venerdì 11 settembre 2015

luglio, agosto, 2015, lavori manuali





Le mie nipotine che frequentano la scuola elementare steineriana ad Haarlem imparano a fare la maglia, l'uncinetto etc. Tutta la classe segue questi corsi, anche i maschi. Da bambina ad Haarlem ho anch'io imparato a fare la maglia alle elementari, ma queste lezioni erano indirizzate solo alle femmine, i maschi nella stessa ora imparavano, nel bottegone al piano di sotto, a manovrare martello, chiodi e legno. Mi ricordo che per me era uno sforzo fare la maglia, mi cadevano in continuazione le maglie dal ferro. Ero una pippa. La maestra un giorno disperata ha detto: "come è possibile che non inpari?" E guardando il bel cardigan fatto a mano che indossavo: "e dire che la tua mamma è così brava." Solo molto più tardi e di mia spontanea volontà mi è venuta voglia di riprendere, almeno di provare a fare un pullover con le mie mani. All'inizio le indicazioni pazienti di mia madre che era bravissima in qualsiasi lavoro manuale erano molto utili, poi pian piano mi sono buttata e riuscivo a fare da sola qualcosa di semplice. Durante la guerra non c'era la lana, non c'era niente, solo qualche volta un gomitolo di lana grezza per fare le calze. Mia madre ci raccomandava di racccogliere qualsiasi filo di lana avessimo trovato per strada perchè consegnandone un mucchietto in un negozio ti davano in cambio, pagando, un gomitolino nuovo. Dopo la guerra nel tempo libero ho ripreso a fare la maglia, c'erano i tanti compiti di scuola e leggevo anche diversi libri presi in prestito alla biblioteca: leggere era, ed è, una necessità impellente. Vedo nei miei vecchi diari che avevo sempre un lavoro a maglia tra le mani, prima solo per me e dopo anche per marito e figli. E adesso per le nipotine. Non che sia un'esperta bravissima magliaia, ho spesso dei dubbi: se le maglie sul ferro siano troppe o troppo poche e se la lunghezza e la larghezza vadano bene. Ma alla fine il risultato non è malaccio.
A luglio, ordinando la mia stanza, spostando il cesto con la lana, vedendo i gomitoli di diversi colori, mi ha di nuovo preso la voglia di sentire lana ed aghi fra le mani e ho cominciato un cardigan per Livia.
Sono venuti i graditi ospiti Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia. C'era molto da fare, ma ogni tanto trovavandomi un attimo sola prendevo in mano il lavoro per fare qualche ferro. Quando sono partiti l'ho finito e poco dopo ho cominciato un pullover per Livia. Spesso le amiche vengono qui a pranzo  o a prendere un tè. E mentre si chiacchiera  io prendo la maglia e faccio un paio di ferri. E così anche questo pullover l'ho terminato: è il regalo di compleanno per Livia che compie gli anni a marzo. E adesso ho cominciato un cardigan per Flaminia, il cui compleanno è a maggio, perciò c'è ancora tempo. Comunque non posso continuare perchè dopodomani vado da Jan per un mese. Mi aspettano giorni meravigliosi con il figlio americano. E anche Sigrid viene da noi per dieci giorni, come l'anno scorso. Halleluja! Vorrei che potesse venire anche David.
Una settimana fa mi era venuta un'altra voglia, (mica sarò incinta? immacolata concezione!) e ho creato un collage. Questa volta non l'ho finito con l'acrilico ma con le matite colorate su suggerimento di David. Un'altra grandma Moses? Ma quant'era brava Anna Mary Robertson (1860-1961)




Pullover



Cardigan

   

giovedì 10 settembre 2015

Di ritorno a Roma, agosto 1980

Il giorno dopo, il 25 agosto, siamo arrivati a Roma in treno con un'ora di ritardo. C'era Gigi M. che ci aspettava. E con la sua macchina siamo tornati a casa. Strada facendo abbiamo fatto le spese: prima allo spaccio RAI di Viale Mazzini, poi al mercato di Via Sabotino e infine alla drogheria in Via Teulada. Jannuccio era a casa, aveva un buon aspetto, era stato per il fine settimana da un amico a Santa Marinella. Era bello rivedere questo figlio. Le gattine erano contente di rivederci. Noi viaggiatori abbiamo fatto una doccia e poi tutti insieme abbiamo pranzato con un'insalatona di pomidoro, mozzarella, uova e bel pane fresco.
Io mi sono dedicata a mettere a posto la casa e Sigrid già da subito ha fatto un dolce al forno che io ho decorato con le pesche fresche. Immediatamente la vita romana ha preso il via. Gigi veniva spesso da noi e a volte portava Sigrid e me al CAR (Circolo Azienda RAI), lui da solo oppure con Pino. Là Sigrid incontrava  vecchi amici ed io leggevo un libro, scrivevo una lettera, facevo la maglia e mi intrattenevo con altre mamme. Facevamo delle nuotate. Tutta la famiglia era di nuovo occupata con le proprie faccende. Stavamo bene di nuovo a Roma dopo una bella vacanza movimentata. Ma, poco alla volta, giorno dopo giorno, abbiamo scoperto sempre nuove cose che mancavano, sottratteci dai ladri. Ci è dispiaciuto molto che il flauto traverso di Sigrid fosse stato rubato e a me in particolare l'orologio d'oro che era appartenuto a mia madre. L'aveva ricevuto quando aveva compiuto 18 anni, era un regalo dei nonni con i quali era cresciuta. Da bambina lo guardavo ed ammiravo spesso, era custodito in una scatola con pochi altri gioielli, non eravamo ricchi, e mia madre mi diceva: "Quando sarai grande sarà tuo." Volevo bene a quell'orologio, pensando a mia madre che, così giovane, se lo teneva con orgoglio al polso. Lo ritenevo un grande tesoro. Me lo ha mandato dal Canada ed è finito in quel modo. Ancora mi fa male. Non l'ho mai fatto sapere alla mamma. I ladri non dovrebbero esistere, feriscono.
La vita quotidiana distraeva, eventi nuovi ogni giorno, troppi da descrivere in questa pagina. Solo voglio riferire del "Premio della Simpatia" che Pino ha ricevuto sabato 30 agosto in una cittadina vicino a Perugia. Ci era andato insieme a Gigi M. Pino ha avuto dei bellissimi piatti in ceramica. Ancora oggi li ammiriamo.



martedì 8 settembre 2015

Amsterdam - Parigi - Agosto 1980

Il 20 agosto l'abbiamo dedicato allo shopping. I negozi abbondavano di cose belle, in più era il periodo dei saldi ed abbiamo acquistato diverse cose di nostro gusto, anche Jan era nei nostri pensieri.
Il 21, tutti insieme, abbiamo pulito ben bene la casa - David adoperava l'aspirapolvere - e, preparato i panini per il viaggio, abbiamo preso un taxi fino alla stazione. Il treno, molto bello, partiva alle 11.00.
Alle 18.00 siamo arrivati a Parigi. Non ci facevano entrare tutti in un taxi, abbiamo dovuto prenderne due. Nella casa di amici italiani di Franz D. siamo stati ricevuti dalla signora Rosalba. Un pò più tardi è venuto il marito dal lavoro, Adriano. Era presente anche la figlia Lucia. Dopo aver consumato una buonissima cena è venuta una coppia di amici, un medico e sua moglie. Più tardi tutti ci hanno accompagnato all'appartamento di un'amica che con il figlio era andata in campagna affinchè noi potessimo usare la sua casa. Che accoglienza! Nel mio diario leggo: "Abbiamo preso una tessera per turisti per la Metro. Siamo andati alla Torre Eiffel e a Notre Dame.








Dopo un'interruzione pranzo toccava agli Champs Elisées, poi un gelato e Arc de Triomph dove ci siamo seduti a guardare la gente. I negozi non sono molto belli e tutto è molto caro, non c'è la ricchezza e l'abbondanza di Amsterdam. "
Il 23 agosto il Louvre, che bel museo. Si sente dappertutto parlare italiano. Pino veniva spesso riconosciuto. Per strada osservano David, gli uomini qui non sono molto alti.
Il 23 di nuovo a Notre Dame, bellissima. Bel tempo. Mangiato molto bene in un piccolo ristorante vietnamita. A casa ci siamo riposati e poi abbiamo pulito e ordinato l'appartamento. Pino ha lasciato sul tavolo una lettera di ringraziamento a Madeleine, aggiungendo degli zoccoletti olandesi. Adriano e Rosalba ci hanno portato alla stazione. Tutti carinissimi. Il treno partiva alle 19.00



Amsterdam, Agosto 1980

Dopo aver dormito abbastanza bene, dai finestrini del treno guardavamo il giorno che nasceva e il paesaggio che pian pano cambiava. Era bello entrare nei Paesi Bassi con le belle case e i giardini.
Dalla stazione abbiamo preso un taxi che ci ha portato a Nieuwe Achtergracht (gracht=canale). Dall'ultima volta Hanny e Michel avevano cambiato casa e anche questo appartamento era molto carino. Siamo subito usciti a fare le spese al supermercato a Waterlooplein (piazza Waterloo). E ci siamo forniti di una tessera per il tram, valida per due settimane. In questi quindici giorni abbiamo girato tutta la città, a piedi o su ruote, visitato i musei e i bei parchi.
Domenica 10 agosto il signor van A., il papà di Michel, conosciuto da noi in Spagna, è venuto a prenderci in macchina e ci siamo avviati a Haarlem, la mia città. Il tempo era bellissimo e abbiamo visto la mia vecchia scuola, Il Museo Frans Hals, lo Spaarne e sul Grote Markt seduti all'aperto ad un bel café-ristorante ci siamo ristorati per proseguire verso la città universitaria di Delft, famosa per la ceramica blu Delft e per il pittore Johannes Vermeer. E poi alla spiaggia di Scheveningen sul mare del Nord. Il signor van A. era di casa a Scheveningen e dopo, naturalmente, abbiamo fatto una visita alla signora van A. Un bel rivedersi. Quel giorno c'era anche la figlia Monique. Avevamo portato dei pensierini e Pino due belle cravatte per il signor van A. E ancora non era finita la festa: non poteva mancare una visita a Madurodam, una città in miniatura, con perfino navi, treni passeggeri, aerei KLM in  scala ridotta. Alle 20.00 eravamo di ritorno a casa dopo una giornata piacevolissima.

Madurodam
 Il 12 agosto, mentre Pino ci aspettava giù nella Kalverstraat (strada dei Vitelli) guardando le vetrine, Sigrid ed io eravamo da Vroom & Dreesmann, un grande magazzino, per comprare quaderni di scuola, Pino ci è apparso assieme alla nostra amica Irre, di Roma. Si erano visti per caso, che sorpresa! Irre era per una settimana ad Amsterdam. Il giorno dopo è venuta da noi e ci ha cucinato bami, un piatto indonesiano, squisito. Quello stesso giorno mentre David era in giro per musei ha conosciuto una ragazza di Firenze. Un altro giorno sono venuti da noi, direttamente dalla stazione, due amici suoi di Roma, Stefano e Fabrizio. Con gli zaini pesanti sulle spalle avevano fatto il lungo tratto a piedi. Hanno cenato da noi. Il 16 agosto ho chiamato Lili, anche lei di Roma e ci siamo incontrati al Vondelpark. In questo parco è stata scattata la foto di Sigrid sdraiata su un albero inclinato sul lago, un salice piangente, con indosso una tutina comprata a Kalverstraat. Abbiamo avuto tanti complimenti con la nostra bellissima figlia. Una giovane coppia ha riconosciuto Pino e ci siamo intrattenuti con loro.




Stesso albero un anno prima (1979)
Sentivamo sempre Jan. Il 15 agosto non aveva delle belle notizie. Di giorno, mentre era fuori casa, sono entrati i ladri. Diversi cassetti svuotati. A Jan sembrava che mancassero  solo un pò di soldi.
A Vondelpark c'erano sempre dei concerti o delle recite. Un'aria festosa. Ed abbiamo avuto fortuna col tempo che era per lo più sempre bello. In questo parco ci siamo incontrati un pò di volte con Lili. Lei è nata e cresciuta ad Amsterdam e ama la sua città, ma anche Roma, dove abita con suo marito, le è cara.
Il 18 agosto David è uscito con quattro amici e Pino, Sigrid ed io siamo andati al mercato dei fiori galleggiante al Singel. Un'abbondanza di piante e fiori. Non abbiamo resistito e abbiamo acquistato un piccolo vaso bianco a forma di testa con dentro una piantina deliziosa con piccole foglioline. Più tardi a Waterlooplein abbiamo mangiato un uitsmijter che tradotto letteralmente vuole dire buttafuori (questo piatto a base di uova, insalata e pane veniva offerto alla chiusura dei bars con il significato: é ora di chiusura, dovete andare a casa). A Waterlooplein c'è ogni mattina il mercato delle pulci. Neanche qui abbiamo resistito ed abbiamo comprato un paio di giacchine usate molto carine. Quella sera sono venuti a cena, prima della loro partenza per Roma, i ragazzi Fabrizio e Stefano.
La mattina del 19 agosto con Lili siamo andati al mercato coloratissimo e vivace di Albert Cuypstraat che con i suoi più di 250 banchi è il più grande di Amsterdam. Offre prodotti d'abbigliamento di marca e non, nuovi ed usati, verdure, fiori, biciclette, formaggi, scarpe, libri, leccornie ed altro. I venditori con le loro battute piene di humor, fanno ridere. Oltre a frutta e dolci abbiamo preso un bodywarmer beige per Sigrid.


Mercato Albert Cuyp

Dopo cena col tram 13 fino al capolinea. Là ci aspettava Lili e dei coniugi suoi amici. A casa loro l'amico Theo ci ha mostrato i lavori d'arte che creava con oggetti trovati scavando nel giardino: piccole pipe bianche, bottiglie antiche, etc. Lavori belli ed interessanti. Ci siamo trovati tanto bene con gli ospiti che siamo rimasti fino a tardi.

sabato 5 settembre 2015

Agosto 1980, Lausanne, poi Amsterdam

Oltre all'album delle foto del 1980 ho aperto anche il mio diario del 1980. Quell'anno abbiamo fatto come al solito mille cose ma voglio cominciare col ricordare su questa pagina la nostra vacanza ad Amsterdam. Lo spunto per scrivere questo post mi è venuto nel vedere la foto dell'albero di Vondel Park che Jan ci ha mandato poco fa.
Nel 1978, durante una crociera con inclusa una permanenza di una settimana in un residence di Palma di Mallorca, abbiamo conosciuto dei coniugi olandesi belli ed eleganti. E' stato Pino a dirmi:"A me sembrano olandesi, perchè non ci parli?" E così ho fatto. Parlando simpaticamente con loro di un pò di tutto abbiamo toccato l'argomento "scambio case." senza decidere niente. Poco dopo tornati a Roma abbiamo ricevuto una telefonata, erano i signori van A. Il loro figlio appena sposato avrebbe volentieri scambiato casa con noi per un mese. E così l'anno seguente abbiamo passato una bellissima vacanza ad Amsterdam e Hanny e Michel con un loro amico si sono goduti Roma, dedicandosi anche alle nostre due gattine Poesjemauw e Ursula, e alle piante sul balcone e dentro casa.

Jan con Poesjemauw e Ursula - Via Goiran, 1979.

Questa esperienza soddisfacente l'abbiamo ripetuta nel 1980.
Consulto il mio diario e leggo che Jan (16 anni) era stato rimandato in una materia e quindi, dovendo studiare durante l'estate, con il suo amico Vito (18 anni) si sono presi una breve vacanza. La mattina del 17 luglio sono saliti sull'aereo per Amsterdam dove per due settimane potevano usufruire della casa di H. e M. Il giorno prima Jan ha preparato la sua borsa ed è andato ad un concerto a Castel Sant'Angelo portandosi dietro il bagaglio. E' venuto due volte a darmi un bacio. Quella notte ho dormito poco o niente pensando a Jan che, dopo il concerto, terminato a mezzanotte, ha dormito a casa di Vito con cui già alle 4.00 si è avviato all'aeroporto per prendere l'aereo delle 6.30. Alle 10.15 ci ha telefonato che erano arrivati bene. Avevamo aspettato con ansia la sua chiamata.
Sono tornati a Roma il 31 luglio, stanchi ma contenti.
Il giorno dopo sono arrivati H. e M., ed una coppia di amici. Gli è piaciuta molto la nostra nuova casa dove abitavamo da gennaio, molto più grande di quella di prima. Ho preparato pasta e fagioli, avevano fame. Il 2 agosto Pino ha mostrato ai giovani amici il nostro quartiere e gli autobus disponibili. E il 3 agosto: partenza verso il Nord. Michel con la sua macchina ci ha portato alla stazione. Jan ci ha salutato sotto casa, era carinissimo con un gilet giallo di cotone ed un pantalone azzurro. Il treno partiva con un'ora e mezza di ritardo e il giorno dopo alle 11.00 siamo arrivati a Lausanne. Ci siamo rimasti fino al 6 agosto, ospiti del grande amico di Pino, Peppino De Maio, di sua moglie Jeannine e del loro figlio Jacques. E' stata una bella accoglienza. I nostri ciceroni ci hanno mostrato la loro bella città e i dintorni; vie e parchi ordinati e pulitissimi. A cena da Georgette, la sorella di Jeannine, dal balcone si godeva una bellissima vista sul lago Lemano. I ragazzi hanno nuotato nella stupenda piscina pubblica coperta. Sigrid (quasi 12 anni) senza interruzioni ha nuotato e si è tuffata dal trampolino. Fuori della piscina su un grande prato la gente prendeva il sole, molte donne topless. David e Jacques sono usciti anche per conto proprio, hanno nuotato nel lago e a casa hanno suonato la chitarra e cantato insieme. Jacques era dispiaciuto della nostra partenza. Qualche mese dopo è stato da noi a Roma e si è trovato molto bene con i nostri figli.
Poi un treno ci ha portato a Basel e là siamo saliti sul treno per Amsterdam, anche questa volta con cuccetta.


Jan, Jacques, Vito e David - Ottobre 1980

giovedì 3 settembre 2015

David a Barbarano Romano

Da quando è finita la scuola, David va più spesso a Barbarano Romano nella sua bellissima casa presa in affitto dentro le mura dell'antico centro storico. Lì da subito si è fatto alcuni amici con i quali si organizzano incontri e cene, ma spesso sente la necessità di avventurarsi da solo nella natura e cammina per ore scoprendo nuovi laghetti, fonti di acqua pura, grotte, tombe etrusche e persino mulini ad acqua fuori uso. Scatta delle foto stupende di panorami stupendi. Ogni tanto mette una di queste foto su Facebook accompagnata da didascalie e i commenti sono tanti. Anche di invidia: "Beato te, come fai a trovare tanti posti belli, paradisiaci."
Sulla sua strada non incontra nessuno, solo spesso cinghiali, si guardano ed ognuno va per la sua strada. E capita che un serpente attraversi il sentiero davanti ai suoi piedi.


Aggiungi didascalia

Poi scoiattoli sugli alberi, tassi, volpi e anche un rarissimo gatto selvatico. Una foto che mi piace tanto è dove un gruppo di cavalli l'avvicinano curiosi e uno si fa accarezzare il muso. Ma forse l'ho già pubblicata su un post.



Racconta David che davanti ad una grotta buia e profonda Livia, che è piuttosto scettica con cose o situazioni che non conosce, ha preso la mano di David ed ha insistito per entrarci. Così, affiancate da David, Livia e Flaminia non hanno avuto paura in quella stanza misteriosa. Questa grotta si chiama Tomba della Sedia perchè dentro c'è un trono in tufo scolpito nella roccia. Leggo su internet che tempo fa fu rinvenuto, all'esterno di questo tumulo, una statua di peperino di leone che adesso è visibile nel Museo Civico locale. Questa statua è tra le più antiche sculture di leoni etruschi  conosciuti. Fa pensare che forse quella era la tomba di un personaggio importante.
David ha raccontato a Livia e Flaminia che tutte le grotte incontrate sul loro cammino erano all'origine tombe e fanno parte di diverse necropoli etrusche. Nei secoli successivi questi ipogei sono stati utilizzati anche come abitazione o come stalle per animali domestici. A Blera ancora oggi alcune tombe sono usate come pollai.

Pollaio abbandonato in una tomba etrusca (Blera).

Dei luoghi etruschi David sa tanto, è un appassionato. Già da ragazzo scavava da queste parti col GAR ( Gruppo Archeologico Romano).

Grotta di culto (località Pianarolo)

mercoledì 2 settembre 2015

Estate 2015

Una parte delle vacanze estive Sigrid, Kevin e le bambine le hanno passato in Spagna, in due agriturismi diversi e ci sono stati molto bene. Poi il 18 luglio sono venuti a Roma e David ed io contenti di averli con noi. Le bambine ancora più cresciute, nipotine più belle e simpatiche non avrei potuto desiderare. Tutti e quattro abbronzati e in forma, solo che Flaminia era stata bersagliata dalle zanzare, aveva la faccia devastata. Intorno ad un polso aveva una fascetta, perchè nel mare limpido e trasparente della Spagna una medusa l'aveva sfiorata in quel punto, alchè aveva urlato di dolore. 
In poco tempo le bambine hanno svuotato la cassapanca e non ci è voluto molto che tutte le stanze della casa si riempissero di giocattoli. La noia era assente.
Faceva molto caldo, spesso 40°, con l'aria condizionata in casa era ben sopportabile e ci chiedevamo: come abbiamo fatto tutti questi anni senza l'airco? Nonostante l'afa hanno fatto passeggiate per Roma mangiando un buon gelato nel rione Monti e nel quartiere Prati. Spesso verso le sei quando il sole era meno forte le bambine innaffiavano le piante sul terrazzo condominiale, e, per gioco innaffiavano anche David.



Una sera abbiamo mangiato la pizza sul terrazzone e Flavia, la nostra vicina, ci ha fatto compagnia. Il sole pian piano scompariva e nasceva  poco a poco la luna. Tanti gabbiani che volavano sopra le nostre teste ci offrivano la colonna sonora. Spero che le bambine si ricordino per sempre di questi momenti felici.
Sul letto di David, la sera, vedevano un film. Anche Kevin che ormai capisce bene l'italiano rideva di cuore con quel cretino di Fantozzi.
Il 23 luglio sono partiti per il solito agriturismo in Toscana. Ci vanno da tre/quattro anni e anche se si sono trovati benissimo in Spagna questo qui è diventato il loro posto del cuore. C'era il cane Maya da accarezzare e anche questa volta dei piccoli gattini da coccolare. Poi diversi ospiti che conoscono dagli anni precedenti con i cui figli Livia e Flaminia giocano volentieri, in piscina e sui prati. E le gite che fanno abitualmente con una macchina presa a noleggio. Paesini pittoreschi, un lago, il mare e la spiaggia.



Sulla via del ritorno verso Roma si sono fermati il primo agosto a Barbarano per stare con David. Hanno fatto lunghe passeggiate, la natura là è incredibilmente bella. Il giorno dopo, nel pomeriggio, sono tutti tornati a Roma. E subito le bambine si sono chiuse nella mia stanza a darsi da fare con i giocattoli. Hanno mangiato con appetito la cena. Flaminia ha detto: "Tutto quello che nonna prepara è buonissimo."
Il 4 agosto Kevin è volato in Olanda, il suo lavoro l'aspettava. Sigrid e le bambine sono andate quasi tutti i giorni nella piccola piscina circondata da grandi alberi a Colle Oppio. Venivano a casa per il pranzo per poi tornare in piscina fino alle 18.30. Anche questa volta un giorno è venuta a pranzo Silvia, compagna di studi di Sigrid con i suoi figli Marta e Nicola. Con questa amica Sigrid, attraverso gli anni, rimane sempre in contatto. Marta e Nicola hanno scritto un pensiero nell'album d'amicizia di Flaminia e  hanno fatto un disegno.
L'8 agosto Sigrid, Livia e Flaminia sono tornate in Olanda. David le ha accompagnate col treno e poi lui non è tornato a casa ma ha proseguito per Barbarano. Che silenzio in casa. Troppo.
Il 16 agosto Lydia, la cugina avellinese di Sigrid, insieme a suo figlio e al suo compagno è venuta un giorno a Haarlem. Una visita a sorpresa. Kevin è andato a prenderli alla stazione. Stavano ad Amsterdam per un fine settimana. E' stato un rivedersi molto bello.
Il 18 agosto per le bambine è iniziato l'anno scolastico. Livia fa il quinto anno, Flaminia il secondo.
 

martedì 1 settembre 2015

Jan, Harlem, Haarlem

Quando a marzo Jan è venuto in Italia per assistere all'evento Vinitaly a Verona, finita la fiera ha fatto un salto in Olanda, Haarlem, per stare qualche giorno con Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia. Ha camminato con loro nel bel quartiere dove abitano chiamato De Vijfhoek. Per sfizio sono entrati in un pò di case che erano in vendita in una piccola tranquilla strada a due passi dalla loro abitazione. Tutte erano molto graziose, ma una di 70 metri quadrati gli è piaciuta particolarmente e Jan ha proposto: "Che ne dite se la compro?" E così ha fatto: se l'è comprata! A sorpresa!
Tutti avevano già programmato le vacanze estive. Sigrid e famiglia avevano prenotato due agriturismi in Spagna e Jan e Jennifer un albergo a Parigi. Da Parigi Jan ci ha mandato la seguente mail: "Noi siamo a Parigi, calda, bella e vivace, meno degrado di Roma, più pulita e civile mi pare. Roma è più sanguigna e varia e colorata. Facciamo molta attività sociale, incontri con amici che abitano in zone vicine e lontane, passeggiate e colazioni a base di fantastici croissants, ecc.ecc."
Dopo Parigi Jan e Jennifer si sono spostati per breve tempo in Olanda perchè Jan aveva un appuntamento col notaio per regolare le carte necessarie all'acquisto. Hanno alloggiato nella casa di Sigrid e Kevin. Il commento di Jan sulla casa era che ogni stanza sembrava uscita da un film. Un giorno l'hanno passato ad Amsterdam affinchè Jan si procurasse là un ulteriore documento necessario. Hanno camminato fra altro nel Vondel Park, un parco molto bello di Amsterdam. Ci ha mandato una mail con foto dicendo: "Abbiamo trovato lo stesso albero sul quale tanti anni fa abbiamo fatto una foto a Sigrid. Ancora esiste." Sfogliando gli albums fotografici ho trovato la foto menzionata ed era dell'agosto 1980. Sigrid aveva quasi 12 anni, così piccola e già così grande ed in gamba. E così bella!

Sigrid a Vondel Park, Agosto 1980.




Foto di Jan del 2015

Con l'acquisto della casa tutto è andato liscio. Il bello è, ha detto Jan, che tutti, dal notaio, al conducente dell'autobus al cassiere del supermercato parlano inglese.
Il tempo era bello e si sono goduti il bel giardino di Sigrid e Kevin che di sera hanno innaffiato. Dopo tre giorni in Olanda Jennifer ha preso un aereo per Berlino per vedersi con alcuni vecchi amici e Jan un aereo per l'Italia per incontrarsi con diversi produttori di vino, ormai amici. E' stato per 3 giorni in Friuli, per 5 giorni in Alto Adige e un giorno a Bergamo.

Ieri, 21 agosto, Sigrid mi ha chiamato per dire che è stata dal notaio per le ultime cose da sbrigare insieme agli ex proprietari e da quel momento Jan è il legittimo proprietario della casa nella Popelingstraat. Abbiamo chiamato Jan per fargli gli auguri. Chi l'avrebbe mai pensato che Jan un giorno si sarebbe comprato una casa ad Haarlem!! Nella città dove sono cresciuta io! Il posto dove si cresce occupa sempre nel proprio cuore un angolino pieno d'affetto; e sempre tanti vividi ricordi, spesso belli, affiorano in superficie. Non avrei mai pensato che, quando nel 1950 ho lasciato Haarlem, un giorno ci sarei tornata con una certa frequenza. E che là crescono le mie nipotine, bilingue!
Quando a maggio stavo ad Haarlem ho visto anche io la casetta e l'ho trovato molto ma molto carina. Adesso bisogna arredarla, con qualcosa di nuovo e qualcosa di usato. Diventerà un gioiello. Siamo tutti eccitati per quest'acquisto! Sarà la nostra base in Olanda.
David dice che quando esce dall'aeroporto di Schiphol, si guarda intorno, fa un respiro profondo e pensa: qui mi sento a casa.

Verkocht (venduta).