martedì 20 dicembre 2016

Cronaca Estate 2016 (1)

Ormai è autunno inoltrato e non ho scritto niente sulla nostra estate passata. Devo rimediare, vado a ritroso e con l'aiuto del solito diario riempirò questo vuoto.
Il 19 luglio Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia hanno preso l'aereo per la Sardegna dove fino al 30 luglio hanno passato una bellissima vacanza in due diversi agriturismi. Forse hanno scelto quest'isola  perchè Sigrid aveva bei ricordi di quando, a 5 anni, c'è stata insieme a noi in un villaggio turistico a Cala Gonone. Un'estate di qualche anno dopo, quando era studentessa, Sigrid ha avuto un'esperienza avventurosa in Sardegna come animatrice in un altro villaggio. 

Davanti al traghetto

Il 30 luglio 2016 il quartetto ha preso traghetto e treno e si è presentato da noi a Piazza Dante. Che gioia sentire la voce di Flaminia al citofono. Tutti abbronzati e assetati: il te freddo era pronto per loro nel frigo. Dopo pochi minuti i giocattoli della cassapanca erano sparsi per tutta casa.
Come facevo spesso, nel tardo pomeriggio del giorno dopo sono andata al parco di Colle Oppio per leggere un libro all'ombra degli alberi mentre gli altri passeggiavano per il rione Monti. Dopo un'oretta, con mia grande sorpresa, sono apparsi accanto alla mia panchina. Che bella visione! Le bambine hanno poi giocato su altalene e scivoli nel malmesso e malridotto giardinetto. Io sono tornata in anticipo a casa per preparare la cena. Flaminia ha detto: "Tutto quello che nonna prepara è buonissimo."
Il 2 agosto Sigrid e Kevin hanno cenato fuori. Le bambine non si annoiavano mai con tutti i loro giocattoli e disegnando. Finita la cena e visto un breve film David, accompagnato dai suoi buffi racconti, le ha fatte preparare per il letto. Io frattanto ho lavato i piatti. Queste nipotine sono dei tesori di bimbe.
Il giorno dopo abbiamo deciso di cenare sul terrazzo condominiale. Quasi tutti nel palazzo erano in vacanza, gli unici presenti oltre a noi erano Flavia, Massimo e Rosa con la mamma. Hanno aderito con entusiasmo. Di sera quando il sole si affievoliva e poi scompariva si stava a meraviglia là in alto sotto il cielo. I gabbiani, che per un lungo periodo si erano impadroniti del terrazzo dimostrandosi aggressivi, se ne erano andati. E così, felici e in pace con il mondo, ci siamo goduti i vari piatti in tavola più la reciproca compagnia. Poi David e le bambine si sono sdraiati sul pavimento a guardare le stelle cadenti e Kevin si è aggregato a loro. Flavia si è meravigliata di come David racconta le sue storie. E' un raccontare no-stop. Non pensa mai alla prossima frase, sta già là ad attingere al pozzo delle fiabe nascosto dentro il suo cervello. E' stata una serata bellissima.
La mattina del giorno seguente, il 4 agosto, Sigrid, Kevin e le bambine sono partiti con una macchina a noleggio per Assisi dove hanno passato due giorni. Tutto questo perchè Livia a scuola aveva studiato Francesco Bernardone, il poverello d'Assisi. Nel pomeriggio del 6 agosto Sigrid ci ha telefonato per dirci che dopo un forte temporale erano arrivati in Toscana,  nel solito agriturismo a loro caro e famigliare.

sabato 10 dicembre 2016

Diari

Ogni sera scrivo una paginetta nel mio diario. Con poche parole annoto come è stata la giornata, con chi mi sono vista, se sono uscita, da sola o con chi, le telefonate e le solite facende quotidiane.
Vicino al mio letto sono esposti tutti i diari cominciando dal 1959. A volte li consulto per trovare un fatto accaduto nel passato. E a volte quando non riesco a dormire prendo un libro oppure un diario a caso e mi sprofondo nella lettura della mia vita e in quella dei miei cari e allora vorrei rivivere un attimo certi momenti esaltanti, toccanti, significativi. Rivedere per un momento i miei bellissimi figli negli anni passati, Pino, i miei genitori, i miei fratelli ed altre persone care. Ogni diario è come se racchiudesse una delle mie molte vite. Incontro tanti nomi, di qualcuno ricordo chi rappresenta, ma succede anche che mi chieda: "Ma chi era costui o costei?" Avventurandomi su internet a volte trovo indicazioni oppure incontro nada de nada. E se non ho scritto anche il cognome della persona di sicuro rimango nel buio.
La mia scrittura è molto piccola perchè le pagine non possono contenere più di tanto. E scrivo in olandese: penso che anche per questo motivo non ho dimenticato la mia lingua. Quando io non ci sarò più chi sa se c'è qualcuno che leggerà quello che ho scritto per tanti anni. Dei miei tre figli solo Sigrid è un'ottima padrona dell'olandese. Però ha una vita così piena che ha poco tempo per leggere un libro, e allora decifrare gli scritti di sua madre sarebbe un impegno non da poco. Dopotutto c'è già questo blog che racconta degli episodi di vita vissuta.



Ho conservato un articolo del marzo dell'anno scorso che si intitola: Patrimoni di Famiglia - Ai figli lasciate un diario: senza memoria non c'è identità. Trascrivo due frasi di questo bell'articolo: Quando i ragazzi di oggi avranno tempo per soffermarsi e coltivare curiosità sulle proprie origini, magari non ci sarà più nessuno in grado di raccontargliele. Che restino almeno dei quaderni, dei diari, dei sommari esistenziali delle generazioni precedenti.
Quante cose vorrei sapere di episodi trascorsi anni fa con i miei genitori e sulla vita dei miei antenati. E il perchè di cose fatte. Ma a chi chiedere se i miei genitori non ci sono più, l'unico fratello rimasto abita lontano come anche l'unica anziana zia. Quando ero giovane non ci ho pensato, non mi è passato proprio per la mente.
Rievocando eventi del passato, con un brano musicale, un odore captato dal naso, la nostalgia è in agguato.
Lo scrittore Michael Ondaatje nel suo libro Divisadero, che sto leggendo, ha scritto delle frasi che vanno a pennello in questo post. A pagina 85: Sono sempre le piccole cose a trasportare il passato nel presente. E a pagina 142: Viviamo perennemente nel ricordo delle nostre storie, quali che siano le vicende che raccontiamo. Altre parole che non c'entrano con questo post ma che mi sono piaciute le copio da pagina 32: Ogni cosa è governata dalla sorte. Questo libro è affascinante, di prosa intigrante e contiene frasi da rileggere più volte.
In una rivista recente ho letto un articolo scritto dalla scrittrice spagnola Clara Sànchez. E che dice lei? Regola No.1: evitare la nostalgia! Clara Sànchez definisce la nostalgia il più maliconico, doloroso e distruttivo dei sentimenti.
Sì, spesso doloroso e malinconico lo è, questo sentimento,  forse a volte è anche distruttivo e porta tristezza per ciò che non abbiamo più. Ma dà anche pienezza nel rivivere il ricordo di ciò che è stato.
Virginia Woolf dice: La bellezza del passato risiede nel fatto che nessuno capisce davvero un'emozione quando la vive. Questa si espande più tardi, ed è per questo che non abbiamo rispetto del presente, ma solo rispetto per il passato.
Un'altro aforisma di Virginia Woolf molto bello: Ognuno ha il proprio passato dentro di sè come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono leggere solo il titolo.
 

venerdì 25 novembre 2016

1972 Poesjemauw

Nel mio penultimo post ho scritto che il 10 ottobre ad Haarlem hanno adottato con grande felicità una gattina di sei settimane che hanno chiamato Gina Lara Gioia. Sigrid, durante una telefonata, mi ha chiesto quanti anni aveva quando è venuta da noi la gattina Poesjemauw (o semplicemente Poesje, che sarebbe Micetta). Il nome viene da una canzoncina per bambini: Poesjemauw kom eens gauw, ik heb lekkere melk voor jou en voor mij rijstebrei, oh wat heerlijk smullen wij. Cercando nei miei diari ho trovato la data: 16 ottobre 1972 e perciò Sigrid aveva poco più di 4 anni. David ne aveva 11 e Jan 8. Leggo che nel pomeriggio di quel giorno, mentre David e Jan giocavano a pallone con gli amici nella nostra stradetta, è uscita dal palazzo di fronte al nostro la nonna dell'amichetto Andrea (il cui padre era avvocato) con una busta di plastica in mano. Ha dato la busta a Jan chiedendogli: "Me la butti un pò in quei cespugli?" E gli ha dato come ricompensa una tavoletta di cioccolato. Interrompendo il gioco Jan è corso verso la fine della strada che era delimitata da un tratto incolto di arbusti e cespugli. Ha gettato via il sacchetto ma, insospettito, è tornato poi insieme a David a verficarne il contenuto. Ed erano due gattini neonati. Li hanno portati a casa. In quel mentre gli amichetti Alessandro e Marco con la loro mamma Laura sono saliti per fare merenda. E Laura intenerita si è portata via il gattino nero e noi abbiamo tenuto quello macchiato di bianco e di nero. Quello nero poi era un maschio e Poesje una femmina. L'ho cresciuta con latte riscaldato e un contagocce. Era sempre al centro della nostra attenzione. David a volte mi dava una mano e a volte quando sentiva miagolare di sera sul tardi si alzava dal letto e nutriva la gattina con il contagocce. E già la mattina presto cominciavo io a riscaldare il latte. Il 20 ottobre Pino mi ha fatto ridere. Quando sono tornata dalle spese l'ho trovato che faceva ginnastica. Mi ha detto che poco prima la gattina si era messa un attimo su un suo piede; Pino mi ha chiesto riferendosi a Poesje: "E adesso dove è la ragazza?" Poesje dormiva molto nella sua cassetta con una copertina calda. Aveva molta fame e cresceva bene. I primi tempi quando camminava per casa sporcava dappertutto ed io dietro a lavare il pavimento, ma i gatti sono di natura molto puliti e da quando ha iniziato a mangiare da sola ha fatto i suoi bisogni nel posto giusto. Scrivo poco su di lei, sicuramente perchè altre cose mi tenevano occupatissima: le faccende di casa, i figli, i loro amichetti, le loro mamme, le spese, cucinare, lavare i piatti e....i compiti. Il 3 ottobre era cominciata la scuola di David e Jan e il 5 ottobre era il primo giorno di asilo per Sigrid. Il 7 novembre ho portato David e Jan per la prima volta al nuoto nella piscina degli ufficiali delle Fiamme Oro, dall'altra parte del Tevere. Nuotavano tre volte alla settimana. Poi avevamo spesso ospiti a pranzo o a cena e noi eravamo invitati da amici. Avevamo una signora che veniva una volta alla settimana per tre ore a darmi una mano con le pulizie. Si chiamava Artemisia.
Ecco, vedo che nomino la micetta il 13 novembre: "Poesje stava dormendo sulle mie ginocchia. Il 13 dicembre annoto che ci faceva le feste quando tornavamo a casa. Il 28 dicembre avevamo ospiti: lo scultore Iandolo con moglie e due figli. Poesje era prima scatenata poi tranquilla. Veniva accarezzata, piaceva molto a tutti. Ogni tanto Poesjemauw correva per casa come una furia miagolando e ringhiando. Peccato che di lei ho soltanto qualche foto di quando era più grande e anche di Ursula, la gattina che abbiamo preso un paio di anni più tardi. Oggigiorno è molto facile fotografare, con le digitali si scattano foto a raffica. Perciò di Gina arrivano via mail foto molto carine insieme alle nipotine. E al telefono Sigrid mi racconta della loro vita con Ginuccia. Adesso ha quasi tre mesi e si avventura per tutta la casa. Al piano di sopra si mette davanti alla finestra e guarda il giardino. Nei sui giochi è vivacissima e fa certe corse, è un diavoletto. Poi quando si è stancata si annida a turno sulle ginoccha di chi è disponibile, fa le fusa e si addormenta. I suoi pisolini li fa sempre volentieri dentro l'alto cesto dei giocatttoli in compagnia delle bambole. Flaminia le da bacetti sulla testolina e Livia le dice: "Gina ti amo, ti amo tanto." Sigrid dice che per lei è stato tanto bello crescere con le nostre due gattine e per Livia e Flaminia è importante avere Gina. Giorni fa Flaminia ha detto alla mamma, seria seria: "Mi dispiace però che non sono più la più piccola della casa."




martedì 8 novembre 2016

Terremoto del 30-10-2016

Ieri mattina stavo nel bagno quando alle 7.40, ora legale, ho sentito una fortissima scossa. Tutto si muoveva, muri, pavimento, ero in alto mare. Mi sono tenuta al lavandino che dondolava con me. Guardavo in giù, aspettando il peggio, ma le mattonelle non si aprivano sotto i miei piedi e la scossa pian piano diventava un tremore e poi tutto è tornato alla normalità. Questa scossa di terremoto è durata molti secondi, che sembravano però lunghi minuti. In questi momenti non si può fare nulla, si è impotenti e si può solo aspettare che finisca. Una bruttissima sensazione. David nella sua stanza l'ha sentita anche lui. Appena possibile ha dato un'occhiata per vedere come stavo io. Lui ha definito questa scossa "spaventosa". Per lungo tempo la scossa ti rimane addosso e ogni tanto ti sembra di sentirne un'altra, guardi il lampadario e, vedendo che non si muove, ti tranquilizzi.  In mattinata poi sono uscita per fare le spese e per strada era tutto come sempre, con la gente che  faceva la solita vita, comprando, chiacchierando, ridendo, osservando gli articoli sulle bancarelle o affrettandosi. Questo terremoto del 30 ottobra ha avuto la magnitudo Richter 6.5 ed è stato il più forte in Italia dal 1980; si è sentito dal sud al nord ed è stato avvertito persino in Austria. Dopo pranzo seduta a leggere al sole sul balconcino la terra ha tremato di nuovo, brevemente. Ma già il 26 ottobre sera c'erano state due scosse. La prima non l'ho sentita perchè stavo nella metro, la seconda alle 21.18 mentre David ed io stavamo guardando un film sul computer, la sua potenza è stata 4.6. Prima ancora, il 24 agosto, un terremoto ci ha sorpreso di notte alle 3.36. Io ero sola in casa è ho pensato "che mi succede?" perchè ero tutta tremolante e specialmente ai miei piedi sentivo un tremito. Poi mi sono accorta che tutto il letto dondolava e il lampadario oscillava come anche un quadretto appeso sul mio tavolo di lavoro: un terremoto. Dopo un'ora un'altra scossa ma meno forte. David in quei momenti si trovava a Barbarano. Vi era giunto pochi giorni prima dopo una breve vacanza ad Ascoli Piceno, ospite di una sua amica e collega e dei suoi familiari. La notte del 24 agosto l'epicentro è stato proprio a pochi chilometri da Ascoli. Tanti morti e tanta distruzione. Sempre, dopo una scossa, mi chiedo dove sarà l'epicentro e mando in aria una preghiera affinchè non ci siano vittime e danni irreparabili, niente sofferenze.
La terra ha tremato centinaia di volte  ma di queste solo poche sono state avvertite a Roma.
In genere ho un sonno  molto leggero, oppure non dormo affatto, allora prendo un libro e leggo.
Dopo questi terremoti, nelle insonni ore notturne, i miei pensieri si indirizzano verso tutta quella gente vittima delle calamità. Per tante notti mi ha fatto compagnia una zanzara. Mi ronzava intorno, a volte si posava su una guancia, sulla fronte, sul collo. Non mi ha mai punto. Mi dava però fastidio e la  cacciavo con un forte movimento delle mani, dicendo "via, via, weg, weg!" Ma anche se mettevo la testa sotto al lenzuolo, la zanzara continuava con la sua melodia insistente, cercando la mia testa. Si sentiva sola, cercava compagnia? E la mia mossa con le mani per mandarla via era forse per lei come un vento devastante? Alle due feste buddhiste dove sono stata invitata tempo fa si parlava di rispettare tutti gli animali perchè potrebbero essere reincarnazioni di persone a noi care. Questa zanzara chi sarà stata in una vita precendente? Questi miei pensieri ballerini mi distraevano e mi facevano sorridere .
Su internet ci sono molti siti dedicati alle zanzare. Al mondo ne esistono cica 3000 specie di cui circa 60 solo in Italia. Insetti piccoli e fragili responsabili della diffusione di alcune delle più gravi malattie al mondo, come la malaria (438.000 morti nel 2015), la dengue (22.000 vittime l'anno) o la febbre gialla (30.000 morti l'anno).
Insomma, l'uomo è circondato da tante insidie dalle quali spesso non sa difendersi.
Per non essere morsi dalle zanzare però c'è un rimedio. Ingerendo il complesso di vitamine B oppure pasticche di lievito di birra si tiene lontano questo fastidioso insetto dato che l'odore della pelle diventa per loro sgradevole.  Le zanzare maschi comunque non pungono. 




giovedì 27 ottobre 2016

Micetta Gina



Appena arrivata

Da tempo Livia, Flaminia e anche Sigrid desideravano un gatto. Sigrid, per curiosità, ha dato un'occhiata su internet e ha visto che in una fattoria verso il nord c'era una nidiata di sette gattini che cercava casa anche prematuramente perchè la mamma gatta si era completamente disinteressata dei suoi figlioli. E così hanno deciso di andare a vedere e eventualmente scegliere una femminuccia. Lunedì 10 ottobre, quando Kevin è tornato dal lavoro, sono andati tutti e quattro in macchina nella fattoria che si trova nella regione di Purmerend e sono tornati a casa con una deliziosa gattina di sei settimane (essendo nata il 27 agosto). Le è stato dato il nome Gina. Quella sera le bambine erano così eccitate che si sono alzate dal letto un paio di volte e sono scese per accarezzare la gattina. La mattina dopo Flaminia si è presentata nella stanza dei genitori, tutta vestita, pronta a scendere in basso per salutare Gina. Erano le 5! Sigrid ha convinto la figlia a tornarsene a letto perchè Gina, piccola com'era, per crescere aveva bisogno di molto sonno. Sigrid mi ha mandato le prime foto: è tenera e bellissima. Con passetti cauti perlustra l'ambiente per lei nuovo, fa le fusa quando viene accarezzata, si trova bene nella sua cuccia, mangia con gusto e fa i suoi bisogni nel posto giusto. Così piccola e già educata! Flaminia le da dei bacetti sulla testolina e Livia dice che è la più bella gattina del mondo.
I giorni seguenti le compagnette di scuola di Livia e Flaminia sono venute a turno per fare la conoscenza di Gina. E Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia sono più che innamorati del nuovo membro della famiglia. Già dopo qualche giorno la piccolina è riuscita ad arrampiccarsi sul divano per annidarsi sulle ginocchia di Sigrid dove dopo le carezze accompagnate dalle fusa si è addormentata profondamente. Quando Sigrid ad un certo punto si è dovuta alzare si è trasferita sulle ginocchia di Kevin. 




Kevin non è abituato ad un animale domestico ma Gina lo intenerisce e ha persino portato le sue foto a lavoro per farle vedere ai colleghi. Sono tutti concordi nel dire che la casa è più bella e completa con Gina. Hanno interpellato un veterinario su come alimentarla in modo sano ed il suo pelo è diventato più folto e lucido. Ha imparato a giocare con un filo che le viene mosso davanti, ma gioca anche da sola ed è vivacissima. Fa dei salti buffissimi con la coda alzata dritta. Io posso seguire tutto l'andirivieni perchè quasi ogni giorno Sigrid mi informa brevemente per telefono su prodezze e progressi di Ginetta che adesso ha tre nomi. Le bambine hanno detto alla mamma che, dato che loro ne hanno tre di nomi, bisognava aggiungerne altri due a Gina. E adesso il suo secondo nome è Lara e il terzo Gioia, perchè, dice Livia, Gina è la gioia della casa.
Una settimana fa Sigrid dopo le spese è tornata a casa e ha chiamato subito Gina, Gina! Se non dorme viene sempre di corsa. Non è venuta; passava il tempo e niente Gina. Sigrid l'ha cercata in tutta la casa, ma niente. E' andata quindi a cercare nella stradetta: chissà se nell'uscire un'ora prima, pur avendo fatto molta attenzione, Gina poteva essere sgusciata fra le sue gambe uscendo per strada. Niente gattina fra tutti i vasi delle piante. Sigrid ha avvisato i vicini ed è tornata dentro casa con le gambe tremanti dall'emozione. Poi Livia e Flaminia hanno guardato in tutti gli angoli della casa finchè Flaminia ha dato un urlo di trionfo: "Trovata!" Stava dormendo nell'alto cesto di vimini in mezzo ai giocattoli e le bambole. Come ha fatto ad entrarci?





Sigrid dice che la gattina è venuta da loro nel momento giusto, i tempi erano maturi. E non aveva immaginato che tutti avrebbero provato tanto affetto per lei in così poco tempo. Sigrid, tra tutti, è quella che accudisce di più Gina, quasi come fosse una terza figlia. La micia quando sta sulle ginocchia di Sigrid le sale su fino al collo e la guarda negli occhi in adorazione. 
Per il momento Gina ha ancora paura del suono del pianoforte e dell'aspirapolvere. Crescendo se ne abituerà.
Sigrid mi ha chiesto: "Mamma, quanti anni avevo io quando è venuta da noi Poesjemauw?" Ho speso un pò di tempo a cercare nei miei diari ed ho trovato la data: 16 ottobre 1972, perciò Sigrid aveva da poco compiuto 4 anni. Poesje era una gattina neonata e l'ho cresciuta con il contagocce. Ne ho già parlato tempo fa e lo farò ancora  nel prossimo post.

venerdì 2 settembre 2016

I miei ultimi collages

Quando per qualche giorno non aspetto ospiti per pranzo e cena, e perciò il tavolo in cucina è a mia disposizone, mi assale la voglia di cominciare un collage. Per farne uno impiego ore, no, giorni. Accumolo riviste e dépliants per questo scopo, biglietti d'autobus, bustine del tè e più ne ho più ne metto. Allora taglio, dispongo, disfaccio, cambio tutto e comincio da capo, mi dispero, mi rallegro.  E' una sofferenza e un diletto. Alla mattina quando mi alzo dal letto o quando torno dalle spese il collage in  lavorazione mi attira come una calamita e mi faccio assorbire senza indugio.   
Finalmente soddisfatta incollo, e allora può succedere che si sposti un frammento, quindi mi ingegno a rimediare e la composizione assume un aspetto leggermente diverso, forse anche migliore del previsto. Come regola il neonato lo guardo con soddisfazione per un pò e poi finisce in una cartella con i suoi fratelli e, da madre snaturata quale sono, non ci penso più. Nella mia mente già sto ponderando un'altra creatura.
Jan è curioso dei miei ultimi lavori e David ne ha fatto qualche foto per questo post affinchè Jan li possa guardare.
Come si vede ci sono due tipi di collages. 
 Le misure di ognuno di questi collages sono cm 29,5 x 21











Trittico

giovedì 1 settembre 2016

The Shute Institute e Medicina Ortomolecolare



Shute Institute

Negli anni '90 compravo spesso la rivista Wanted in Rome che usciva ogni secondo mercoledì del mese e che dedicava una pagina agli eventi a Roma. Andavo così a qualche concerto, in compagnia o da sola. I concerti di cori italiani o stranieri mi piacevano in particolar modo. Quando cominciava la stagione dei concerti mi spostavo con bus e piedi fino alla chiesa di Sant'Ignazio, vicino al Pantheon, per assistere al concerto corale che cominciava alle 21.00 e me lo godevo intensamente.
Anche i bazars (mercatini) piacevano a me, ai miei figli e alle amiche. Nella primavera del 1996, un sabato, nel bazar della Chiesa Metodista di fronte a Castel Sant'Angelo, fra le centinaia di libri scritti in diverse lingue ne ho scelti alcuni. Uno, intitolato Body, Mind and the B Vitamins e scritto da Ruth Adams & Frank Murray con una prefazione di Abram Hoffer, M.D.,Ph.D. Il libro tratta un argomento all'epoca per me nuovo: come guarire attraverso l'uso delle vitamine. L'ho letto e riletto. Ce l'ho ancora e ogni tanto lo consulto. In alto sulla copertina c'è scritto: The First Complete Book Written About The Amazing B Vitamins And How They Fight Physical Ills, Mental Illness, Depression And The Stresses Of Modern Life. Il libro è del 1981 ed è la settima edizione. Ero sorpresa che venisse menzionato un istituto che si trova a London, Ontario, Canada, la città dei miei familiari. I medici di questo Shute Institute curano i loro pazienti con una nutrizione naturale e megadosi di vitamine e minerali. Questo metodo di curare si chiama Medicina Ortomolecolare. Il due volte premio Nobel, il biologo Linus Pauling, ha coniato il termine "ortomolecolare" nel suo articolo del 1968 Psichiatria Ortomolecolare pubblicato sulla rivista Science. Ortho in greco significa "corretto" o "giusto" e molecola è la struttura più semplice che consente di visualizzare le caratteristiche di un composto. La Medicina Ortomolecolare descrive la pratica di prevenzione e trattamento delle malattie fornendo il corpo di una quantità ottimale di sostanze naturali. Nel 1933 i cardiologi Wilfrid e Evan Shute sono stati alcuni dei primi medici ad utilizzare grandi dosi di vitamia E per il trattamento delle malattie cardiache. Dal 1954 in poi i fratelli Shute hanno trattato 30.00 pazienti affetti da malattie cardiache con risultati miracolosi. Purtroppo, quando hanno cercato di pubblicare i loro risultati nelle riviste mediche, i loro lavori scientifici sono stati respinti e l'establishment medico ha continuato a ignorare i loro risultati per altri 40 anni. La società medica era veemente nei loro confronti esprimendo un forte dissenso, addirittura boicottandoli durante le conferenze mediche internazionali, e i medici che assistevano alle letture dei fratelli Shute venivano espulsi.
La prova che la vitamina E può prevenire e curare le patologie cardiache è ormai incontrovertibile. Nel 1992 i ricercatori dell'Università del Texas hanno riferito che la vitamina E protegge   dall'aterosclerosi (induramento delle arterie). Nel 1993 i ricercatori della Harvard Medical School hanno pubblicato uno studio che mostra che la supplementazione di vitamina E previene le malattie cardiache.
Il crescente apprezzamento oggi del ruolo di vitamina E (d-alfa tocoferolo) nella prevenzione e guarigione delle malattie cardiovascolari è dovuto principalmente ai due grandi medici canadesi Evan e Wilfrid Shute, pionieri della Medicina Ortomolecolare che con esiti positivi curavano anche la claudicazione intermittente e  le gravi ustioni.
Nel luglio del 1997 sono andata in Canada per trovare mia madre, i miei fratelli e le loro famiglie. Un giorno sono andata allo Shute Institute. Una gentile signora che fungeva da segretaria mi ha ricevuto. Ho espresso il mio desiderio di sapere quali vitamine dare a mio marito che in gennaio aveva subito una grande operazione. Mi ha detto che essendo periodo di vacanze molti medici erano assenti però, se  le facevo avere una lista dei disturbi che aveva mio marito, l'avrebbe mostrata allo specialista che mi avrebbe dato un consiglio. "Ma", diceva, "lei vive con un malato e sarà sotto stress, perciò scriva anche dei suoi problemi." I libri pubblicati da loro erano purtroppo esauriti ma era possibile trovarne qualcuno nel negozio di libri usati City Lights. E ne ho trovati tanti, anche di diversi autori.
Qualche anno fa Jan mi ha portato dall'America due libri del biologo e professsore universitario Andrew W.Saul Ph.D. Doctor Yourself e Fire Your Doctor. Libri che promuovono lo sviluppo della medicina del ventunesimo secolo: la Medicina Ortomolecolare. Da più di 30 anni il dott. Saul è uno specialista di guarigione naturale. Ha aiutato migliaia di persone a ripristinare la propria salute senza farmaci o interventi chirurgici. Questo ramo della medicina fa uso di mega dosi di vitamine e minerali. Piccole quantità non danno risultati. Ancora ci sono medici secondo cui vitamine e minerali sono inutili se non addiritura nocivi. In America ogni anno più di 100.000 persone muoiono per gli effetti collaterali (iatrogenesi) delle medicine prescritte loro negli ospedali o privatamente. Più morti che non quelli affetti da cancro o malatie cardiache. E non c'è medicina senza effetti collaterali. E sempre più medicine vengono prescritte ai bambini: un mercato nuovo e redditizio per le case farmaceutiche.
Nel 2003 Carolyn Dean MD ND ha scritto il libro Death by Modern Medicine che è stato pubblicato nel 2005 con prefazioni dei dottori Abram Hoffer, Joseph Mercola e Julian Whitaker. Questo libro indentifica gli aspetti tragici di un sistema medico che nella sua breve storia di circa 80 anni è riuscito a uccidere decine di milioni di persone, vittime di danni iatrogeni. Nella lista dei famaci accusati figura anche il Prozac che sta causando suicidi, omicidi e malattie cardiache. Il libro ha vinto il 2006 Independant Published Book Award for Most Progressive Book. Nel 2014 è stato edito per la terza volta.
Il Dr. Saul raccomanda una dieta più possibile vegetariana, ne elenca tutti i vantaggi e consiglia le diete da seguire e quali integratori prendere.
Menziona anche in diversi capitoli la vitamina D e, invogliata,  ho fatto una ricerca su internet vedendo che diversi medici hanno scritto libri concernenti questa vitamina:
Dr. Soram Khalsa: Il Potere Curativo della Vitamina D - Vitamin D revolution - come prevenire e curare osteoporosi, diabete, rachitismo, sclerosi multiple, influenza, cancro, dolore cronico, asma, deterioramento cognitivo senile, fibromialgia e molto altro.          
Dr. Mercola: Vitamin D3 and Solar Powwer for Optimal Health.
Dr. Sarfraz Zaidi M.D. The Power of Vitamin D
Michael F.Holick, Ph.D., M.D. The Vitamin D Solution
L'Accademia Americana di Dermatologia e l'industria dei protettivi solari hanno svolto un trentennale lavaggio del cervello alla popolazione mondiale con l'incalzante messaggio che non ci si dovrebbe mai esporre alla luce solare diretta perchè può causare il cancro della pelle e condurre alla morte. Il dott. Holick ha pubblicato il suo primo studio scientifico nel 1970. Ne sono seguiti a centinaia ed oggi si può dire che egli sia la principale autorità mondiale sulla vitamina D. Tuttavia il supporto del dottor Holick a quella che lui chiama "sensibile esposizione al sole" è talmente criticato che è stato licenziato dal Dipartimento di Dermatologia della Boston University Medical Center. Il Dr Holick afferma che gli esseri umani necessitano di 1000 IU di vitamina D al giorno, o di essere esposti al sole. Bastano dai 5 ai 10 minuti, braccia e gambe, 3 volte alla settimana. I neonati fino ai 12 mesi necessitano di 400 IU al giorno. La gente di colore ha bisogno di dosi più alte. Esporsi al sole con moderazione è importante per una buona salute. Dovremmo apprezzare il sole per i suoi benefici e non abusarne. 
Forse i libri del dottor Saul sono stati tradotti in italiano. Tutti dovrebbero leggerli.
Noi tutti in famiglia dal 1981 siamo vegetariani e ingeriamo integratori di vitamine e minerali, ma vorrei avere un medico esperto che ci seguisse e ci consigliasse le giuste dosi perchè ogni persona ha diverse esigenze.  
Comunque i libri danno un aiuto.







sabato 27 agosto 2016

Terremoto





La notte scorsa non riuscivo a dormire e mi sono messa a leggere seduta sul bordo del letto. Il libro, molto bello, mi catturava. Erano le 3.35 e lievi rumori in casa mi hanno distratta, era come se qualcuno si spostasse per la casa, sentivo un forte tremolio e come se mi girasse la testa. Mica stavo male, così, all'improvviso? No, non ero io. Sentivo sotto i piedi una vibrazione nel pavimento, il letto si muoveva. Guardavo in sù e il lampadario traballava come anche un piccolo quadro appeso sopra il mio tavolo di lavoro e immediatamente ho esclamato dentro di me: ah, un  terremoto! Non avevo paura, pensando che qui non può succedere niente perchè il palazzo è solido, ma ero avvolta da una sgradevole sensazione. L'ho capito all'istante perchè gli stessi sintomi li avevo vissuti già altre volte, una volta in questa casa e un paio di volte nelle case precedenti. La mia preghiera è stata: "che non  siano recati danni a esseri viventi, niente morti e sofferenze". Un'ora dopo ho percepito un'altra scossa, più leggera.
In mattinata ho scritto una mail a Jan raccontandogli l'avvenimento e David mi ha telefonato da Barbarano, anche là si erano sentito le scosse, e Rachele, la sua collega del Liceo Artistico, gli aveva mandato un messaggio che ad Ascoli Piceno dove stava dai suoi in vacanza il terremoto si era sentito fortissimo, c'è stato panico. Quella notte ci sono state 39 scosse in poco più di tre ore, avvenute tra Lazio, Umbria e Marche. 
60 secondi. Tanto è bastato al terremoto per radere al suolo centinaia di abitazioni ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Questi tre paesi sono considerati tra i borghi più belli d'Italia..
Sono passati un pò di giorni. Fino ad ora ci sono state 1332 scosse dall'inizio dell'evento sismico. 284 morti. Paesi rasi al suolo. Il bellissimo paesino che David ha visto con ammirazione tornando da Ascoli non esiste più. Lutti, dolore, tragedie. Ancora vittime. Scavatrici ancora in funzione e gente che continua a scavare con le mani in cerca dei propri cari sotto le macerie. La gente dorme nelle tende.

Cure anti-cancro alternative






Tra i tanti siti che trattano il tema Cure alternative del cancro c'è quello dello scrittore Andrew Scholberg, un sostenitore della libertà di scelta di cure alternative e giornalista nel campo medico.
In America il presidente Ronald Reagan aveva un cancro al colon ed è stato operato. Poco dopo i medici l'avvertirono che con ogni probabilità le cellule tumorali si sarebbero diffuse fino al fegato e ad altri organi. Come altre celebrità e reali d'Europa, il presidente Ronald Reagan è andato in Germania per curare il proprio cancro. Gli americani sarebbero rimasti scioccati se avessero saputo che il proprio presidente, mentre era ancora alla Casa Bianca, voltava le spalle ai trattamenti e alle cure americani. Reagan è andato segretamente in una clinica tedesca è si è sbarazzato del cancro vivendo altri 19 anni. E' morto a 93 anni senza alcuna traccia di tumore (anche se durante il suo mandato presidenziale gliene erano stati diagnosticati 3 diversi tipi). Perchè ha scelto la Germania? Perchè gli oncologi tedeschi sono i migliori e grazie a loro c'è un progresso nel campo delle ricerche sul cancro. Ma vengono chiamati ciarlatani dall'oncologia istituzionale americana. Non c'è da stupirsi che il presidente Reagan e altre celebrità come Liz Taylor, Suzanne Somers, Anthony Quinn, William Holden e reali europei fra i quali la principessa Caroline hanno scelto i trattamenti tedeschi, più dolci e gentili, e praticamente senza effetti collaterali: nessuna perdità di capelli, niente nausea e chirurgia sfigurante. Uno dei migliori medici tedeschi ha detto: "I medici danno chemio, chemio, chemio e i pazienti muoiono, muoiono, muoiono". Lo stesso brillante chirurgo insiste che è inutile avvelenare i pazienti con massime dosi di chemio e che sono inutili anche i drastici e deturpanti interventi chirurgici che i medici americani danno per scontati.
Naturalmente questa informazione è stata soppressa perchè avrebbe distrutto l'industria del cancro in America, che, dietro il governo, è il secondo più grande datore di lavoro degli Stati Uniti.
Reagan era probabilmente sotto enorme pressione politica e medica e ha dovuto tenere la bocca chiusa.
I medici in Germania trattano oltre il 50% del loro pazienti affetti da cancro con l'estratto di vischio. Il vischio è una pianta medicinale potente, viene utilizzato per il trattamento di molte cose ma è soprattutto efficace sui tumori. 
Il giornalista Andrew Scholberg  ha fatto accurate ricerche sul posto intervistando i medici alternativi tedeschi e ha scritto il libro German Cancer Breakthrough nel quale ha inserito la lista delle 7 maggiori cliniche. Queste cliniche sono a misura d'uomo, sono accoglienti, sembra di stare in una casa privata, ci si sente a proprio agio e ogni paziente riceve molta attenzione.
Nel 2014 Andrew Scholberg, insieme a Frank Cousineau, ha pubblicato anche un libro sui migliori oncologi alternativi americani intitolato America's best cancer doctors and their secrets. Questo libro è una guida ai 16 migliori medici alternativi e alle loro cliniche, dando anche nomi, numero di telefono, indirizzi e-mail e siti web. Informazioni che la FDA e l'industria farmaceutica non vogliono far trapelare.
Suzanne Somers è un'attrice, cantante, scrittrice e portavoce della salute. Molti anni fa ha avuto un tumore al seno trattato in America in modo convenzionale e senza risultati. Con una terapia tedesca è da molti anni senza tumore e ha scritto il libro Knockout, doctors who are curing cancer.
C'è un altro libro, scritto da G.Edward Griffin, scrittore, docente e regista, che si intitola A world without cancer - The Story of Vitamin B17.  In questo libro l'autore dice che come la pellagra e lo scorbuto, il cancro è causato da una carenza nella dieta: la sostanza che manca è la vitamina B17 che nella sua forma purificata e preparata per la terapia del cancro è nota come Laetrile. Questa teoria non è approvata dalla medicina ortodossa. La FDA, l'AMA e l'American Cancer Society l'hanno etichettata come frode e ciarlataneria. Negli Stati Uniti la totalmente corrotta Food and Drug Administration (FDA) ha di nuovo iniziato a perseguitare cliniche di medicina naturale che utilizzano Laetrile liquido (vit.B17).  
Perchè la medicina ortodossa ha mosso guerra contro questo approccio non farmacologico? L'autore sostiene che la risposta è da ricercarsi non nella scienza ma nella politica, e si basa sulla nascosta agenda economica e di potere di coloro che dominano l'establishment medico. Con miliardi di dollari spesi ogni anno per la ricerca, con altri miliardi incassati con la vendita di farmaci correlati al cancro, e con la raccolta di fondi, ci sono sempre più persone che vivono degli abbondanti introiti sorti attorno all'industria del cancro. Se la soluzione ai problemi dovesse essere trovata in una semplice vitamina, questa gigantesca industria potrebbe essere spazzata via in una notte. Il risultato è che la politica sulla terapia del cancro è più complicata di quanto lo sia la scienza. Parole del medico ayurvedico e scrittore Deepak Chopra M.D : "More people live off cancer than die from it".
Il libro di Abram Hoffer e Linus Pauling (premio Nobel) "Guarire il cancro" parla delle terapie a base di vitamine e farmaci naturali, del ruolo degli antiossidanti, di come rinforzare il sistema immunitario e migliorare la qualità della vita. Migliaia di casi di guarigione. Megadosi di vitamina C somministrate endovena. La vitamina C uccide le cellule cancerogene senza distruggere quelle sane. Il libro è arricchito di un capitolo che affronta le controversie scientifiche sollevate dal caso, l'analisi della cosiddetta industria del cancro, lo scetticismo medico e del personale sanitario nei confronti di questo tipo di trattamento e le false informazioni divulgate a riguardo.
Ho trovato un altro sito: Anti NWO - Anti New World Order.XOOM.IT di Alberto R.Mondini, presidente dell'Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro. L'articolo che segue si intitola "Chemioterapia, una pratica assassina".  A.R.Mondini ha scritto dei libri, Il Tradimento della Medicina. 1) La chemioterapia non guarisce dal cancro, ma uccide. 2) Il suo uso trova fondamento solo negli interessi economici delle ditte farmaceutiche. E Kankropoli, la mafia del cancro, che per la prima volta in Italia rivela il business criminale che sta dietro a tanta sofferenza.
La medicina ufficiale boicotta le cure alternative.
Mentre i tedeschi ottengono la copertura assicurativa per queste cure, gli americani le devono sborsare di tasca loro. Le spese in Germania sono la decima parte di quelle in America.
Max Gerson era un medico tedesco che ha usato la dieta e altri trattamenti naturali per affrontare il cancro. La teoria e la realizzazione del suo trattamento possono essere trovati nel suo libro, scritto nel 1958: A Cancer Therapy: risultati di cinquanta casi. Il suo approccio è diretto al corpo intero e non solo all'area dove sono localizzate le cellule tumorali come usa fare la medicina ortodossa. La parte fondamentale della terapia consiste in una dieta rigorosa, supplemeni nutrizionali e clisteri e ha lo scopo di liberare il corpo dalla tossine e rafforzare il sistema immunitario. Nello stesso anno dell'uscita del libro la Medical Society della Contea di New York lo ha sospeso dalla pratica medica e ha interrotto la sua collaborazione con l'ospedale. C'è sua figlia Charlotte che continua l'attività del Gerson Institute in Messico.
E poi incontro un sito che parla del Dottor Giuseppe Nacci, medico chirurgo, specialista in Medicina Nucleare. Ha scritto diversi libri, uno si intitola Mille piante per guarire dal cancro senza chemio e un altro Diventa Medico di Te Stesso che è stato premiato dall'Associazone Mare Nostrum di Wildon  come miglior libro a tema scientifico dell'anno 2006. Per i suoi studi i sindaci di Trieste e Padova lo hanno insignito del Sigillo delle loro città e il rettore e il Senato accademico dell'Università di Padova gli hanno conferito il premio "Città di Padova 2008". Nonostante l'alto riconoscimento dei suoi studi e il felice esito delle sue cure, l'Ordine dei Medici di Trieste ha deciso di sospenderlo perchè le sue cure non sono in linea con quelle ufficiali. Questo articolo è stato pubblicato da "Il Piccolo" il 26 marzo 2009. Finisce con le parole: "Ridateci la possibilità di scegliere come curarci con il medico di fiducia".
Il Dottor Nacci, considerato che le normali terapie dei tumori (radioterapia, ormonoterapia e soprattutto chemioterapia) presentano fortissimi effetti collaterali ha sviluppato uno studio per la cura del tumore secondo il metodo Gerson. Tale metodo, seguito con molto successo in parecchie cliniche all'estero, si basa principalmente su un apporto vitaminico e fitoterapico accompagnato da una dieta. Tutto ciò è stato ampiamente illustrato nel suo libro Diventa Medico di Te stesso.
Thomas Jefferson, presidente americano, ha detto: "Se la gente lascia che il governo decida che mangiare e quale medicine prendere, i loro corpi si trovano in poco tempo in condizioni pessime come le anime che vivono sotto la tirannia."
Nel sito BH - Beyond Headlines. il Dr. S.Joshi, scienzato del Bangalore da 25 anni impegnato nella ricerca di cure con le erbe, afferma: "Dal cancro non si guarisce con strumenti chirurgici, ma con una dieta vegetariana e con erbe medicinali".
Parole del Dottor Giuseppe Nacci: "Molto spesso la semplice verità non viene creduta: su una cinquantina di persone affette da cancro e che decidono di subire la chemioterapia, un solo fortunato sarà ancora in vita dopo soli 5 anni dal primo ciclo di chemioterapia".
Una frase che ho letto su uno dei siti e che mi ha colpito: "The Pharmaceutical Industry does not create cures, they create customers".






 




mercoledì 10 agosto 2016

La chemoterapia uccide.





Cercando su internet "Side effects of chemotherapy" mi sono imbattuta in tante pagine che trattano questo argomento. Un sito dice: Cure your own cancer, chemo kills. Ne trascrivo una parte:
Il trattamento del cancro è un grande business, è un affare da almeno 200 miliardi di dollari l'anno. Eppure il 98% dei trattamenti convenzionali del cancro non solo fallisce miseramente ma è quasi una garanzia per fare ammalare di più. Quel che è peggio: i Poteri stanno sopprimendo le cure naturali che potrebbero aiutare decine di migliaia di persone a guarire e a vivere senza cancro con poca o nessuna dipendenza da droghe, chirurgia o chemoterapia. Il trattamento del cancro negli Stati Uniti è una delle cover-ups (cose tenute nascoste, celate) più sfacciate nella storia della medicina. Basta! Meritiamo di sapere la verità sulla criminalità oncologica e sui pericoli della chemoterapia, sui trattamenti convenzionali e il business intorno al canro.
La chemoterapia uccide più del cancro. Volete una prova? Lo sapete che 9 su 10 oncologi rifiuterebbero la chemo se avessero il cancro? Nonostante ciò spingono i loro pazienti verso la chemoterapia e la chirurgia subito dopo la diagnosi.
Non sarebbe un'esagerazione dire che la maggior parte delle persone che muoiono di cancro in realtà muoiono per i trattamenti anti-cancro.
Insomma: non lasciatevi ingannare: l'industria del cancro è corrotta e disonesta. Per fortuna sempre più persone si stanno svegliando e stanno cercando trattamenti e terapie alternativi più sicuri ed efficaci.
Un altro sito che si chiama What the Cancer Industry does not want you to know dice tra altro, tradotto: Chemoterapia e Radiazioni stimolano la crescità del cancro. Il trattamento del cancro è la principale causa di tumori secondari (metastasi). La chemoterapia uccide il sistema immunitario. L'industria intorno al cancro distrugge o marginalizza cure sicure ed efficaci, promuovendo al contempo i suoi brevettati, costosi e tossici rimedi che fanno più male che bene.
In questo sito tanti medici esprimono la loro opinione negativa nei confronti delle cure convenzionali. Il Dott.Charles Mathe, oncologo francese, scrive: Se avessi il cancro non andrei mai in un centro standard di trattamenti del cancro. Solo le vittime di tumori che rimangono lontano da questi centri hanno una possibilità di guarigione.
Nel suo libro The Topic of Cancer: When the Killing has to stop, Dick Richards riferisce di autopsie che dimostrano come pazienti malati di cancro muoiano per via dei trattamenti convenzionali prima ancora che il tumore sia riuscito a far danni.
Leggo anche questa frase: E' decisamente inquietante e triste che centinaia di migliaia di persone vengano uccise ogni anno in tutto il mondo dal veleno della chemoterapia.
Un altro sito The Truth about Chemotherapy dice fra altro: Invece di guarire il tumore la chemoterapia ne provoca altri (tumori secondari).
Dr. Glenn Warner è stato uno degli specialisti del cancro più qualificati negli USA. Ha usato con grande successo trattamenti alternativi sui suoi pazienti affetti da tumore. Ha detto: "Abbiamo un'industria multi-milliardari che sta uccidendo la gente a destra e sinistra, solo a scopo di lucro."
Nel 2005 i direttori del più grande centro di ricerca sul cancro del mondo a Houston, Texas, hanno annunciato che la principale causa del cancro non è genetica. Nonostante la loro importanza questi rapporti sono stati ampiamente trascurati dalle grandi testate.
Intorno al cancro fiorisce un grande business. Purtroppo la "ricerca sul cancro" is far more of a business than a healing art .
L'industria farmaceutica (Big Pharma) vuole che tu sia malato: un paziente guarito è un cliente in meno.
Farò una ricerca sulle cure alternative e ne scriverò nel prossimo post.

Barbara

Nel quartiere della Balduina dove abitavo pima avevo tre amiche molto care. Da quando mi sono trasferita all'Esquilino sono andata a trovarle regolarmente e ci sentivamo per telefono. Antonietta è morta un paio di anni fa mentre ero in Olanda e Lily che ha problemi di salute è venuta una volta da me insieme al marito per vedere la casa nuova. Barbara con i suoi mal di schiena è venuta anche lei una sola volta accompagnata dalla governante rumena. Con Barbara eravamo in contatto anche attraverso le emails. Da un pò non la sentivo, sapevo che non stava bene e così giovedì 23 giugno l'ho chiamata al telefono per chiederle come stava e per chiacchierare come al solito un pò del più e del meno. L'anno scorso sono state fatte delle radiogafie alla sua schiena che le dava molto fastidio e così per caso hanno scoperto che aveva un tumore ai polmoni. Ha cominciato con la chemoterapia e con ciò ha cominciato a sentirsi spesso male. Al telefono ha risposto la sua governante Mariuccia dicendomi che Barbara aveva la parte destra del corpo paralizzata e che ormai non si alzava più dal letto, non parlava più e spesso era come se fosse in coma. Anche un paio di mesi fa le era successa la stessa cosa ma poi si era svegliata e le era venuta persino la voglia di andare nella sua casa al mare, ma adesso la situazione sembrava molto critica. Ho detto: "Vengo lunedì prossimo a trovarla."
Mariuccia ha aperto la porta dicendomi che ormai Barbara era in coma costante e il tumore si era esteso al cervello, con metastasi. Vedendola sul suo letto non era più la Barbara delicata e magrolina che conoscevo da sempre, con una faccia gonfia era completamente diversa. Respirava pesantemente, con gli occhi chiusi: era lontana da noi. Mi è venuto da dire: "Barbara mi riconosci?" E miracolo: Barbara ha aperto gli occhi e mi ha guardato con un sorriso per ricadere un istante dopo nel coma per non uscirne più.
E' venuta la dottoressa per visitarla e per dare indicazioni a Mariuccia. Io nel mentre aspettavo in soggiorno dove su una poltrona stava dormendo una delle gattine di casa. E' entrata anche l'altra gattina di nome Virgola, chiamata così perchè la punta dura della sua coda è piegata a forma di virgola. L'ho chiamata: "Virgola!"  E' venuta da me di corsa. Ha messo la testolina nella mia mano tesa e si è fatta accarezzare a lungo con voluttà, poi si è messa a rotolare sul mio borsone che era appoggiata per terra finchè, esaurite le energie, se n'è andata. Una volta Barbara mi ha detto che solo a me fa queste feste. Io ho replicato che forse Virgola sente che ho un debole per i gatti avendone avute anch'io due, due gatte molto amate.
Andando via ho abbracciato l'impareggiabile Mariuccia. Non ho più voluto entrare da Barbara, volevo ricordare quel sorriso e tutti i sorrisi e parole che ci siamo scambiati negli anni (ci siamo conosciute negli anni '80). Io ero una gattara, portavo ogni giorno da mangiare a colonie di gatti abbandonati nella nostra zona. Barbara ogni tanto mi accompagnava e a casa sua mi mostrava il gatto randagio a cui  offriva nel suo giardino un tetto e cibo, un gatto buffo e divertente. Non dimenticherò le passeggiate fatte insieme nel parco/riserva di Monte Mario, riposandoci su una panchina con vista sulla città, parlando di fatti della nostra vita. Ogni cane che incontravamo Barbara l'accarezzava. Amava cani e gatti. Non molto tempo fa mi ha detto che quelle passeggiate lei le considerava fra i momenti più belli della sua vita.
Due giorni dopo la mia visita ho telefonato per chiedere notizie. Una cugina di Barbara a me sconosciuta ha risposto dicendo che Barbara la notte aveva finito di vivere. Ho fatto le mie condoglianze aggiungendo di aver perduto un'amata amica. La cugina mi ha chiesto: era lei con la quale Barbara andava a camminare?
Barbara leggeva anche i posts del mio blog scoprendo così con meraviglia passaggi della mia vita a lei ignoti.
I nostri mariti si erano conosciuti prendendo lo stesso autobus, Pino andando alla RAI, Silvano andando al Tribunale di Piazza Cavour. Si apprezzavano, si erano presi in simpatia. Silvano era un gentiluomo. Barbara una gentildonna. Mi mancherà la sua sensibile amicizia.


sabato 23 luglio 2016

Sigrid a Roma ( 23 al 30 maggio)

Il 23 maggio abbiamo lasciato l'Olanda con pioggia e 14°. Arrivate a Roma era sera e la temperatura segnava 21°.  I giorni seguenti faceva più caldo e si è arrivati a 30°. Sigrid si trova molto bene in Olanda ma quello che le manca è il sole e durante questa permanenza a Roma se ne è fatta una scorpacciata. Il 15 luglio, finisce la scuola e il 19 partiranno tutti insieme per una vacanza in Sardegna, poi una settimana a Roma e una decina di giorni in Toscana nel solito Agriturismo. Tutti i nordici sentono il  bisogno di sole e caldo.
Qui a Roma Sigrid è andata un pò di volte in piscina che dista pochi minuti da Piazza Dante. Lei ed io abbiamo camminato per il Rione Monti con le sue boutiques a gestione artigianale, e poi una visita ad un mercatino dell'usato nella nostra zona non poteva mancare. Abbiamo osservato che è sempre più ricco di oggetti, alcuni molto belli. Un altro pomeriggio l'abbiamo destinato a Trastevere  con una sosta davanti al café San Calisto dove David ci stava aspettando. Sorseggiando una bibita abbiamo chiacchierato con David ed i suoi conoscenti del bar. Negli anni David ha conosciuto un mucchio di gente che come lui frequenta questo bar di tipo bohémien. Questa volta i suoi amici erano Renato che fa il traduttore, Andrea, che è rimasto poco perchè era il suo compleanno e la sorella gli offriva una festicciola, Massimiliano che è medico nutrizionista-estetico e la sua compagna Francesca che è editrice.  Fra di  noi si è svolta una conversazione calorosa e simpatica.
Per caso quel giorno era nel segno del nome Francesco. Prima di sederci al bar San Calisto abbiamo incontrato un'amica di Sigrid, Claudia, laureata in olandese come Sigrid, con il suo bambino Francesco. Al bar c'era Francesca e la sera David è andata a cena da Francesca e Francesco.
La carta d'identità di Sigrid era scaduta e perciò il pomeriggio del 26 maggio siamo andati con David all'anagrafe vicino alla stazione, ma siamo andati invano, i numerini erano già esauriti. La situazione in quegli angusti uffici affollati era incredibilmente misera e primitiva, disorganizzata, caotica, con file disordinate di gente giustamente nervosa: eravamo increduli che oggigiorno potesse ancora esistere un ufficio pubblico simile. Sigrid  ha poi risolto il suo problema all'anagrafe in Viale Trastevere.
Il 27 maggio abbiamo avuto come ospiti a cena due amiche di Sigrid con le quali in passato ha studiato: Cristiana, avvocato  e Rita, architetto. David, che conosce da sempre queste amiche, è rimasto con noi assieme alla mia amica Flavia che ha portato delle verdure squisite. Le "ragazze" hanno rievocato ricordi dei vecchi tempi, nominando compagni di studi e momento buffi. Quante risate. Cristiana, che ha tre bambini, ha detto che va al lavoro per riposarsi. Il compagno di Rita, Enrico, l'è venuta a prendere ed è rimasto un pò a conversare con noi.
Il 29 maggio Sigrid ed io siamo andate con tram e bus al mercato domenicale di Porta Portese che ci diverte sempre. Faceva caldo. Non era tardi quando siamo tornate e ho preparato un minestrone. David non ha mangiato con noi perchè aveva un pranzo a Trastevere con il suo gruppo Last Before Dinner. 





 
Sigrid alle 16.00 si è incontrata per un attimo con delle amiche olandesi che erano in visita a Roma per un paio di giorni. Dopodichè si è avviata da David in Trastevere dove ha conosciuto tutti i musicisti del gruppo nel bellissimo appartamento di uno dei loro managers. C'era una bella atmosfera e tutti erano molto simpatici. Poi si è incamminata verso casa e David l'ha accompagnata per un tratto. E' arrivata a casa stanchissima perchè tutti i tragitti li aveva fatti a piedi. Ha mangiato con grande appetito pasta con sugo di melanzane.
Il giorno dopo ha preso l'aereo per l'Olanda, David l'ha accompagnata alla stazione per prendere il treno che la portava a Fiumicino. Ha lasciato da noi un vuoto.


 

lunedì 18 luglio 2016

Amici di David a cena

 Il 2 giugno, due giorni dopo la partenza di Sigrid, c'è stata un'altra cena simile, ma questa volta erano amici di David. Due amici, Vito e Nicola con i quali ha frequentato tanti anni fa il Liceo Artistico. Negli anni si sono saltuariamente incontrati e stavolta è stato Nicola a decidere che era ora di una piccola rimpatriata. Sono venuti con le rispettive mogli: Vito con Fong che è di Taiwan e Nicola con Rita. Li aspettava la pasta con zucchine ed un'insalatona mentre loro hanno portato delle pizze, insalata di riso, tre bottiglie di buon vino e dolci. Io li conosco da sempre e così ho fatto parte della compagnia. Ed è stato divertente. Abbiamo gustato la cena e poi, come la sera di Sigrid e le sue amiche, anche questa volta hanno rievocato ricordi nostalgici scolastici, cercando con l'aiuto del  computer vecchi compagni e compagne con esclamazioni come: "Ma è rimasta uguale!". Oppure "Come è cambiato!" Scoprendo, spesso anche sorprendendosi, il mestiere che tanti di loro hanno intrapreso. Ripromettendosi di provare a prendere contatti con questo o quella.
Nicola è tecnico Rai-tv, Vito e Fong sono ambedue guide turistiche, hanno un figlio, Federico, di 25 anni che sta per laurearsi in architettura ed è fidanzato. Io non l'ho più visto da quando era piccolo.
L'8 giugno era per David l'ultimo giorno scolastico, cominciava la lunga vacanza estiva. I suoi alunni l'hanno abbracciato dicendo di come a loro sarebbe mancato. Quella stessa sera aveva un concerto con il suo gruppo che ha avuto molto successo. Fra il pubblico c'erano almeno 20 fra amici e colleghi di David. Se viene un amico o amica da fuori Roma per assistere ad un concerto di David e non trova un posto dove passare la notte viene a dormire da noi. Così ogni tanto c'è la collega Teresa e due volte è stato nostro ospite il collega Juri. Quando Juri è partito per Napoli, città dove abita, era talmente presto che noi eravamo ancora a letto. Ci ha lasciato questo messaggio: Grazie per l'ospitalità, la gentilezza, la grazia.


Torrente Mignone

Adesso faccio un salto in avanti nel tempo perchè voglio descrivere un fatto simpatico che è successo a David durante la sua  permanenza di tre giorni a Barbarano. Ci era andato il 13 luglio ed è tornato il 15. Il 14 ha fatto in compagnia di se stesso (da più di un anno la relazione fra lui e Laura è finita) una passeggiata di 6 ore nella natura selvatica etrusca, incredibilmente bella. Stanco della camminata nel calore asfissiante del pomeriggio si è riposato sotto un albero. Si è assopito per un'oretta ed è stato svegliato di soprassalto da un prurito al naso e si è trovato occhi negli occhi con un cavallo. L'animale per niente impaurito ha cominciato ad annusare il borsone di David nel quale era conservato il pranzo: frutta secca, una banana, anacardi e mandorle. Ecco la descrizione dell'avvenimento che David ha postato su Facebook con tanto di foto: "Distrutto dalla fatica mi sdraio all'ombra di un albero. Mi addormento. Mi risveglio all'improvviso: qualcuno sta giocando con il mio naso. Apro gli occhi. Enorme, appiccicato al mio viso, il muso di un cavallo che mi osserva e mi sbaciucchia naso e guance. Salto in piedi e il quadrupede, non contento di avermi spaventato, addenta e tenta di rubare la mia borsa. Lo rincorro."




sabato 16 luglio 2016

Haarlem, 17 maggio 2016 ed oltre.

Il 17 maggio era il mio compleanno, l'avevamo già festeggiato insieme a David prima che partisse per Roma. Ma a sorpresa ho ricevuto da tutti un bellissimo libro: Moedervlekken di Arnon Grunberg. Parla di uno psichiatra, del suo lavoro e della sua vita privata che ha come  protagonista sua madre anziana, cagionevole di salute. Il loro rapporto è affettuoso e, se qualche volta la madre riprende il figlio, è per amore materno. Lui questo lo sa e lo accetta con altrettanto affetto. Moedervlek in italiano significa neo o voglia, cioè una macchia sulla pelle. In olandese è un titolo azzeccato, si potrebbe tradurlo con "Macchie materne". L'ho letto con grande piacere tornata in Italia. Mi è anche arrivata  una cartolina da Jan e Jennifer, più una dalla mia amica Junko dalla Svezia. Nel pomeriggio  mi ha telefonato Jan e anche Irma e Henk mi hanno fatto gli auguri. Per un'oretta è venuta la mia amica Puck a trovarci. Era entusiasta della casa di Jan e di come era arredata. C'era comunque un pò aria di festa e così ho offerto un gelato a Sigrid e alle bambine nella gelateria italiana nella Grote Houtstraat.
La mattina del 19 maggio Livia è andata in gita con la sua classe a visitare la città di Leiden. E' stata riportata a casa dal papà dell'amichetta Rosa. Rosa è rimasta fin dopo cena. Sigrid frattanto è andata a prendere Flaminia a scuola con la bakfiets e con loro è venuta anche Merthe e anche lei ha cenato da noi.

Merthe e Flaminia


Anna, Flaminia e Sanne

Il 20 Kevin ha partecipato a Zeist ad una gara automobolistica. I partecipanti usavano la propria macchina. Kevin ha vinto all'inverso: è arrivato ultimo. Più tardi mentre Sigrid è andata a nuotare è venuta Elisa a salutarmi, aveva pe me due graziose piantine di gerani rosa. La prossima volta che David ed io veniamo in Olanda mi piacerebbe tanto andare da lei, da suo marito e dalle due figlie per mangiare nel loro locale a Spaarndam.
Quando  il 18 maggio ale 8 stavo facendo colazione nella Popelingstraat, vicino alla finestra, sentivo bussare sul vetro. Ho alzato la testa e con lietissima sorpresa ho visto le facce sorridenti di Kevin, Livia e Flaminia che mi salutavano. Passavano per la mia strada andando alla macchina per andare a scuola e lavoro. Come ero felice di vederli, tutti e tre bellissimi, di un altro pianeta.
Il 21 i genitori della scuola steineriana avevano, come ogni anno, organizzato la festa della primavera. Per fortuna il tempo era bello, sole e 21°. In ogni classe si svolgevano dei divertenti lavori manuali sotto la supervisione di uno o più genitori. In una parte del cortile i giovani potevano esibirsi in giochi antichi, nell'altra c'erano bancarelle con prodotti artigianali, bibite, dolci e panini fatti in casa, libri di seconda mano e vestiti usati. Con il ricavato si contribuisce alle spese scolastiche. In altri paesi questa scuola è d'élite, qui la retta è di soli 350 euro all'anno. Libri, quaderni e altro materiale vengono offerti dalla scuola. I genitori che non hanno la possibilità di pagare la quota annuale ricevono un aiuto dallo stato.


Il 22, appena finito di pranzare, Sigrid, Kevin e figlie sono andati a vedere un lavoro di teatro ad Amsterdam. Hanno portato l'amichetta Riochar in vece mia, io preferivo restare ad Haarlem per finire di incollare i disegni di Livia. Mentre ero indaffarata hanno bussato alla porta le nostre vicine Maria e Leny. Le avevo invitate a dare un'occhiata alla casa nella Popelingstraat ed è piaciuta moltissimo. Leny van Schaik dirige quattro cori e Maria l'assiste. Tempo fa ho già parlato di Leny in un mio post. E' bravissima. Mi ha detto di venire a cantare nel coro del venerdì la prossima volta che mi trovo ad Haarlem. Qualche anno fa ci ero già andata diverse volte ed erano ore speciali perchè Leny nel suo campo è una maga. 
Ho finito il mio compito di incollare i disegni e anche di finire un bel libro di 774 pagine perchè sono partita 4 giorni più tardi del previsto. Abbiamo avuto notizia dalla KLM che il giorno 19 ci sarebbe stato uno sciopero del personale a terra e per evitare scombussalamenti avrei potuto spostare gratis la mia partenza. Ci ha pensato Sigrid. Lei aveva da tempo prenotato per il 23 il suo viaggio romano per passare, come l'anno scorso, una settimana con David e me. Quindi abbiamo viaggiato insieme.
La mattina del 23 maggio Kevin e le bambine hanno bussato di  nuovo alla mia finestra, ci siamo salutati con un forte abbraccio, ci saremmo rivisti il 1° agosto a Roma. Ho fatto vedere alle bambine che sul tavolo c'erano per ciascuna due libri, un piccolo peluche e due euro. Kevin ci ha fatto sapere che dopo scuola le bambine sono andate di corsa a prendere i pensierini.

lunedì 11 luglio 2016

Haarlem , 15 maggio 2016.

Questo blog lo scrivo principalmente per le nipotine, per quando saranno grandi. Loro non scrivono (ancora) un diario e sicuramente si ricorderanno poco della loro infanzia; della vita dei genitori e dei nonni sanno poco o niente. Supplisco, in piccola parte, con l'aiuto delle poche parole scritte giornalmente sul mio diario. Che spesso non è altro che una minima cronaca. Come lo è quella che segue e che parla degli ultimi giorni della mia permanenza primaverile ad Haarlem.
Il 15 maggio, giorno dopo la festa di compleanno di Flaminia, sono venuti dalla Germania i genitori di Kevin, Irma e Henk. Kevin e Livia sono andati a prenderli alla stazione. Era da un pò che non li vedevo. Irma è tedesca e Henk è olandese della città di Emmen nella regione Drenthe dove anche Kevin e suo fratello sono nati. Durante i nostri precedenti incontri abbiamo parlato in modo non approfondito delle nostre vite e quindi non saprei cosa scrivere su di loro. La prossima volta che ci vediamo dovrò prendere degli appunti. Posso scrivere di Irma che quando tre anni fa siamo stati da lei e Henk in Germania aveva disposto con molto gusto fiori grandi e piccini in vasi e vasetti sistemati dappertutto nel luminoso soggiorno. Li ho ammirati.
Irma ed io ci siamo scambiate dei regalini: io compio gli anni il 17 e lei il 19 maggio. Irma è più giovane di me. Dopo il pranzo che consisteva in diversi tipi di squisito pane ed una grande varietà di companatico, tè e caffè, Sigrid e Kevin sono andati da soli a fare una capatina al mercatino artiginale al quale partecipavano due amiche. Da un pò di giorni faceva di nuovo piuttosto freddo: la temperatura massima era di 12°.  Henk e Irma hanno giocato a carte e ad altri giochi da tavolo con Flaminia che si divertiva un mondo, rideva di cuore. Anche Livia è scesa dalla sua stanza per participare. Io osservavo divertita la scena dalla mia poltrona. Alle quattro e mezza mi sono alzata e ho cominciato a sbucciare le patate. In mattinata avevo già preparato una grande ciotola con carote alla scapece che piacciono tanto a Kevin. Questa ricetta l'avevo imparato da mia suocera condendo le carote con aglio crudo, mentuccia, olio e aceto. Durante la settimana Kevin non può mangiare questo piatto perchè l'aglio crudo rende il suo alito difficile da sopportare ai colleghi ma adesso era una domenica. In futuro direi che è meglio se l'aglio lo soffriggo. Insieme Sigrid ed io abbiamo fatto gateau di patate con uova e formaggio e Irma ha preparato gli asparagi che lei e Henk avevano portato dalla Germania. In una scodella abbiamo sistemato crema di mele. Si cenava alle 18.30 e tutto era buonissimo. La torta di zenzero, una specialità di Irma, era squisita. La scapece era una novità per Henk e Irma ma vedevo che se  ne servivano più volte.
Dopo non molto, dato che il viaggio sarebbe stato lungo, Kevin ha portato i suoi genitori alla stazione, io ho lavato i piatti e Sigrid ha messo a letto le bambine.
La giornata è stata gradevole.
Era ancora presto che sono tornata a "casa mia" nella Popelingstraat. Ho incollato nell'album ancora dei disegni di Livia e ho letto un'oretta. Mi piace tantissimo leggere.


Popelingstraat

giovedì 7 luglio 2016

Festa della Pentecoste, 13 maggio 2016

Come tutti gli anni alla scuola steineriana è stata festeggiata la festa della Pentecoste, presenti i genitori,  parenti vari e amici. Quest'anno la festività cadeva il 13 maggio, un giorno di sole ma all'ombra faceva fresco.
Questo giorno è norma che i bambini si vestano di bianco, o in ogni caso di colori chiari. Classe dopo classe usciva dalla scuola per sistemarsi nel grande cortile. Quando ho visto passare vicino a me la seconda classe con Flaminia e i suoi compagnetti e più tardi Livia con la sua quinta classe sono stata assalita da una grande emozione: le mie nipotine immerse in questo ambiente privilegiato, unico. Avevo gli occhi arrossati. Accompagnate dall'orchestrina formata da insegnanti ed alunni, tutte le classi, cominciando dalla prima, hanno ballato intorno all'albero di maggio intrecciando i nastri colorati. Uno spettacolo incantevole. 


Flaminia
  

Livia
Poi alcuni genitori hanno eseguito una danza con dei bastoni. Dopodichè un bambino o bambina che rappresentava la propria classe ha espresso un desiderio per il bene dell'universo. Ed ogni volta una colomba bianca veniva liberata e volteggiando scompariva nel cielo azzurro. Con dolcetti di tutti i generi, fatti in casa dai genitori, finiva la festa. Io e Kevin siamo tornati a casa in macchina, Sigrid sulla bakfiets con dentro Flaminia e l'amichetta Iness, e Livia in bicicletta, ci hanno seguito. Kevin ha poi proseguito per l'Aia.
Sempre più genitori optano per l'educazione e pedagogia steineriane e ad Haarlem che è relativamente una piccola città con quasi 500.000 abitanti si è aperta da poco la quinta scuola Rudolf Steiner.
Quel giorno, alle 16.00, si è svolto anche l'evento Luilak con il vasto mercato di piante di misure diverse lungo il canale Raamvest che si trova alla fine della nostra strada. Ci siamo andate per acquistare piante per il giardino e da appendere accanto alla porta d'ingresso. La scelta era difficile perchè l'offerta è enorme, una varietà di piante incredibilmente belle. Ci siamo riuscite dopo molto ponderare. Questo mercato è aperto tutta la notte fino alle 11.00 del giorno seguente. Esisteva già quando ero bambina e io coi miei fratellini compravamo con i nostri piccoli risparmi una piantina per la mamma. Luilak vuole dire pigrone, dormiglione e ai bambini è permesso di suonare ai campanelli delle case per svegliare la gente.  


Luilak (foto Archivio storico)


domenica 3 luglio 2016

Compleanno di Flaminia




Il 10 maggio Flaminia ha compiuto 8 anni. La mattina a colazione ha avuto i regali dai genitori e dalla sorella e anche i miei che avevo lasciato in consegna in anticipo: un cardigan ed un col (sciarpa ad anello) fatti ai ferri.

 
A scuola ha portato per gli insegnanti e i compagnetti una torta di ricotta e un vassoio con biscotti, tutto fatto da Sigrid il giorno prima. Flaminia era ansiosa da giorni, no, da settimane, no, da mesi: ha calcolato le notti ancora da dormire. A scuola è stata festeggiata, era la protagonista, carinissima, con un vestito cucito dalla mamma. Nel pomeriggio ha giocato con Sanne, una compagnetta di scuola. Al telefono ha ringraziato i nonni in Germania per il loro pacco che è arrivato in giornata. A sorpresa Kevin dopo il lavoro è tornato a casa in compagnia del fratello Patrick che abita a L'Aia, e anche lui aveva un regalo per la nipotina. La vera festa però è stata spostata al sabato 14 maggio; alle  14.30 in punto sono venute le 6 amichette invitate: Anna, Sanne, Merthe, Dara, Giulia Elena, Noa. Hanno prima mangiato sedute al tavolo le torte fatte da Sigrid per poi sedersi in cerchio per terra offrendo una alla volta un regalo alla festeggiata: una piccola cerimonia gioiosa.






E dopo è cominciato il divertimento. Le bambine sono state divise in due squadre capeggiate da Kevin e Patrick che era venuto appositamente per dare una mano. Con grande entusiasmo hanno fatto la caccia al tesoro per tutta la casa, una squadra doveva vincere. E poi di  nuovo intorno al tavolo, e con il materiale che era a disposizione ognuna ha realizzato un acchiappasogni, spendendo molto tempo e energia, e esternando tanta fantasia.


Kevin frattanto ha tagliuzzato delle verdure e tutti insieme hanno condito un mucchio di pizze. E quando sono uscite calde dal forno le bambine le hanno fatte fuori con grande appetito. Dopo c'era il gelato. Con la pancia piena si sono scatenate  giocando sulla musica. Ad un certo punto si sono messe tutte insieme su una poltrona.


Flaminia anche questa volta indossava un bellissimo vestito creato da Sigrid. 
Quello che ci ha colpito è che le bambine sono molto affettuose fra di loro, si aiutano e si incoraggiono a vicenda, non sono invidiose. Sicuramente la scuola ha un merito con il suo metodo d'insegnamento. Alle 19.00 sono venuti i genitori a prendere i pargoli e sono rimasti ancora a chiacchierare. 
Non mi sembra vero che Flaminia abbia già 8 anni e Livia ne abbia 11! Sembra così poco tempo fa che camminavo avanti e indietro  nella stanza cantando con loro nelle mie braccia, cantando per farle dormire. 

P.S. Internet: L'acchiappasogni è composto da un cerchio esterno in legno flesibile che rappresenta il ciclo della vita e l'universo, una rete con perline che raccolgono i sogni positivi e, secondo la leggenda Cheyenne, li fa avverare, e delle piume che, simboleggianti il vento e il volo degli uccelli, raccolgono invece i sogni negativi e li disperdono.


Acchiappasogni