domenica 17 dicembre 2017

Libromania

Sono cresciuta in un periodo in cui la TV non esisteva e nel mondo di allora non c'erano neanche il cellulare, Internet, la posta elettronica, Facebook e Twitter. Si ascoltava la radio e si leggeva. In casa pochi libri, non c'erano i soldi per comprarli. Se per il mio compleanno ricevevo un libro era un dono prezioso e dopo averlo letto lo leggevano i miei fratellini. Da molto piccoli il nostro papà leggeva ad alta voce per noi il racconto per bambini che quasi ogni giorno veniva pubblicato sul giornale. Ma appena ne siamo stati capaci lo leggevamo per conto nostro. Nostro padre era bravissimo a raccontarci storielle inventate da lui oppure narrava di quando era ragazzino, le sue birichinate.
Dopo cena si stava tutti intorno al tavolo a fare giochi di società. Io partecipavo per non fare la guastafeste ma avrei preferito leggere. A volte si ascoltava insieme un radiodramma. Cantavamo molto noi bambini perché a scuola si cantava parecchio, praticamente tutti i giorni. Mia madre aveva una bellissima voce e spesso si univa al nostro canto.
I libri li prendevamo in prestito alla biblioteca comunale e in ogni quartiere c'erano piccoli negozi dove per un effimero prezzo potevi sceglierti un libro da portare via per una settimana. Ce n'era per tutti i gusti. Colui o colei che  gestiva il negozio aveva letto ogni libro sugli scaffali e perciò era in grado di consigliare tutta la clientela. Molti tra i clienti fissi erano casalinghe. Mio padre amava leggere libri di viaggi. Lui non aveva tempo e andavamo noi figli a prenderli in queste bibliotechine. Li leggeva coll'atlante vicino. Se era scritto in inglese usufruiva di un dizionario.
Mia madre e la mia bisnonna non leggevano, non ne avevano tempo, troppo occupate con i lavori di casa: cucire i  nostri vestiti, fare i pullovers a maglia o a uncinetto. Si faceva il bucato a mano. Mio padre leggeva ad alta voce mentre le loro mani erano indaffarate. Mi ricordo che leggeva lui per loro tutti i libri di Sherlock Holmes ed altri gialli. La bisnonna era la nonna di mia madre, lei recitava per noi bambini chilometriche poesie in frisone, fino a tarda età.
Dopo i sei anni di scuola elementare, alla scuola media si cominciava subito con tre lingue straniere e spesso prendevo in prestito dalla biblioteca comunale oltre un libro in olandese anche un libro in inglese oppure in francese o tedesco. La scuola finiva alle ore 16.00. I compiti erano parecchi ma io e i miei due fratelli avevamo anche un altro impegno: portare i giornali alle case. Mio padre che da giovane era stato un anno in America aveva portato con sé quest'idea: ragazzi che per guadagnare qualche soldo dopo scuola distribuiscono giornali agli abbonati. Eravamo gli unici ragazzi ad Haarlem con questo lavoro. Ho visto che adesso è normale. Con i soldi guadagnati io ho fatto due volte un viaggio di due settimane in bicicletta insieme a mia cugina. A 16 anni siamo andate giù fino in Belgio dormendo negli ostelli della gioventù oppure nei fienili, chiedendo prima il permesso agli agricoltori. L'anno seguente di nuovo in bicicletta con Wietske fino in Frisia (Friesland). Da Amsterdam si prendeva la nave.



1947


1948
 
Non ho mai perso la passione per la letteratura. Ho sempre un libro fra le mani. Se di notte non dormo, leggo. Ho sviluppato una bulimia per i libri. Nei mercatini e sulle bancarelle, qui a Roma, in Olanda e anche in America, acquisto in continuazione libri. Avrei bisogno di un'altra vita per poterli leggere tutti. Per i miei figli, quando erano piccoli, ho letto moltissimo ad alta voce. Pino osservava e sorrideva sentendo come ad ogni personaggio davo la sua voce. E anche i figli hanno sempre amato leggere e spesso attingono alla mia scorta. Molti libri poi li regalo.
In qualche rivista di arredamento ho visto delle foto in cui ci sono cumoli di libri in bella vista accatastati per terra in stanze ben ammobiliate. Ho pensato meravigliata: allora quello che faccio io anche altri lo fanno, condividono la mia stessa passione! Un paio di quelle foto le ho ritagliate e conservate, e le pubblico qui sotto. Chiederò a David di scattarne alcune dei miei ammucchiamenti qui in casa.


 

 
Parole di Henry Miller: "I libri sono parte della vita quanto gli alberi, le stelle o il letame."
E Cesare Pavese: "Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma." 
Nel giornale mensile Il Cielo sopra Esquilino si afferma che nel 2016 in Italia solo il 5,7% della popolazione legge almeno un libro al mese e che quasi il 58% della popolazione non ha letto nemmeno un libro durante quell'anno. L'abitudine alla lettura nasce in famiglia: legge il 67,7% dei ragazzi con entrambi i genitori lettori.
Da un'altra parte ho letto: "La scrittura è creazione. In principio era il verbo. Con la scrittura inventi un mondo".
E ancora: "Se le cose vanno come sarebbe bello che andassero, le prime storie ci arrivano dalla voce di un papà, una mamma, una nonna, una tata. Suono e narrazione insieme per sempre. La nostra futura lettura autonoma e licenziosa sarà accompagnata da un suono dentro di noi, eco di quel suono di affetto che ci consegnava le prime storie.


Libri da leggere

Libri da leggere

Libri per bambini




lunedì 11 dicembre 2017

2017, 23 - 31 agosto


Il 23 agosto c'è stata la chiamata di David da Montefiascone: tutto bene. Poi era la volta di Sigrid dall'Olanda. Anche là tutto bene solo che Livia non trovava più il cellulare che aveva avuto dai genitori per il suo compleanno. Doveva essere rimasto qui a Roma in qualche parte della casa. Ho consigliato di chiamare il numero del telefonino e io avrei sentito lo squillo. Ma secondo Livia il suo cellulare era scarico. Mentre facevo mille cose dentro e fuori casa ho guardato dappertutto, ma niente.
Il giorno dopo ho risentito Sigrid: c'era il sole in Olanda, Flaminia giocava in giardino con l'amichetta Merthe. Sigrid voleva la ricetta del budino al cioccolato.  Poi ho fatto le spese al mercato, la temperatura era di 32°. Ho portato altri libri appena letti a Monique e ho cominciato un collage. Nessuna traccia del cellulare di Livia.

Collage, Agosto 2017
 
Il 25 agosto è venuta a pranzo Linda,  l'ho trovato bella ed elegante come sempre. Nel 1991, quando Sigrid era in Olanda col progetto Erasmus, il giorno di Natale mi ha chiamato dicendo che un'amica olandese di una sua amica italiana si trovava a Roma col progetto Erasmus ed era triste perché tutta sola in un paese straniero: Linda si sentiva sperduta. Sigrid mi ha chiesto di chiamarla. L'ho fatto subito e poi David è andata a prenderla col motorino. Ha pranzato da noi innumerevoli volte, era sempre la benvenuta, poi, dopo aver presa la laurea in Olanda, è tornata in Italia per viverci. Ormai da tanti anni lavora all'ambasciata olandese. Da tempo non ci vedevamo.
Non mi sono arresa con la ricerca del cellulare di Livia e, prima di pranzare, con l'aiuto di Linda abbiamo aperto il divano letto nel soggiorno e abbiamo anche tirato fuori il letto che sta sotto il mio, dove dorme abitualmente Livia. Neanche l'ombra del telefonino. A sorpresa si sono presentati David e l'amica Tullia. Si sono messi con noi a tavola. Verso le 16.00 Linda ci ha salutato e ci siamo ripromessi di vederci. Il martedì della prossima settimana lei sarebbe andata in Olanda per stare qualche giorno col fratello e la sua famiglia. Il papà poco fa è stato con lei qui a Roma. Verso sera mentre stavo scrivendo il mio blog è venuta a trovarmi la mia vicina di casa e amica Flavia per stare un po' insieme.
Il giorno dopo, sabato 26 agosto, ho avuto un'intuizione. Il giorno prima della loro partenza Livia e Flaminia hanno giocato a fare le signore, chiacchieravano portando i loro figli nel passeggino. Tutte e due con un cappello in testa e una borsa su una spalla. Ho quindi cercato la borsa che portava Livia e......... ci ho trovato dentro il telefonino. Ho subito chiamato Sigrid per darle la buona notizia e poi Linda per chiederle se poteva portare con se il cellulare visto che era in partenza per l'Olanda. Linda ha accettato senza indugio e subito David in motorino le ha portato il cellulare. Insomma un cellulare girovago che, una volta tornato da Livia, ha reso tutti felici.
La temperatura a Roma è salita fino a 39°.
Il 31 agosto sono partita per New York. Della vacanza newyorchese ho scritto parecchio.


 
  

domenica 10 dicembre 2017

11 november 2017. Ginkgo Biloba




L'undici novembre Jan mi ha mandato una mail accompagnata da una foto: "Oggi tutte le foglie di ginkgo biloba sono cadute."
Io ho risposto: "Che bel tappeto! Incredibile! C'è ogni anno un giorno, un momento specifico in cui queste foglie cadono? Le raccoglierei tutte. Sono speciali."
E Jan: "Sì, ho letto che per qualche ragione climatica cadono tutte lo stesso giorno. Gli anni passati però erano già tutte gialle quando sono cadute. E' stato un autunno così mite che le foglie sono ancora verdi."
L'albero Ginkgo biloba è uno dei miei preferiti. La sua foglia ha una forma bellissima, a ventaglio, ed è divisa in due lobi: biloba. Ginkgo vuole dire albicocca d'argento. Nelle strade di New York sono fra gli alberi più comuni. E quando cammino con Jan o da sola nelle vie di Manhattan o di Brooklyn adornate da alberi di Ginkgo biloba, se sopra la mia testa c'è un ramo, basso abbastanza da afferrarlo, con delicatezza ne levo qualche foglia. Le ammiro e le metto in mezzo a un libro o nel mio diario per riammirarlo all'infinito.
E' un fenomeno stranissimo: questi alberi perdono le loro foglie, tutte, in autunno, e nello stesso giorno, qualche volta in solo una o due ore. In terra, intorno al tronchi, si forma un bellissimo tappeto di foglie gialle-oro. Quest'anno, eccezionalmente, erano ancora verdi.
Il Ginkgo biloba è un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa durante l'era geologica del Permiano, quando sul pianeta c'erano ancora i dinosauri, e per questo è considerato un fossile vivente. Da taluni è considerata la pianta più antica del pianeta. Il Ginkgo biloba è originario della Cina e deve la sua sopravvivenza al culto dei monaci buddhisti cinesi. Per millenni è stato estesamente coltivato dai monaci che lo consideravano un albero sacro. Quest'albero è alto in media 23 metri ma può  raggiungere i 40 ed è resistente alle malattie, all'inquinamento e alle intemperie climatiche.
In Europa quest'albero arrivò intorno al XVIII secolo. Il primo Ginkgo biloba importato in Italia nel 1750 si trova nell'Orto Botanico di Padova.
Adesso in tutto il  mondo i parchi, le vie e i giardini ospitano quest'albero ornamentale.
Dopo la medicina cinese anche quella occidentale ha scoperto questa pianta per fare delle sue foglie validi integratori che migliorano la circolazione, acuiscono la memoria e la concentrazione e migliorano l'umore. Vengono anche utilizzati nel trattamento della malattia Alzheimer. Forse perciò viene chiamato anche Albero della Vita. Era l'albero preferito dell'architetto Frank Lloyd Wright e Johann Wolfgang von Goethe gli ha dedicato una poesia.
Le foglie del Ginkgo biloba mi hanno sempre affascinato e, quando negli anni '90 avevo l'hobby di fare composizioni di foglie da me raccolte e seccate, le ho inserite in diversi lavori.
  






 

2017, 18 - 22 agosto.

Venerdì 18 agosto all'ora di pranzo David è tornato da Barbarano. Ha raccontato che lui e le amiche hanno fatto passeggiate entusiasmanti: ore ed ore nella natura etrusca.  E alle 16.00 sono tornati dalla Toscana Sigrid, Kevin, Livia e Flaminia. Già al telefono Sigrid quasi tutti i giorni mi ha tenuta informata sulla loro permanenza nell'agriturismo e delle passeggiate nei dintorni e delle bambine così affezionate al cane Maya. Tutto bello e riposante. E li ho trovati tutti in forma smagliante. Dopo aver fatto merenda hanno visto sul tavolo in cucina la cartella con i miei collages. Guardandoli le bambine hanno espresso il desiderio di fare anche loro un collage. Ho preso due fogli di carta doppia e ho disegnato un passepartout. Sul tavolo ho messo diverse scatole piene di ritagli di ogni tipo, forbici e colla e le due sorelline si sono messe al lavoro. Sigrid e Kevin frattanto sono andati al rione Monti a mangiare un gelato, le bambine hanno preferito rimanere a casa a creare. Dopo un'ora Flaminia si è presa una pausa giocando nella mia stanza con i giocattoli della cassapanca. Livia ha lavorato per tre ore, non ha interrotto per un attimo. Io ho fatto un sugo con melanzana e zucchine e David ha condito un piatto di borlotti. Il giorno dopo, approfittando della macchina ancora a disposizione i quattro olandesini sono andati in piscina. Domenica, dopo pranzo, le bambine erano di nuovo indaffarate con il loro collage. Con i genitori poi hanno mangiato un gelato da Fassi. Tornati, tutti di nuovo sul terrazzo condominiale dove David ha scattato le solite foto. Le bambine carinissime. Come ogni anno hanno indossato cappelli della mia vecchia collezione.








Hanno voluto anche me su qualche foto. Ma con la mia insonnia non sto al massimo e poi mi vedo male sulle foto. Nonostante il non dormire riesco comunque a fare lo stesso tante cose. Pensavo che il pezzetto di cioccolata che ero abituata a mangiare dopo cena fosse il colpevole dell'insonnia, ma evitandolo le cose non sono migliorate e mi chiedo il perché. La nostra dottoressa mi ha prescritto un rimedio omeopatico ma neanche questo ha l'effetto desiderato. Sono comunque sempre felice di vivere la vita che sto vivendo!
La pasta con sugo alla ricotta è piaciuta molto.
Lunedì 2 agosto le bambine di mattina hanno giocato insieme con bambole e peluches. Diceva Sigrid che a casa ad Haarlem Livia non gioca più con le Barbies e gli animaletti, anche se gli vuole sempre bene, ma qui, con Flaminia ci si è divertita per ore. Dopo il pranzo a base di patate, cavolo e cipolla in padella e una torta di pane con carciofi e formaggio, più insalata, le bambine hanno attaccato di nuovo il proprio collage. Dopo due ore Flaminia ha finito il suo, molto colorato. Poi sono andati a Piazza Navona dove David li aspettava per camminare insieme per gli antichi vicoli. Io ho fatto le spese nel quartiere - c'era una bella brezza - e ho preparato un sugo con un grosso peperone. Prima della cena Livia ha lavorato al suo collage e vicino a lei Flaminia disegnava. Prima di andare a letto Livia ha finito la sua impresa artistica. Due bei lavori!


Collage di Livia

Collage di Flaminia
 
La mattina presto del 22 agosto il quartetto è partito per l'Olanda. Forti abbracci. Le bambine ansiose di rivedere Gina. Hanno portato con sé i collages. Alle 14.30 una telefonata da Sigrid. Hanno viaggiato in aereo fino a Rotterdam. Là hanno preso un taxi per l'Aia. Alla stazione Sigrid e le figlie sono scese per prendere un treno che le ha portate ad Haarlem, Kevin ha continuato nel taxi fino al suo ufficio a l'Aia. Il lavoro l'aspettava con una certa urgenza. A casa Gina ha salutato le tre padroncine con grande calore.
David mi ha dato una mano con le faccende di casa e poi con un'amica hanno passato tre giorni fuori Roma dall'amico Valerio, sua moglie Michela e la loro bambina Eve.




sabato 9 dicembre 2017

Estate 2017, 15 agosto


Nel nostro quartiere ho conosciuto un'altra signora. Ci vedevamo sempre e ci salutavamo. Un giorno abbiamo chiacchierato mentre lei portava fuori il suo cane. Mi ha detto che l'associazione Il Cielo sopra l'Esquilino ha ideato "Il rione dei libri" e lei fa parte di questo progetto intitolato BookCrossing. Ogni tanto c'è una riunione dedicata a questa iniziativa che coinvolge diversi negozi come bars, parrucchieri, gelaterie e ristoranti della zona. In questi posti ci sono libri esposti su uno scaffale. Ne puoi prendere uno e cominciare a leggerlo mentre mangi un gelato o ti fai aggiustare i capelli. Se ti piace lo puoi finire a casa. Oppure entri, scegli e leggi dove vuoi. Volendo lo puoi anche tenere per farlo leggere a qualcun altro. Se no, lo riporti indietro per il prossimo lettore. Tra i tanti libri ci sono anche quelli per bambini. Donazioni sono le benvenute. Dopo un paio di giorni ho portato a Monique qualche libro per questo bookcrossing. Lei abita girando l'angolo.
Tanti anni fa ogni settembre eravamo ospiti di amici ad Ischia. Una volta all'Hotel Excelsior è stato organizzato un evento culturale e Pino faceva parte della giuria. Naturalmente tutti noi della famiglia siamo stati invitati alla cena dell'evento. Abbiamo conosciuto il direttore dell'albergo e siamo diventati amici tanto da essere spesso invitati a fare una nuotata in piscina e a pranzare nel ristorante. Sigrid ha conosciuto il figlio del direttore e con lui e un gruppo di amici andavano con la barca fino a qualche spiaggia altrimenti irraggiungibile. Giorni indimenticabili.

Hotel Excelsior, 21 settembre 1980

Ischia

Ma quello che volevo dire è che, uscendo dall'albergo, mi è capitato a volte di trovare un libro abbandonato su di una panchina. Due volte un libro  inglese e altre due volte un libro tedesco. Libri in ottimo stato. Li ho letti con piacere in spiaggia, su una sedia a sdraio. Avevo già sentito che all'estero i libri vengono lasciati appositamente in bella vista sulle panchina dei parchi per chiunque abbia voglia di prenderli e leggerli. Questa simpatica iniziativa da un po' di tempo è arrivata anche all'Esquilino. E si è diffusa in altre zone della città.
Il 15 agosto è un giorno da passare in famiglia. Quando lo passavamo da mia suocera che allora abitava al Corso di Avellino, le sue sorelle, i suoi figli e le loro famiglie venivano a trovarla per guardare dal balcone la processione che passava con al seguito tante donne scalze. Mia suocera per l'occasione preparava delle torte squisite con crema di vaniglia e di cioccolato.  I nipotini per una volta uniti in quel giorno di festa giocavano insieme.
Il 15 agosto 2017 a casa a piazza Dante eravamo solo David ed io. Sapendo che Monique era sola l'ho invitata a pranzo. E' venuta volentieri. Ha portato una bella pianta. Le è piaciuta molto la casa e la vista sui monti. Ha mangiato con appetito il pranzo vegetariano. Siamo stati benissimo insieme. Meno male che abbiamo l'aria condizionata con quel caldo che faceva fuori! Quando Monique si è congedata David ha lavato i piatti e alle 16.30 sono venute due amiche a prenderlo per andare a cenare dall'amico Mauro, in Sabina. Dopodiché si sono diretti a Barbarano. E io al calare della sera mi sono goduta il balconcino con un libro. Le giornate si stavano accorciando.
 
 


venerdì 8 dicembre 2017

Estate, luglio-agosto 2017


Ogni anno Sigrid e Kevin scelgono un posto nuovo da esplorare insieme alle bambine durante le vacanze estive.  Quest'anno il 25 luglio hanno preso un aereo da Amsterdam per la Puglia. Come sempre hanno alloggiato in un agriturismo. Anzi, prima in uno e poi in un altro, tutti e due bellissimi. In una macchina a noleggio hanno girato la Puglia in lungo e in largo. Naturalmente hanno visitato Alberobello e i trulli.
 
 

 
Al telefono Sigrid parlava con entusiasmo di quanto era bella la Puglia. Il 4 agosto Livia e Flaminia hanno partecipato ad una lezione di cucina assieme ad una bambina tedesca con la quale Flaminia giocava spesso.





Un cane da accarezzare in Puglia



 
Domenica 6 agosto nella tarda mattinata hanno preso un treno per Roma. Nel primo pomeriggio Sigrid ci ha chiamato: il treno era bloccato a Benevento, tutti sono dovuti scendere, l'aria condizionata non funzionava più e doveva essere riparata. Gente svenuta, ambulanze, nel treno faceva 45°. Non si sapeva a che ora sarebbero arrivati a Roma. Più tardi Sigrid ha chiamato da Caserta e un po' più tardi ci ha fatto sapere che l'aria condizionata era stato aggiustata, erano seduti in treno e sarebbero arrivati a Roma verso le 19.00. Alle 19.30 citofono: i nostri tesori. Quanti abbracci! Le bambine belle e abbronzate, Livia mi supera in altezza. Sul treno ogni persona ha avuto una bottiglietta d'acqua e un sacchetto di crackers.
Le bambine come al solito hanno svuotato la cassapanca con i giocattoli e hanno giocato con le bambole. Alle 21.00 abbiamo cenato con pasta al sugo di melanzana, insalata e gelato. Abbiamo ascoltato musica nella stanza di David. Il giorno dopo la mia amica e vicina Flavia ha cenato insieme a noi. Tutti i giorni  sono stati intensi nonostante il gran caldo: 38°. Nelle ore più calde si stava per lo più a casa, le bambine avevano i loro giochi e hanno disegnato con David su un tema stabilito dallo zio. Io, con calma, mi davo da fare con le spese e a preparare pranzo e cena. E a godermi la compagnia.
Il 9 agosto si sono incontrati con l'amica di Sigrid, Helen, che, con marito e figlia (di quasi 14 anni) erano in vacanza a Roma. L'appuntamento era a Santa Maria in Trastevere.
Il 10 agosto Kevin è andato a prendere una macchina in affitto, Sigrid e Livia sono andate al supermercato per un pezzo di pizza da portare in viaggio e Flaminia ed io abbiamo riordinato i giocattoli. E alle 10 sono partiti per la Toscana, verso il solito agriturismo con il cane Maya e i gattini, per chiudere in perfetto stile la vacanza italiana. Le bambine mi hanno abbracciato a non finire, (anche se il distacco sarebbe stato solo di una settimana). David è uscito insieme a loro, con due amiche andava in macchina a Barbarano per tre giorni.
Io mi sono data da fare in casa, ho cucinato e a pranzo è venuta l'amica Daniela. La conosco da poco. Ci siamo conosciute sotto i portici di Piazza Vittorio dove lei stava comprando un libro da un giovane, Michele, che vende libri usati ed io, come faccio spesso, gli stavo regalando un mucchietto di libri. Michele ha una salute cagionevole, ama leggere, è laureato in legge, non ha mai trovato un lavoro. Noi tre abbiamo chiacchierato e salutandoci Daniela mi ha dato la mano presentandosi e indicandomi dove abita e questo mi è piaciuto. Dopo questo pranzo l'ho invitata una seconda volta, insieme ad altre amiche. Daniela è ex docente di Archeologia del Paleolitico e di Ecologia Preistorica all'Università La Sapienza.
Frattanto Sigrid e anche David hanno chiamato  per dirmi che erano arrivati bene.
Di nuovo sola ho racimolato del materiale sul tavolo in cucina, ho portato via la spazzatura e poi ho cominciato un collage che il giorno seguente, dopo non so quante ore, ho finito. Alle 18.30 quando faceva più  fresco, sono andata al Mercatino, a Porta Maggiore, dove sono esposti oggetti interessanti. Non sopporto più bene il caldo e nonostante la pietra Amethist sotto il cuscino dormo pochissimo.




martedì 5 dicembre 2017

22 Maggio, partenza per Roma con Sigrid.


Il 20 maggio dopo aver cenato insieme Sigrid e Kevin sono andati al cinema. Le bambine si divertivano con giochi inventati da loro, poi, insieme, abbiamo visto il simpatico programma Beste Zangers (Migliori Cantanti). Come prestabilito dai genitori le bimbe si sono ritirate alle 21.15. Non fanno mai storie.
Il giorno dopo, domenica, come al solito alle 16.00 ha telefonato Jan. Ha voluto sapere tutto del mio compleanno. Si è leccato i baffi sentendo della parmigiana e del tiramisù. Lui e Jennifer pensano di passare le vacanze estive in Messico. Il Messico piace molto a tutti e due.
Quella mattina Livia è andata per diverse ore in piscina insieme all'amica Rosa portando dei panini.
E dopo pranzo Kevin e Flaminia si sono avviati alla spiaggia di Zandvoort. In giardino, al sole, io ho letto il giornale che il fine settimana è doppio. Sigrid ha prelevato Livia dalla casa di Rosa. Ho dato un'ultima rifinitura agli albums con disegni delle bambine e dopo un po' di spese, insieme a Sigrid ho preparato la cena. Finito di mangiare Sigrid e Kevin hanno svuotato le tre stanze da letto e l'angolo studio perché l'indomani sarebbero venuti  dei giovani polacchi a dipingere tutte le pareti. E Gina, la gattina, è stata trasferita a Popelingstraat. Subito Gina si è messa a esplorare il nuovo territorio, sotto e sopra. Il giorno dopo ci sarebbero venuti a dormire anche Kevin, Livia e Flaminia.

Gina alla finestra
 
Il 22 maggio alle 8 del mattino sono venuti Kevin e le bambine a salutarmi. Mi hanno abbracciato forte forte. Che tenere le nipotine. Come sempre quando parto lascio sul tavolo un pensiero per loro. E ho indicato i pacchetti da ritirare dopo scuola. Per ognuna due libri, un piccolo blocknote con carta a fantasia; in cima al pacchetto un minuscolo cane nero, uguale per tutte e due e due euro. E' venuta da noi a Popelingstraat anche Sigrid e pure a lei abbracci e baci. Perché  Sigrid partiva con me per stare una settimana a Roma. Alle 12.15 abbiamo preso un taxi per Schiphol. Alle 14.15 eravamo a bordo di un'aereo KLM. Alle 18.15 eravamo a casa a Roma. Sigrid ha mandato un messaggio a Kevin e anche a Jan. Abbiamo fatto un po' di spese. Alle 19.30 è venuto David e più tardi anche Rachele e insieme abbiamo mangiato pasta al sugo con zucchine. Ed è ricominciata la vita romana ed è una fortuna poter variare paese.
Kevin ci ha mandato qualche foto di Gina che guarda dalla finestra di casa a Popelingstraat. Lei e gli altri si sono subito inseriti nel nuovo ambiente.
La bella settimana con Sigrid è volata. Tre volte Sigrid ha fatto una nuotata nella piscina vicino casa, insieme abbiamo fatto varie passeggiate e con David ha girato per Trastevere e per il Pigneto e tre volte si è vista con un'amica diversa: Simona, Cristiana e Rita. Faceva caldo e ci si vestiva leggeri con i sandali. Ho viziato mia figlia con pranzi e cene. Il 28 maggio avevamo preso un accordo con altri coinquilini di cenare insieme sul terrazzo condominiale, ma c'era un fortissimo vento e perciò ci siamo riuniti a casa di Flavia, la mia vicina. Tutti abbiamo contribuito alla cena con buone pietanze. Eravamo una decina di persone. Anche David e Rachele erano presenti. E' stata una serata molto carina.
In Olanda il 25 maggio era un giorno di festa e Kevin e le sue figlie hanno visitato il Zuiderzeemuseum. Ci ha spedito delle foto col cellulare.
Il 30 maggio Sigrid è tornata in Olanda. E bello vedersi così spesso ma ogni addio porta melanconia.
Arrivata ad Haarlem Sigrid ci ha chiamato. Tutti felici di averla di nuovo tra loro. La sua vacanza romana è stata magnifica.


A via Merulana


 

sabato 2 dicembre 2017

19 Maggio 2017, un giorno da Anneke.

Ogni tanto, da Roma e da qui, in Olanda, mi sento al telefono con Anneke. E il 19 maggio potevamo anche vederci perché Kevin quel giorno aveva un impegno di lavoro nella città di Rijswijk e passava per Zoetermeer dove abita Anneke. Alle 8 ci siamo avviati. Abbiamo lasciato Flaminia e la sua bicicletta alla scuola steineriana, a Schalkwijk, (Livia va e torna da sola in bicicletta). Alle 9.30 eravamo già alla mia destinazione. Kevin è salito con me al sesto piano per salutare la mia amica che conosce ormai da diversi anni per poi proseguire il suo viaggio. In questi anni Anneke ogni tanto è venuta a trovarci ad Haarlem ma per ragioni di salute non può più fare viaggi lunghi. Era un anno che non ci incontravamo e ogni volta siamo emozionate quando ci rivediamo. Siamo diverse, caratterialmente e fisicamente ma c'è un'intesa fra di noi che dura da anni.
Anneke ed io ci conosciamo dai primi anni '50. Tutte e due lavoravamo a Buenos Aires nella banca olandese "Banco Holandés Unido" e ci eravamo simpatiche. Mi ricordo che una volta finito il lavoro siamo andate a vedere un'opera al bellissimo Teatro Colòn. Io indossavo un completo fatto da mia madre: gonna nera, camicia nera e giacca nera. La giacca era foderata di un tessuto a quadri ed era doubleface e poteva essere abbinata ad una gonna a quadri. Mia madre aveva le mani d'oro. Anneke, esuberante come è, mostrava con esclamazioni la sua ammirazione. In quei tempi nessuno aveva molti vestiti e ogni nuova cosa veniva apprezzata. Un'altra volta abbiamo visto al cinema una lunga serie di cartoni animati che erano la passione di Anneke ma non la mia. Allora in Argentina non proiettavano un film alla volta ma due o tre e anche più. A Ramos Mejia, dove abitavo, negli intervalli, al cinema, c'era uno spettacolo di tangos argentinos o di canto.
Quando i miei fratelli ed io organizzavamo una festicciola a casa nostra, un loft a piano terra circondato da un giardino con le palme, a volte veniva anche Anneke. I miei genitori frattanto passavano la serata da alcuni conoscenti slavi nel palazzo. In tanti amici si ballava con la musica dei dischi, si scherzava, si rideva, si flirtava. A festa finita Anneke rimaneva ancora un po' e ci si sdraiava sui letti ascoltando musica classica. E questa era la parte che ad Anneke piaceva di più. Anche io ricordo questi momenti con grande piacere. Anneke abitava a Martin Coronado e naturalmente io sono stata anche a casa sua. Qualche volta ci sono andata in bicicletta con uno dei miei fratelli. Fra i nostri genitori si è creato anche un legame amichevole. Come immigrati non erano tempi facili, non vivevamo nell'agio, si lavorava molto ma le nostre famiglie erano unite ed infelici non eravamo.  Anneke però non amava il caldo dell'Argentina ed è tornata in Olanda. Quando anch'io sono tornata nei Paesi Bassi, a L'Aia, i genitori di Anneke hanno fatto sapere ai miei l'indirizzo della loro figlia e ci siamo reincontrate. Anneke, che allora abitava a Schiedam (vicino a Rotterdam), spesso prendeva un treno e passava il fine settimana da me a L'Aia. Io stavo in una pensione dove mi trovavo molto bene. Andavamo in giro su una bicicletta presa in affitto o si camminava. A Scheveningen ci piaceva vedere i pescherecci nel porto e il museo rotondo Panorama Mesdag. Si visitava diversi altri musei. Una volta con due canoe su un grande fiume. Con un'amica di Anneke, Wil, abbiamo visitato Volendam e Marken.


Volendam




Marken
 
Questo giorno a Zoetermeer, il 19 maggio 2017, abbiamo come sempre parlato tanto e di tutto. Ci meravigliamo sempre che non ci manchi mai un argomento di cui discutere. Ci siamo solo allontanate per breve tempo in macchina per fare qualche spesa nel centro di Zoetermeer e poi dopo un leggero pranzo di nuovo a rievocare eventi del nostro passato. Anneke si ricordava una cosa che a me era sfuggita: un giorno dopo il lavoro è venuta con me a casa mia. Abbiamo preso la metro a Plaza de Mayo e poi il treno a Plaza Once. Talmente assorbite dalle nostre conversazioni abbiamo oltrepassato Ramos Mejia. Ce ne siamo accorte con sgomento guardando dal finestrino. Io avevo l'abbonamento fino a Ramos Mejia, Anneke aveva un biglietto fino a questa città. Dovevamo tornare indietro di un paio di fermate ma, guardando nei nostri borsellini, abbiamo notato che i soldi per il ritorno non bastavano. Una signora ci stava osservando e nel mentre noi scendevamo dal treno si è avvicinata dicendo che una cosa del genere era capitata anche a lei e ci ha porto dei soldi. Noi a dire: grazie non ce n'è bisogno, ce la caviamo in qualche modo, ma prima che il treno ripartisse la signora ha fatto in tempo a ficcare i soldi nella tasca di Anneke. Sentendo il racconto mi è riaffiorata in mente quest'avventura. E sia Anneke che io eravamo di nuovo commosse per quel bel gesto. Anneke si ricordava anche che quando veniva da me a L'Aia ordinava i miei vestiti nell'armadio a seconda dei colori e io frattanto tagliavo a fette il pane per la nostra cena. Mi ha detto: "io ti guardavo e pensavo: persino tagliare il pane lo fa con eleganza. Hai un'eleganza innata." Che complimento! Ma guarda un po'! Dopo anni scopri i pensieri degli altri.
La sorella di Anneke, Thea, abita a Roosendaal. Si sentono ogni giorno al telefono ma per problemi di salute da entrambe le parti si vedono raramente (ha telefonato mentre ero lì e ho parlato con lei). Anneke è molto affezionata al nipotino di Thea, Lars. Anneke non si è mai sposata, tanti anni fa il suo fidanzato è morto nel sonno e così lei è rimasta sola. Legge molto e guarda la TV. La sua mente funziona perfettamente. Non ha un computer, se lo avesse potremmo comunicare attraverso le mails. Ha un anno meno di me e mentre io spero di vivere ancora tanti anni con i miei cari, lei mi ha detto che sarebbe pronta per l'aldilà. Guardando gli albums con le vecchie foto ha staccato le immagini dove figuro anch'io e me le ha volute dare perché a nessun altro potrebbero interessare. Mi ha anche fatto avere una fotocopia di una pagina del suo vecchio Album delle Amicizie con su scritta una mia rima. Era il 1951. Come eravamo giovani. Anneke 19 anni, io 20. Un bel paragrafo della nostra vita.
 
 
 
Chiacchierando a non finire in no time erano le 17.30 ed è venuto Kevin a prendermi. Si è seduto ancora per un po' con noi, ha bevuto un succo di frutta e ha raccontato i miracoli di un suo cliente scienzato.
Kevin è direttore di un ufficio di Public Affairs a L'Aia. Anneke ammira Kevin, e anch'io.
In macchina Kevin ha chiamato Sigrid per dirle che stavamo arrivando. Alle 19.15 eravamo a casa. Sigrid era stata dal medico per far controllare la tosse di Flaminia. La diagnosi: bronchi e polmoni puliti, prendere uno sciroppo omeopatico. Il loro medico è antroposofico.  Il minestrone preparato da Sigrid e i contorni erano squisiti. Kevin ha lavato i piatti e insieme abbiamo visto una parte di Holland's got talent.
Spero di vedere Anneke la prossima volta che torno in Olanda.



 

giovedì 30 novembre 2017

17 maggio 20017

Già da un pò di giorni il tempo era gradevole ma il 17 maggio faceva un caldo incredibile: 29°!
Come al solito dopo colazione mi sono trasferita a Korte Annastraat. C'erano Sigrid e Flaminia che mi hanno abbracciato facendomi gli auguri. Livia era andata a scuola e Kevin al lavoro. A sorpresa ha bussato Elisa alla porta. Si ricordava del  mio compleanno ed è venuta a farmi gli auguri. Mi ha portato un tiramisù senza caffè fatto da lei! Elisa abita a Spaarndam, un villaggio a nord di Haarlem circondato d'acqua, lungo il fiume Spaarne. In mezz'ora di bicicletta si arriva qui ad Haarlem ed è molto vicino anche ad Amsterdam e all'aeroporto di Schiphol. Elisa insieme al marito Dany gestisce una trattoria formata da una sola stanza, molto accogliente, con al centro un grande tavolo dove si mangia tutti assieme con la cucina in bella vista. E' anche un Take Away. Il locale si chiama De Huiskamer - Il Soggiorno. Una volta abbiamo mangiato da loro ed era tutto squisito. Elisa e Dany sono di Milano e si trovano bene con il clima olandese, dicono che assomiglia un pò a quello milanese. Da Haarlem si sono trasferiti a Spaarndam dove si sono ambientati molto bene. Elisa ci ha mostrato le foto delle sue belle figlie: Daiana di 17 anni e Zoe di 13. Tutte e due sono immerse nella vita olandese: scuola, sport, amici. Ma a casa parlano italiano avendo i genitori italiani. Mi ha fatto tanto piacere vedere Elisa e ho gradito molto il suo regalo.
David mi ha chiamato da Roma per farmi gli auguri. La scuola lo teneva occupato, anche coi consigli di classe. Faceva caldo a Roma. Sul cellulare un sms con gli auguri di Jan. A New York faceva 30°.
Livia non è tornata a casa dopo scuola: insieme all'amichetta Wynona e alla sua mamma è andata ad un laghetto tra le dune approfittando della giornata estiva.
Sigrid, Flaminia ed io abbiamo fatto le spese nel quartiere. Flaminia ancora con la tosse.
Quando Kevin è tornato dal lavoro, lui e Flaminia sono andati in macchina a Spaarndam a ritirare le melanzane alla parmigiana che avevamo ordinate quella mattina da Elisa. E' uno dei miei piatti preferiti. Abbiamo cenato alle 19.00 ma prima mi hanno di nuovo abbracciata e avevano per me dei regalini che ho molto apprezzato: una cartolina carinissima, 2 rollini di mentine impacchettati da Flaminia, tre buste di liquirizia salata (zoute drop) e una pietra speciale che servirebbe per combattere l'insonnia della quale soffro spessissimo, da sempre. Erano tutti così dolci ed amorevoli, ero molto emozionata. Ci siamo goduti tanto le melanzane alla parmigiana. Elisa e Dany sono bravi cuochi. Anche i dolcetti carrot cake mi sono piaciuti.  Kevin ha lavato i piatti.
 
 
 
 


 
Quei giorni Livia ha chiesto alla mamma da dove viene il cuoio. Saputa la sua origine ha detto che non voleva più scarpe di cuoio. Aveva bisogno di sandali nuovi perché i suoi piedi erano cresciuti.  E quindi Kevin e Livia su internet hanno trovato sandali di similpelle marca Birkenstock e li hanno ordinati (sandali vegan). Non mi sono ritirata tardi nella mia casa (Popelingstraat) e lì mi sono seduta nel cortiletto. Una calda serata. Ho rivissuta la bellissima giornata del mio ottantaseiesimo compleanno e dopo, una volta a letto, ho messo sotto al cuscino la pietra Amethist.


mercoledì 29 novembre 2017

Haarlem, 15 maggio 2017

 
 



 
Durante la festa del suo compleanno Flaminia ha avuto ogni tanto un attacco di tosse. La tosse è peggiorata e perciò Flaminia quella settimana è rimasta a casa, anche per non contagiare i suoi compagni di classe. La mattina del 15 maggio Sigrid è andata a nuotare e dato che c'era la signora Emma, bulgara, che puliva casa, Flaminia è stata con me in casa di Jan. Nonostante la brutta tosse la bimba ha fatto di tutto e col solito impeto: ha dipinto, disegnato, guardato gli albums con i disegni e nel cortiletto dietro casa ha giocato con i nuovi giocattoli, facendo salti acrobatici. E lei ha letto per me ed io per lei. Ho lavorato anche con i disegni. Quando Sigrid è tornata dalla piscina ci siamo sedute al sole nel piccolo cortile sulle sedie appena acquistate, attorno al tavolo, anche quello nuovo. Quando il sole si degna di apparire in questo paese basso la gente affamata di calore solare si veste subito con vestiti leggeri, ai piedi i sandali. Le sedie davanti ai locali nelle piazze, nelle viuzze sono tutte occupate. Facce allegre. E si ha più voglia di guardarsi intorno e ci si accorge di quanto sia bella Haarlem con tanti edifici storici, architetture gotiche, con il suo labirinto di vicoli, cortili, giardini. Piante e fiori in ogni dove. La città dai turisti viene definita un gioiello. Ho visto che su internet in tanti hanno descritto con entusiasmo questa città e in una rivista (D Repubblica) del gennaio di quest'anno c'era un articolo su Haarlem intitolato Incanto Olandese. Un'amica americana di Sigrid, Allison, tempo fa ci ha detto: "Mi sento privilegiata di vivere in una città così speciale." Quando vivevo qui da bambina e poi da ragazza non mi accorgevo delle sue bellezze, quello che mi circondava era scenario di tutti i giorni, normale, scontato. Adesso, che dopo tanti anni ci ritorno abbastanza spesso, i miei occhi l'osservano in un altro modo, un po' da turista. Comunque è un miracolo che ci crescano le mie nipotine. Non avrei mai pensato che le figlie di mia figlia italiana sarebbero nate a Haarlem e parlassero l'olandese. Grazie all'insistenza e alla costanza di Sigrid padroneggiano anche l'italiano. La regola è che io mi rivolga alle nipotine in italiano. Perché insieme a David e Jan appartengo al mondo italiano. Una volta, qualche anno fa, tornando io e Flaminia dal parco di Colle Oppio lei mi ha guardato e seriamente ha detto: "Nonna tu, pur essendo italiana, parli benissimo l'olandese": ad Haarlem lei mi sente parlare olandese con i genitori delle amichette, quando faccio le spese e, naturalmente, con Kevin.
Il caso vuole che Sigrid abiti ad Haarlem e Jan ad Harlem. Harlem viene da Haarlem ( New York una volta era Nieuw Amsterdam). Mi piace tantissimo questo bellissimo distretto di New York. 
 
 
Il mulino De Adriaan sul fiume Spaarne.
 
Korte Houtstraat

 
Korte Annastraat


Fiume Spaarne

martedì 28 novembre 2017

10 e 14 maggio 2017

Il  10 maggio era il compleanno di Flaminia. A colazione ha aperto i regali e poi a scuola ha offerto alla sua classe, al maestro e agli altri insegnanti cupcakes fatti da Sigrid il giorno prima. In classe è stata festeggiata: per un giorno protagonista. Quando è tornata a casa in compagnia dell'amichetta Noa mi ha abbracciato forte ringraziandomi per la bella scatola di legno ed il suo pendente veneziano appeso ad una cordicina. Era molto contenta anche dei regali dei genitori e della sorellina. All'ora di cena David ha chiamato da Roma per fare gli auguri alla nipotina. Flaminia ha parlato allo zio con molto zelo della propria giornata appena passata. Da parte di Jan e Jennifer c'era una bella cartolina. Sigrid ha preparato una saporita cenetta. Kevin ha poi lavato i piatti e ha accompagnato Sigrid a lezione di cucito. Flaminia ed io abbiamo letto insieme. Lei, non ancora stanca e con me come spettatrice, si è esibita in esercizi di ginnastica. Intanto Livia nella sua stanza come sempre creava mille cose. Kevin è andato a riprendere Sigrid.
La festa con le amichette è stata rimandata a domenica 14 maggio. Per l'occasione Sigrid ha preparato 2 torte con l'abile aiuto di Flaminia che era tutta presa dal suo grande giorno.
La domenica mattina come sempre Sigrid ha scattato qualche foto di Flaminia con una delle due torte sulla quale c'era il numero 9.









 E alle 13.00 sono arrivate le 7 amichette invitate: Noa, Laura, Sanne, Dara, Anna, Merthe e Giulia. Hanno mangiato le torte sedute a tavola non prima che Flaminia avesse soffiato sulle candeline e dopo che tutti noi avessimo cantato per lei "Lang zal ze leven". Le torte erano squisite. Poi Flaminia con gioia ha scartato i numerosi regali, tutti carinissimi.  Io dalla poltrona ho osservato la vivace compagnia. Alle 14.00 Sigrid, Kevin e Livia hanno accompagnato le bambinucce all'Atelier Tanja sul canale Gasthuisvest, a due passi da casa, dove hanno passato due intense ore a dipingere e stampare. Questo posto è stato scelto perché qualche anno fa Livia ci ha festeggiato il suo compleanno ed è stato un successone. Io frattanto ho avuto per un tè l'amica Margo. Margo è fotografa e dipinge, e crea oggetti e sciarpe. Usa i colori della terra. La sua arte si chiama Earth Art - Aardse Kunst. Un po' di anni fa è stata da me a Roma con un'amica e, come fa in tutti i paesi che visita, anche qui ha fotografato muri pittoreschi.

Muro romano

Le ho fatto vedere la casa di Jan. Le è piaciuta moltissimo e anche i lavori attaccati alle pareti. Sul tavolo erano esposti dei disegni di Livia e Flaminia che aspettavano di essere messi nell'album. Li ha ammirati molto. Poi alle 16.00 Margo è venuta con Sigrid e me a prelevare le bambine dall'Atelier Tanja. Abbiamo osservato tutte le stampe dipinte fissate in bella mostra ad un muro.  Ogni bambina ne ha create quattro e la maestra ha chiesto ad ogni partecipante di quale delle quattro fosse più soddisfatta. Le bambine commentavano con grande partecipazione e entusiasmo i propri lavori e quelli delle compagne. Le stampe una volta asciutte potevano essere ritirate: ci sarebbero voluti un paio di giorni.





Dopo, a casa, hanno cenato con allegria e vivacità:  pizza, gelato e fragole. Era un piacere vedere come tutte si comportavano in modo garbato e grazioso. Fra di loro sono affettuose. C'era ancora tempo per vedere un piccolo film e alle 19.00 hanno cominciato a venire i genitori. E mentre le bambine giocavano noi adulti abbiamo chiacchierato ancora per un bel po'. Tutti i genitori sono simpatici. Una volta a letto Livia e Flaminia erano ancora troppo eccitate  per prendere sonno.
La festa è stata bellissima! Come ogni domenica Jan da New York ha chiamato, oggi un po' prima delle 16.00.   


                                                                                                                                                                                                 

martedì 14 novembre 2017

Haarlem, 5 maggio etc. 2017

In Olanda il 5 maggio è il Giorno della Liberazione - Bevrijdingsdag. Questo giorno viene festeggiato in grande stile. Ad Haarlem da 10 anni c'è un grande festival che si chiama Bevrijdinsgspop e si svolge nel grande parco Haarlemmerhout. Comincia a mezzogiorno e continua fino a sera tardi. Davanti a casa nostra c'è un continuo flusso di gente che si avvia al parco. Anche per i bambini vengono organizzati tanti generi di intrattenimenti. Ma sappiamo per esperienza che per ogni gioco bisogna aver pazienza perché le file sono lunghissime e perciò quest'anno abbiamo deciso di saltare i festeggiamenti. Solo Kevin la sera è andato ad assistere al grande concerto finale.

 
Ricordo poco o niente della liberazione del 1945, ma solo  l'atmosfera che si respirava sul Grote Markt durante uno dei festeggiamenti, un giorno del mese di maggio. Tanta gente. Tutti gioiosi. Io avevo quasi 14 anni e guardavo insieme alla mia cugina/amica Wietske gruppi di giovani che ballavano balli folcloristici. Uno dei giovani mi ha preso per mano per farmi partecipare. Mi sentivo felice, mi sentivo come se cominciasse un'altra vita, con più colore. 
Ad Haarlem dico sempre a Sigrid e Kevin di approfittare della mia presenza e di uscire ogni tanto, e il 6 maggio hanno mangiato di nuovo fuori per poi andare al cinema. Ed io, insieme a Flaminia in piedi su uno sgabellino, abbiamo fatto l'impasto per le frittelle. Poi le abbiamo anche fritte. Nell'attesa che ogni frittella fosse pronta per essere girata Flaminia si metteva per terra e faceva gli esercizi di nuoto sincronizzato e quando le dicevo "ancora 10 secondi ed è pronta", ballava e cantava contando fino a dieci. Che bambina felice ed entusiasta. Alla fine c'era una pila di frittelle nel piatto e abbiamo chiamato Livia che nella sua stanza era intenta a fare lavoretti artistici. Erano buonissime le frittelle con lo sciroppo d'acero, col miele, con lo zucchero filato oppure con la marmellata. Mentre le bambine si mettevano il pigiama ho lavato i piatti e poi tutte e tre a guardare il divertente programma del sabato, con ogni volta un altro mago. Alle 9.15 le nipotine sono andate al letto. E' raro che facciano i capricci.
Quando il giorno prima Merthe è venuta per tutta la giornata ho visto come Flaminia sia sempre piena di idee. Sotto la sua guida lei e le sue amiche fanno di continuo nuovi giochi. Il giorno dopo, l'8 maggio, è ricominciata la scuola. Sigrid è andata a prendere Flaminia ed è venuta anche Maya. Livia è tornata da scuola in bicicletta insieme alla compagna di classe Sarah. Ho letto una mezz'ora nel giardino, al sole. Gina mi faceva compagnia e saltava in alto verso le mosche. La sera Livia può rimanere alzata un po' più a lungo adesso che ha 12 anni, e perciò assieme a noi ha visto un programma in TV su 3 famiglie olandesi che si erano trasferite in Cile. Un altro mondo, un'altra vita. Sentivamo Flaminia cantare nel suo letto.
Molti  dei miei posts probabilmente risulteranno poco interessanti per quelli non della nostra famiglia. Ma spero che quando le mie nipotine saranno cresciute  leggeranno questo blog con piacere, rivivendo episodi della loro infanzia, memorie col tempo dimenticate  Gli adulti purtroppo si ricordano poco o niente dei loro anni giovani.




     

Haarlem, aprile 2017 (3)

Il 29 aprile leggo che già da qualche giorno Gina è in calore. Dovrebbe essere sterilizzata ma l'operazione non è una sciocchezza e tutti non vogliono che Gina soffra. Perciò rimandano. Nei giorni di calore è affettuosa, cerca le carezze da tutti noi. Livia dice che questi giorni sono così belli - magari Gina fosse sempre così - e che non bisognerebbe mai farla operare. Ma anche con il caratterino che Gina si ritrova è amatissima, un membro della famiglia. Era un sabato e quel giorno Sigrid e Kevin fanno le  spese. Flaminia mi ha letto di nuovo un libro, olandese questa volta. Dopo pranzo Kevin ha accompagnato Flaminia al nuoto e dopo dall'amichetta Merthe dove è rimasta anche a dormire. Io sono andata insieme a Sigrid e Livia al Grote Markt dove ogni sabato c'è una grande vendita di fiori e piante. Sigrid ha acquistato diverse piante che poi ha travasato nel giardino. In un posticino riparato e assolato del giardino si stava bene.




Alle 18.00 Sigrid e Kevin hanno cenato fuori e dopo hanno visto un film al cinema. Livia ed io abbiamo mangiato spaghetti al sugo e un'omelet. C'era un programma alla TV con un mago. Alle 21.30 Livia è andata a letto. Io ho letto il giornale che il sabato è voluminoso. Con Gina che chiedeva le coccole.
Il giorno dopo, domenica, Jan come al solito ci ha chiamato. A New York faceva caldo, 25°; tanto che il giorno prima avevano pranzato in giardino da amici a Brooklyn. Quella domenica Livia era per tutto il giorno dalla sua amica Rosa e Flaminia da Merthe.
Il 2 maggio Sigrid è andata a nuotare. Flaminia ed io abbiamo disegnato e colorato e lei mi ha letto ad alta voce. Livia è stata prelevata dall'amica Annebelle e dalla madre. Le due bambine andavano a passare tutta la giornata e anche la notte in una fattoria-maneggio. Annebelle ci va spesso e stavolta poteva portare un'amica. Hanno spazzolato e accudito i cavalli. I cavalli piacciono tanto a Livia. Il giorno dopo ha raccontato con entusiasmo che nella fattoria c'erano 60 cavalli, 2 puledri, diversi grandi cani e micette neonate. Quasi tutti i giorni le bambine erano in compagnia di amichette.  Il 3 maggio Maya ha giocato da Flaminia e nel tardo pomeriggio la sua mamma è venuta a prenderla insieme alla sorellina Isabel. La mamma, molto simpatica, è del Sud America, Colombia. Sigrid parla con lei in spagnolo e lo parla molto bene.
Il 4 maggio Sigrid e Kevin hanno deciso di visitare la città di Amersfoort. Quella notte avevo dormito poco (il mio solito difetto) e ho preferito rimanere a casa. Ho fatto mille cose e anche un pò di shopping. Quando sono tornati verso le 17.00 Sigrid ha ammirato gli albums già pronti con i disegni di Flaminia. Amersfoort l'hanno trovata una bella città. Flaminia ha letto per me finendo il libro Stoute Hendrik. Questa bimba legge così bene. Ho rifatto il collo di un bel pullover che Sigrid aveva appena sferruzzato per la piccolina ed è riuscito molto bene.
 

 
 
 

Haarlem, aprile 2017 (2)

Domenica 23 aprile era la festa di compleanno dell'amichetta Dara. Kevin ci è andato con Flaminia. Dopo che Dara ha scartato i regali tutta la comitiva di bambini invitati è andata al Fun Forest ad Amsterdam, in macchina con alcuni genitori. In questo bosco ci si muove attraverso gli alberi con corde, scale, ponti e funi. I bambini con l'aiuto di personale specializzato e sotto il controllo dei genitori si sono arrampicati per circa tre ore, divertentosi un mondo. Il posto era all'aperto, meno male che il sole si è fatto vedere. In tutta l'Olanda ci sono diversi parchi, al coperto oppure all'aperto dove poter vivere un'avventura arrampicandosi.



Nel mentre io, Sigrid e Livia abbiamo dato un'occhiata ai carri floreali che come ogni anno sono in mostra al Gedempte Oude Gracht. Come sempre molto pubblico, tanti turisti. Sul Grote Markt c'era la kermesse in occasione del compleanno del re che si sarebbe svolto il 27 aprile prossimo. Ho dato dieci euro ad ognuna delle nipotine da spendere al luna park. Livia ha vinto due piccoli premi centrando degli oggetti con delle palline. Faceva freddo e siamo rimaste poco.



Io sono andata per  un paio d'ore a Popelingstraat, dove, sul grande tavolo, avevo cominciato ad incollare i disegni di Flaminia negli albums.  Ogni giorno, nei momenti liberi, mi dedicavo a questo piacevole compito. Certi disegni e pitture delle bambine sono capolavori e ne sceglieremo qualcuno da incorniciare.  Poi, quando verso l'ora di cena Kevin e Flaminia sono tornati, soddisfatti e stanchi, Flaminia mi ha abbracciato dicendo: "Mi sei mancata." E poi è andata volentieri presto a letto. Noi abbiamo visto in TV il programma Boer zoekt vrouw (Contadino cerca Moglie). Un programma carino che guardiamo già da un po' di anni.
Come ogni domenica alle 16.00 Jan ci ha chiamato. Anche a New York faceva freddo ma c'era il sole e perciò avevano intenzione di andare in bicicletta fino al Bronx per dare un'occhiata alla casa e ai lavori di ristrutturazione da fare.
La mattina del 25 aprile Sigrid è andata a lezione di cucito. Io ho portato un mucchio di carta, vetro e plastica ai containers. Grandinava. E' venuta Dara a giocare con Flaminia. Livia nella sua stanza era occupata a realizzare una werkstuk (relazione) per scuola. Aveva scelto come tema Ginnastica Artistica. Il tema doveva essere illustrato con disegni. Il risultato dopo qualche giorno era un lavoro ben fatto. Alle 16.00 è venuto il papà di Dara a prelevarla e mezz'ora più tardi Sigrid ha accompagnato Flaminia in piscina.
Il 26 aprile è venuta l'amichetta di Livia Annebelle e insieme si sono avviate al luna park, da sole. Hanno 12 anni, stanno diventando grandi.  C'era un vento freddissimo. Nel pomeriggio Flaminia, dalla sua amica Anna, ha visto un film insieme ad altre amichette, e poi è rimasta a cena. Kevin, tornando dal lavoro, è andato a prenderla. Sigrid ogni sera preparava una cena squisita, Io le davo una mano e preparavo il tavolo. Kevin dopo aver mangiato è andato a yoga; ha energia da vendere.
Il 27 aprile: Koningsdag, Giorno del re. Come tutti gli anni la città era un grande mercato: Vrijmarkt. Durante tutta la giornata i cittadini possono vendere per le strade tutto quello che a loro non serve più. L'anno scorso, per la prima volta, anche Livia ha esposto su un telo vestitini e oggetti da vendere. Questa volta pure Flaminia ha partecipato. Sono state per ore con la loro merce al Winsonsplein. Mi meravigliavo che non si stancassero mai. Al loro fianco c'era un amico italiano, di Ischia, con la sua moglie olandese e le loro due figlie. Vendevano fette di torta fatta in casa. Una delle bambine, Chiara, sta nella classe di Livia. Spesso passavamo a vedere come se la cavavano le due sorelline. Erano orgogliose quando un cliente acquistava qualcosa. Ma anche Livia e Flaminia, a turno, con i genitori, sono andate in giro per le strade. Il sole è venuto fuori dalle nuvole e la gente affluita è diventata numerosa. Tutt'in giro allegria e musica.
Di libri ce n'erano in abbondanza ed io ne ho comprati diversi, per me e per le bambine. In olandese. Ho portato i libri a casa e mi sono riposata un po' bevendo un tè con una fette di pane. Sono tornata dalle bambine sul Wilsonsplein. Livia e Flaminia: che bambine belle; e così graziose ed eleganti nei movimenti: principessine. Ho comprato ancora dei piccoli peluches. A casa li ho messi sulla poltrona e le bambine ne hanno scelto uno ognuna. Ne hanno già tanti e perciò Sigrid  ha dato il permesso di prenderne uno solo. Vogliono molto bene a tutti i loro animalucci e ci giocano sempre. I peluches rimasti li regalo ad un orfanotrofio in Ucraina.  Dopo cena c'era il dolce della mamma di Chiara. Ci ha dato una torta intera, che non era stata venduta.







Chiara e Livia