesterday e Green Sleeves). A fine pranzo c'era una torta in onore di Sigrid.
Da Antonio e sua moglie Sigrid ha avuto un anellino d'oro e due pupazzi in costume, uno tunisino, l'altro spagnolo, e inoltre cinque rose rosa. Anche Osvaldo aveva un pensiero per Sigrid: una collana con una medaglietta del segno della vergine. Noi avevamo per i Zimei una grande scatola di cioccolatini Droste.
Alle 19.30 Antonio ci ha riportato a Giulianova. La bambina inglese, Patricia, di due anni e mezzo e il suo fratellino Edward di pochi mesi hanno regalato a Sigrid una scatola di Mon Chéri e una cartolina d'auguri. E' stato un compleanno particolare, fuori dal comune.
 
 
 

giovedì 1 novembre 2018

1977 12 - 18 settembre Giulianova

 
Il 12 settembre, alle 7 di mattina abbiamo preso un treno per Pescara, un pullman per Giulianova e un taxi fino all'albergo Aurora che si trovava a due passi dal mare. Erano le 13.30. Abbiamo mangiato con un bell'appetito. Più tardi abbiamo esplorato il nostro nuovo ambiente e in spiaggia Sigrid ha fatto un bagno in mare. Ci siamo incamminati fino alla cittadina. I ragazzi si sono comprati un pallone. Tutti prestissimo a letto. Il giorno dopo in spiaggia. Una signora ha fatto segni a Jan di avvicinarsi. Gli ha detto: "Noi abbiamo fatto una scommessa..." "Sì", ha detto Jan  prontamente, "Mio padre è quello che legge il telegiornale." Il tempo era ideale per spiaggia e mare. Sigrid giocava con una bambina inglese. Io leggevo un libro tedesco lasciato da qualcuno in partenza dall'albergo. I ragazzi giocavano a pallone.
Il 14 settembre, dato che di notte aveva piovuto e il giorno si  mostrava grigio e freddino, dopo colazione abbiamo preso un  treno per San Benedetto del Tronto. Là prendendo un caffè in un bar abbiamo incontrato  un collega di Pino della RAI e sua moglie. Insieme a loro abbiamo camminato per la cittadina che aveva molto in comune con Pescara. Il boulevard lungo il mare era molto bello e non ci passavano le macchine. Tornati al nostro albergo, il freddo pomeriggio lo si passava in spiaggia, vestiti. I ragazzi giocavano a pallone.
Poi per tre giorni ìl tempo è tornato bello e si poteva godere il sole in spiaggia. Il mattino del 17 settembre i nostri vicini di spiaggia erano un italiano e sua moglie sudafricana che a Roma avevano una scuola inglese. Ho chiesto loro se per caso in questa scuola non ci fosse un impiego per me, ma mi hanno risposto che tutti i posti erano occupati. Dopo pranzo il tempo si stava guastando e abbiamo deciso di tornare a San Benedetto del Tronto. Una volta arrivati lì ha cominciato a piovere forte e abbiamo consumato qualcosa sotto la tettoia di un bar. Tornati alle 20.00 in albergo e dopo aver cenato, la coppia del mattino ci ha chiesto di venire con loro ad un ristorante. Pino ed io abbiamo accettato ed eravamo in sette adulti a trovarci in un bel ristorante a Giulianova Alta. Pino ed io abbiamo solo assaggiato qualche piccola cosa. La signora sudafricana a volte litigava col marito, altre volte cantava ed era allegra. A mezzanotte di nuovo in albergo. I ragazzi dormivano, si erano coricati già alle 20.00.

Giulianova alta

Il 18 settembre di nuovo pioggia e freddo. Nel pomeriggio Pino si è avviato a Pescara per incontrarcisi con Osvaldo e con Antonio Zimei di Montesilvano. Io nella nostra stanza d'albergo ho finito il libro tedesco, 485 pagine. Poi nella hall Sigrid ha giocato con due bambine e io ho parlato con la loro nonna. Nonostante il freddo e il brutto tempo David ha fatto una lunga passeggiata lungo la spiaggia. Jan disegnava, nel paese avevamo acquistato il necessario e anche dei libri per tutti. Pino è tornato portando con sé Antonio, sua moglie e i figli Donatella e Giuseppe. Abbiamo cenato insieme. C'era un gruppo di professori universitari e con loro, nella hall, Pino e Antonio hanno avuto una lunga conversazione sui terremoti. Antonio era capace di predire dove e quando si sarebbe manifestato un terremoto. Le bambine e Giuseppe giocavano ed io parlavo con la loro mamma che era molto simpatica. Antonio ha espresso il desiderio che, come l'anno prima, il compleanno di Sigrid si festeggiasse nel suo albergo.

Giulianova Lido