domenica 30 settembre 2012

DUMBO


Washington Street
Abbiamo preso il treno ieri pomeriggio (la metro e' qui un vero treno) e, cambiando una volta e passando sotto l' East River siamo arrivati a Brooklyn per dare un'occhiata all'annuale Arts Festival del rione DUMBO. DUMBO sta per Down Under the Manhattan Bridge Overpass. Per l'evento ci sono spettacoli nelle strade ed arte esposta all'aperto e all'interno. Siamo entrati in qualche galleria ma non ci siamo entusiasmati di nessun lavoro artistico. Quello che e' vera arte e' la vista stupenda sul panorama: i magnifici ponti, i grattacieli di Manhattan in lontananza, la vista sul fiume East River che porta al mare aperto passando per Ellis Island con la statua della Liberta'. Il tutto coperto da un cielo con grandi nuvole suggestive. E su un prato tre tronchi bianchi sui quali tre ballerine con leggeri vestiti bianchi eseguivano movimenti acrobatici lenti ed eleganti.
Siamo passati per il grande Carousel, una giostra enorme coperta di plexiglass ed entrati in un cortile dove bambini a tanti tavolini facevano lavori manuali di vari generi, giocavano su lunghe strisce di stoffacolorate, dipingevano dei murales.
Siamo entrati un attimo nell'ufficio che Jan ha proprio la' in Washington Street, la strada forse piu' fotografata di Brooklyn perche' alla fine c'e' il ponte di Manhattan e tra i suoi archi si intravede l'Empire State building. Anche in quel palazzo c'erano artisti che esponevano e c'erano dappertutto tavoli per i bambini con materiale per disegnare e dipingere.
Abbiamo incontrato una cara amica che non avevo visto da tanto tempo ed insieme a lei abbiamo preso il treno di ritorno.

Ho diverse foto da aggiungere a questo spot percio' continuo a descrivere il resto della giornata piu' tardi.

sabato 29 settembre 2012

Notizie dall'estero


E' arrivata una mail da David che dice:
" Qui e' tornata l'estate e sto con i calzoni corti. Domani dopo scuola e lavoro corriamo a Barbarano in treno. Purtroppo il treno fino a li' non ci arriva e quindi abbiamo la macchina parcheggiata che ci aspetta alla stazione di Oriolo, il paese piu' vicino (10 km circa). L'ultima volta abbiamo scarpinato parecchio per le belle campagne da Barbarano fino a Civitella Cesi, che Sigrid conosce bene. Un paio d'ore in mezzo alla natura. Vi mando una foto di un branco di cavalli che esce da una grotta per scrutarci con curiosita' e una dei dintorni di casa nostra. Domani, come da accordo preso in precedenza, donero' due libri di papa' alla biblioteca di Barbarano. E' minuscola ed in gran parte gestita da privati volontari che lo fanno con grande entusiasmo. Poi vi racconto."



Stamattina Jennifer su SKYPE ci ha fatto sapere che ha fatto certe sudate per finire il giardino, ma che con l'impianto elettrico non ha ancora finito e percio' deve prolungare la sua permanenza a Giamaica. Vuol dire che questa volta non ci vedremo. Mi dispiace molto.




Politici a New York

Questa settimana i candidati alla presidenza USA hanno organizzato pranzi e incontri per fundraising, cioe' raccolta di fondi per sostenere le spese necessarie alle costosissime campagne presidenziali. Tante strade sono state chiuse al traffico provocando ingorghi e grande scomodita' a molti automobilisti e scooteristi che hanno dovuto fare giri a non finire per arrivare al punto di destinazione. Ho sentito gente indignata sia per i fastidi arrecati alla citta', sia per le enormi somme di denaro "buttate al vento": milioni di dollari per i servizi di sicurezza,  lussuosi alberghi, ristoranti e locali presi in affitto. Per non parlare degli spots televisivi ognuno dei quali costa cifre da capogiro che ci si augurerebbe venissero spese per cause ben piu' necessarie. Per partecipare ad uno di questi eventi i "benefattori" donano fino ad un milione di dollari. Alla fine del pranzo o incontro, chi vuole puo' farsi fotografare accanto al candidato, l'unica occasione di vero contatto nel corso dell'evento.
Nel festival di strada Y92 ho visto un giovane travestito come un personaggio di Sesame Street che aveva accanto a se' un cartello con le parole "Photo 2 dollars". Intorno al Colosseo giovani vestiti da gladiatori si fanno fotografare a pagamento insieme ai turisti. Questi giovani spesso non hanno lavoro ed e' per loro una maniera per sbarcare il lunario ma che a mio avviso assomiglia molto a mendicare. Si tratta di mendicare sia quando si chiede 1 euro, 2 dollari od un milione di dollari.


venerdì 28 settembre 2012

Hugo Newman College Preparatory School

Quando andiamo al supermercato Best Yet Jan ed io passiamo davanti al grandissimo cortile di ricreazione della scuola elementare statale Hugo Newman che dista solo un block dalla nostra strada.. Cosi' anche ieri mattina verso le 11 ed era l'ora di ricreazione. C'erano tanti bambini che giocavano. Un gruppetto aveva una palla che e' andata a finire in strada, oltre  l'alto recinto. Una ragazzina ha chiesto a Jan se poteva ridargliela. Jan l'ha tirata indietro e i ragazzini: "Thank you, thank you." Sono cosi' belli i bambini delle elementari con le loro uniformi semplici ed eleganti. Nelle vicinanze della nostra casa ci sono tante scuole e ognuna si distingue per i colori dell'uniforme. In questa scuola i colori sono bianco e blu.
Quando vado al Parco Morningside vedo la scuola dall'altra parte. Sul grande muro c'e' un murale che rappresenta la diversita' di Harlem. Ci sono bambini che tenendosi per mano indossano vestiti di culture ed etnie differenti. Ci sono dipinti anche famosi monumenti: Machupicchu, Colosseo, Golden Bridge e Taj Mahal. Il murale vuole dimostrare che oltre ad educare i suoi alunni, la scuola si impegna a fargli apprezzare e rispettare religioni e culture diverse.
Con l'aiuto sia degli insegnanti che dei genitori la scuola sta diventando una delle migliori della citta'.
L'edificio e' spazioso e lucente. Contiene un auditorio per spettacoli ultimo grido, una cafeteria invitante, un'enorme palestra moderna e due campi da gioco. Ogni classe ospita circa 20 bambini. Il preside, che conosce ogni bambino per nome, afferma che avere pochi bambini in ogni classe permette di offrire loro piu' attenzioni, e facilita anche il lavoro agli insegnanti.
La scuola consiste di un asilo e sei classi di scuola elementare. Viene frequentata da 629 bambini dei quali il 7% e' bianco, il 62% nero, il 26% ispanico e il 2% asiatico.
Gia' nell'asilo si insegna a riconoscere le note musicali e suonarle su un banjo. Tutti gli studenti imparano a leggere la musica, suonare uno strumento e/o cantare nel coro. C'e' anche un programma di arte e di danza. Il doposcuola e' aperto a tutti e fra le molte attivita' offerte c'e' anche il gioco a scacchi. Del pranzo gratis approfittano il 72% dei bambini. C'e' frutta fresca tutti i giorni.


Again Dr. Ken

Come l'anno scorso, l'altro ieri, 24 settembre, Jan mi ha portato dal medico naturista giapponese Dr. Ken per un controllo. Mi ha auscultato i polsi perchè tale è il suo metodo di lavoro. Non ha bisogno di analisi o ecografie: con le sue dita sente quali mali sono presenti nel corpo del suo paziente-cliente. Ha sentito che il mio cuore è sano, così anche i polmoni e praticamente quasi tutto il resto. Il fegato l'ha trovato molto migliorato rispetto all'anno scorso. I miei fastidi trovano origine nei reni che essendo parzialmente otturati lavorano con troppo lentezza provocando una non buona circolazione del sangue e quindi noia alle ginocchia e al fegato (l'anno scorso la sua diagnosi era uguale).  Perciò i reni hanno bisogno di una spintina tramite erbe medicinali. Appoggiando le sue dita su certe parti dei polsi ha avuto gli stessi commenti dell'anno scorso: che sono appassionata e che ho una beautiful mind. E anche questa volta mi chiedo se parole simili le usa anche con altri clienti perchè è ovvio che fa piacere sentirsele dire. Chissà se Jennifer ne sa qualcosa; lei i suoi piccoli mali li fa curare dal Dr.Ken ed è convinta della sua bravura. E' attraverso lei che sono arrivata al Dr.Ken.  Quando la casa di Jennifer in Giamaica sarà pronta il dottore e sua moglie saranno suoi ospiti. Già adesso Dr.Ken si serve di erbe provenienti da quell'isola ancora incontaminata, ma vuole aiutare la popolazione ad organizzarsi meglio nelle coltivazioni e così contribuire a diminuire la povertà che ci regna sovrana.
Terminata la sua diagnosi ha suggerito una seduta di agopuntura, ma dopo l'esperienza dello scorso anno non ne ho voluto sapere. Quella volta ho avuto per settimane dei dolori fortissimi che non avevo mai provato prima. Ha detto che sono particolarmente sensibile perchè casi simili si verificano una volta su un milione. Mi ha raccontato che una sua paziente robusta e forte durante l'agopuntura ha sentito un tale dolore che ha costretto Dr.Ken a spalmarle un unguento antidolorifico, ma il mio dolore non era a livello epidermico dato che si è sviluppato internamente nei giorni a seguire. Abbiamo quindi optato per una seduta di shatsu di quasi un'ora. Con le sue mani forti mi ha massaggiato dalla testa fin sotto i piedi, non tralasciando quasi nessuna parte del corpo. Qualche volta era gradevole ma spesso doloroso.
Quando ha terminato ha detto: "You still have a young body, better than me. I am 72." Ed io: "I am older than you." "Yes, but you better." Qualche volta mi devo sforzare a capire la sua parlata con forte accento, ma queste parole erano chiare.
Di rughe ne ho in abbondanza e con la mia natura altruista sarei ben disposta a regalarne un bel pò a chi le desidera.

mercoledì 26 settembre 2012

Barbarano Romano

Tagliata etrusca
Barbarano Romano

Da tanto tempo Laura aveva un forte desiderio di un pezzetto di terra da coltivare. Lei e David tante volte sono andati fuori Roma a cercare una piccola casa rurale ed un orticello da comprare, senza mai riuscirci.  Circa una settimana fa David ci ha scritto una mail dicendo che hanno preso in affitto una casa nel paese di Barbarano Romano. Ne sono entusiasti e ci vanno ogni momento libero. David che insegna materie artistiche in un liceo artistico romano, appena finite le lezioni prende il treno a San Pietro e si avvia verso Barbarano, per poi tornare a Roma giusto in tempo per una nuova giornata scolastica. Laura che lavora tre giorni la settimana all'AMA ha più tempo per fermarsi nella casa nuova.
David dice che a casa, a Roma, non ci stanno quasi mai e infatti quando Jan ed io telefoniamo non troviamo mai nessuno. Adesso sappiamo il perchè. Allegata alla mail c'era una foto con le seguenti parole: "Laura che scende giù per la tagliata fino alle gole di Biedano. Questa tagliata inizia davanti alla porta di casa nostra nel centro del paese." Ho chiesto a David di mandarci una foto della casa e dell'eventuale orto, da mettere su questo spot.
Frattanto ho guardato su Google per saperne di più su questo paese che sento nominare per la prima volta. E ho visto che ci sono anche tante foto bellissime del paese e dintorni.
Barbarano è situato ad un'altitudine di 350 m s.l.m.. Si colloca a meta' strada tra il lago di Bracciano e il lago di Vico e si trova a 50 km da Roma e 20 da Viterbo. Gli abitanti, i barbaranesi sono 5.049. La santa patrona è Santa Barbara, da cui il nome. La superficie e' di 37,34 kmq. Ci sono tre chiese e un museo. Nel Parco Marturanum che ha un'estensione di 1240 ettari si trova una necropoli etrusca ed una flora e fauna affascinanti. E poi c'è Il fiume Biedano con le sue forre. Una natura incontaminata.
Un giorno andremo tutti quanti a visitare le meraviglie di Barbarano Romano. Alleluja.


La porta del paese
Necropoli etrusca

92Y Street Festival

Tra gli stands

Ogni fine settimana a New York ci sono svariati eventi. Ieri, domenica 23 settembre, abbiamo scelto di andare ad uno Street Festival organizzato dalla YMCA, qui chiamata semplicemente Y. Questa sede si trova all'angolo tra la 92a Strada e Lexington Avenue perciò questo evento si chiama 92Y festival. Con l'arrivo dell'autunno l'aria si è molto rinfrescata, ma la giornata era bellissima e la gente e' accorsa in gran numero. Tanti giochi per bambini e bancarelle con cose commestibili.  Diverse nazioni con i loro stands illustravano le attrazioni dei propri paesi con libri, depliants ed oggetti vari. Lo stand tedesco regalava anche una piccola borsa di stoffa. Su un palco una band suonava musica sudamericana a volume troppo alto. C'erano tavolini dove bambini potevano disegnare e dipingere e altri dove  potevano farsi dipingere la faccia. Abbiamo camminato su e giù tutti i 16 blocks chiusi al traffico guardando gli stands a destra e sinistra e anche la gente. Le cose più simpatiche erano le rappresentazioni di gruppi di bambini, adolescenti e adulti allievi dei corsi che si possono seguire all'YMCA (ce ne sono centinaia).  Una ci ha colpito in particolare: ragazze che insieme ad un solo ragazzo saltavano la corda. Era incredibile quello che riuscivano fare, anche capriole e salti mortali. Si sono presentate una ad una dicendo anche da quanti anni praticavano questo sport, tutte avevano cominciato verso i 5 anni. La più piccola atleta ne aveva 4.  Il presentatore diceva al microfono che il ragazzo era uno dei pochi al mondo che sanno fare l'eccezionale salto al quale avevamo assistito.
Quando David e Jan erano ragazzini sono stati un paio di volte ad un campo estivo internazionale dell'YMCA in Sardegna. Hanno imparato ad andare in kayak. Si sono divertiti tantissimo.
Poi dopo aver fatto le spese al Fairway, un grandissimo supermercato lungo il fiume Hudson, a casa abbiamo subito cominciato a cucinare. Di mattina avevamo gia' preparato qualcosa in anticipo. Verso le otto sono arrivati i nostri ospiti: Alice e Alessio.  Alice americana di origini croate, bilingue, Alessio romano di Roma, cresciuto nel quartiere Prati dove anche noi abbiamo abitato per molto tempo, percio' molti ricordi in comune. Jan ha conosciuto Alessio perche' lavora nel mondo del vino e lavora anche nell'ambito della musica a Los Angeles. Sono diventati amici. Jan e Jennifer hanno cenato una volta da loro ed adesso sono venuti qui. Alice ha subito notato con ammirazione i quadri ai muri. Alessio ci ha fatto sentire un brano composto, suonato e cantato da lui, anche le parole erano sue. Una canzone eseguita alla perfezione, una voce ben intonata.
Per cena c'era pasta alla caprese, cosi' da noi chiamata perche' appresa da un cuoco a Capri: il sugo è fatto di zucchine a pezzi piccoli, aglio, pomidoro, uva passa, pinoli e basilico. E' stato un successo. Come anche i fagioli all'uccelletto, piatto preparato da Jan. Il cavolo rosso l'ho preparato alla mia maniera perchè Alice aveva espresso il desiderio di mangiare qualcosa di olandese. La mamma di Alice lo prepara più o meno nello stesso modo ma usa la pancetta, mentre io ci metto qualche chiodo di garofano e, oltre una mela, aceto, sale e zucchero anche una cipolla tritata dorata nell'olio e alla fine maizena. Questa volta anche due patate. L'insalata mista che Jan prepara ha sempre un tocco esotico come d'altronde quasi tutti i suoi piatti o le pietanze fatte da me che lui spesso con mano magica arrichisce all'ultimo momento con un po' di vino, erbe varie, pepe, peperoncino e via dicendo.
Per i gelati ed i biscottini francesi c'era rimasto poco posto nello stomaco.
Ci siamo trovati molto bene con Alice e Alessio e spero che il prossimo anno ci rivedremo.


Talenti con la corda

martedì 25 settembre 2012

Emozioni


Sto scrivendo questo spot mentre ascolto un concerto per piano. Davanti a me alla parete vedo il bellissimo quadro di Jan che raffigura due cervi in un momento di corteggiamento. Il sole entra dalla finestra. Come è bello stare con questo tesoro di figlio. E in pensiero abbraccio tutti quelli che mi sono cari. Tantissimi anni vorrei ancora stare con loro. In un piccolo marsupio invisibile porto con me, ovunque, i miei cari che hanno traslocato in un altro mondo.




lunedì 24 settembre 2012

La rinascita degli Astaroth

Ogni tanto assisto ad una telefonata che Jan riceve da uno dei membri del suo vecchio gruppo, gli Astaroth, per discutere sulla stesura di uno dei loro brani.
Mentre David ed io eravamo in Olanda, Jan e Jennifer si sono recati in California perchè gli Astaroth hanno ripreso il discorso lasciato in sospeso tanti anni fa. Hanno recentemente riformato il loro gruppo di Heavy Metal per registrare il disco del ritorno sulla scena.


Astaroth nel 1986 a Roma.
Il gruppo nacque nei primi anni ottanta e i ragazzi ci si dedicarono anima e corpo. Avevano occupato un casale di campagna abbandonato vicino Tarquinia e ci passavano più tempo possibile a suonare, dormendo su brandine e mangiando i resti dei banchetti nuziali di un ristorante della zona. Dopo aver viaggiato e suonato in mezza Europa si sono costruiti una buona reputazione senza però essere riusciti a raggiungere l'agognato successo. Sono perciò partiti nel 1987 a cercar fortuna negli States. Erano molto giovani e speranzosi. Jan aveva 23 anni. Si pensava che sarebbero tornati dopo qualche mese, ma anche se il gruppo si è sciolto tutti i ragazzi sono rimasti lì. Negli anni si sono sentiti e visti qualche volta, sono rimasti amici.
e nel 2012



Jan ha lavorato per sei mesi in Alaska nel settore del pesce (di questa sua avventura ho scritto uno spot tanto tempo fa).  Nel 1991 si è trasferito a New York.  Dopo mille lavori occasionali e un Master in Museum Studies è capitato nel mondo del vino. E ci è rimasto. Questo lavoro lo appassiona. Negli anni ha continuato a suonare con vari gruppi neworchesi come batterista.
E adesso, dopo la chiamata di Saverio e Max, Jan è andato a Los Angeles dove il gruppo, con Ace, il nuovo giovane cantante americano, ha provato e inciso 10 brani, fatto un servizio fotografico ed anche un video che sarà messo a novembre su You Tube per promuovere il CD. Si sono divertiti molto. Hanno alloggiato in una grandissima villa con piscina che Saverio affitta regolarmente per conto terzi a musicisti ed attori che per lavoro devono soggiornare per un periodo nelle vicinanze di Hollywood. In quei giorni la casa era sfitta e così ha ospitato i vecchi amici.
Nei ritagli di tempo Jan e Jennifer sono andati in giro per la California visitando Palm Springs, Joshua Tree National Park e Temecula dove si produce vino. Erano totalmente ammaliati dalla California.

Jan e Jennifer

venerdì 21 settembre 2012

Piccoli grandi amori

Quando l'anno scorso Livia ha cominciato la scuola elementare, poco dopo è stato organizzato un incontro dei genitori della sua classe affinchè si conoscessero.  Una mamma è venuta da Kevin e gli ha detto: "Ah, è lei il papà di Livia, mio figlio non fa altro che parlare di sua figlia e nel suo quaderno fa dei disegni di bambine scrivendoci sotto LIVIA." E tutti i seguenti mesi quando i genitori per gli eventi scolastici si incontravano la mamma di J. informava Sigrid e Kevin che suo figlio continuava con la sua infatuazione per Livia. Ma fino ad ora non si è mai dichiarato.
Ogni pochi giorni Jan ed io parliamo su SKYPE con Sigrid, qualche volta vediamo anche le bambine. Qualche giorno fa Flaminia ha detto: "Voglio parlare anche con Jennifer." E lo farà quando Jennifer sarà tornata a New York.
 Prima che io partissi per New York Sigrid mi ha raccontato che Flaminia è venuta da lei dicendo: "Mamma vorrei che X andasse via da questa scuola." Sigrid allarmata ha chiesto: "Ma perchè, ti dà fastidio?" "Sì, viene sempre vicino a me e mi dice: "Sono innamorato di te." Ieri Sigrid ci ha detto che quel bambino anche oggi si è rivolto a Flaminia con queste fatidiche parole alchè Flaminia ha alzato le braccia e gli ha replicato: "Ma io non sono innamorata di te, devi cercarti un'altra bambina." A Jan e a me ha divertito molto il fatto che una bambina di quattro anni sia stata così ad rem con parole incredibilmente mature.
Il "pretendente" di Livia ha cominciato a sei anni a soffrire le pene d'amore e ci sembrava già tanto precoce. Quello di Flaminia è stato respinto a quattro.  Questi maschietti mi fanno tanta tenerezza, spero che siano felici comunque. Non bisogna sottovalutare questi amori d'infanzia.

Casualita'


Yolonda Ross, attrice

Vado regolarmente alla biblioteca comunale nella 125a Strada per scegliere qualche DVD. Se ci va Jan ed io vediamo volentieri un filmino dopo cena. Anche David ha masterizzato tanti films che ho portato con me per Jan e ne abbiamo gia' visti due. Da sola o con Jan faccio le spese in un supermercato del quartiere. E camminiamo.  Giorni fa quando Jan è tornato dal lavoro siamo saliti verso la Columbia University e camminando per Amsterdam Ave,  Broadway, siamo di nuovo tornati in basso a Morningside Ave. Là nel parco abbiamo aspettato che oche canadesi in fila indiana interminabile finissero di attravversare il sentiero per andare a casa loro nel laghetto. La nostra passeggiata consisteva in piu' di 30 blocks. Strada facendo Jan mi ha raccontato che quel pomeriggio ha avuto un appuntamente con un sommelier in un elegante ristorante. Hanno scoperto che tutti e due erano di Roma e che i loro padri lavoravano ambedue alla RAI, il padre di Gaetano come tecnico. In presenza di Jan Gaetano ha preso il telefono ed ha chiamato suo padre, il quale ha detto: "Si', lo speaker Pino D'Amore lo conoscevo bene, era l'unico ad essere gentile ed affabile con tutti." Io, sentendo queste parole ero molto emozionata. Pino aveva carisma ed una affabilita' unica.
Nel pomeriggio dell' 11 settembre stavo nel Morningside Park, leggendo un libro: The Berlin Stories di Christopher Isherwood, alzando ogni tanto lo sguardo per vedere i bambini che giocavano nel giardino-giochi quando Jan mi ha chiamato, aveva finito presto il suo lavoro e dopo un pò mi ha raggiunto. La sua (e mia) amica Yolonda l'aveva appena chiamato per dirgli che si trovava per caso nel nostro quartiere e voleva incontrarci. Jan le ha spiegato esattamente dove ci trovavamo perche' in questo parco ci sono diversi playgrounds. E' venuta da noi in breve tempo, tutta carina nel suo vestitino estivo. Yolonda è attrice e aveva appena fatto un servizio fotografico nel Central Park. Era tanto bello rivederla dopo due anni. E' venuta con noi a casa. Ci ha fatto vedere il bel cortometraggio che di recente ha realizzato nel ruolo di regista e attrice. Jan aspettava il suo nuovo amico Ron, conoscitore di vini e così loro tre hanno assaggiato alcuni dei vini che Jan importa. (Io sono astemia: sono nata con questa "deviazione", come d'altronde anche Sigrid). E sono rimasti per cena. Il caso vuole che quella mattina avevo preparato un pentolone di zuppa di piselli, proprio quella di cui Yolonda e Jackie sono ghiotte. In più c'erano diversi formaggi, bel pane (di Amy's Bakery) e un' insalatona.
E' stata una bella serata.



giovedì 20 settembre 2012

Washington Square

La mattina del 9 settembre l'abbiamo passata a Wave Hill.  Il tempo era bellissimo e così di pomeriggio siamo usciti di nuovo sullo scooter. Di domenica i negozi sono aperti come tutti gli altri giorni. Abbiamo fatto un pò di spese e ci siamo fermati al Washington Square. In questo parco è sempre divertente osservare la gente. Ad ogni modo ovunque ti trovi, New York è un teatro all'aperto.

Il libro dei mille autori
Vicino al bianco arco (ispirato all'Arco di Trionfo) era seduto un giovane su una panchina e accanto a lui c'era un uomo con un grande turbante in testa intento a scrivere. Dietro di loro una giovane ha cominciato anche lei a scrivere. Ci siamo avvicinati e cosi' abbiamo letto in bella vista: "Tell your story". Sono andata a chiedere al giovane: "Lei è uno scrittore?" "No, lo sono stato, adesso faccio scrivere agli altri la loro storia che poi pubblico." E mi mostrava un libro invitandomi a leggere storie scritte quel giorno e ne ho lette due. Una parlava di repentini e inaspettati problemi matrimoniali, l'altra di come l'autore affrontava i suoi gravi problemi di salute. Mentre parlavo con il giovane "imprenditore" un ragazzo alto si è avvicinato ed ascoltando il nostro discorso ha chiesto con un sorriso se potesse avere un foglio di carta, gli piaceva l'idea di scrivere sulla sua vita. Ha preso il posto dell'uomo col turbante che frattanto aveva consegnato la sua storia  Mi è sembrata una geniale idea questo scrivere spontaneo, un bel modo di levarsi un peso dallo stomaco.
In piena estate la gente per combattere il caldo fa il bagno nella grande fontana rotonda o si siede sul bordo interno per rinfrescarsi i piedi mentre altra gente continua a chiacchierare indifferente a ciò che gli succede accanto. C'è anche qui un playground ed abbiamo guardato giocare i bambini pensando alle noste nipotine.
Nelle vicinanze del parco c'è la New York University e perciò ci sono sempre studenti che attraversano il parco o ci sostano, diventano amici e a volte si innamorano.  Tanti cani di tutte le razze ci passeggiano con i loro padroni. Le numerose panchine accolgono gente che si riposa dopo o durante lo shopping e turisti che mangiano il loro pranzo. O semplicemente neworchesi che seduti sotto i bellissimi alberi, circondati  da bellissime aiuole fiorite ci passano un paio d'ore a guardare la varia umanità che passa loro davanti. Così anche Jan ed io abbiamo fatto, ogni tanto alzandoci per vedere che succedeva in un'altra  parte del parco.  Abbiamo visto i giocatori ai tavoli da scacchi fissi. Un gruppo che suonava un ottimo jazz. Un giovane che sotto l'arco suonava una musica bella, non definibile, mi sembravano melodie irlandesi. Gliel'ho chiesto ed ha risposto quasi timidamente: "Si, ma, veramente suono un pò di tutto." Mi ha fatto molto piacere vedere tanti dollari nel suo cappello appoggiato per terra.

La casa su un carrello
E poi c'era una donna senzatetto, una "homeless" seduta su una panchina sulla quale era sdraiato un uomo profondamene addormentato. La donna tutta vestita di nero aveva con sè un carrello stracarico dei suoi averi. No comment.



martedì 18 settembre 2012

Wave Hill

Wave Hill House
La mattina del 9 settembre, che era domenica, siamo andati al Bronx. Passando per lussuose ville in viali alberati  siamo arrivati a Wave Hill.  Bronx è il rione più al nord di Manhattan e Wave Hill  e' un parco pubblico di undici ettari diviso in giardini. Abbiamo camminato su sentieri campestri e ammirato i bellissimi e curatissimi giardini strapieni di alberi, piante e fiori. La vista sul fiume Hudson è' magnifica. Ci sono panchine lungo i sentieri, e sui verdi prati delle grandi sedie comode, sedie basate su un disegno del 1918 dell'architetto olandese Gerrit Rietveld. Oltre ai giardini ci sono un centro culturale, una galleria d'arte, una serra, un orto botanico e due case. Nella casa originale, la "Wave Hill House" costruita nel 1843, hanno soggiornato fra altro Theodore Roosevelt, Marc Twain e Arturo Toscanini.  A un certo punto abbiamo trovato dinanzi a noi un piccolo stagno artificiale con pesci, ninfee e foglie acquatiche che formavano un magnifico disegno.
Il tema del giorno era api e miele. Nel piccolo negozio di Wave Hill c'erano innumerevoli vasetti di miele di ogni tipo con spiegazioni sulle loro origini. Si faceva la fila per assaggiare ed acquistare.

Bambini vestiti da api che suonavano un fischietto costruito da loro che produceva il suono delle api "zum zum" camminavano in fila nei giardini. Il direttore dell'orticultura di Wave Hill si chiama Marco Polo Stufano.

Vista sull' Hudson con New Jersey in lontananza



Andando in giro: i Credo

Jewish Museum
Sabato 8 settembre ci è venuta voglia di entrare nel Museo di Cultura Ebraica. Pensavamo di dargli una breve occhiata ma era talmente interessante che ci siamo fermati per un paio d'ore. Prima di andarcene ci siamo seduti per vedere una parte del filmato che veniva trasmesso. Svariati personaggi di diversi paesi parlavano del loro essere Ebreo.
C'era la signora Tullia Zevi (1919-2001) che da bambina con la sua famiglia ha trascorso gli anni della guerra in esilio in Francia, Svizzera e Stati Uniti. Nel dopo guerra il suo intervento è stato fondamentale affinchè la chiesa cattolica perdesse il suo status di religione di Stato e che per legge ad altri credi fosse data un'uguale importanza. Ha svolto un ruolo di rilievo nel dialogo tra il Vaticano e il mondo ebraico e ha contribuito, dopo la protesta degli Ebrei, a far spostare un convento carmelitano sorto senza ragione alle porte del campo di concentramento di Auschwitz.
Un giovane bruno spiegava in che modo gli Ebrei fossero arrivati in Italia: portati dai Romani come loro schiavi.
Un altro giovane con i capelli rossi parlava del suo profondo sentimento per tutto quello che concerne la cultura ebraica, ma il suo credo era senza Dio.
Dallo scooter ho rivisto la chiesa che si trova all'angolo di Broadway e la 79a Strada. Delle sue due torri una è spezzata.  Dicevo sempre a Jan: sarà stata colpita da un fulmine? Ho deciso di levarmi questo dubbio dalla testa e ho cercato su Google. Ecco in breve quello che ho trovato:
Nel 1890 è stata acquistata la terra per costruire La First Baptist Church of New York. E' stato aperto un concorso che e' stato vinto dall'architetto George M. Keister col suo stile esotico, un ibrido tra  romanico e bizantino. Il 18-1-1891 il New York Times commentava così il progetto vincitore: "Unico in disegno e bizantino nel carattere." E il giornale prometteva: "Quando verrà completato sarà uno dei più begli edifici religiosi di New York."
Le due torri diseguali sono esempi di simbolismo biblico. La torre più alta rappresenta Gesù Cristo come Capo della Chiesa. La torre bassa che sembra incompleta rappresenta la chiesa che fino al ritorno di Cristo non sarà terminata.
Le rosse torri laterali rappresentano il Vecchio Testamento e il Nuovo Testamento.
La chiesa ha avuto 19 pastori che collettivamente hanno scritto più di 300 libri, per lo più sulla religione cristiana.
New York è una città molto religiosa, soltanto sull'isola di Manhattan ci sono 693,942 luoghi di culto di innumerevoli religoni.

First Baptist Church

parole profetiche viste da Highline