martedì 16 giugno 2015

Un telegiornale del 1974 (18 giugno)

Fra tutte le sue vecchie videocassette David ha ritrovato una registrazione di Pino mentre legge il telegiornale. Era il 18 giugno del 1974. Rivedendola dopo tanti anni noi in famiglia ci siamo tutti emozionati. David l'ha messa su YouTube e poi sulla sua pagina Facebook per condividerla con parenti ed amici. E di commenti ce ne sono stati tanti.


Ho letto il mio diario del 1974 per vedere come abbiamo passato quel giorno specifico. Leggo che abbiamo festeggiato il decimo compleanno di Jan. Jan è nato il 16 giugno ma la festa è stata martedì 18 Giugno.
Al mattino David è andato a scuola, quei giorni aveva gli esami di scuola media e quella mattina toccava all'inglese, ed è andato bene. Jan ha avuto da noi un portamonete da attaccare alla cintura e cioccolatini Droste, ne era contentissimo. Con l'aiuto di Sigrid e Jan ho fatto l'impasto per un dolce al cioccolato ed insieme abbiamo comprato una torta scelta da Jan  alla pasticceria Antonini in Via Sabotino. Tornati a casa ho preparato il pranzo e ho messo nel forno un secondo dolce. Ho ordinato la casa e con Jan ho preparato un mucchio di sandwiches. Alle 16.30 hanno cominciato ad arrivare gli amichetti invitati: Ugo Rosenberg, Paolo Verri, Federico, Alberto, Enrico e Roberto. Tutti portavano un regalo. Hanno giocato animatamente, dopodichè hanno visto una partita di calcio per televisione e poi, con grandissimo appetito, si sono serviti dal buffet esposto. Io negli intervalli ho scritto a macchina una lettera ai miei in Canada ed una anche alla zia Jo (una sorella di mio padre) in Olanda. Già alle 19.00 sono venute le prime mamme per chiacchierare un pò, il chè mi piaceva. Per loro c'era ancora un pò di torta e c'era del tè freddo. Gli ultimi ospiti sono andati via alle 20.30.
In quei giorni le feste di compleanno erano una gradita occasione per divertirsi e per poter mangiare a volontà tante cose buone. I bambini arrivavano con appetito, quasi fame. Oggigiorno spesso adulti e piccoli alle feste arrivano già più o meno sazi, c'è molta più abbondanza di una volta.
 Pino, che era sempre presente a tutte le feste dei suoi figli, era l'animatore dei giochi. Stravedeva per i propri figli. Ma questa volta non c'era. Vuol dire che era impegnato al lavoro per tutta la giornata come spesso succedeva. Quando doveva leggere il telegiornale delle 23.00 tornava prima un momento a casa per farsi la barba. Poco prima di mezzanotte io accendevo un attimo la televisione per vedere se avesse finito e vedendo che stava leggendo le ultime notizie buttavo la pasta.
La  nostra casa era a pochi minuti dalla RAI. In cima a Via Teulada.
Quando leggo nei vecchi diari della nostra vita con i figli, piena di mille eventi, inevitabilmente vengo assalita da una dolce nostalgia. Questi figli carinissimi.

mercoledì 10 giugno 2015

La festa continua . Flaminia 7 anni e Cronaca di eventi

Poi, dopo essere stata festeggiata in piscina e dopo la festa in famiglia al mare,  Flaminia ha avuto anche un giorno festoso a scuola in onore del suo settimo compleanno. Era talmente emozionata di essere la festeggiata che già alle sei del mattino si è alzata e si è messa a letto con papà e mamma. A scuola ha offerto ai suoi compagnetti, al suo maestro e alle maestre le cose buone fatte da sua mamma: biscotti e una torta di ricotta. Ha scelto una bambina come assistente. Quel giorno era il 12 maggio. Io ero partita il giorno prima ma mi arrivano sempre i racconti e le fotografie. E col pensiero partecipo passo passo a tutti gli eventi.



La festa con le sue amichette si è tenuta a casa il sabato dopo, il 16 maggio. A ognuna aveva consegnato in anticipo un invito disegnato da lei con sopra una strega. E' molto carino e l'ho attaccato al frigo insieme ad altri biglietti, e con tante foto, che mi piace vedere spesso. Flaminia attraversa un periodo che è tutta presa da libri e racconti che parlano di streghe e perciò Sigrid e Kevin hanno organizzato la festa intorno al tema STREGA.


Invito di Flaminia





Sigrid si è vestita da strega e ad ognuna delle bambine ha dato un divertente compito da svolgere. Chi riusciva meglio vinceva un premio. Poi insieme hanno preparato le pizze per la cena. La festa, che è stata un successo, è durata dalle 14.00 alle 18.30. Quattro ore e mezza volate in un soffio.
E siamo arrivati ad un'altra festa. Il 22 maggio la scuola steineriana ha tenuto come ogni anno la celebrazione della Pentecoste. E questa volta Flaminia che frequenta la prima elementare ha ballato anche lei intorno all'albero di maggio incrociando i nastri colorati. Come di consueto tutti i bambini indossavano vestiti bianchi o almeno chiari. Flaminia si è vestita con un bel vestito che apparteneva a Sigrid quando era piccola. Due anni fa anche Livia l'ha indossato.
Il 30 maggio Flaminia ha preso il diploma B di nuoto. Per ottenere questo brevetto i bambini devono nuotare indossando vestiti e scarpe. Livia l'anno scorso ha superato questo traguardo e questi giorni ha assistito a due lezioni prova di ginnastica artistica, le sono piaciute e perciò adesso verrà iscritta ad un corso completo. Flaminia ha seguito tutto l'inverno un corso di Mixed Dance e a giorni parteciperà al saggio finale.
Questo post è più che altro una cronaca di eventi che mi stanno a cuore e che ho voluto fissare qui per il futuro.





martedì 9 giugno 2015

Compleanno di Flaminia: 7 anni - Noordwijk aan Zee


Flaminia contava i giorni e finalmente domenica 10 maggio era il suo compleanno: 7 anni. La giornata si è svolta in modo originale. Per cominciare, Flaminia ha scartato, durante la prima colazione, i nostri regalini e ha guardato con attenzione tutte le cartoline arrivate con gli auguri. Per ogni regalo e cartolina ricevuti diceva con voce felice: "dankjewel". Era gradevolmente sorpresa dalla cartolina di Jan e Jennifer arrivata da così lontano.  Più tardi siamo andati tutti  ad  assistere al suo corso di nuoto. Si poteva guardare attraverso una finestra e così abbiamo visto che alla fine della lezione i compagnetti cantavano per Flaminia mentre lei era seduta su un tappetino in mezzo alla piscina. Per ognuno poi aveva un sacchetto di caramelle scelte. Era emozionata.



Siamo saliti di nuovo in macchina e attraversando paesini con case molto belle e campi fioriti siamo arrivati a Noordwijk aan Zee, una cittadina piena di grandi alberghi situata sul Mare del Nord, d'estate molto frequentata da turisti di tutto il mondo ma che quel giorno era ancora abbastanza tranquilla. Il padiglione dove abbiamo consumato il nostro pranzo era pieno di gente, per lo più olandese. 
In spiaggia faceva troppo freddo per fare il bagno in mare ma, con Sigrid vicino, Flaminia si è divertita entrando nell'acqua fino alle mutandine, ha fatto le corse sull'ampia spiaggia ed ha trovato tante belle conchiglie. Era scatenata. Livia ha fatto volare il suo aquilone con l'aiuto di Kevin e si spostavano lontano. C'era molto vento ed io ho cercato un posto riparato osservando figli, nipotine e il grigio mare fascinoso. Non lontano da noi c'era una famigliola con bambini: era italiana. Sigrid ha parlato con i due adulti, risultava che vivevano a Noordwijk: lavoravano all'ESTEC, il centro di ricerca per le attività spaziali dell'Agenzia Spaziale Europea.
Siamo tornati a casa verso le 18.00 e a conclusione della festa c'era una piccola torta con le fragole e le candeline.



Dopo tante ore all'aria aperta le bambine erano stanche e sono andate presto a letto anche perchè il giorno dopo ricominciava la scuola.
Il pomeriggio del giorno dopo mi hanno accompagnato tutti all'aeroporto di Schiphol. Davanti agli occhi ho ancora le loro belle e care facce.
Mi ero ricordata che nel 1974, da turisti in Olanda, siamo andati un giorno al mare. La spiaggia era come quella di Noodwijk aan Zee. Ho cercato nell'album fotografico e nel mio diario di quell'anno e vedo che durante la vacanza passata in Olanda, stando fissi in un piccolo albergo ad Amsterdam, abbiamo fatto delle gite giornaliere. E così, la domenica del 21 luglio, l'abbiamo passata a Castricum, località marittima che si trova più a nord di Haarlem. Era un'offerta delle Ferrovie: il pacchetto comprendeva il biglietto del treno, una lunga passeggiata attraverso le dune e, una volta arrivati a  destinazione, una pannekoek (frittella) servita in un ristorante rustico chiamato Johanna's Hof. 
Johanna's Hof
Si poteva scegliere la lunghezza della passeggiata, i tragitti erano indicati con appositi paletti. Era bellissimo camminare tra le dune. Ogni tanto riposavamo per goderci la quiete ed il delizioso profumo degli alberi. Non erano dune gialle e sabbiose come avevamo immaginato che fossero ma erano ricoperte di piante tenaci ad evitare che il vento spostasse la sabbia. Abbiamo scelto il tragitto di 12 chilometri. Sigrid che aveva 5 anni e dieci mesi esatti si è comportata alla grande. L'enorme frittella era buonissima e l'abbiamo accompagnata con una bibita. Un autobus ci ha poi portato al mare e se nelle dune faceva un bel calduccio, sulla spiaggia faceva freddo e c'era un forte vento. Qualche bambino nuotava nel mare mosso e ghiacciato. La stessa cosa facevo io da piccola, assieme agli amichetti. Eravamo talmente attratti dall'acqua e dalle onde che ci buttavamo gridando gioiosamente al contatto col freddo. I nostri figli, abituati al caldo mare mediterraneo, si sono limitati a camminare con i piedi nell'acqua e hanno giocato sulla grande spiaggia. Tornati ad Amsterdam, nel nostro albergo sul Prinsengracht, dopo aver fatto una doccia e mentre io lavavo i panni, Pino e Jan hanno cucinato pasta alla boscaiola che anche ai due giovani albergatori è piaciuta molto. Tutti e due si chiamavano Hans e ci siamo trovati  molto bene con loro.


Sigrid a Roma

Qualche tempo fa ho letto un articolo sull'inserto di un giornale del 28 febbraio scritto da Vittorio Zucconi. Mi piacciono i suoi articoli e questa volta l'ho conservato. Parla di una signora americana (Vittorio Zucconi abita in America) che fa un piccolo intervallo dal suo lavoro di casalinga e pone a milioni di donne come lei una domanda semplice: perchè anche noi non dovremmo avere diritto a una vacanza?
Trascrivo una piccola parte di quello che il signor Zucconi scrive: "Su questo tema si riapre una discussione che la società periodicamente riscopre e poi dimentica: il valore del lavoro che una madre di famiglia senza reddito produce è altissimo. Calcola la rivista economica Forbes che la somma delle attività svolte dalla stay at home mom, la mamma che ha scelto, o che deve per mancanza di occasioni, stare a casa è altissima e il suo valore potrebbe raggiungere, listini prezzi alla mano, i 100 mila dollari all'anno, il doppio della media nazionale dei salari.
La cosiddetta "casalinga" fa il lavoro di cuoca, infermiera, autista (ciclista nel caso di Sigrid), addetta alla lavanderia, guardarobiera, psicologa, operatrice di computer, manager, capo servizio acquisti, maestra di sostegno. La sua settimana comporta almeno 97 ore di lavoro, una cifra che scatenerebbe la collera di qualsiasi sindacato, eppure non prevede pause o finti certificati medici. Una mamma è in servizio 24 ore al giorno, per 365 giorni."
Nel suo articolo il signor Zucconi osserva che le mamme che partono per un breve viaggio immancabilment portano con sè nella valigia anche un leggero (?) senso di colpa.
I suoi giorni di svago Kevin ce li ha. Partecipa al torneo di tennis e ogni tanto si incontra in qualche città con i vecchi amici. E così Sigrid e Kevin hanno stabilito che Sigrid  può una o due volte all'anno interrompere la vita di casalinga per fare un breve viaggio da sola. E' sempre felicissima di potersi dedicare alle figlie, per le quali stravede. Ma staccare ogni tanto dalla monotona fatica di tutti i giorni  fa bene alla salute fisica e psichica.
Sigrid è arrivata a Roma la sera del 22 maggio ed è ripartita per Haarlem il pomeriggio del 28 maggio. Abbiamo passato insieme giorni tranquilli, bellissimi. Quasi tutti i giorni lei ha fatto tante vasche nella bella piscina vicino casa, il nuoto è il suo sport preferito e la rilassa. La domenica siamo andate a Porta Portese, un'altro giorno ha rivisto una cara amica con i suoi tre bambini e un pomeriggio ci siamo incontrate con David al café San Calisto a Trastevere per prenderci un tè; eravamo seduti ai tavolini all'aperto, ammassati, italiani e stranieri e abbiamo chiacchierato con dei simpatici coniugi danesi. Avrei voluto tenere Sigrid almeno un'altra settimana con noi vedendo come il suo aspetto migliorava ma mancava tanto alle sue bambine ed al marito; ogni giorno si sono sentiti al telefono con tante affettuose parole. Nel fine settimana Kevin, Livia e Flaminia erano stati dai nonni in Germania che poi al ritorno in Olanda sono venuti con loro in macchina per dedicarsi alle nipotine.


Il 18 luglio verranno Sigrid e famiglia, come tutte le estati, a passare una parte della loro vacanza estiva qui a Roma. Peccato che il futuro in un attimo diventa presente ed il presente in no time è già passato. Perciò godiamoci ogni giornata. Carpe Diem.


sabato 6 giugno 2015

Primavera in Olanda 2015, 4 - Spaarndam

Un pomeriggio sono venute a trovarci per una breve visita l'amica italiana Elisa e le figlie Dayana e Zoe di 15 e 11 anni.  Le quattro bambine hanno disegnato insieme attorno al tavolo. Ho visto che Dayana è molto brava. Qualche giorno dopo siamo andati a cena da loro. Non da molto si sono trasferiti, Elisa, il marito Dani e le figlie, al villaggio di Spaarndam che è stato costruito su una diga tortuosa intercalata da chiuse che collegano il fiume Spaarne al fiume IJ. Ci si arriva seguendo il fiume Spaarne. Questo fiume attraversa la città di Haarlem. Era bello seguirlo dal finestrino dell'auto.
Mi sono ricordata che quando avevo circa 11 anni, con i miei genitori, i miei fratelli ed una mia amichetta, siamo andati a trovare dei conoscenti che vivevano appena fuori città su un battello ormeggiato sul fiume Spaarne che in questo tratto si allargava. Un bel pomeriggio di sole. Ad un certo punto mio padre mi ha chiesto: "Te la senti di attraversare il fiume a nuoto mentre io ti seguo con la barca a remi?" Mi andava bene e ci sono riuscita sia all'andata che al ritorno. Mi sentivo sicura con mio papà vicino. In famiglia sono rimasta famosa per questa impresa. Persino molti anni dopo, in Canada, mio fratello Henk ha raccontato alla moglie di questo mio atto eroico.

fiume Spaarne con il  mulino Adriaan

Spaarndam
Nella Casa del Paese (Dorpshuis) di Spaarndam che ospita un centro di sport e ricreazione, la biblioteca comunale ed una sala conferenze, Elisa e Dani hanno in affitto una grande stanza da loro     adattata come piccolo ristorante, tutto perfetto. E' arredato con molto gusto con un unico grande tavolo per tutti gli ospiti. Ci si sente a casa tanto è accogliente. Ed abbiamo mangiato cucina italiana, tanti piatti squisiti.  E' anche un take away e mentre noi mangiavamo e chiacchieravamo veniva gente che portava via delle pietanze.
In questo paese si trova la statua del bambino che mettendo un dito in un foro della diga ha evitato un'inondazione. Il bambino si chiamava Hans Brinker.  Sarà successo veramente o e solo una leggenda creata dalla scrittrice Mary Mapes Dodge nel libro I Pattini D'Argento?


A Spaarndam, nel 1617, nella Chiesa Riformata, si è sposato il pittore Frans Hals con Lysbeth Reyniers, abitante di questo villaggio.


Stemma di Spaarndam

venerdì 5 giugno 2015

Primavera in Olanda 2015, 3 - Concerto d'Opera e fiori salvati

Il 27 aprile Kevin come al solito è andato al lavoro e Sigrid ha fatto la sua seduta settimanale di yoga. Le bambine giocavano nelle loro stanze e anche nel giardino, con indosso una giacca, perchè faceva freddo. Nel pomeriggio è venuta l'amichetta di Flaminia, Anna. Disegnavano e ballavano. Io frattanto ho cucito il vestito di Flaminia che due anni fa avevo fatto a maglia e adesso ho allungato. Anna è rimasta a cena. Poi tutti si dovevano sedere sul divano e sulle sedie per guardare Flaminia e Anna che ballavano in tutù su musica che Kevin avva cercato sul cellulare. Anche la mamma di Anna che era venuta a prendere sua figlia faceva parte del pubblico. Le bambine erano assorte nella loro performance. Flaminia ha la musica e il ritmo nel sangue ed era uno spettacolo vederla ballare con innata grazia.
La mattina dopo sono andata con Sigrid e le bambine all'anagrafe per rinnovare la carta d'identità di Livia che servirà per il prossimo viaggio estivo. Het Gemeentehuis è palazzo modernissimo e lì hanno incontrato due amichette di scuola con la loro mamma. Le quattro bambine hanno fatto tante corse su e giù per le scale mentre le mamme aspettavano il proprio turno chiacchierando.

Anagrafe - Haarlem
Tornando a casa guardavamo l'abbondanza di piante fiorite che abelliscono le strade.


Flaminia si è fermata per accarrezzare un tulipano e  aveva un pensiero affettuoso per una piantina selvaggia che cresceva per terra spuntando da un muro, cresciuta là tramite l'aiuto del vento.
Ho raccontato a Sigrid e alle bambine che un giorno, da bambina, andando in bicicletta con i miei genitori e i miei fratellini ad assistere ad uno spettacolo in un teatro all'aperto, ho visto, in mezzo alla strada, una bella rosa. Mi dispiaceva che quel fiore venisse schiacciato da una bicicletta e perciò sono scesa  dalla mia dueruote e, nonostante il traffico delle tante biciclette, sono riuscita a salvarla.
Quando il 3 maggio Kevin, Flaminia ed io ci siamo avviati verso la macchina per andare ad un concerto d'opera, nella stradina adiacente alla nostra c'era, per terra, vicino ad una fioriera, un mazzetto di fiori. Era desolante vederli là sotto la pioggia. Andavamo piuttosto di fretta e così Flaminia ha detto: "Quando torniamo li prenderò."

Het Mosterdzaadje
Il concerto era nella piccola cittadina di Santpoort, nella deliziosa chiesetta sconsacrata Het Mosterdzaadje (seme di senape). Si entrava in una camera dove veniva servito tè, caffè e biscotti. E di là si accedeva alla sala da concerto con galleria. Tutti i posti pian piano venivano occupati. Noi ci siamo seduti in prima fila affinchè Flaminia, la più piccola di tutto il pubblico, potesse vedere. Prima che cominciasse lo spettacolo l'elegante signora organizzatrice offriva con garbo a chi lo desiderasse ancora tè o caffè. Dal papà Flaminia ha avuto il permesso di prendere qualche biscotto. Poi due giovani donne hanno cantato e recitato brani d'opera in italiano, acccompagnate da una pianista. Ci è piaciuto molto. Kevin ed io guardavamo ogni tanto con tenerezza Flaminia che ascoltava assorta. Durante un breve intervallo Flaminia mi ha preso una mano dicendo: "Nonna non dimentichiamo i fiorellini." Alla fine del concerto lei ed io abbiamo fatto i complimenti agli artisti, molto simpatici e bravi, che si sono esibiti in quest'ambiente fuori dal comune.
Una volta tornati, mentre Kevin parcheggiava la macchina, Flaminia ed io siamo andate a prendere i fiori bagnatissimi dalla pioggia e quelli salvabili li ho messi in un piccolo vaso. Il giorno dopo Flaminia ha raccolto qualche altro fiore selvatico che ho aggiunto ai trovatelli. Sigrid ha scattato una foto. Flaminia, piccolo Toro, mi riconosco in lei.


Un giorno che Kevin è tornato dal lavoro più presto del solito ha visto un turista che fotografava la nostra stradina, un fatto che succede abbastanza spesso. Ma questa volta di insolito c'era che nel panorama Livia correva sul suo monociclo.

martedì 2 giugno 2015

Primavera in Olanda 2015, 2 - Biglie

Il 27 aprile tutto il paese era in festa per il compleanno del re. Come tutti gli anni nelle strade la gente esponeva davanti alle case e anche sulle piazze e nelle strade commerciali tutto quello di cui voleva disfarsi. Spesso bellissime cose e di qualsiasi genere. Il tutto avvolto da un'atmosfera allegra e festosa.  Meno male che c'era il sole! Insieme siamo andati in giro per le strade affollate ascoltando i gruppi musicali e guardando la merce esposta. Le bambine hanno trovato quello che desideravano: meravigliose biglie con le quali giocare nel cortile della scuola. Già possedevano un sacchetto pieno di biglie con le quali Kevin giocava da bambino.
biglie - stuiters
Quando io ero bambina, a Haarlem, per le strade pulite e molto poco trafficate tutti i ragazzini giocavano con knikkers e stuiters. Knikkers erano semplici palline di creta laccate e stuiters erano belle biglie di vetro. Ma non belle come sono adesso. Quelle di adesso sono capolavori e spesso molto grandi. Allora si giocava con i knikkers e chi vinceva otteneva uno stuiter. Ed eravamo felici quando si racimolava un mucchietto di questi premi pregiati.

knikkers

E pensare che i giochi delle biglie erano già noti in Egitto e a Roma prima dell'Era Cristiana. Ci sono tracce che dimostrano che 4000 anni avanti Cristo nell'antico Egitto bambini ed adulti si divertivano con il gioco delle biglie.

Biglie egiziane

Sul Mercato Libero (Vrijmarkt) noi adulti abbiamo trovato qualche bell'oggetto e un paio di libri. Da una coppia che ogni anno è presente con un carro pieno di puzzles ho preso per 2 euro un puzzle da 500 pezzi raffigurante animali. Mi sembrava adatto da fare con le nipotine, ma mi sono sbagliata, non era affatto facile. Flaminia ha trovato tanti pezzetti che aderivano perfettamente fra loro ma non erano quelli giusti e dopo mezz'ora d'impegno si è stufata ed è andata a giocare con Livia che aveva rinunciata ancor prima. Così ho rimesso tutti i pezzetti nella scatola e nella mia valigia. Dopo qualche giorno, di ritorno a Roma, ho ricominciato col puzzle sul tavolo in cucina e solo il 17 maggio, giorno del mio compleanno, l'ho finito. Poi sono andata a leggere un libro nel parco di Colle Oppio, il tempo era bellissimo. Sono arrivate telefonate dai figli e anche un pò di mails. Così ho festeggiato in maniera gradevole i miei 84 anni.


Cartolina disegnata da Flaminia