sabato 15 febbraio 2020

Un'extracomunitaria sul balcone.


Ogni tanto succede, e così anche la notte tra il 25 e il 26 febbraio 2018, cioè due  anni fa, che a Roma ci sia un'improvvisa, copiosa nevicata a seguito di un afflusso di aria gelida dalla Russia. Roma imbiancata, una cosa insolita che incanta tutti. Guardando dalle finestre si gioisce della bella, unica vista. Ci sono anche però i consueti disagi: alberi caduti, traffico in tilt, scuole chiuse. Mi sono accorta affacciandomi alla portafinestra che anche sul balconcino le piante erano coperte da uno strato di neve e la maggior parte ne ha sofferto. Alcune si sono riprese piano piano, altre sono rimaste meno voluminose e una, purtroppo, non ce l'ha fatta a sopravvivere. Poi nel vaso vuoto il vento ha depositato dei semi: ho visto che cominciava a crescere una piantina a me sconosciuta, non molto attraente ma con un proprio fascino. Oggi, come spesso faccio quando il tempo lo permette, dopo pranzo mi sono seduta sul balconcino con un libro godendomi il sole Ho salutato le piante ai miei piedi e ho notato che già  due piante grasse sono fiorite con stellucce gialle brillanti. La pianta di fronte a me, attaccata in alto alla ringhiera, mi fa sempre meravigliare: cresce a più non posso, dove vuole arrivare? E ormai ha tanti steli e continua a moltiplicarsi perchè vedo che dalla terra sbucano altre piantine. Che nome avrà questa sorpresa arrivata col vento? E da dove è venuta?


 

domenica 9 febbraio 2020

La religione nelle scuole


Mario Giacomelli  - foto del 1961/63

Per queste ricerche ho cercato su internet: "La religione nelle scuole", e c'è un mucchio di notizie a cui attingere.
Qui di seguito riporto, in maniera concisa, il frutto delle mie ricerche.

Regio Decreto 30 aprile 1924: Ogni scuola deve avere la bandiera nazionale, ogni aula il crocifisso e il ritratto del re.

Petizione online del 2017: Sette importanti motivi per togliere la religione dalla scuola pubblica:

1. L'Italia è un paese laico e non è tollerabile che nella scuola pubblica statale si insegni una religione in particolare (IRC = Insegnamento Religione Cattolica). Tanto più sulla base di accordi risalenti all'epoca fascista e considerando ormai la revisione del 1984 dei Patti Lateranensi, in base alla quale la religione cattolica non è più considerata religione di Stato.
2. Gli insegnanti di religione non sono formati e selezionati attraverso i canali con cui lo Stato forma e seleziona gli altri insegnanti: la Curia, rappresentante dello Stato Città del Vaticano, li sceglie, ma tuttavia sono pagati con soldi pubblici dello Stato italiano, e perfino più degli altri docenti.
3. La facoltatività della religione a scuola non attenua la sua impropria presenza: in una società ormai multiculturale dovrebbe essere altrimenti offerta la possibilità di scegliere anche altre religioni. Tuttavia la scuola statale in Italia non è confessionale ed è quindi opportuno che al suo interno non sia insegnata alcuna specifica confessione religiosa. Perchè mai infatti dev'esserci proprio quella cattolica se non ormai per semplice privilegio, dato che non è più religione di Stato? Per chi vuole ci sono le scuole cattoliche paritarie. Non si può pretendere che sia cattolica pure la scuola statale!
5. La scuola cattolica italiana ha già i propri canali educativi per chi sceglie di seguirla: esistono scuole paritarie cattoliche, elementari, medie e superiori che ricevono soldi pubblici, ed esiste il catechismo nelle parrocchie. La sua presenza anche nella scuola statale pubblica e laica appare come una ingerenza, come la volontà di monopolizzare, indirizzare e controllare capillarmente la cultura e l'educazione dei giovani e quindi della società presente e futura. Credere non significa prevaricare. La Chiesa ha avuto secoli di monopolio dell'istruzione ma oggi un'educazione che si definisca corretta e
oggettiva non può che essere libera e indipendente.

L'UAAR dice: L'ora di religione serve esclusivamente alla Chiesa per insegnare la propria religione, cosa che potrebbe e dovrebbe fare nelle proprie parrocchie. E' possibile insegnare anche le dottrine delle altre religioni, ma soltanto da un punto di vista cattolico.

The Vision. Nel 1929 Mussolini per ottenere favori dalla Chiesa fece un accordo col Vaticano: i Patti Lateranensi. Il cattolicesimo divenne ufficialmente religione di Stato in Italia. Il concordato portò all'ora di religione obbligatoria nelle scuole elementari, medie e superiori.
Con il concordato del 1984 l'ora di religione fu resa "non obbligatoria".
E' necessario ribadire l'importanza della laicità  dello Stato, che dovrebbe valere anche e soprattutto nella scuola pubblica.
Rispettare il cattolicesimo e tutte le religioni senza però imporre un indottrinamento.

Nelle scuole statali francesi non si insegna religione nè si esibiscono simboli di carattere religioso. Si insegna solo nelle scuole private le quali in buona parte sono sovvenzionate dallo Stato che retribuisce i docenti, ma solo quelli delle materie ufficiali e quindi non gli insegnanti di religione.
4-1-1920. Le scuole di Amburgo accoglieranno i docenti di ogni credo. L'insegnante può essere un musulmano, un ebreo, un evangelista o un cattolico. La lezione di religione non può essere opera di proselitismo.

In Svezia l'insegnamento religioso confessionale è proibito in tutte le scuole.

Sull'Olanda leggo che è uno dei paesi più secolarizzati. Ha la percentuale più alta dell'Europa occidentale di persone senza una confessione religiosa. 
Dopo essere stata dominata dagli Spagnoli per 80 anni vi si affermò il protestantesimo e si assistette ad una diffusa alfabetizzazione affinchè i cittadini leggessero da sé le scritture anziché farle interpretare dal clero.
Nel 1900 un disegno di legge rendeva obbligatoria l'istruzione elementare (tra i 6 ed i 12 anni) L'obbligo fu poi esteso fino a 15 anni nel 1969 e fino a 16 anni nel 1975 e l'analfabetismo è praticamente scomparso. Adesso la scuola primaria olandese dura 8 anni, i bambini la frequentano cominciando a 4 anni (dai 5 anni è obbligatoria). Dopo c'è la scuola secondaria che dura dai 4 ai 6 anni. Coloro che seguono il corso di 6 anni possono accedere direttamente all'università.
Le scuole pubbliche sono accessibili a tutti gli studenti e a tutti gli insegnanti. L'istruzione non si basa su una religione o su un credo. Ci sono scuole speciali con una specifica direzione religiosa e pedagogica. Per esempio indù, islamica, protestante, riformata e cattolica romana. Ci sono altre scuole che non partono da una religione o filosofia di vita ma che hanno una certa base educativa, pedagodica: Montessori, Dalton, Janaplan, Steiner.
Il governo paga per entrambe le istituzioni.
Nel 2016 il giornalista John Jansen van Galen ha pubblicato sul giornale Het Parool un articolo sulla scuola in Olanda. Dice fra l'altro: "Scuole "speciali" devono poter rimanere tali ma non su base religiosa o politica. Con la secolarizzazione le scuole protestanti e cattoliche sono diventate capsule vuote, però l'insegnamento islamico è fedele alla sua missione: educazione scolarizzazione nel senso religioso. Genitori possono fare seguire dai propri figli, dopo l'orario scolastico, le desiderate lezioni in scuole del Corano e della Bibbia. La religione o credo è un affare privato e non un compito del governo."
Un articolo sul sito Nederlanders United del 26-10-2016 tratta dei diritti dei bambini e porta il titolo "Divieto di indottrinamento religioso".





giovedì 6 febbraio 2020

La crocifissione


Giunta Pisano, Crocifisso di San Domenico - 1250 circa.


Il supplizio della crocifissione era diffuso presso molte popolazioni antiche, come gli Assiri e i Persiani, gli Indiani, gli Sciiti ed è stata portata in Occidente da Alessandro Magno. Furono forse i Romani il popolo che ne fece ricorso con più frequenza e spietatezza: in seguito alla rivolta di Spartaco, nel 71 a.C., sulla Via Appia oltre seimila ribelli furono giustziati in questo modo.
L'imperatore Tito, nel 71 d C, concluso con successo l'assedio di Gerusalemme, fece crocifiggere fuori della città gli sconfitti al tasso di 500 al giorno, fintanto che non ci fu più posto ove piantare le croci (così raccontò lo storico ebreo Giuseppe Flavio)
La crocifssione in epoca romana era una forma comune di pena capitale per schiavi e criminali. Era progettata per causare il massimo dolore per un periodo prolungato. I condannati subivano una morte lenta e agonizzante spesso soffrendo anche per diversi giorni. Normalmente questo rito veniva preceduto dalla flagellazione che lo rendeva ancora più straziante. Quando i carnefici dovevano accelerare la morte davano un colpo di lancia al cuore o rompevano con un bastone le gambe del condannato, in maniera che il soffocamento giungesse il prima possibile.
Soltanto con Costantino, nel 341, la crocifissione fu abolita.
Gesù Cristo fu crocefisso sulla collina Golgota, un rilievo di pochi metri appena fuori le mura di Gerusalemme. Gerusalemme e tutta la Giudea erano all'epoca parte dell'impero romano e Gesù fu condannato e giustiziato dai romani che usavano crocifiggere in luoghi alti e ben visibili da tutti.
Secondo l'usanza romana ai carnefici spettavano i vestiti del condannato. I capi di vestiario di Gesù erano di ineguale valore quindi li spartirono.
Seneca scrisse nel suo Consulatio ad Marciam: "Vedo lì vicino delle croci, ma non di un solo tipo, ma costruite da chi in un modo da chi in un altro; alcuni levarono in alto (i condannati) rivolti con la testa verso terra, altri infilano un palo per il retto, alcuni allungano le braccia sul patibolo".
Giuseppe Flavio nel suo Guerra Giudaica: "Spinti dal'odio e dal fervore, i soldati si divertivano a crocifiggere in varie posizioni, e tale era il numero che mancavano lo spazio per le croci e le croci per le vittime".
Secondo studiosi, storici, grecisti (William E.Vine), Gesù non è morto su una croce ma su di un'asta o un palo diritto sul quale i malfattori venivano inchiodati.
Il testo originale greco del Nuovo Testamento circa lo strumento di morte su cui Gesú offrí la propria vita, usa abitualmente stauròs e cinque volte xylon.
«Stauròs» significa: palo, palizzata, strumento di pena croce;
«Xylon» significa: legno legname per navi, pezzo di legno, tronco, trave, palo, bastone, clava, randello, collare di legno, asse o trave, la croce, tavolo o banco di cambia valute, pianta, albero;

In quella parte del mondo, già 2000 anni fa c'era carenza di alberi, perciò è molto probabile che per la crocifissione venisse usato solo un palo.
Gesù crocifisso nell'arte risale alla fine del IV e all'inizio del VI secolo. L'immagine della crocifissione come noi la conosciamo non si trova prima de VI secolo.
La crocifissione rappresenta la violenza, la crudeltà, la sopraffazione, la sofferenza, altro che amore e pace.



– Fyodor Andreevic Bronnikov, Il Sito dei Dannati, 1878. Il dipinto propone la Crofissione Romana con Stavro Composito, usato all’epoca del supplizio di Gesù

Crux simplex


martedì 4 febbraio 2020

Il simbolo della croce.


Lo scorso settembre ho letto un articolo su di un sindaco che ha fatto acquistatare 385 crocifissi da appendere nelle scuole comunali che ne erano sprovviste. Il sindaco: "Oltre che essere un simbolo religioso è di identità  storico-culturale, di pace e di amore"
Quest'affermazione mi è rimasta impressa. Ho cercato di saperne di più sul simbolo della croce nei secoli e nel mondo, e su internet informazioni ce ne sono in abbondanza. Una piccola parte la trascriverò sul mio blog. Poi farò qualche ricerca sulla crocifissione.

La croce era in origine un simbolo pagano e simboleggiava il sole nello scorrere delle stagioni e delle ere della Terra.
La croce è uno di quei simboli che si ritrovano in tutte le civiltà antiche, da quelle europee passando per quelle asiatiche, sino a quelle africane e dell'area Nord-Centro e Sud America. Ne abbiamo testimonianza su ceramiche, gioielli ed oggetti vari. In questi luoghi alludono ai quattro venti.
Gli Indiani utilizzarono la croce equilatera alternata al disco di raggi.
Il simbolismo antico della croce era espresso nell'idiogramma cinese della parola "Terra", che è una croce equilatera all'interno di un quadrato.




Le rappresentazioni della croce come simbolo risalgono addirittura alla preistoria.
La Croce Celtica era usata nei riti pagani, un simbolo ricco di significati: i quattro punti cardinali (nord, sud, ovest e est), i quattro elementi dell'Universo (Acqua, Aria, Terra, Fuoco) e le quattro festività del calendario celtico.
Le testimonianze di alcuni studiosi riportano che la prima croce celtica, chiamata anche del Sole e Druidica, sia stata rinvenuta all'interno di una grotta dei Pirenei francesi e risalirebbe al 10.000 a.C.


Croce celtica

Nell'antico Egitto esisteva un simbolo, l'ankh, conosciuto come "chiave della vita" oppure "croce ansata". Simboleggiava l'Eternità e il Soffio Vitale ed era collegato alla dea Iside. L'ankh si trova raffigurato in numerose opere artistiche dell'antico Egitto.


Ankh

La svastica è un simbolo solare orientale. Ne troviamo traccia, frequentemente, nel Buddismo, in Cina ed in Giappone.
Nel mondo cristiano l'adorazione della croce fu adottata, insieme a quella di immagini e reliquie, ufficialmente nel 788 per ordine dell'imperatrice Irene di Costaninopoli.
Prove inoppugnabili dimostrano che la croce cristiana ha le sue radici nel paganesimo.
L'usanza di porre una croce sull'altare delle chiese risale al medioevo.
Le feste della Pasqua e del Natale hanno un'unica origine, il culto del sole.
Questa è solo una minuscola parte delle mie ricerche sulla croce come simbolo. 
Nel prossimo post la crocifissione sarà l'argomento delle mie ricerche. 

Monile etrusco, VII secolo A.C.




Anfora risalente al IX secolo a.C. con svastika, Museo archeologico nazionale di Atene


Una croce celtica preistorica in Cornovaglia


Ruota di Medicina dei Nativi Nord
Americani, gl'Indiani d'America.