venerdì 28 febbraio 2014

Maremma dimenticata

David ha partecipato ad un premio fotografico, questo è il resoconto. Ogni volta che lo leggo rido.


Con questa immagine dagli alti e struggenti valori tonali intitolata "Natura desolata", ho partecipato al Premio "Maremma Dimenticata", svoltosi nell'Aula Magna del Liceo Scientifico "Santino Rivosecchi", città di Poggio Castelluzzo Maggiore. La giuria, presieduta da Monsignor Maruccelli, nell'assegnarmi il terzo premio ha così motivato: "Foto di alto significato morale, sintesi estrema di dirompente melanconia crepuscolare e di inusitata suggestione metafisica." Il premio, consistente in un abbonamento mensile alla rivista "Casa e Bagno",  è stato offerto dalla nota ditta di articoli sanitari "Gastone Buggetti & Figli". La giornata, indimenticabile ed emozionante, è terminata al ristorante "La Gengiva Parlante", dove i partecipanti al premio e le autorità del paese, uniti in spensierate tavolate, hanno allegramente mangiato, scherzato e cantato.



martedì 25 febbraio 2014

Collagemania




Tanti anni fa ho seguito con piacere un corso di pittura su stoffa tenuto nella scuola di Via di San Giacomo.  A casa non disponevo degli  attrezzi e dello spazio di cui disponeva l'aula scolastica e così, su consiglio di David, ho cominciato a dipingere. Appena potevo mi mettevo al grande tavolo nella stanza di Jan che era libera perchè lui si era stabilito negli Stati Uniti. Dipingevo su fogli di carta di varie dimensioni. Pino spesso si sedeva vicino a me sul letto a scrivere o a leggere e ogni tanto dava un'occhiata di approvazione al mio lavoro. Quando cominciavo non conoscevo sosta e non riuscivo a smettere. Succedeva che a volte mi accorgevo con sorpresa che era notte inoltrata. Allora a malincuore mettevo a posto i colori acrilici e smorzavo la radio che con la musica del terzo canale aveva allietato quelle lunghe ore creative.
Poi ho letto un articolo su Kurt Schwitters, e quanto mi incantavano i suoi collages. Ho voluto provare ad avventurarmi in quella direzione e ho cominciato a realizzare dei piccoli lavori a tecnica mista, cioè incollavo e  dipingevo. Una passione! Sfornavo capolavori di continuo.  
Sono ormai cinque anni che abbiamo cambiato casa e solo pochi mesi fa mi è rivenuta la voglia di fare un collage proprio quando tra i disegni delle nipotine che stavo per incollare in un album-ricordo ho incontrato uno schizzo di una giraffa che David aveva fatto per ispirare le bambine. A lui è piaciuto il mio collage e questo mi ha spinto a farne un altro, questa volta adoperando un elefantino disegnato da Livia. Dopo c'è stata una pausa finchè, tornata in gennaio dall'Olanda, ho messo insieme tutti i disegni delle bambine, quelli scartati e i doppioni, e ho cominciato a farne delle composizioni usando anche ritagli di vecchie riviste accumulati negli anni e fiorellini disegnati da me. Uso il tavolo in cucina che è piuttosto grande ma ce ne vorrebbero due oppure uno grande il doppio. Il mio tavolo da lavoro è un disastro per quanto è pieno di arnesi del mestiere. Frugo nelle scatoline cercando il materiale che mi serve,  taglio, dispongo e delle volte provo per lunghissimo tempo prima di essere convinta della composizione. E allora incollo. Il mio lavoro di adesso è diverso da quello che facevo anni fa, insomma una nuova maniera. Ma anche questo hobby mi tiene rapita e quando torno a casa dopo aver fatto una visita lontana, una lunga camminata oppure semplicemente le spese, alla vista del tavolo pieno zeppo di materiale attacco subito un nuovo collage. Collagemania?
Domani viene Sigrid per una settimana, non vedo l'ora di averla qui con noi. Vogliamo fare tante cose insieme, c'è tutto un programma. Il tavolo lo sgombrerò, servirà per tanti bei pranzetti e cenette: tanti collages di verdure.











giovedì 20 febbraio 2014

Jan ad Haarlem e ad Harlem

Io sono partita dall'Olanda il 5 gennaio e il 10 è venuto Jan dall'Alto Adige per stare quattro giorni ad Haarlem con Sigrid, Kevin e le bambine. Jennifer frattanto è andata a Berlino a trovare degli amici che non vedeva da tanto tempo. Sigrid era molto felice di avere il fratello lì con loro e Flaminia ha detto: "Adesso devono venire anche nonna e zio David per stare tutti insieme." Anche se lo vedono poco questo zio americano, Livia ha parlato con lui disinvoltamente e Flaminia si è esibita come un'attrice davanti al suo pubblico: mamma, papà, Livia e zio Jan. Con regolarità ho sentito Jan e Sigrid al telefono. Jan mi ha detto che una volta, mentre Sigrid gli mostrava delle foto sul telefonino dove apparivo anche io, Flaminia ha posato un bacio sul mio volto. Sigrid mi ha raccontato che quando Kevin stava al lavoro e le bambine a scuola, lei e Jan parlavano insieme per ore dei tempi passati, quando a Roma tuttta la famiglia era ancora unita.
Tutti insieme poi sono andati un giorno al mare, era bello ma molto ventoso. Un altro giorno lo hanno passato insieme ad Amsterdam, dove Jan e Sigrid una mattina, solo loro due, sono andati a trovare una coppia che Jan e Jennifer hanno conosciuto in Argentina. Sigrid ha anche mostrato la scuola steineriana a Jan quando insieme sono andati in bicicletta a prendere le bambine a fine lezione e gli è piaciuta molto. Era anche entusiasta di come fosse sistemata la casa adesso e ha detto che l'atmosfera che ci regna è bella e gradevole.
Appena tornato a New York, Harlem, ha dovuto prepare la scelta di vini da servire durante una cena a base di verdure organizzata per il 21 gennaio da una sua amica, Tamar Adler. Mi ha mandato la locandina,  molto originale il gioco di parole: Verdure D'Amore, usando il cognome di Jan. L'esito della serata è stata ottimo anche se per via della tempesta di neve diverse persone con rammarico non hanno potuto intervenire. Le verdure mi ha detto Jan al telefono la domenica dopo, erano il massimo della squisitezza. I clienti quasi leccavano i piatti.
Due volte alla settimana Jan suona la batteria, prima in un gruppo e poi in un altro. Con uno di essi ha fatto un concerto in un locale qualche giorno dopo la cena Verdure D'Amore e anche qui nonostante i cumuli di neve è venuta parecchia gente.







mercoledì 12 febbraio 2014

Haarlem, gennaio 2014: appendice





Durante le vacanze natalizie c'è stato un via vai di bambini che venivano a giocare e di mamme e di papà che portando e ritirando i figli sono rimasti un attimo a chiaccherare. Tutta gente molto simpatica. Un paio di volte anche Livia e Flaminia hanno passato un pomeriggio a casa di amichette. Un giorno, era quasi ora di pranzo, ha bussato alla porta un'amica di Sigrid che da tanto tempo non si vedeva. Allison passava dalle nostre parti e ha pensato che sarebbe stato bello salutare Sigrid ed i suoi in caso fossero rimasti ad Haarlem. Io l'ho conosciuta tanti fa, quando ero in visita da Sigrid per un paio di settimane, ad una festa organizzata dall'impresa umanitaira internazionale dell'Aia dove lei e Sigrid lavoravano ed era per tutti noi una bella sorpresa rivederla. E' rimasta a pranzo e animatamente abbiamo parlato più che altro del nostro presente. Allison è americana ed è anche lei sposata con un olandese; hanno due figli già grandicelli. Vive in un'altra parte della città e perciò lei e Sigrid negli ultimi anni si sono viste rare volte. Mi ha colpito quando ha detto che quando va in bicicletta per la città e vede la bellezza di Haarlem si sente privilegiata di vivere in un posto simile. Quando io vivevo ad Haarlem non me ne accorgevo delle belle cose intorno a me e così succede quando da piccoli si ha davanti agli occhi sempre lo stesso panorama. Adesso quando torno nei Paesi Bassi osservo tutto con occhi da turista e gioisco alla vista delle facciate incantevoli di molto palazzi, del fiume Spaarne che serpeggia attraverso la città, dei suoi ponti, dei canali, dei papà e delle mamme che spesso cantano per i loro piccoli che portano con se in bicicletta.
Nonostante i giorni affaccendati ho portato a termine un vestitino lavorato a maglia per Flaminia, di un verde smagliante. Livia ne ha ancora a sufficienza di vestiti fatti da me. Lei quando fa dei lavori manuali o quando disegna è tutta assorta, vive su un'isola appartata. A volte anche Flaminia è tutta presa ma questo non succede spesso. Una volta Sigrid ha disegnato insieme a noi. Un paio di anni fa ha dipinto su carta cose molto belle e spero che incornici qualcosa per la loro nuova stanza da letto.

disegno di Livia



Flaminia e Liam



venerdì 7 febbraio 2014

Haarlem, gennaio 2014

Il primo dell'anno, Kevin e Livia, nel pomeriggio, sono andati in bicicletta al Concertgebouw per assistere ad un concerto di giovani musicisti. Flaminia non voleva partecipare, questa volta desiderava rimanere con la mamma e quando Sigrid ed io siamo uscite con lei, tutta pimpante e felice ha detto: "Io sono mammona e Livia è papona." Il giardino delle galline col suo aspetto invernale non ci attraeva e perciò Sigrid, Flaminia e la sua bicicletta, sono andate al Winsonsplein ed io ho spazzato via le foglie secche accumulate dal vento davanti casa. Più tardi abbiamo sentito Jan che con Jennifer stava nel Veneto in visita ad alcuni produttori di vino con i quali ormai sono amici. Dopodichè avrebbero preso un breve intervallo dal lavoro per visitare degli amici ad Innsbruck, per poi tornare nuovamente in Alto Adige. David al telefono ci ha detto che lui e Laura quella sera andavano ad una festa e poi avrebbero passato qualche giorno a Barbarano. Sono sempre in movimento questi figli ed è sempre bello sentirli.
Kevin ha preparato, in poco tempo, un'altra cena, questa volta un piatto indonesiano, con una salsa fatta con burri di arachidi, uno dei miei piatti preferiti e mi sono leccata i baffi.
Nel cinema De Filmschuur davano un film italiano, La Grande Bellezza. Sigrid ed io siamo andate a vederlo, per noi era molto felliniano.
Mancavano pochi giorni alla mia partenza e perciò ho incitato Sigrid e Kevin ad approfittare ulteriormente della mia presenza e così sono andati una sera a cenare fuori e la sera dopo al cinema. A me piace molto  avere le bambine tutte per me. La prima sera, mentre si preparavano nel bagno per andare a letto, abbiamo fatto dei giochi e Flaminia rideva sgangheratamente. Livia l'accarezzava dicendo: "Quanto sei carina, sei la bambina più bella del mondo." Quando per Flaminia ho letto un capitolo del libro Vevi di Erica Lillegg, lei poi da sola ha messo un segnalibro in mezzo alla pagina, ha smorzato i paralumi, si è messa sotto il piumino e dopo il bacio della buonanotte mi sono trasferita nella stanza di Livia che mi ha mostrato tutti i lavoretti fatti nel pomeriggio assieme ad un'amichetta. Abbiamo chiacchierato ancora un pò di tutto e di più. La seconda serata, quando Flaminia ormai si era messa sotto il piumino, Livia si è inginocchiata vicino alla sorellina e l'ha accarezzata e baciata, poi le ha tenuto un attimo la mano e Flaminia già quasi dormiva. Nella sua stanza Livia ha racimolato tutti i suoi peluches, li ha esposti sul letto e mi ha raccontato la storia di ognuno. Alcuni di loro dormono con lei ai piedi del letto. Quando poi si è messa sotto la coperta ho accarezzato ancora un pò la sua testolina e anche lei era già quasi  nel paese dei sogni.
Il 5 gennaio tutti insieme mi hanno accompagnato a Schiphol da dove un aereo della KLM mi ha riportato a Roma. Un altro addio. Ma sicuramente l'estate prossima ci rivedremo, al caldo, spero non troppo, qui a Roma.


Wilsonsplein