martedì 30 ottobre 2018

1977, settembre, Roma e Giulianova

 
Il 10 settembre è tornata Sigrid da Arpino. E' venuta all'ora di pranzo, accompagnata da Sabatino, Wilma e i figli Daniela e Antonio. Ci hanno portato dal loro orto una cassetta di pesche e una di pomidoro, inoltre un sacchetto di melanzane e peperoni e un cestino di fichi. E' venuto Pino dal lavoro e abbiamo pranzato insieme. Per dessert avevo preparato una crostata con pesche. Era il compleanno di Daniela e le abbiamo regalato un bel libro (e anche uno ad Antonio). Dopo aver lavato i piatti e fatto un riposino David e Jan sono andati a giocare a pallone con i loro amici sul terreno incolto di Via Teulada e noi tutti ci siamo recati a Piazza Navona. Mangiando un gelato abbiamo osservato un mangiatore di fuoco e i disegni esposti da tanti artisti. Antonio ha avuto in regalo la bandiera della Roma. Abbiamo cenato sul terrazzo e per Daniela c'era la torta con le candeline e rose in una bottiglia. Insieme abbiamo visto il film Il caro estinto. Daniela è rimasta a dormire. Con Sigrid dormiva nel letto estraibile in soggiorno.


 
L'11 settembre Wilma a pranzo ha preparato peperoni, melanzane ed altro. I tre ragazzi hanno mangiato prima perchè andavano allo stadio. Noi abbiamo aspettato che Pino tornasse dal lavoro. Ad una cert'ora Pino è riandato al lavoro e noi al CAR. Con noi è venuta anche Antonella, l'amichetta del pianerottolo. Ho fatto da guida mostrando il centro sportivo che è piaciuto molto. Le tre bambine hanno giocato senza sosta. Al bar una bibita. Tornando a casa abbiamo lasciato le bimbe da Pino alla RAI.
I ragazzi erano già a casa. Antonio entusiasta perché la Roma aveva vinto 2-1. Pino e le bambine erano a casa alle 20.30. Dopo cena i ragazzi hanno guardato la TV e noi adulti ci siamo intrattenuti in cucina. Frattanto io ho lavato i piatti e preparato le valigie perché il giorno dopo cominciava la nostra vacanza estiva. Per i dipendenti della RAI c'era un elenco di alberghi convenzionati in tutta Italia. Le spese di soggiorno in albergo venivano estratte ogni mese dallo stipendio di Pino. Per i dipendenti i prezzi erano scontatissimi. Stavolta la scelta è caduta su Giulianova in Abruzzo.
 
 

lunedì 29 ottobre 2018

1977, 1 - 9 settembre, Roma


Ormai è arrivato settembre. Da Arpino Sigrid ci ha fatto sapere che si divertiva molto. David continuava ad andare a lezione di matematica una o due volte al giorno e a casa faceva i compiti, spesso col mio aiuto. Allora non si era ancora arrivati alla scoperta che David soffrisse di discalculia. Adesso gli studenti con questo problema vengono aiutati in ogni modo. Lui era da sempre bravissimo a disegnare. Leggo nel mio diario che dopo aver sfogliato un vecchio libro olandese "Rijmpjes en versjes uit de oude doos" (Rime e filastrocche dalla vecchia scatola) lui ha fatto un disegno molto carino di due contadini olandesi. Questo libro esiste da più di cento anni, viene sempre ristampato. Ancora mi ricordo tanti versi, li ho cantati da piccola e poi li ho cantati per i figli. Teneri nursery rhymes che provocano nostalgia.
 
 
 
 
Jan con l'amico Fulvio andava al CAR oltre a giocare in una squadra di calcio. David e anche io ogni tanto facevamo una nuotata nella piscina del CAR. Sul nostro terrazzo cucivo toppe sulle ginocchia dei jeans dei ragazzi, erano affezionati a questi pantaloni e non volevano buttarli. Per queste toppe David era preso in giro, le bande di ragazzini del quartiere l'avevano soprannominato il Toppa. Anni dopo le toppe andarono di  moda e la mia amica Isabella Peroni mi ha detto: eravate dei precursori.  A Jan leggevo il libro Huckleberry Finn di Mark Twain.  Il 3 settembre il tempo era bellissimo, radioso. Nel pomeriggio ho avuto la visita di due coniugi della nostra strada, lui un ex generale. Quando i nostri ragazzi giocavano giù per strada con i loro amici e questa coppia passava in compagnia di parenti o conoscenti si fermava e vedevo dal balcone che indicava agli altri i nostri figli. Ai signori Murano ho mostrato la casa e poi sul terrazzo abbiamo chiacchierato e preso una bibita. Non avevano figli e dicevano che si sentivano spesso soli. Sono rimasti un paio d'ore. Frattanto i ragazzi sono rientrati. I Murano nel salutarci si sono complimentati dicendo che per loro i nostri figli erano i più bei bambini di tutta la zona. Più tardi è tornato Pino che aveva fatto una scappata ad Avellino per due giorni. Ha portato un sugo fatto dalla sua mamma, biscotti alla mandorla, la mia passione, comprati nella rinomata pasticceria De Pascale, e per Sigrid una catenina d'oro da parte di zia Dora, sorella di mia suocera, che, abitando a Salerno, non aveva potuto essere presente alla festicciola della prima comunione di Sigrid. Dopo cena abbiamo visto alla tv il film Morgan matto da legare, con Vanessa Redgrave. A quante bambine è stato dato il nome Vanessa quando questa attrice è diventata famosa.  
Il 7 settembre è venuta a cena la famiglia Peroni al gran completo. Il figlio Marco era compagno di classe di Jan  e le nostre famiglie sono diventate molto amiche per tanti anni. Ho preparato una bella cena e poi, come dessert, una torta con le pesche. Dopo cena abbiamo visto una parte del programma Giochi senza frontiere. Pino ha scritto una dedica nel suo libro Gli Scampati da loro acquistato e ha regalato il suo primo libro All Right. Una bella serata con carissimi amici.
Jan ha cominciato un puzzle ed io nelle tregue di lavoro l'ho aiutato a cercare i pezzi. I puzzles mi sono sempre piaciuti e forse perciò mi piaceva l'algebra che è come risolvere puzzles.
L'8 settembre Jan si annoiava. Nel pomeriggio sono andata con lui al Foro Italico. Seduti sulle gradinate dello Stadio dei Marmi osservavamo giovani di ambo i sessi che saltavano e correvano. Anche Jan si è messo a correre finchè era tutto un sudore. Sulla via di ritorno abbiamo incontrato David che dopo 4 ore di lezione sentiva il bisogno di sfogarsi facendo una corsa intorno allo Stadio dei Marmi.
Il 9 settembre David è andato a scuola per l'esame di matematica. Dopo qualche ora è tornato a casa, diceva che era andato discretamente. Ho telefonato a Pino per dargli le buone notizie. Nel tardo pomeriggio Pino ed io siamo passati dalla famiglia Bozzi. Paolo e Giovanna erano pieni di aspettative e hanno tirato un sospiro di sollievo.  
 
 
 

mercoledì 24 ottobre 2018

1977, Roma 18 - 28 agosto (Arpino)

Il 18 agosto Jan (13 anni) è andato al CAR a piedi, una lunghissima camminata. Sigrid ed io l'abbiamo raggiunto col bus portando i panini per il pranzo. Sigrid ha giocato con le amichette Irene, Sarah e Michela, tutte e tre avevano portato da casa una bambola. Jan giocava a ping pong. Tornati a casa Sigrid ha fatto il bagno alla bambola per levarle il cloro dai capelli. Alle 20.30 è venuto Pino dal lavoro e ha preparato la pasta, il sugo l'avevo già pronto e anche le patate fritte. Tutti insieme abbiamo visto alla TV un programma da Chianciano sulla premiazione di alcuni  giornalisti: anche Pino ha ricevuto un premio. Il discorso che Pino ha tenuto era molto simpatico. Dopo abbiamo visto un film di Alfred Hitchcock. Il giorno dopo tanta gente per strada faceva i complimenti a Pino. E' arrivato persino un telegramma da Milano con gli auguri del cugino di Pino, Emilio, di sua moglie Beatrice e della figlia Anna.
David quei giorni andava anche due volte a lezione di matematica e a casa faceva i compiti. Sembrava che facesse progressi. Suonava regolarmente la chitarra, da solo o con un amico. A volte faceva footing allo Stadio dei Marmi.
Abbiamo avuto un invito dall'amico d'infanzia di Pino Sabatino C. che io ancora non conoscevo. E, venerdì 26 agosto, nel pomeriggio, quando Pino era appena tornato dal lavoro, Sabatino è venuto a prenderci insieme al suo amico Romano. Ci siamo divisi su due macchine dirigendoci verso Arpino. David ed io in macchina con Romano, che era molto simpatico, e con cui abbiamo parlato di tanti argomenti durante il viaggio. Romano era dentista. La villa di Sabatino era situata fuori Arpino, una natura bellissima. Ci stavano aspettando sua moglie, Wilma, la figlia Daniela, 12 anni e il figlio Antonio 9. E anche i genitori di Wilma e la  moglie di Romano, Elide. Faceva molto caldo e i bambini si sono tuffati in piscina. La cena era abbondante. Poi son venuti amici e ci siamo radunati accanto alla piscina. Ed è venuta ancora altra gente. Un uomo suonava la chitarra ed un altro il violino, Tutto in nostro onore. Un amico artista, Pino Bonavenia, ci ha donato tre sue sculture: due bellissimi alberi di metallo e un Cristo in croce.



Un altro amico ha scritto lì per lì una poesia per me. A Pino e me è stata assegnata una stanza sotto la villa con entrata dal giardino. Una volta a letto abbiamo avuto una serenata sotto la finestra.
Il giorno dopo abbiamo visitato Arpino,  una bella cittadina. Siamo saliti in alto fino alle antiche rovine dell'Acropoli di Civita Vecchia. Tutto era stupendo. L'aria era purissima nonostante il caldo ed io mi sentivo molto felice.
Poi nel suo studio Romano ha limato qualcosa ad un mio dente che mi dava fastidio e che a Roma era stato curato con superficialità. Tutti insieme abbiamo pranzato a casa di Sabatino. Sono venuti anche i bei figli di Romano e Elide, Mercedes, 8 anni, e Roberto, quasi 6 (la mamma di Romano era spagnola). La mamma di Wilma aveva preparato uno squisito pranzo. Dopo una breve siesta siamo andati tutti al lago di Posta Fibreno dove, su un palco, è stata officiata la messa. Poi dei subacquei hanno depositato in fondo al lago un grande Cristo in croce, opera di Bonavenia. E' stata consegnata ai subacquei una targa in memoria dell'evento. Seguivano discorsi, anche Pino è dovuto salire sul palco per rivolgersi al pubblico affluito in massa. Si brindava. Di nuova a casa si cenava in tanti ad un lungo tavolo, anche Pino Bonavenia e sua moglie. Due ospiti suonavano la chitarra elettrica e si ballava.

Sabatino, Pino, Bonavenia
 
Il giorno dopo, domenica 28 agosto, di nuovo in grande compagnia, godendoci la piscina con il gran caldo che faceva e, dopo un buon pranzo, alle 16.30 partenza per Roma. A Sigrid è stato chiesto di rimanere: lei e Daniela andavano molto d'accordo. Sigrid, quasi 9 anni, senza pensarci, ha esclamato subito SI! Di nuovo divisi in due macchine, questa volta c'erano anche Wilma ed Elide. Il viaggio, chiacchierando, è stato veloce. Roma ci ha accolti con le nuvole. Sono saliti tutti a vedere casa nostra. Poesjemauw era felice di rivederci. Ad un certo punto Pino è dovuto andare al lavoro. Jan con l'amico Settimio si è avviato allo stadio. I nostri amici hanno preso la strada del ritorno.
L'anno seguente siamo stati di nuovo ad Arpino. Sigrid e Daniela si sono scambiate l'ospitalità. Quando Daniela era già adulta l'ho sentita una volta al telefono. Mi ha detto: "Zia, canto ancora la nursery rhyme che mi hai insegnato anni fa: Ba ba black sheep." 

 
 

Sigrid e Daniela



 
 

lunedì 22 ottobre 2018

1977, Roma 16 agosto e Ischia settembre 1978


Da poco avevamo conosciuto la famiglia Russo. Anna lavorava nell'ufficio delle imposte e aiutava Pino a compilare i documenti. A volte anche a casa sua. Allora avevano un bambino di quattro anni, Massimo; dopo qualche anno è nata Francesca. Ci frequentavamo abbastanza spesso perché abitavamo nella stessa zona, la Balduina. Siamo rimasti amici negli anni e ogni tanto ci sentiamo ancora.
Carmine, marito di Anna, era militare di professione e il 16 agosto sono venuti a prendere Sigrid e me per trascorrere una giornata nel circolo sportivo dell'Esercito a Castelfusano. Un'ora di macchina. La sabbia della spiaggia era nera perché conteneva molto ferro. E' venuto anche il papà di Carmine, Rocco, con la metropolitana. Quel giorno Rocco compiva 80 anni e dopo il pranzo alla mensa ha offerto a tutti caffè e gelato. Me lo ricordo molto carino e con i capelli ancora neri. Sulla spiaggia si chiacchierava con gli amici. Abbiamo fatto una passeggiata lungo il mare e Sigrid, con i tanti bambini presenti, si spostava dal mare alla piscina e dalla piscina al mare. E' stato molto gradevole.  Durante il ritorno Sigrid ha letto in macchina per Massimo una storia da un libro. Sono venuti su a casa per osservare Monte Mario annerito dall'incendio. Pino è tornato dal lavoro.
Anna è di Ischia e un giorno ha chiesto a Pino se poteva dare una mano ad un suo zio (zio Paolo) che era farmacista in pensione ad Ischia. Questo zio si stava affannando invano da tanto tempo per riscuotere la pensione che gli spettava. Anna sperava che forse Pino, essendo un personaggio noto, in qualche modo ci sarebbe riuscito. E non ricordo più come ma Pino si è dato da fare e ci è riuscito.
L'anno seguente per una settimana abbondante siamo stati ospiti di Anna sulla sua isola. Abbiamo conosciuto la famiglia di Anna raggruppata nello stesso isolato ad Ischia Porto. E potevamo usufruire dell'appartamento di Antonio, fratello di Anna, che quei giorni era disponibile. Si mangiava da Anna e Carmine, Anna era un'ottima cuoca, ma si pranzava anche dalla zia Ada e dall'altro fratello di Anna, Gino e sua moglie Enza. Dallo zio Paolo e da Lina, sua moglie, nel tardo pomeriggio abbiamo preso un apperitivo. Tutti così calorosi e ospitali. Spesso Sigrid giocava assieme alla bambina di Gina e Enza, Mariarosaria, che era della sua età, con le Barbies. Carmine ci ha fatto vedere tutte le innumerevoli bellezze dell'isola. Pino è stato intervistato alla TV ischitana. A Posseidon ci siamo immersi nelle tante piscine con acqua calda o fredda. Jan e Sigrid, mano nella mano, hanno esplorato tutto il territorio. Tutto bello, molto curato e pulito. I visitatori erano per lo più tedeschi. Un concerto nel castello aragonese, musica di Mozart, ci è piaciuto molto. Il giorno prima di partire, domenica 17 settembre (1978), c'era la prima comunione di Mariarosaria. Di mattina la cerimonia, poi con alcuni parenti in spiaggia nel sole gradevole e, dopo, il pranzo festoso a casa di Anna, con 24 persone. Alle 17.00 il ricevimento sul terrazzo in cima alla casa di Gino e Enza con molti famigliari ed amici. Giovani che suonavano la chitarra e cantavano. Una grande torta a forma di cigno. Champagne. E con quest'altro bellissimo giorno si è conclusa la nostra vacanza ischitana. Con gli anni la memoria sbadisce ma dallo scaffale ho preso il mio diario del 1978 e col suo aiuto ho potuto descrivere quella settimana.
Per ancora tanti anni abbiamo trascorso vacanze settembrine ad Ischia, spesso usando l'appartamento sottostante a quello di Paolo e Lina, pagando le spese di luce, gas e pulizia. Durante luglio ed agosto la casa era occupata da affittuari napoletani.
A volte mi assale la nostalgia di quei giorni. Eravamo rilassati, felici, insieme.




 

sabato 13 ottobre 2018

1977 Roma in agosto (2)


Eravamo raffreddate con un po' di febbre, Sigrid ed io, e perciò niente CAR  per qualche giorno. Vedo che il 9 agosto prima che David andasse a lezione di matematica l'ho aiutato con il compito di algebra. Sigrid ed io siamo andate dal medico nell'ambulatorio della RAI e ci ha prescritto Uniplus. Ho preparato pomidoro ripieni con a fianco patate. E' venuta Claudia la figlia della portiera che aveva più o meno la stessa età di Jan e come lui frequentava la scuola media. Su richiesta di sua madre ho fatto inglese con lei: un'ora. Dopo, seduta  con Sigrid sul terrazzo,  per gioco ho fatto con lei un po' di inglese e di olandese. Aveva già un'ottima pronuncia. Pino è tornato presto dal lavoro e ha preparato pasta all'arrabbiata. Prima di dormire ho letto per Sigrid alcune pagine del libro L'Isola dei Gabbiani di Astrid Lindgren. Jan ha telefonato che sarebbe tornato il prossimo sabato.
Il giorno dopo ho fatto di nuovo inglese con Claudia per un'ora. Leggo nel mio diario: "Non ne sa assolutamente niente e lo stesso sulla pagella aveva avuto un 6". Il 12 agosto scrivo: "Mi dispero con lei, non studia neanche le due parole che le consegno come compito. E' un caso senza speranza."
Per Sigrid abbiamo acquistato due paia di scarpe invernali e un paio di sandali beige. E per me un cappottino per l'inverno. Pino ha preparato pasta e patate. Sigrid ha scritto tante cartoline alle amichette delle vacanze. Io mandavo ogni settimana una lettera a mia madre.
Il 13 agosto, in mattinata, mentre David era occupato con la matematica, Pino, Sigrid ed io siamo andati al Teatro dell'Opera a prendere i biglietti per quella sera. Poi ci siamo avviati alla stazione. E' arrivato il pullman con Jan che aveva un ottimo aspetto: ci avevano badato bene al nostro figliolo. Un taxi per casa. Ho preparato pasta con sugo di pomidoro freschi e mozzarella. Ci siamo riposati, Jan ha dormito un paio di ore. Ho fatto la doccia e shampoo a Sigrid. Ci siamo vestite tutte e due con un vestito beige. Alle 18.30 siamo usciti. Seduti alla fontana di Trevi abbiamo guardato la gente che passava. In una birreria pane e companatico. Bus 70. Alle Terme di Caracalla abbiamo incontrato Shirley ed amici. L'opera che abbiamo visto era Rigoletto di Giuseppe Verdi. La scenografia era bellissima. Sigrid era entusiasta. Avevamo posti nelle prime file. Negli intervalli ci siamo intrattenuti con Shirley che era appassionatissima d'opera. Anche a Pino piaceva, ci raccontava che il suo papà portava tutti nella Villa Comunale di Avellino quando la banda della città eseguiva musica operistica. Alla fine dell'opera c'erano linee di autobus apposite e un bus ci ha portato fino a Piazzale Clodio. All'una meno un quarto eravamo a casa.  Leggendo oggi questa pagina del mio diario quasi non riesco a credere che eravamo capaci di fare tutte quelle cose in un solo giorno.
Domenica 15 agosto Pino è andato al lavoro e io ho fatto le pulizie di casa, David mi ha dato una mano poi ho cucinato. All'una e mezza abbiamo pranzato con gateau di patate e insalata di pomidoro, e pere succose. Ci siamo messi a riposare. Ho sentito un rumore come se piovesse forte. Sono saltata dal letto. Monte Mario incendiato! Sigrid piangeva disperatamente per tutti quei begli alberi e cespugli. I vigili del fuoco tardavano e il fuoco nutrito dal vento marciava con grandi passi da sopra fino a sotto. Dal nostro balcone la vista era impressionante. Siamo scesi per strada pensando: chissà, potrebbe esserci pericolo. Sigrid e Jan hanno portato con loro anche Poesjemauw. Ma giù in strada la situazione sembrava meno tragica. I vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta. David e Jan per vedere meglio sono andati dall'amichetto Luciano che abitava con la mamma in una casetta situata alla metà del monte, sul sentiero alla fine di Via Goiran. Anche là i vigili svolgevano il loro lavoro. Alla fine Monte Mario era ridotto ad una distesa nera. David è andato al CAR con l'amico Claudio, Pino è tornato al lavoro e poi anche Jan, Sigrid ed io abbiamo preso un bus per il CAR per fare una nuotata. Quando verso le 20.00 siamo tornati a casa Pino c'era già e ha preparato la pasta.




           

martedì 9 ottobre 2018

1977, Roma in agosto (1)

 
Tornati a Roma dopo le vacanze Pino ha ripreso il lavoro alla RAI e David quasi tutti i giorni era a lezione di matematica e fisica da una figlia della famiglia Bozzi a Via Teulada. Con l'amico del quartiere, Mario Frittella, ha lavorato per qualche giorno in un'autofficina in Via Faravelli, traversa di Via Teulada. Quante volte sono passata davanti a quel garage con i figli piccoli, prima in carrozzina poi in passeggino. Via Faravelli allora finiva nella campagna; lì iniziava un sentiero che si inerpicava fin sopra Monte Mario. Una volta cresciuti i figli, prendevamo quel sentiero arrampicandoci su fino alla cima.  Alla base del monte, in prossimità del sentiero, sostavamo a volte nel cortile dei coniugi Alfredo e Genoveffa dove i bimbi giocavano con l'amichetto Stefano, la sua sorellina Maria  e il fratellino Roberto.

Maria, Stefano, David - Settembre 1964


David a Via Faravelli

Il proprietario del garage si affacciava quando passavo interrompendo per un attimo il lavoro e chiacchieravamo un pò. Spesso con lui c'era suo figlio Nico di qualche anno più grande di David. David è rimasto amico di Nico e quando, nel 2017, si è sposata sua figlia David ha scattato le foto del matrimonio. Nel 1980 abbiamo avuto lo sfratto e ci siamo trasferiti in una bella casa alla Balduina. Un giorno che Jan è passato per il vecchio quartiere ha salutato il papà di Nico che gli ha detto: "Tua mamma era così bella che quando passava tutti si giravano." Jan mi ha riferito queste parole e naturalmente mi sono piaciute ma come al solito sentivo anche meraviglia, come se fossero dirette ad un altra me. Sono cresciuta in un paese dove i complimenti non si fanno, oppure sono una rarità. In Argentina, dove ho vissuto per cinque anni, e poi in Italia, sono molto complimentosi e spesso quando ho ricevuto un complimento incredula l'ho annotato nel mio diario.
Quell'agosto Jan stava in montagna ospite dell'amico Fulvio per quasi due settimane. Sigrid ed io andavamo spesso al CAR (Circolo Aziendale RAI) per goderci la piscina, il verde e gli amici. C'era una bambina, Vera, che piaceva tanto a Sigrid e dopo la piscina facevano doccia e shampoo insieme. All'ora di pranzo, sul prato, Sigrid faceva a maglia un vestito per una Barbie. Una mattina, insieme a Pino, da La Parigina, Sigrid ha comprato un paio di espadrillas originali spagnole per se e ha scelto un paio di zoccoli per Jan. Io ho preso un paio di scarpe bianche. Questo negozio di scarpe a Piazza San Silvestro era il nostro preferito. Il direttore era una persona amabilissima e con le svendite cercava nel magazzino nel sottoscala le misure adatte per tutti noi. Tante scarpe arrivavano dalla succursale di Venezia ed erano bellissime. Qualche volta c'era anche sua moglie, anche lei molo carina. Per tanti anni ci siamo riforniti di scarpe da La Parigina. Quando Sigrid era ormai una signorinella (e uno splendore), il direttore l'ammirava e le ha fatto un bel complimento: "Se io fossi più giovane non ci penserei un  attimo ad invitarti a uscire con me." Purtroppo quel negozio non esiste più come non c'è più neanche il grande negozio di libri Remainders. E la piazza ha cambiato fisionomia.
Vedo nel mio diario che la sera tardi del 5 agosto è venuto Julio. Ci ha portato bottiglie di vino e di liquore di Loreto. Era venuto a Roma per prendere all'aeroporto sua cognata (sorella di Paquita) e suo figlio che arrivavano il giorno dopo. Julio dormiva da noi, i suoi ospiti in una pensione. Lui gli ha mostrato la città. Il 7 agosto sono venuti tutti a pranzo da noi. Quando sono partiti per le Marche ho dato a Julio tanti pensierini per Alicia, Carlos e Miguel e anche per i bambini loro vicini di casa.