martedì 17 gennaio 2023

Gennaio 2023, i tre fratelli in giro per Roma.

 

Il 25 dicembre è venuto Jan da New York a stare una settimana con David e me per poi proseguire il suo viaggio verso il Nord Italia in visita ad alcuni produttori di vino. Il consueto menu della cena del 24 dicembre consiste, a casa nostra, in spaghetti alle vongole scappate e insalata russa; questa volta l'abbiamo spostato al giorno dopo per gustarlo con Jan. E' stato un lungo viaggio per lui perchè l'aereo è partito con due ore e mezza di ritardo dovuto al clima polare: -26°. Nonostante ciò, dopo un leggero pranzo e una piccola siesta Jan è uscito con David per fare una lunga camminata. Io frattanto ho preparato  il sugo e l'insalata russa. Jan ha buttato la pasta e preparato i piatti. Ci meravigliamo sempre della sua energia e voglia di fare. La cena è piaciuta molto e come mi piacevano i cioccolatini ripieni di crema di arachidi del famoso negozio Trader's Joe. Dopo cena si parlava a lungo di quando eravamno ancora tutti insieme. Allora Pino faceva il presepe, c'era un piccolo albero di Natale, dei doni, dolci natalizi esposti ad arte da Pino sull'alto banco della nostra cucina abitabile. E in quei tempi io non volevo farci mancare la musica natalizia, senza non c'era l'atmosfera giusta. Sigrid ha anche telefonato per parlare col fratello americano.

                                                                            a Colle Oppio

                                                          Al bar San Calisto, Trastevere


 

                                                                     Mercati Traianei


                                                                              Rione Monti

                                                                 Parco degli Acquedotti

 

Il giorno dopo i due fratelli sono andati a Veio. A soli circa 15 chilometri a Nord di Roma vicino a Isola Farnese ci sono da vedere le rovine etrusche. Il 28 dicembre hanno fatto un'altra gita etrusca: Barbarano Romano. La sera dopo erano già di ritorno. A Barbarano hanno conosciuto una simpatica signora svizzera. Diverse persone straniere hanno acquistato casa a Barbarano, scoprendo per caso questo villaggio ed innamorandosi della bellissima natura e delle rovine etrusche. Un altro giorno i due fratelli hanno camminato nel Parco degli Acquedotti, sull'Appia: c'è tanto da vedere a Roma. Quando, di mattina, al braccio di Jan, facevo una passeggiatina nel quartiere, a Via Merulana in un bar napoletano lui prendeva un caffè espresso ottimo. E io ne prendevo uno o due cucchiani, Jan me li imboccava. Lo stesso rito di tanti anni fa quando Pino si prendeva un caffè al bar per gustarsi con più potenza la solita sigaretta. Un caffè intero mi eccita troppo. Il 31 dicembre, a casa di Giampaolo, giornalista che scrive articoli sul vino, lui e Jan  hanno organizzato un wine tasting privato: erano gli unici assaggiatori. Per cena abbiamo mangiato spaghetti spezzati con sugo e lenticchie, insalata con funghi e dolcetti. Dopo cena un film che, anche se fatto bene, ci ha lasciato insoddisfatti. Un film di George Clooney: Tender Bar. A mezzanotte ha telefonato Sigrid per gli auguri. Jan, tanto carino e attento aveva lo champagne pronto per brindare.

Il primo dell'anno i fratelli hanno visitato due musei che quel giorno erano gratis. Il giorno dopo Jan si è visto con un amico produttore fuori Roma negli estesi vigneti. E il 2 gennaio nel primo pomeriggio è arrivata Sigrid dal'Olanda. Come ero felice di avere tutti i tre figli a Roma. Kevin e le figlie erano partiti per la Germania per visitare i suoi genitori. E adesso i tre fratelli camminavano per Roma, anche più di 14 chilometri alla volta. Ogni giorno una destinazione diversa. Verso le 12 del mattino se era ancora a casa Sigrid prendeva il sole sul balconcino. E come me benediceva l'esistenza di questo piccolo sfogo all'aperto. Il 5 gennaio Jan è partito per un viaggio di lavoro: prima tappa Bologna. David l'ha accompagnato alla stazione. Ci ha fatto sapere che anche là faceva delle lunghe scarpinate. Ci teneva sempre informati del suo iterinario: Faenza, Ferrara, Parma dove ha visto i dintorni su una bicicletta presa in affitto. e poi Piemonte, incontrandosi sempre con gente molto simpatica e ospitale. L'8 gennaio una cena da noi con l'amica Flavia e suo fratello Alessandro. Flavia aveva preparato come sempre delle verdure squisite, Alessandro una zuppa di zucca e una crostata buonissima, la sua specialità. E anche noi avevamo la nostra parte. Una serata molto gradevole.

Il 9 gennaio le vacanze natalizie erano finite e David è tornato a scuola. Con piacere, perchè si trova bene con i suoi studenti del Liceo Artistico. Sigrid si è vista con le amiche fedeli Rita, Cristiana e Silvia e inoltre faceva lunghi giri per la città. L'11 gennaio è tornata nei Paesi Bassi. David l'ha accompagnata alla stazione per poi proseguire per la sua scuola. E Jan il 15 gennaio ha preso il volo da Milano per gli Stati Uniti. Ed io sono felicissima che i miei tesori di figli vadano d'accordo e d'amore. Quando guardo intorno a me vedo raramente fratelli che sono così in armonia.

           

 Sigrid, Cristiana e Rita sul Ponte della  Musica            
                                                  


venerdì 6 gennaio 2023

25 novembre, compleanno dei miei fratelli

I miei due fratelli, Minze e Henk, erano nati nello stesso giorno, il 25 novembre, ma con due anni di differenza. Minze nel 1932 e Henk nel 1934. Ma anche se erano nati tutti e due sotto il segno zodiacale del Sagittario erano diversi sia fisicamente che caratterialmente. Minze era più esile ed era alto 1.79 (come mio padre), Henk era di corporatura più robusta ed era circa 1.85. Tutti e due erano bravi a scuola e nello sport e amavano leggere. I due fratelli avevano un comportamento elegante. Da adulti si aiutavano a vicenda ma non erano amici. Minze era un criticone, quante volte mi ha criticato per il mio abbigliamento e per i giovani che frequentavo. Io l'accettavo con un granello di sale, sapendo che dopottutto questo scocciatore mi voleva bene. A volte era permaloso e spesso generoso. Odiava il suo nome. E' stato chiamato, essendo il primogenito, come il nonno paterno: Minze, nome tipicamente frisone, come lo è anche il mio. Qui a Roma, quando mi presentavo a nuovi conoscenti olandesi e sentivano il mio nome mi chiedevano: "Kom je uit Friesland?" (Vieni dalla Frisia?). A scuola ad Haarlem eravamo gli unici ad avere questi primi nomi. Io spesso Minze lo chiamavo Mins e a casa mi chiamavano Auk. Io ho preso il nome della nonna materna. Il mio secondo nome è come quello della nonna paterna: Antje. A Minze non piaceva avere solo un nome. Ma a quei tempi non si dava molta importanza ai nomi, si seguiva la regola. Minze era ostinato e cocciuto e a volte era insolente verso nostro padre. E una sberla era la risposta. Mio padre era molto giovane, un ragazzo-adulto. Quando sono nata io aveva 23 annni (mia madre 22). Allora era normale sposarsi così giovani. Adesso che sono arrivata a questa veneranda età e i miei ricordi vanno spesso molto all'indietro penso che chissà, Minze avrebbe avuto bisogno di un altro tipo di padre. Ma i fgli non possono scegliere i genitori e i genitori non possono scegliere i figli. 

 

                                                                   Minze a 15-16 anni

Henk ha preso, essendo il secondogenito, il nome del fratello maggiore di mio padre, Hendrik. Questo zio ha suggerito di aggungerci il nome di mio padre, Jan. Henk era accomodante, si intendeva bene col suo papà. Non mi criticava mai. Una volta facendo insieme un giro in bicicletta mi faceva un complimento: "stai seduta così bene quando pedali che sembri una vera amazzone" (amazzone è sinonimo di cavallerizza). Prima di partire per l'Argentina ho voluto salutare un laghetto ai confini di Haarlem che da sempre mi affascinava. Henk ha preso anche lui la sua bici e ha voluto accompagnarmi. Era il 1950, io allora avevo 19 anni, Henk 15 e Minze 17. 

Da piccoli la sera si giocava tutti assieme ad un gioco da tavola o tutti eravamo occupati con un libro oppure si ascoltava un radiodramma e musica trasmessa via radio. Formavamo una famiglia unita. Crescendo i miei fratelli ed io avevamo i nostri amici con cui passare gran parte del  tempo e stavamo meno assieme. Crescendo noi figli si ascoltava la musica classica. Henk sapeva tutto sulle orchestre e sui direttori. Io allora adoravo Tsjaikovski. Minze ascoltava volentieri insieme a noi ma lui predileggeva i Schlager. Su internet vedo che viene spiegato in che consiste la musica Schlager. Cioè è un genere musicale diffuso non solo in Germania ma in gran parte dell'Europa centrale e settentrionale, che corrisponde alle cosiddette hits o canzoni di successo. Sue caratteristiche sono le strutture musicali semplici e i testi spesso sentimentali che inducano all'armonia e alla felicità l'ascoltatore. Musica fluida. L'Olanda aveva il suo genere di Schlager, il Levenslied (canzoni che parlano della vita in tutte le sue forme). Lili Marleen era anche uno Schlager ed ha avuto un successo mondiale. Molte di quelle canzoni erano veramente belle e con Minze le ascoltavamo imparando in poco tempo le melodie orecchiabili e le parole semplici ma signicative.

A mio padre e a mia madre piaceva la musica allegra: le operette, i valzers etc. In campo musicale ce n'è per tutti i gusti.

Tanti ricordi melanconici. I miei fratellini fratelloni. Quanti capitoli ha una vita umana.

 

                                                               Henk a circa 14 anni