giovedì 23 dicembre 2021

Leggere ad alta voce

 

 

                                                 Haarlem - David e Livia, Settembre 2007

 

Quando i miei figli erano piccoli leggevo per loro ad alta voce favole, libri per bambini, racconti. Piaceva a me e molto anche a loro. Persino quando erano già grandicelli ed erano a letto col  raffreddore mi mettevo vicino a loro con un libro. Pino si divertiva ad ascoltare come davo voce ad ogni personaggio. Lui era bravo ad inventare storie e per anni Lucertolina e Lucertolone sono stati nostri fedeli compagni. Negli anni '70 per alcune primavere siamo andati una settimana a Capri (un'offerta per i dipendenti RAI per inaugurare la stagione dell'hotel La Residenza). Si camminava molto e durante  un piccolo riposo ecco apparire Lucertolina e Lucertolone con sempre nuove avventure.

Quando Sigrid frequentava la scuola elementare veniva da noi Sissy, una bambina capoverdiana della stessa età di Sigrid. Stava da noi il fine settimana, le vacanze di Pasqua, un mese durante le vacanze scolastiche estive e a Natale: dormiva nella stanza di Sigrid su un letto estraibile. Spesso di sera, con loro già pronte per la notte, mi sedevo sul bordo di uno dei letti e leggevo un libro ad alta voce. Tutte e due si appassionavano alla storia e di mattina al risveglio c'era una gara fra le due bambine per accaparrarsi il libro e continuare a leggerlo per conto proprio. A Pino e a me Sissy ci chiamava zio e zia. Tanto tempo fa l'ho già menzionata in un post. I miei tre figli hanno preso così il gusto di leggere e quando hanno un pò di tempo li trovi  con il naso dentro un libro. Sigrid ormai legge quasi sempre libri in lingua nederlandese, e se il libro le è piaciuto molto lo porta a me. Jan a New York è abbonato a diverse riviste interessanti. Quando viene a Roma trova un mucchio di libri che ho messo da parte per lui. L'ultima volta tornando negli States sull'aereo ha quasi finito un libro dell'attore-scrittore Steve Martin. Una storia che si svolgeva nell'ambiente delle gallerie d'arte a New York. Mi ha fatto sapere che se l'è goduto. Ed ha cominciato un libro di Moravia, racconti, bello. David legge soprattutto quando sta a Barbarano dove sta scoprendo nuovi, incredibili racconti di Maupassant. Poi legge e studia cartine e descrizioni per nuove scoperte da fare nel territorio dell'alto Lazio

Poi sono arrivate le nipotine e quanto ho letto anche per loro, qui e nei Paesi Bassi. Solo libri italiani, li portavo da Roma. Prima leggevo solo per Livia, si sedeva sulle mie ginocchia e seguiva le storie con passione. E quando è arrivata Flaminia anche lei amava sentire le storie e guardare le illustrazioni. Uno dei libri preferiti si intitolava Filastrocche della Nonna, un altro era con pagine piene di animali e c'era da scoprire l'animale che non apparteneva a quell'ambiente. Quando Flaminia piccolissima a tavola era un pò noiosetta - le stava venendo sonno - io le dicevo: "che ne dici, vediamo un libro? Lei scendeva in furia e fretta dal suo seggiolone, andava a prendere uno di questi libri, mi prendeva per mano e ci sedevamo sul divano per immergerci nella lettura. Con Sigrid e con me, oppure con me sola, le bambine, nel reparto bambini della biblioteca comunale, rovistavano nei tanti contenitori  messi alla loro altezza e prendevano i libri che le affascinavano. A loro piaceva andare in biblioteca, c'erano anche tavolini con carta e colori e tanti peluches appoggiati dappertutto. A casa si immergevano anche da sole  in un libro concentrandosi  per molto tempo.  Quando le bambine erano più grandi si sedevano con me sul divano e da un grosso libro di racconti sceglievano a turno una storia. Anche Sigrid e Kevin leggevano per loro e, quando capitava David, lui inventava belle e buffe storie. Fra i libri preferiti dalle nipotine e anche dai miei figli c'erano quelli di Astrid Lindgren. E poi le bambine ascoltavano le fiabe sonore acquistate a Roma, le sapevano quasi a memoria, e imparavano molte parole nuove. Adesso sono grandi e hanno molto da studiare ma non disdegnano mai un libro.

Non ho mai pensato che leggere ad alta voce fosse una cosa utile ma solo un piacere per che legge e per  chi ascolta. Ma questi giorni ho letto un paio di articoli che ne esaltano l'importanza: leggere ad alta voce sostiene lo sviluppo cognitivo ed emotivo, arrichisce il vocabolario, stimola l'immaginazione e rafforza la capacità di concentrazione, facilita l'apprendimento alla lettura. E si scoprono mondi colorati e sconosciuti diversi dalla vita quotidiana. Invece quando si vedono le immagini in TV, sull'Ipad o sul cellulare, il funzionamento della mente è prevalentamente centrato sulla percezione, quindi lo sforzo è minore, tutto è già lì, pronto, raffigurato.

Il consiglio dato dalla neuroscienziata Maryanne Wolf è il seguente: "Cari genitori, per i vostri figli leggete libri stampati su carta".


                                                          Kevin e Livia (un anno), 29-3-2006




 
 Livia e Flaminia, 20-12-2009

 

domenica 19 dicembre 2021

Insegnanti anti vax

Ce ne sono tanti di insegnanti anti-vax in Italia e David appartiene a quella categoria. Da ieri, 15 Dicembre, è diventata obbligatoria la tessera verde, chiamata Super Green Pass che certifica l'avvenuta vaccinazione (forzata), per poter continuare a insegnare. Gli alunni di David sono al corrente del suo pensiero e sono disperati di dover fare a meno per chissà quanto tempo del loro professore preferito. Al suono della campanella, all'uscita, in piazza Ferro di Cavallo, gruppi di ragazzi lo circondano dimostrandogli il loro affetto ed esprimendo dispiacere. Qualche ragazza era in lacrime. Cinque ragazze gli hanno consegnato una cartolina realizzata da loro in cui hanno scritto toccanti dediche. Mi hanno fatto molto commuovere queste loro parole.



Leggo moltissimo, tempo fa ho scritto un post sui libri accumulati nella mia stanza: prima erano montagne che si sono ormai ridotte a colline. Qualche giorno fa, finito un libro, ne ho preso un altro dal mucchio. Si intitola Regina del Sole e l'autore è E.J.Michael, il genere è avventuroso e spirituale ed è stato scritto nel 1995. Addentrandomici sono rimasta attonita perchè il caso vuole che ci siano pagine che descrivono la situazione che stiamo vivendo oggi. Una frase del misterioso sacerdote Arthur: "Coloro che detengono oggi il potere ci stanno guidando verso un mondo di controllo centralizzato e autoritario, una forma di totalitarismo che provocherà la perdita della libertà individuale. La libertà umana è sacra. La libertà, la divinità più sacra e sfuggente, si sviluppa solo all'interno di una società dotata di  forti basi morali e spirituali. E se noi essere umani perdiamo di vista la sua luce, ci ritroviamo  dominati da un governo totalitario che crede solo nei diritti dello stato." E ancora: "Coloro che possiedono maggiori probabilità di dominare il mondo sono i centri di potere finanziari, delle banche internazionali, delle multinazionali. La loro guida è nelle mani di organizzazioni segrete come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, la Commissione Trilaterale e altre ancora più occulte. Si tratta sempre di chi ha il denaro." Nel libro viene nominato il politico, filosofo e scrittore Edmund Burke che nel 1700 disse: "Per trionfare il male ha bisogno solo che gli uomini buoni non facciano nulla." E: "Più grande è il potere più perioloso è il suo abuso."
In un'altra pagina viene affermato che lo spiritualista austriaco Rudolf Steiner possedeva la chiaroveggenza in grandi quantità.
In un poderoso compendio del 1917, e che oggi sembra realizzarsi contro il genere umano, Steiner scrive: «Useranno i vaccini per abrogare l’anima dei popoli. Essi saranno la causa di un notevole indebolimento della struttura fisico-vitale”. E nello specifico è ancora più incalzante ed esaustivo: “Nel futuro si eliminerà l’anima per mezzo dei farmaci. Col pretesto di un “punto di vista scientifico” ci sarà un vaccino mediante il quale l’organismo umano verrà trattato immediatamente alla nascita, in modo che l’essere umano non potrà sviluppare il pensiero dell’esistenza, dell’anima e dello spirito. Verrà affidato ai medici materialisti il compito di eliminare l’anima dall’umanità.
 
 

lunedì 6 dicembre 2021

Il figlio bronxiano a Roma - (13-26 novembre 2021)

A New York, nonostante il covid, il commercio si è rivitalizzato e Jan e Jennifer hanno avuto giornate piene di lavoro con ristoranti, enoteche e winetastings. E' seguita una tregua e per prendere aria Jennifer si è spostata in Giamaica e Jan ha deciso di passare una decina di giorni con David e me a Roma. E' arrivato il 13 novembre alle 11 di mattina, aveva viaggiato di notte ed era di bell'aspetto nonostante una notte di poco sonno. Ci ha rifornito di un mucchio di vitamine marca Puritan's Pride. Dopo aver mangiato un pò di frutta e aver fatto un breve riposino è uscito per una rimpatriata del quartiere. Dopo un leggero pranzo ha fatto altri giri per la città prendendo bus e metro. Insomma un ciclone come sempre. Di sera è tornato David da Barbarano felicissimo di abbracciare il fratello. Le mattine quando David andava a scuola, Jan, dopo aver fatto colazione alle 7.30 cominciava subito il suo lavoro al computer con ordini di vino, messaggi a produttori e clienti. Un grande impegno è anche la contabilità che svolge tutto da solo. Ed è sempre pronto a dare una mano con qualsiasi faccenda qui in casa. Fra le altre cose ha fatto anche le spese al mercato e al supermercato portandosi dietro il carrello. Per David traduce le discalie da mettere sotto le foto del suo sito personale, dall'italiano all'inglese. A Sigrid, che era impegnata online con un corso in inglese che le serviva per ottenere il certificato d'abilitazione all'insegnamento dell'italiano, Jan ha dato consigli su certi termini da usare. (il concorso Sigrid l'ha superato). Jan e Sigrid si rivolgono a David per consigli quando dubitano su espressioni italiane e su come costruire una frase. David è un linguista competente e anch'io mi servo della sua abilità con questo blog: lui mi indica gli eventuali errori. David dice che ha imparato quasi tutto dal suo papà ed io sono convinta che è stato un bravo alunno. Insomma i miei figli hanno un buon intelletto!
Il 16 novembre Jan è andato a Narni da un produttore che aveva organizzato un pranzo a cui partecipavano una ventina di persone del mondo del vino. La mogli del produttore aveva, con qualche aiuto, preparato un pranzo di tante portate. Per Jan alcuni piatti vegetariani squisiti. Il giorno dopo Jan è andato a prendere David a scuola ed ha visto come David fosse circondato da una cinquantina di alunni che guardavano il loro insegnante con sguardo adorante mentre l'assalivano con domande e racconti. David ha carisma ed è il professore più amato, come afferma un qualche suo collega. 
La mattina del 18 novembre Jan ha visitato il Ghetto ed è tornato con una grande fetta di torta con ricotta e marmellata di visciole. Quando i figli erano piccoli Pino ed io, facendo spese in quella parte della città ci presentavamo a casa con questo dolce squisito ed era una sorpesa più che gradita. Ed è rimasto uno dei nostri dolci preferiti. Lo stesso pomeriggio Jan aveva un appuntamento a Frascati in un vigneto e ci è andato insieme a Domenico, un conoscente di New York che a intervalli vive a Roma e che si interessa  per hobby ai vini.  Tornato a casa ha fatto una lunga camminata con David.
David aveva scuola di mattina ma spesso il pomeriggio aveva impegni scolastici online. Quando era possibile i due fratelli stavano insieme. Così il 20 novembre David è potuto andare con Jan e Domenico ad un bellissimo vigneto sull'Appia Antica. Per caso si stava svolgendo un winetasting divertente di studenti sommeliers. Il posto si chiama Riserva della Cascina.  
Il 21 novembre, una domenica, si sono avviati in motorino verso il Foro Italico dove giocavano da bambini portandosi pattini a rotelle o bicicletta: c'era tanto spazio per giocare. Allora ci incontravamo con altri bambini e le loro mamme, l'appuntamento era alla Fontana della Palla. Purtroppo da anni il Foro Italico versa in uno stato di grande abbandono, nulla viene fatto per ridargli lo splendore di una volta.  Il bar del Tennis esiste ancora, là i bambini si sceglievano un gelato e a volte Pino ed io ci gustavamo un tè. Nello Stadio dei Marmi, dove correvano da ragazzini, anche adesso hanno notato tanti giovano che corrono sulla pista. Nella piscina pensile David e Jan  hanno fatto tanti anni di nuoto col CONI per poi, insieme alla sorellina, continuare con le Fiamme Oro. Erano grandi nuotatori.
E mentre David e Jan erano in giro io preparavo le cene: piatti che piacciono molto a Jan. E Jan  preparava dei contorni squisiti: in cucina ha molta fantasia. E poi, sempre, lavava con velocità i piatti e le pentole. Dopo cena qualche volta abbiamo visto un film assieme sul computer di David ma le pellicole non erano sempre di nostro gradimento. Anzi, quasi mai.
Il 26 novembre Jan è ripartito per New York. Questo figlio - fratello, così attento e caloroso ci manca molto. E' un tesoro di ragazzo!


                


                                                               La Palla - Foro Italico


                                                           Lo Stadio dei Marmi


 

P.S. Dai miei più recenti collages Jan ha scelto questo per portare con sè.






giovedì 28 ottobre 2021

Sigrid a Roma dal 17 ottobre al 26 ottobre


Sigrid aveva il desiderio di stare qualche giorno sola soletta da noi a Roma e così durante la breve vacanza autunnale scolastica ha preso l'aereo e il 17 ottobre all'ora di pranzo era da noi, in forma, più bella che mai. I quasi nove giorni ce li siamo molto goduti insieme. Il tempo era bellissimo, le famose ottobrate romane. Sul balconcino Sigrid si crogiolava al sole. Nelle notti fresche però si copriva ben bene con il piumone ed un'extra coperta. Insieme a David abbiamo fatto le spese nel quartiere e lei da sola o con  David ha girato in lungo e in largo per Roma. Sigrid ama la città dove è nata e cresciuta, i suoi colori, strade e palazzi. Domenica mattina lei e David hanna fatto una scappatina a Porta Portese. Era piena di gente e le bancarelle offrivano di tutto in abbondanza. Sigrid ha trovato per le figlie tre maglioncini carinissimi in ottimo stato, da boutique, a 1 euro l'uno. Quel pomeriggio è venuta anche Rachele con loro a vagabondare per i tanti quartieri di Roma. Ogni giorno Sigrid percorreva circa 10-12 chilometri. Si è incontrata anche con le amiche di sempre Silvia e Rita. Con Cristiana non si è potuta vedere perchè nonostante i due vaccini anti Covid stava a letto con questo virus.

Io come al solito facevo trovare pranzi e cene gustosi. Per Sigrid era una festa non avere pensieri su cosa prepare per cena, cibi sani, saporiti, vegetariani. Una sera sono venuti a cena l'amica Flavia e suo fratello Alessandro. Flavia ha portato melanzane alla parmigiana e due tipi di verdure squisite. Alessandro una crostata con crema di castagne, buona e originale. Noi avevamo un buon vino, una padella con patate, verza, cipolle e odori e poi dolcetti al marzapane. Ci siamo leccati i baffi.

Quasi sempre dopo cena David e Sigrid facevano una scelta delle tante foto estive fatte sul terrazzo condominiale affinchè io potessi decorarne la porta del frigorifero togliendo le foto dell'anno precedente che poi applicherò nell'album di famiglia. Ho dei compiti fissi. Sigrid mi ha portato tre blocks con bellissimi fogli colorati da usare per crearci sopra dei collages. Non c'è da annoiarsi. Una sera dopo cena abbiamo visto un vecchio film con Aldo Fabrizi e Ave Ninchi. Diverse scene hanno fatto ridere Sigrid a crepapelle.

Kevin e le sue figlie frattanto sono andati a trovare i suoi genitori in Germania: circa tre ore di macchina. I nonni erano felici di vedere le belle nipotine tanto cresciute. Kevin, Livia e Flaminia hanno dormito in un B&B. Flaminia spesso assiste con piacere i suoi genitori mentre cucinano e sa preparare anche diversi piatti da sola, in Germania ha preparato la lasagna con l'assistenza della nonna. Kevin ci ha fatto sapere che era squisita. I nonni paterni sono bravi a fare con le nipoti i giochi da tavola accompagnati da tante risate.

Illustro questo post con autoscatti fatti questi giorni. Sigrid col telefonino ha fatto una foto di me al braccio di David. Una foto ricordo. Ma non mi ci riconosco. 

Il 26 ottobre Sigrid è tornata nei Paesi Bassi. Kevin è venuto a prenderla a Schiphol e tutti felici di averla di nuovo con loro. Anche la gattina Gina le ha fatto le feste. Dire addio non è mai facile però fra non molto, il 19 febbraio, verranno tutti e quattro per una settimana durante un intervallo scolastico. Sigrid è ormai di casa ad Haarlem che definisce una bellissima città. Le bambine frequentano una buona scuola, hanno i loro amici, i loro svaghi: è la loro città. Sigrid nel suo cuore ha sempre un posticino speciale per la sua città, Roma.

 

                                                                   Piazza di Spagna

                                                                              Piazza Dante


                                                                      Colosseo


                                                                              Ghetto



                                                                               Isola Tiberina

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domenica 3 ottobre 2021

Un lungo fine settimana - 17,18,19 settembre 3021

La mattina di venerdì 17 settembre David è andato a scuola più presto del solito per fermarsi a fare prima il tampone covid.  Appena finita scuola si è avviato, con Rachele, a Barbarano Romano, per il  fine settimana. Quando David sta a Roma  ogni giorno facciamo insieme uno o due giri del palazzo. Da sola ancora non riesco ad uscire per strada per via della cervicale che perdura. Abbiamo supermercati a due passi e mercoledì al mercato abbiamo riempito il carrello di frutta e verdure. Perciò stavo a posto per  diversi gorni. Essere costretti a rimanere in casa non è il massimo però, meno male, non mi annoio. Leggo moltissimo e ogni tanto scrivo su questo blog. Il venerdì pomeriggio ho avuto la visita di due giovani (cinquantenni) olandesi che hanno studiato all'università di Nijmegen quando Sigrid si trovava là col progetto Erasmus. A quei tempi sono state ospiti da noi nell'altra casa e siamo rimaste sempre in contatto. Linda lavora presso l'Ambasciata dei Paesi Bassi qui a Roma mentre Manon abita vicino a Nijmegen col marito e quattro figli. Col marito o da sola traduce libri dall'inglese e dall'italiano. L'ultimo libro è stato L'Isola di Arturo di Elsa Morante, uno dei libri preferiti di Sigrid. Con gli autori dei libri tradotti ha un rapporto di amicizia e si vedono in Olanda o nel loro paese. So per esperienza che tradurre è molto difficile. I tre maschi di Manon e la loro sorella più piccola, 18 anni, frequentano l'università. Abbiamo passato insieme un paio di ore molto simpatiche. Argomenti di conversazione non mancavano. Torneranno quando Manon si trova di nuovo a Roma per qualche giorno.

Avevo deciso di provare ad interrompere l'inerzia, l'apatia che mi affligge da tempo. Questa mancanza di energia e relativa stanchezza sono convinta siano dovute ancora agli effetti collaterali delle medicine allopatiche prescrittemi tempo fa. Sono migliorata ma i fastidi persistono. Ho messo sul tavolo della cucina scatole con tagliandi per invogliarmi a cominciare un collage. Ho fatto i primi tentativi poi sono andata dalla mia amica Flavia, vicina di casa, perchè eravamo rimaste d'accordo che toccava a me quel sabato prendere un tè da lei. Flavia ed io ci troviamo sempre molto bene insieme, non manca mai di che chiacchierare, su libri, films visti etc. Flavia è molto precisa, le sue stampe e quadri sono allineati alle pareti con calcolo geometrico. Durante l'estate ha badato per quasi due mesi alla gattina di una famiglia nel palazzo. La gattina, Mimi, carinissima e vivace. Anche buona: non metteva mai fuori le unghie, nè mordeva. Il proprietario di Mimì aveva rivestito tutti i cancelli dei balconi di Flavia con una rete e della plastica per non farla arrampicare e cadere giù per strada. Ma un pomeriggio David mi chiamò per  mostrarmi chi c'era alla sua finestra. Era Mimì che si era arrampicata lo stesso e aveva poi camminato sulla stretta grondaia che arriva fino a noi. David ha aperto la finestra e Mimì è saltata dentro la sua stanza. Mimì conosce la nostra casa, ci è stata diverse volte con Flavia girando nelle stanze per poi addormentarsi sul cuscino di una sedia. David ha chiamato Flavia che si è presa un grosso spavento. Non ha più aperto le portefinestre. Quel sabato  le avevano portato da tenere Mimì. Abbiamo preso il tè con i biscottini. Ha telefonato il fratello di Flavia dicendo che stava sul punto di venire a trovarla. Questo fratello non sopporta i gatti, non li può soffrire e mentre io dopo il te tornavo a casa lei ha riportato Mimì a casa dei padroni. Era ancora presto, solo le 19.00 ed io mi sono dedicata ai mille tentativi di realizzare un collage. Mi è costato molto, come al solito, ma il giorno dopo ho finito un primo e anche un secondo collage, questo ispirato a quello di Flaminia. 

Ho sentito al telefono David, Jan e Sigrid, tutto bene.





mercoledì 15 settembre 2021

Jan e Jennifer in Italia

Jan e Jennifer erano indecisi su dove passare la vacanza estiva. Escludevano i Paesi Bassi perchè quest'anno l'estate là consisteva in un continuo tempo autunnale. Poi il 26 agosto ci è arrivata questa mail da Jan: "Arriviamo domani da voi fra le 13.00-13.30. per un lungo weekend. Viaggiamo di notte."  Una bella grossa sorpresa per David e me! Chi se l'aspettava! Con ciò questo post può considerarsi il seguito del precedente "Figli e nipoti in Italia". Quel giorno, il 27 agosto, erano 18 anni che Pino ci ha lasciato, si è trasferito in altre dimensioni. Rimane sempre nei nostri pensieri.

David ed io abbiamo fatto i soliti preparativi e con gioia li abbiamo abbracciati. Questa volta anche Jennifer è potuta venire perchè l'Italia ha aperto le porte ai turisti col passaporto americano. Prima di partire hanno fatto il tampone Covid e a Fiumicino non hanno incontrato nessuna difficoltà. Ho chiacchierato molto con Jennifer e durante i pasti David con le sue battute buffe, spontanee, ci ha fatto ridere. David, Jan e Jennifer hanno fatte lunghissime passeggiate per la città. Con i miei due maschi ho fatto qualche spesa nelle vicinanze. Jennifer ha scattato una foto di noi tre sotto casa. Io ormai minuscola, un piccolo cespuglio in mezzo a due alberi. Il 29 agosto tutti e tre si sono incamminati verso Trastevere, un quartiere sempre affascinante. Là Jennifer è stata raggiunta in bicicletta dalla sua amica tedesca Simone per poi andare assieme a casa di Simone al quartiere Prati. Simone ha una piccola boutique con vestiti creati e cuciti da lei e ogni volta che Jennifer si trova a Roma glieli mostra. Queste due amiche hanno sempre tanto da dirsi. In tedesco, perchè Jennifer ha vissuto a Berlino e parla questa lingua correntemente. Di sera è tornata a casa prendendo la metro. David e Jan frattanto hanno passeggiato per i sentieri del parco di Monte Mario insieme ad amici fra i quali Mauro. David e Jan conoscono a menadito questi sentieri: amano Monte Mario. A proposito: le nostre gattine Poesjemauw e Ursula sono state seppellite sul monte tanti anni fa.

Il 30 agosto, di mattina, Jan e Jennifer hanno preso un treno per il Nord Italia. La prima città dove hanno soggiornato è stata Trieste. Jan ci ha fatto sapere dei loro spostamenti. Qualche giorno sono stati in Croazia. Diceva Jan: qui tutto ordinatissmo, non una cicca per terra, belle case ben tenute. La spiaggia però affollatissima di turisti. Jennifer ci ha mandato diverse foto di dove si trovavano. Due giorni fa erano a Verona. Diceva Jan: "Abbiamo una gran fortuna con il tempo, è ancora piena estate. Jennifer indossa ancora una minigonna" (con le sue gambe chilometriche è uno spettacolo). Il 14 agosto la loro vacanza è finita e tornano a New York. Ho avuto tutti i figli vicino.


                                                          Bassano del Grappa waterfalls



 

lunedì 13 settembre 2021

Figli e nipoti in Italia - luglio-agosto 2021.

Ogni estate gli olandesini passano una parte della loro vacanza in Italia. Quest'anno avevano deciso di dedicare l'intera vacanza al Belpaese. Nel tardo pomeriggio del 18 luglio sono venuti a Roma. Che festa abbracciarli! Tutti e quattro di buon aspetto. Le belle nipotine ancora più cresciute!  Baci e abbracci, dopodichè Sigrid e Kevin sono usciti a fare due passi nel quartiere, David e le nipoti sono saliti sul terrazzo condominiale a godersi la vista e l'aria più fresca ed io frattanto ho fatto un sugo con tante zucchine, due grosse cipolle, degli odori e dei pelati. Gli altri pensavano a preparare la tavola e dopo a lavare i piatti. Hanno gustato la pasta e l'insalata mista. Dopo un altro giorno insieme i quattro sono partiti per le Marche in una macchina presa a noleggio. Sono stati molto bene in due agriturismi diversi. Era la prima volta che optavano per un soggiorno nelle Marche. Ma l'Italia è bella dappertutto! 

Il 28 luglio hanno raggiunto David e Rachele a Barbarano dove hanno fatto lunghe passeggiate, rinfrescandosi nei fiumiciattoli. Il paesaggio etrusco è bellissimo! Il 30 luglio sono tornati a Roma per starci una settimana abbondante. Il giorno seguente ho messo sul mio letto la cassetta con i miei "gioielli" e hanno potuto scegliere quello che a loro più piaceva. Diverse cose erano di loro gusto e le stanno già usando. Dal mio armadio ho preso dei vestiti che, dato che non esco più, stavano là inutilizzati. Quando 12 anni fa abbiamo cambiato casa mi sono disfatta di tanti indumenti perchè questa casa, essendo molto più piccola di quella precedente, non poteva contenere più di tanto. Ma certe cose, per affetto o per ricordo, le ho conservate. Livia e Flaminia hanno provato diversi vestiti che stavano loro a meraviglia. Il 2 agosto il quartetto è andato in una piscina vicino Piazzale Flaminio dove, ricordo, andava Jan da ragazzino, con il figlio di amici di Avellino ed un giorno anch'io ero invitata: un bel posto con tanto verde. Quella sera ho preparato un piatto un pò speciale: purea di patate con crauti e soffritto di cipolla, con formaggio e banane, tutto a strati e messo al forno. Molto gustoso! 

Le bambine hanno fatto un collage. Hanno estro e fantasia: mi piaceva molto il loro lavoro spontaneo.

 

 

                                                                               Livia

 

                                                                                Flaminia

 Con David hanno fatto camminate lunghissime, fino a Trastevere e ritorno. A un certo punto si incontravano con Sigrid e Kevin e tornavano a casa insieme. Naturalmente hanno preso un gelato da Fassi. Il 5 agosto aveva luogo, come ogni estate, la cena sul terrazzo condominiale. C'era Flavia ed anche suo fratello Alessandro che ha portato pasta al sugo e crostata, tutto fatto da lui. L'amica Simona è venuta con Humus fatto da lei. Flavia ha portato melanzane alla parmigiana. Noi abbiamo pensato al vino e a diversi piatti sfiziosi. Una bella cena in bella compagnia! Come al solito, dopo cena, David, Kevin, Livia e Flaminia si sono sdraiati per terra a chiacchierare e a guardare le stelle.

Il 7 agosto, per finire in bellezza le ferie estive gli olandesini si sono avviati all'agriturismo Le Macchie Alte in Toscana. Un posto che ormai hanno nel cuore. Là Flaminia si è incontrata con Giulia che abita in Nord Italia. Negli anni sono diventate grandi amiche. Sigrid mi diceva al telefono: "E chi le vede più, chi le sente più. Stanno sempre insieme a fare mille cose." Flaminia ha invitato Giulia in Olanda, forse viene a Natale con la mamma. Il 17 sono tornati a Roma, belli abbronzati. Sigrid e Kevin hanno consegnato la macchina e David è uscito con le nipotine. Poi sono seguiti due pomeriggi dedicati a scattare, come ogni estate, fotografie sul terrazzo sotto il cielo. David è un maestro e sono venute fuori tante immagini belle che è difficile fare una cernita. Con David, che scherza sempre, le bambine posano volentieri. Hanno voluto anche qualche foto con me. Il 20 agosto c'era l'addio perchè la scuola nei Paesi Bssi ricominciava a breve. Baci e abbracci. Io stavo sull'uscio e aspettando l'ascensore le nipotine sono tornate tre volte per abbracciarmi ancora.




                                                                            Flaminia


                                        Livia con shorts comprati da me nel 1959 a New York.


giovedì 2 settembre 2021

Negli anni quattro volte lo stesso vestito

 
 

 
A marzo del 1959 mi sono sposata. Allora era abitudine di acquistare un taglio di tessuto e farsi confezionare da una sartina un vestito o altro capo di vestiario. Così il mio vestito da sposa - un modello disegnato dallo stilista sudafricano Toni che lavorava nella casa di alta moda dove io ero mannequin - è stato cucito alla perfezione da una sarta. Un vestito semplice di piquet, non lungo, da abinare a cinture di diversi colori. L'ho usato con successo anche dopo il matrimonio in diverse occasioni. L'ho coservato. Con gli anni è diventato giallino ma credo che con una pulita potrebbe riprendere il suo originale aspetto attraente. Ancora non l'ho fatto vedere alle mie nipotine. Nell'aprile dello stesso anno a Pino e a me è piaciuta molto una stoffa allegra a fiori di cotone esposta in un grande negozio di tessuti al centro Roma. Ne abbiamo acquistato un taglio. Un'amica nostra quando l'ha visto ha esclamato: "Fatelo cucire a me". Quest'amica, Luisa, aveva un vero talento nel cucire e fare la maglia, faceva tutto a occhio. Dopo un pò di prove l'aveva già finito. Mi stava molto bene. Di complimenti allora ne ricevevo a iosa: la bellezza della gioventù. Un giorno con indosso questo vestito ho accompagnato Pino alla RAI di Via Teulada. Dal cancello stava per uscire Sergio Zavoli. I due uomini si sono abbracciati e Pino mi ha presentata a lui. Zavoli ha detto: "Tua moglie è un amore". Pino allora lavorava ancora in Via Oslavia, leggeva il radiogiornale, scriveva trasmissioni.e prendeva parte a Vacanze per un Continente. Un pomeriggio, sempre con questo vestito sono andata a prenderlo perchè era nostra intenzione andare insieme al cinema. Stavo per attraversare Via Oslavia. Sul marciapiede di fronte camminava Vittorio Gasman. Mi ha guardato bloccandosi incantato. Quando si è sveglato ha continuato a camminare (tutti ricordi che ho riletto nel  mio diaro di quell'anno). Il vestito l'ho anche indossato qualche mese dopo durante una mia visita ai miei in Canada e un weekend a Detroit e poi di nuovo a Roma tante volte ancora. Un giorno l'ho lavato e si è ristretto in vita: non era più utilizzabile. Ho avuto l'idea di farne un due pezzi, attaccandoci in fondo un bordo della stoffa rimasta. Il risultato era soddisfacente. L'ho usato e poi conservato ma è un peccato che non ho nessuna foto di me in questa nuova versione del capo. 
Nel luglio del 1986 Pino, Sigrid ed io eravamo a Jesolo dove in un bell'albergo lungo il mare Pino organizzava un premio letterario. Per l'occasione l'albergo era pieno di invitati famosi. Sigrid aveva 17 anni ed era uno splendore, era molto ammirata. Uno degli ospiti, un rinomato scrittore le ha detto che lui faceva parte della giuria del concorso Miss Italia e non c'era nessuna ragazza bella come lei, le consigliava di parteciparvi: del suo voto poteva essere sicura. Sigrid ha risposto sorridendo che lo ringraziava ma non era interessata. Il fotografo ufficiale presente per l'evento letteraro le ha voluto scattare qualche foto, anche qualcuna con i due pezzi.
Il festival culturale che consisteva in due serate è stato organizzato alla perfezione. E' venuto anche Jan da Roma per dare una mano al suo papà e anche per lui abbiamo ricevuto tanti complimenti. David era rimasto a Roma occupato con un concorso per l'insegnamento.
 
                                                                  Jesolo, Luglio 1986
 
L'anno scorso, 2020, ho tirato fuori da un cassetto il famoso vestito e Livia, allora 15 anni, l'ha indossato per la serie delle fotografie che David scatta ogni estate sul terrazzo condominiale. Livia posa con innata naturalezza e quasi tutte le fotografie sono riuscite bene. Quest'anno è toccato a Flaminia, 13 anni, posare con il medesimo vestito. Dall'anno scorso è cresciuta tantissimo e anche a lei questo outfit sta a meraviglia. Le due sorelline hanno un fisico slanciato tanto che inquilini del nostro palazzo vedendole hanno commentato: sono due modelle le sue nipoti!
 
 
 
                                                             Livia, Roma, Agosto 2020
 



                                                           Flaminia, Roma, Agosto 2021

lunedì 16 agosto 2021

2005

 

In autunno Sigrid e Kevin hanno fatto un breve intervallo da noi a Roma e il 1° dicembre io ho preso di nuovo un aereo per i Paesi Bassi per starci altre 5 settimane. Il 2 dicembre c'era il trasloco dal Brouwersvaart alla nuova casa con giardino  nella Korte Annastraat nel centro della città in un quartiere tranquillo e pittoresco con a due passi tante comodità: negozi di tutti i tipi, supermercati e mezzi pubblici. Ci dispiaceva molto lasciare la casetta amena al Brouwersvaart in una traversa senza uscita piena di piante e fiori dove tutti si conoscevano. Sigrid diceva che le piangeva il cuore abbandonare questo angolino ormai amato (amabile)  Ma  il nuovo quartiere era altrettanto provvisto di un'abbondanza di verde e poi offriva dei vantaggi in più.   

 

Sigrid e Kevin abitavano allora al Brouwersvaart in una piccola traversa senza uscita piena di piante e fiori dove tutti si conoscevano. Su internet avevano visto una casa con giardino in vendita al centro della città in un quartiere carinissimo. Hanno fatto una offerta. C'erano più persone interessate. Il 2 aprile hanno avuto notizia che la loro offerta era stata accettata! Come erano felici. Ma, mi diceva Sigrid al telefono, il suo cuore piangeva nel dover lasciare questa vecchia casetta amabile. La nuova casa però aveva tanti vantaggi. C'erano però tanti lavori e cambiamenti da fare.




mercoledì 11 agosto 2021

Dopo i miei primi anni di vita

Quando avevo quasi quattro anni abbiamo traslocato in una strada più centrale della città. Era da poco nato il fratellino Henk (Hendrik Jan). Per agevolare il trasloco Minze ed io passavamo la giornata da una coppia amica. Traffico allora non ce n'era e i bambini giocavano sui marciapiedi. Anche noi avevamo il permesso di giocare davanti casa. I miei genitori hanno raccontato che Minze ed io curiosi ci siamo mossi per indagare il nuovo ambiente, mano nella mano. La coppia amica che dava regolarmente un'occhiata fuori si è preso uno spavento non vedendoci più. Hanno girato per tutte le strade delle vicinanze e anche i miei genitori si sono uniti a loro. A mio padre è venuto l'idea di andare all'ufficio di polizia del quartiere e là ci hanno trovato, seduti sul bordo del tavolo, cantando canzoncine insieme ai poliziotti.

Una volta sistemati nella nuova casa e ormai abituati al diverso modo di vivere, noi bambini ci mescolavamo agli altri piccoli sul marciapiede. Sentendoli parlare olandese e non frisone ho cominciato a non dire più mem e heit ma papa e mama. Ma poi ho preferito sempre rivolgermi ai miei con vader e moeder, i miei fratelli con pa e moe. La nonna di mia madre che è sempre vissuta con noi è rimasta Beppe che è frisone per nonna. E ho cominciato a parlare l'olandese. Ho già raccontato che ho frequentato l'asilo non lontano da casa. Era un'asilo cristiano dove raccontavano storie della bibbia e di Gesù. Ero  molto impressionata della sofferenza di Gesà alla croce. Una volta facendo le spese con i miei genitori all'improvviso ho cominciato a piangere forte e urlare indicando un giovane uomo con la barba: "Gesù, Gesù, si è fatto tanto male, tanto sangue, tanto dolore". Ci è voluto per calmarmi. Non mi hanno più mandato a quella scuola.

Mio padre era molto giovane, un ragazzo, e quando andava in bicicletta con me nel seggiolino davanti  andava sul stretto bordo lungo il canale. Mi ricordo i miei brividi, ma ero sicura heit (papà) era bravo.

 Non siamo rimasti a Den Helder, ci siamo trasferiti a Haarlem, nella Frans Halsstraat nella casa a fianco dello zio Hendrik, fratello di mio padre, sua moglie Gees e i loro bambini Wietske e Jan.


martedì 3 agosto 2021

Plurale negato

 


 

Sempre più noto in libri, giornali e riviste l'uso di parole straniere, per lo più inglesi, anche se esistono parole corrispondenti e adeguate in italiano. La cosa strana e per me stonata è che quando queste parole straniere vengono usate al plurale rimangono nella forma singolare. E' come se sentissi  la loro voce supplicare: "Non negarmi il plurale, dammi la esse finale; perchè le mie sorelle italiane le coniughi alla perfezione e a me neghi quell'ultima lettera mancante che mi farebbe sentire al loro stesso livello? Mi sento menomata, una cenerentola". Con qualche rara eccezione tutte le parole straniere usate al plurale rimangono al singolare. Io trovo che se si vogliono usare parole straniere bisogna usarle in modo corretto.

Oggi ho letto una rivista e poi mi sono immersa per un'oretta in un libro e per sfizio ho annotato una parte delle parole straniere incontrate in breve tempo. Tutte usate al plurale ma scritte al singolare. Eccole: le queen - le star - i film - i social - nei weekend - mille follower - le graphic novel - tutti bestseller - diversi retailer - gli influencer - i short di jeans - delle intership - i designer - le supercar - gli archistar - street artist famosi - i leader - i video - nelle chat - le rockstar - nei cabaret - gli yacht - i coutourier - tanti skateboarder e surfer - giovani skater - i cowboy - le roulette - file di slotmachine - nuovi hotel - due chef - gli yankee - le performance - le rockband - i loro sound - i quattro "fab" - gli store manager - milioni di stream - moltissimi fan - nuovi computer - trailer - nostri bar -i partner - nei night - selfie - hit - post - dei cracker - gli sponsor - piccoli test - le bad girl - certi video spinti - nostri rapper - vari shampoo -una delle location- i gangster - i ghostwriter - le sneaker bianche - la coppia di creator - i gangster. Ne ho ancora altre di parole raccolte ma basta così.

Le lingue nel tempo cambiano. L'italiano di un secolo fa è diverso da quello di oggi. La grammatica dell'olandese dei miei genitori è diversa da quella che io ho imparato a scuola. Adesso, quando leggo un libro in olandese scritto da un autore contemporaneo, vedo espressioni per me nuove. Anche nei Paesi Bassi vengono usate molte parole straniere: è una moda (ma qui almeno le parole straniere al  plurale vengono usate nel modo giusto). Questa cosa mi da fastidio forse perchè l'insegnante dell'ultima classe (la VI) della scuola elementare ci disse: "Quando è possibile usate sempre la versione olandese." Parole, le sue, che mi sono rimaste sempre nella mente. Ed erano gli anni '40.


mercoledì 14 luglio 2021

Carlos padre

Il mio figlioccio Carlos Eduardo che vive a Las Palmas nelle Isole Canarie dove fa l'educatore di cani - ho già scritto su di lui in diversi posts - quasi ogni anno va a trovare suo padre nelle Marche e allora viene anche qualche giorno da noi a Roma. Per lui siamo la sua famiglia, ci è molto affezionato e noi a lui. Su Facebook mi manda dei messaggi molto affettuosi. Ad aprile, nel 2019, è venuto da noi insieme alla sua compagna Carla. Hanno avuto un figlio, Enrico, e già il 28 marzo di quest'anno è nato il secondogenito Claudio. Carlos mi ha scritto che non vedeva l'ora di vedere i piccini in braccio a me. All'inizio di questo mese sono venuti in Italia per una breve vacanza ed è stato un viaggio non facile perchè con la situazione Covid hanno dovuto optare per un aereo con destinazione Venezia. Là hanno preso in affitto una macchina fino alla casa del padre di Carlos a Fermo, nelle Marche. Coraggiosi Carlos e Carla ad affrontare un così lungo viaggio e con questo caldo con i loro due piccini. Poi giovedì della settimana scorsa Carlos mi ha telefonato per dirmi che era loro intenzione di venire a trovarmi a Roma il sabato seguente "se non fa troppo caldo per i piccoli". Faceva veramente un forte caldo afoso africano e il tragitto in macchina da Fermo dura più di tre ore: quindi, tra andata e ritorno più di 6 ore. Un viaggio estenuante per bimbi così piccoli. David quei giorni si trovava ad Ascoli insieme a Rachele per aiutarla a scegliere qualche mobile ormai inutilizzato nella casa paterna per il suo appartamento a Roma da poco acquistato. David mi telefonava regolarmente e così gli ho esposto il proposito di Carlos. David ha avuto una buona idea: Ascoli non dista molto da Fermo e sarebbe stata una soluzione andarci lui e Rachele. Carlos era d'accordo e così sabato mattina David e Rachele si sono avviati e hanno passato tante belle ore con Carlos, Carla, Enrico, Claudio, Julio, Paquita e la figlia di lei Alicia. Carlos era molto felice di rivedere David che considera quasi un fratello anche se era dispiaciuto di non vedere i suoi piccoli in braccio a me. E Julio che da tantissimi anni non vedeva David gli ha fatto da cicerone in casa e nel suo orto, la sua passione, e ha mostrato vecchie fotografie. Rachele si è divertita molto nella piscina evitando la canicola. Se il prossimo anno la situazione sarà più agevole spero di poter abbracciare con tanto affetto Carlos, Carla e i due quasi nipotini. David ha scattato qualche foto. I due piccoli sono bellissimi. Carlos è realizzato, era un suo sogno diventare padre e in Carla ha trovato una compagna ideale. 

 


 

 


giovedì 24 giugno 2021

Breve vacanza di Jan in Giamaica

 

 


Sopra il tetto della loro casa al Bronx Jennifer ha allestito un orto di verdure coltivate all'interno di cassette di legno. Lei e Jan hanno già gustato il primo cavolfiore coltivato sotto il cielo newyorkese. In tutti i lavori Jennifer è stata assistita da Ben, marito dell'amica Kenya. E insieme a Ben ha studiato su internet il sistema di irrigazione automatico e sono riusciti a metterlo in pratica. In giardino l'avevano già progettato con successo l'anno prima. Sapendo che le piante venivano abbeverate a sufficenza Jennifer è partita per la Giamaia portando il necessario per continuare là, nel suo giardino, questo metodo di innaffiamento. Su quell'isola fa un caldo tropicale con temperature fra le  23-24°C  e le 30 e 33°C.  In questo periodo ci sono le piogge pomeridiane.

Jan ha raggiunto Jennifer per una vacanza di nove giorni. Sabato scorso è tornato a New York. Dall'isola caraibica eravamo in contatto telefonico e via mail. Jennifer mi ha mandato qualche foto. Su una si vede Jan col commento Birthday Celebration. Su un'altra Jan seduto sui gradini di casa con dietro un bel bimbo, la didascalia: "A new grandchild". Io ho riposto "Cute little curious boy". Jennifer ha risposto "Actually it's a little girl. And of course she fell for Jan." Per il compleanno di Jan, il 16 giugno, hanno preso la macchina e si sono spostati verso Nord, nella località di Port Antonio dove hanno pernottato in un Bed and Breakfast. E qui Jan su una foto è seduto in una spiaggia di sabbia bianca. Il mio commento: dreamland.


Quando la Giamaica ha ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito, il 6 agosto del 1962, ha adottato l'attuale bandiera. La lingua ufficiale è l'inglese, ma la Giamaica può essere considerato un paese bilingue: molto più utilizzata è  la lingua creola Patois (Patwa, Patwah) che è basata sull'inglese e influenzata molto dai termini delle lingue africane, dal portoghese e dallo spagnolo. Un linguaggio molto colorito e musicale. A Kingston c'è il Bob Marley Museum. Bob Marley era il re della musica reggae.

Negli anni '50, quando abitavo in Argentina alla radio si sentiva spesso cantare Harry Belafonte e alcune canzoni erano dedicate alla Giamaica: Farewell Jamaica (addio Giamaica) e Island in the sun. Andando in una piscina all'aperto con i miei fratelli l'altoparlante trasmetteva canzoni alla moda in quell'epoca, quasi tutte bellissime fra le quali molte cantate da Harry Belafonte. Mi piacevano molto e ascoltandole adesso non perdono l'incantesimo. Su internet ho visto che adesso ha 94 anni ed è sempe un uomo molto bello. Quanti anni sono passati. E' un capitolo della  mia vita che rimane scolpito nella mia memoria.

Jennifer ci ha invitati tutti nella sua casa su quell'isola del sole. Da Roma fino alla Giamaica con l'aereo ci vogliono circa 11 ore, da New York circa due ore. Sarebbe bello visitare quest'isola bellissima attraversata da innumerevili fiumi, cascate e montagne e con spiagge da sogno. Ci farò un pensierino nella mia vita futura.

 



 




sabato 5 giugno 2021

Facebook di David.

Il profilo Facebook di David è molto vario, pubblica di tutto ma le sue foto con didascalia sono ilari in diverse tonalità. Mi meraviglio della sua inventiva: da dove gli vengono queste storie buffissime? So che ha una fantasia inesauribile e le foto con sottotitoli sono di un'esuberanza unica, incredibile. Mi è capitato di rivedere una sua foto di qualche anno fa e di rileggere la didascalia. E di nuovo tante risate. Chiederò a David se posso ospitare nel mio blog questa storia illustrata riscoperta ieri.

Ho chiesto a David da dove gli vengono queste tonnellate di parole, mi ha risposto che nella sua mente c'è una fonte misteriosa da dove scaturiscone idee e parole e che lui stesso non sa spiegare come questo avviene. Tutto rotola fuori senza freni.

Con questa immagine dagli alti e struggenti valori spirituali intitolata "Natura vernacolare", ho partecipato al Premio "Maremma Dimenticata", svoltosi nell'Aula Magna del Liceo Scientifico "Santino Rivosecchi", città di Poggio Castelluzzo Maggiore. La giuria, presieduta da Monsignor Maruccelli, nell'assegnarmi il terzo premio ha così dichiarato: "Foto di alto spessore morale, sintesi estrema di dirompente melanconia crepuscolare e di inusitata suggestione metafisica".
Il premio, consistente in un abbonamento mensile alla rivista "Casa e Bagno", è stato offerto dalla nota ditta di articoli sanitari "Gastone Buggetti & Figli".
La giornata, indimenticabile ed emozionante, è terminata al ristorante "La Gengiva Parlante", dove gli artisti partecipanti al premio e le autorità del paese, uniti in spensierate tavolate, hanno allegramente mangiato, ruttato, scherzato e cantato.




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P.S. Maggio 2021

 Ecco un Post Scriptum.

Arrivato a New York Jan ci ha fatto sapere che il viaggio era andato liscio e non aveva incontrato difficoltà nel trasporto dei due quadri portati con sè. Quadri dei nostri amici Italo Scelza e Walter Dorin che qui a Roma stavano nel ripostiglio non avendo, come nella casa precedente, sufficienti pareti dove collocarli. Questi quadri comunque ci piacciono e ci siamo affezionati, memori dell'amicizia che ci legava agli autori. Jan poi ci ha mandato due foto per mostrarci che avevano già trovato una sistemazione in casa. In questo Jan è come il suo papà: Pino: appena ricevuto un quadro come ricompensa per aver scritto una presentazione sul catalogo di una mostra, già era indaffarato con un chiodo e un martello. Trovava sempre un posticino sulle pareti già stracolme. Una volta che ricevuto delle amiche per un tè, una di loro ha esclamato:  "Ma questo è un museo, devi far pagare l'entrata."

 



E Jan è arrivato a New York in tempo per andare insieme a Jennifer alla festa che il loro amico Sam aveva organizzato nel suo giardino per festeggiare il compleanno del suo compagno. Sam e partner abitano nella stessa strada di J & J e sono persone simpatiche e interessanti. Sam aveva chiesto a Jan, che era a Roma, di mettersi in contatto con un suo caro amico che da anni abita in questa città e che ha lavorato nell'ambiente del cinema. Jan si è incontrato con Gene e il suo gatto e ha preso un caffè nel suo appartamento in zona San Pietro. Risulta che Gene, venuto a Roma qualche anno dopo di me, conosceva bene i miei amici Shirley, Mike, Bert e Nina. Io sono in possesso del libro scritto da Nina Rootes Adventures in the Movie Biz, nel quale parla anche dei suoi anni a Roma, Lo darò in prestito a Gene quando uno di questi giorni viene da me per un tè. E' un fatto: la vita è piena di sorprese. 

Flaminia il suo compleanno pensava di festeggiarlo invitando due amiche. Era indecisa fino all'ultimo perchè questi tempi di Covid rendono tutti più confusi. Quando quel giorno è tornata da scuola ha inaspettatamente trovato quattro amiche ad aspettarla. Flaminia per la sorpresa prima è sbiancata in volto, poi ha gioito. Sigrid è uscita a comprare due piccole torte e ha fatto anche lei un dolce al forno. Ed è stata una divertente e bellissima festa.

Qui a Roma, la nipotina più grande del nostro vicino di casa (che è un artista) compie gli anni lo stesso giorno mio e, come sempre, me lo sono ricordato facendole un regalino. Il nonno, persona amabile, a sorpresa mi ha poi regalato il suo ultimo lavoro: un'incisione molto bella, con una dedica.


Nel giardino di Piazza Vittorio i praticelli sono immacolati, nuovi di zecca, sembrano finti. I miei occhi scrutando con attenzione hanno scoperto con lietezza un quasi nascosto, minuscolo tarassaco. Allora è praticamente sicuro che torneranno anche famiglie di pratoline e agglomerati di malva, piante selvatiche spontanee che crescono dappertutto. In Canada, quando ero in visita dai miei, non notavo margheritine e così a Roma raccoglievo un bouquet di pratoline e quando sfiorivano le polverizzavo e le spedivo a mia madre. In breve tempo in un angolo del suo giardino sono apparsi questi dolci, amabili fiorellini. E la vicina di casa di mia madre, affacciandosi sopra la siepe divisoria ha esclamato : "Oh, how nice, you have english daisies in your garden." Mia madre con un sorriso ha risposto: "They are italian daisies." 

 

                                                                             Malva

 

Per la nostra amica Jacqueline che ama i fiori Jan ha portato un mio collage per il suo compleanno, a giugno. Jacqueline è del segno dei Gemelli come Jan.

 

                                                      Collage di mamma per Jacqueline


Visitando i  parchi di Roma Jan ha scattato, nei viali di Villa Pamphili, due foto di targhe con il nome di scrittrici che mi piacciono molto e che continuo a leggere: Natalia Ginzburg e Sigrid Undset. L'ultimo libro della Ginzburg è la biografia di Manzoni e adesso guardo con altri occhi l'autore de I Promessi Sposi. Sigrid Undset l'ho letta da ragazza e quando l'ho riscoperta in casa di amici nella loro biblioteca l'ho salutata come una cara conoscenza e ho avuto un suo libro in prestito. Nel 1968 ero incinta e quando è nata nostra figlia l'abbiamo chiamata Sigrid. Il nome piaceva molto anche a Pino. Il suo significato è colei che vince.

 



Per finire una foto che Jan ha fatto col suo telefonino dei fiori della mia festa che stavano sul tavolo in cucina.