giovedì 23 dicembre 2021

Leggere ad alta voce

 

 

                                                 Haarlem - David e Livia, Settembre 2007

 

Quando i miei figli erano piccoli leggevo per loro ad alta voce favole, libri per bambini, racconti. Piaceva a me e molto anche a loro. Persino quando erano già grandicelli ed erano a letto col  raffreddore mi mettevo vicino a loro con un libro. Pino si divertiva ad ascoltare come davo voce ad ogni personaggio. Lui era bravo ad inventare storie e per anni Lucertolina e Lucertolone sono stati nostri fedeli compagni. Negli anni '70 per alcune primavere siamo andati una settimana a Capri (un'offerta per i dipendenti RAI per inaugurare la stagione dell'hotel La Residenza). Si camminava molto e durante  un piccolo riposo ecco apparire Lucertolina e Lucertolone con sempre nuove avventure.

Quando Sigrid frequentava la scuola elementare veniva da noi Sissy, una bambina capoverdiana della stessa età di Sigrid. Stava da noi il fine settimana, le vacanze di Pasqua, un mese durante le vacanze scolastiche estive e a Natale: dormiva nella stanza di Sigrid su un letto estraibile. Spesso di sera, con loro già pronte per la notte, mi sedevo sul bordo di uno dei letti e leggevo un libro ad alta voce. Tutte e due si appassionavano alla storia e di mattina al risveglio c'era una gara fra le due bambine per accaparrarsi il libro e continuare a leggerlo per conto proprio. A Pino e a me Sissy ci chiamava zio e zia. Tanto tempo fa l'ho già menzionata in un post. I miei tre figli hanno preso così il gusto di leggere e quando hanno un pò di tempo li trovi  con il naso dentro un libro. Sigrid ormai legge quasi sempre libri in lingua nederlandese, e se il libro le è piaciuto molto lo porta a me. Jan a New York è abbonato a diverse riviste interessanti. Quando viene a Roma trova un mucchio di libri che ho messo da parte per lui. L'ultima volta tornando negli States sull'aereo ha quasi finito un libro dell'attore-scrittore Steve Martin. Una storia che si svolgeva nell'ambiente delle gallerie d'arte a New York. Mi ha fatto sapere che se l'è goduto. Ed ha cominciato un libro di Moravia, racconti, bello. David legge soprattutto quando sta a Barbarano dove sta scoprendo nuovi, incredibili racconti di Maupassant. Poi legge e studia cartine e descrizioni per nuove scoperte da fare nel territorio dell'alto Lazio

Poi sono arrivate le nipotine e quanto ho letto anche per loro, qui e nei Paesi Bassi. Solo libri italiani, li portavo da Roma. Prima leggevo solo per Livia, si sedeva sulle mie ginocchia e seguiva le storie con passione. E quando è arrivata Flaminia anche lei amava sentire le storie e guardare le illustrazioni. Uno dei libri preferiti si intitolava Filastrocche della Nonna, un altro era con pagine piene di animali e c'era da scoprire l'animale che non apparteneva a quell'ambiente. Quando Flaminia piccolissima a tavola era un pò noiosetta - le stava venendo sonno - io le dicevo: "che ne dici, vediamo un libro? Lei scendeva in furia e fretta dal suo seggiolone, andava a prendere uno di questi libri, mi prendeva per mano e ci sedevamo sul divano per immergerci nella lettura. Con Sigrid e con me, oppure con me sola, le bambine, nel reparto bambini della biblioteca comunale, rovistavano nei tanti contenitori  messi alla loro altezza e prendevano i libri che le affascinavano. A loro piaceva andare in biblioteca, c'erano anche tavolini con carta e colori e tanti peluches appoggiati dappertutto. A casa si immergevano anche da sole  in un libro concentrandosi  per molto tempo.  Quando le bambine erano più grandi si sedevano con me sul divano e da un grosso libro di racconti sceglievano a turno una storia. Anche Sigrid e Kevin leggevano per loro e, quando capitava David, lui inventava belle e buffe storie. Fra i libri preferiti dalle nipotine e anche dai miei figli c'erano quelli di Astrid Lindgren. E poi le bambine ascoltavano le fiabe sonore acquistate a Roma, le sapevano quasi a memoria, e imparavano molte parole nuove. Adesso sono grandi e hanno molto da studiare ma non disdegnano mai un libro.

Non ho mai pensato che leggere ad alta voce fosse una cosa utile ma solo un piacere per che legge e per  chi ascolta. Ma questi giorni ho letto un paio di articoli che ne esaltano l'importanza: leggere ad alta voce sostiene lo sviluppo cognitivo ed emotivo, arrichisce il vocabolario, stimola l'immaginazione e rafforza la capacità di concentrazione, facilita l'apprendimento alla lettura. E si scoprono mondi colorati e sconosciuti diversi dalla vita quotidiana. Invece quando si vedono le immagini in TV, sull'Ipad o sul cellulare, il funzionamento della mente è prevalentamente centrato sulla percezione, quindi lo sforzo è minore, tutto è già lì, pronto, raffigurato.

Il consiglio dato dalla neuroscienziata Maryanne Wolf è il seguente: "Cari genitori, per i vostri figli leggete libri stampati su carta".


                                                          Kevin e Livia (un anno), 29-3-2006




 
 Livia e Flaminia, 20-12-2009

 

domenica 19 dicembre 2021

Insegnanti anti vax

Ce ne sono tanti di insegnanti anti-vax in Italia e David appartiene a quella categoria. Da ieri, 15 Dicembre, è diventata obbligatoria la tessera verde, chiamata Super Green Pass che certifica l'avvenuta vaccinazione (forzata), per poter continuare a insegnare. Gli alunni di David sono al corrente del suo pensiero e sono disperati di dover fare a meno per chissà quanto tempo del loro professore preferito. Al suono della campanella, all'uscita, in piazza Ferro di Cavallo, gruppi di ragazzi lo circondano dimostrandogli il loro affetto ed esprimendo dispiacere. Qualche ragazza era in lacrime. Cinque ragazze gli hanno consegnato una cartolina realizzata da loro in cui hanno scritto toccanti dediche. Mi hanno fatto molto commuovere queste loro parole.



Leggo moltissimo, tempo fa ho scritto un post sui libri accumulati nella mia stanza: prima erano montagne che si sono ormai ridotte a colline. Qualche giorno fa, finito un libro, ne ho preso un altro dal mucchio. Si intitola Regina del Sole e l'autore è E.J.Michael, il genere è avventuroso e spirituale ed è stato scritto nel 1995. Addentrandomici sono rimasta attonita perchè il caso vuole che ci siano pagine che descrivono la situazione che stiamo vivendo oggi. Una frase del misterioso sacerdote Arthur: "Coloro che detengono oggi il potere ci stanno guidando verso un mondo di controllo centralizzato e autoritario, una forma di totalitarismo che provocherà la perdita della libertà individuale. La libertà umana è sacra. La libertà, la divinità più sacra e sfuggente, si sviluppa solo all'interno di una società dotata di  forti basi morali e spirituali. E se noi essere umani perdiamo di vista la sua luce, ci ritroviamo  dominati da un governo totalitario che crede solo nei diritti dello stato." E ancora: "Coloro che possiedono maggiori probabilità di dominare il mondo sono i centri di potere finanziari, delle banche internazionali, delle multinazionali. La loro guida è nelle mani di organizzazioni segrete come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale, la Commissione Trilaterale e altre ancora più occulte. Si tratta sempre di chi ha il denaro." Nel libro viene nominato il politico, filosofo e scrittore Edmund Burke che nel 1700 disse: "Per trionfare il male ha bisogno solo che gli uomini buoni non facciano nulla." E: "Più grande è il potere più perioloso è il suo abuso."
In un'altra pagina viene affermato che lo spiritualista austriaco Rudolf Steiner possedeva la chiaroveggenza in grandi quantità.
In un poderoso compendio del 1917, e che oggi sembra realizzarsi contro il genere umano, Steiner scrive: «Useranno i vaccini per abrogare l’anima dei popoli. Essi saranno la causa di un notevole indebolimento della struttura fisico-vitale”. E nello specifico è ancora più incalzante ed esaustivo: “Nel futuro si eliminerà l’anima per mezzo dei farmaci. Col pretesto di un “punto di vista scientifico” ci sarà un vaccino mediante il quale l’organismo umano verrà trattato immediatamente alla nascita, in modo che l’essere umano non potrà sviluppare il pensiero dell’esistenza, dell’anima e dello spirito. Verrà affidato ai medici materialisti il compito di eliminare l’anima dall’umanità.
 
 

lunedì 6 dicembre 2021

Il figlio bronxiano a Roma - (13-26 novembre 2021)

A New York, nonostante il covid, il commercio si è rivitalizzato e Jan e Jennifer hanno avuto giornate piene di lavoro con ristoranti, enoteche e winetastings. E' seguita una tregua e per prendere aria Jennifer si è spostata in Giamaica e Jan ha deciso di passare una decina di giorni con David e me a Roma. E' arrivato il 13 novembre alle 11 di mattina, aveva viaggiato di notte ed era di bell'aspetto nonostante una notte di poco sonno. Ci ha rifornito di un mucchio di vitamine marca Puritan's Pride. Dopo aver mangiato un pò di frutta e aver fatto un breve riposino è uscito per una rimpatriata del quartiere. Dopo un leggero pranzo ha fatto altri giri per la città prendendo bus e metro. Insomma un ciclone come sempre. Di sera è tornato David da Barbarano felicissimo di abbracciare il fratello. Le mattine quando David andava a scuola, Jan, dopo aver fatto colazione alle 7.30 cominciava subito il suo lavoro al computer con ordini di vino, messaggi a produttori e clienti. Un grande impegno è anche la contabilità che svolge tutto da solo. Ed è sempre pronto a dare una mano con qualsiasi faccenda qui in casa. Fra le altre cose ha fatto anche le spese al mercato e al supermercato portandosi dietro il carrello. Per David traduce le discalie da mettere sotto le foto del suo sito personale, dall'italiano all'inglese. A Sigrid, che era impegnata online con un corso in inglese che le serviva per ottenere il certificato d'abilitazione all'insegnamento dell'italiano, Jan ha dato consigli su certi termini da usare. (il concorso Sigrid l'ha superato). Jan e Sigrid si rivolgono a David per consigli quando dubitano su espressioni italiane e su come costruire una frase. David è un linguista competente e anch'io mi servo della sua abilità con questo blog: lui mi indica gli eventuali errori. David dice che ha imparato quasi tutto dal suo papà ed io sono convinta che è stato un bravo alunno. Insomma i miei figli hanno un buon intelletto!
Il 16 novembre Jan è andato a Narni da un produttore che aveva organizzato un pranzo a cui partecipavano una ventina di persone del mondo del vino. La mogli del produttore aveva, con qualche aiuto, preparato un pranzo di tante portate. Per Jan alcuni piatti vegetariani squisiti. Il giorno dopo Jan è andato a prendere David a scuola ed ha visto come David fosse circondato da una cinquantina di alunni che guardavano il loro insegnante con sguardo adorante mentre l'assalivano con domande e racconti. David ha carisma ed è il professore più amato, come afferma un qualche suo collega. 
La mattina del 18 novembre Jan ha visitato il Ghetto ed è tornato con una grande fetta di torta con ricotta e marmellata di visciole. Quando i figli erano piccoli Pino ed io, facendo spese in quella parte della città ci presentavamo a casa con questo dolce squisito ed era una sorpesa più che gradita. Ed è rimasto uno dei nostri dolci preferiti. Lo stesso pomeriggio Jan aveva un appuntamento a Frascati in un vigneto e ci è andato insieme a Domenico, un conoscente di New York che a intervalli vive a Roma e che si interessa  per hobby ai vini.  Tornato a casa ha fatto una lunga camminata con David.
David aveva scuola di mattina ma spesso il pomeriggio aveva impegni scolastici online. Quando era possibile i due fratelli stavano insieme. Così il 20 novembre David è potuto andare con Jan e Domenico ad un bellissimo vigneto sull'Appia Antica. Per caso si stava svolgendo un winetasting divertente di studenti sommeliers. Il posto si chiama Riserva della Cascina.  
Il 21 novembre, una domenica, si sono avviati in motorino verso il Foro Italico dove giocavano da bambini portandosi pattini a rotelle o bicicletta: c'era tanto spazio per giocare. Allora ci incontravamo con altri bambini e le loro mamme, l'appuntamento era alla Fontana della Palla. Purtroppo da anni il Foro Italico versa in uno stato di grande abbandono, nulla viene fatto per ridargli lo splendore di una volta.  Il bar del Tennis esiste ancora, là i bambini si sceglievano un gelato e a volte Pino ed io ci gustavamo un tè. Nello Stadio dei Marmi, dove correvano da ragazzini, anche adesso hanno notato tanti giovano che corrono sulla pista. Nella piscina pensile David e Jan  hanno fatto tanti anni di nuoto col CONI per poi, insieme alla sorellina, continuare con le Fiamme Oro. Erano grandi nuotatori.
E mentre David e Jan erano in giro io preparavo le cene: piatti che piacciono molto a Jan. E Jan  preparava dei contorni squisiti: in cucina ha molta fantasia. E poi, sempre, lavava con velocità i piatti e le pentole. Dopo cena qualche volta abbiamo visto un film assieme sul computer di David ma le pellicole non erano sempre di nostro gradimento. Anzi, quasi mai.
Il 26 novembre Jan è ripartito per New York. Questo figlio - fratello, così attento e caloroso ci manca molto. E' un tesoro di ragazzo!


                


                                                               La Palla - Foro Italico


                                                           Lo Stadio dei Marmi


 

P.S. Dai miei più recenti collages Jan ha scelto questo per portare con sè.