venerdì 2 settembre 2016

I miei ultimi collages

Quando per qualche giorno non aspetto ospiti per pranzo e cena, e perciò il tavolo in cucina è a mia disposizone, mi assale la voglia di cominciare un collage. Per farne uno impiego ore, no, giorni. Accumolo riviste e dépliants per questo scopo, biglietti d'autobus, bustine del tè e più ne ho più ne metto. Allora taglio, dispongo, disfaccio, cambio tutto e comincio da capo, mi dispero, mi rallegro.  E' una sofferenza e un diletto. Alla mattina quando mi alzo dal letto o quando torno dalle spese il collage in  lavorazione mi attira come una calamita e mi faccio assorbire senza indugio.   
Finalmente soddisfatta incollo, e allora può succedere che si sposti un frammento, quindi mi ingegno a rimediare e la composizione assume un aspetto leggermente diverso, forse anche migliore del previsto. Come regola il neonato lo guardo con soddisfazione per un pò e poi finisce in una cartella con i suoi fratelli e, da madre snaturata quale sono, non ci penso più. Nella mia mente già sto ponderando un'altra creatura.
Jan è curioso dei miei ultimi lavori e David ne ha fatto qualche foto per questo post affinchè Jan li possa guardare.
Come si vede ci sono due tipi di collages. 
 Le misure di ognuno di questi collages sono cm 29,5 x 21











Trittico

giovedì 1 settembre 2016

The Shute Institute e Medicina Ortomolecolare



Shute Institute

Negli anni '90 compravo spesso la rivista Wanted in Rome che usciva ogni secondo mercoledì del mese e che dedicava una pagina agli eventi a Roma. Andavo così a qualche concerto, in compagnia o da sola. I concerti di cori italiani o stranieri mi piacevano in particolar modo. Quando cominciava la stagione dei concerti mi spostavo con bus e piedi fino alla chiesa di Sant'Ignazio, vicino al Pantheon, per assistere al concerto corale che cominciava alle 21.00 e me lo godevo intensamente.
Anche i bazars (mercatini) piacevano a me, ai miei figli e alle amiche. Nella primavera del 1996, un sabato, nel bazar della Chiesa Metodista di fronte a Castel Sant'Angelo, fra le centinaia di libri scritti in diverse lingue ne ho scelti alcuni. Uno, intitolato Body, Mind and the B Vitamins e scritto da Ruth Adams & Frank Murray con una prefazione di Abram Hoffer, M.D.,Ph.D. Il libro tratta un argomento all'epoca per me nuovo: come guarire attraverso l'uso delle vitamine. L'ho letto e riletto. Ce l'ho ancora e ogni tanto lo consulto. In alto sulla copertina c'è scritto: The First Complete Book Written About The Amazing B Vitamins And How They Fight Physical Ills, Mental Illness, Depression And The Stresses Of Modern Life. Il libro è del 1981 ed è la settima edizione. Ero sorpresa che venisse menzionato un istituto che si trova a London, Ontario, Canada, la città dei miei familiari. I medici di questo Shute Institute curano i loro pazienti con una nutrizione naturale e megadosi di vitamine e minerali. Questo metodo di curare si chiama Medicina Ortomolecolare. Il due volte premio Nobel, il biologo Linus Pauling, ha coniato il termine "ortomolecolare" nel suo articolo del 1968 Psichiatria Ortomolecolare pubblicato sulla rivista Science. Ortho in greco significa "corretto" o "giusto" e molecola è la struttura più semplice che consente di visualizzare le caratteristiche di un composto. La Medicina Ortomolecolare descrive la pratica di prevenzione e trattamento delle malattie fornendo il corpo di una quantità ottimale di sostanze naturali. Nel 1933 i cardiologi Wilfrid e Evan Shute sono stati alcuni dei primi medici ad utilizzare grandi dosi di vitamia E per il trattamento delle malattie cardiache. Dal 1954 in poi i fratelli Shute hanno trattato 30.00 pazienti affetti da malattie cardiache con risultati miracolosi. Purtroppo, quando hanno cercato di pubblicare i loro risultati nelle riviste mediche, i loro lavori scientifici sono stati respinti e l'establishment medico ha continuato a ignorare i loro risultati per altri 40 anni. La società medica era veemente nei loro confronti esprimendo un forte dissenso, addirittura boicottandoli durante le conferenze mediche internazionali, e i medici che assistevano alle letture dei fratelli Shute venivano espulsi.
La prova che la vitamina E può prevenire e curare le patologie cardiache è ormai incontrovertibile. Nel 1992 i ricercatori dell'Università del Texas hanno riferito che la vitamina E protegge   dall'aterosclerosi (induramento delle arterie). Nel 1993 i ricercatori della Harvard Medical School hanno pubblicato uno studio che mostra che la supplementazione di vitamina E previene le malattie cardiache.
Il crescente apprezzamento oggi del ruolo di vitamina E (d-alfa tocoferolo) nella prevenzione e guarigione delle malattie cardiovascolari è dovuto principalmente ai due grandi medici canadesi Evan e Wilfrid Shute, pionieri della Medicina Ortomolecolare che con esiti positivi curavano anche la claudicazione intermittente e  le gravi ustioni.
Nel luglio del 1997 sono andata in Canada per trovare mia madre, i miei fratelli e le loro famiglie. Un giorno sono andata allo Shute Institute. Una gentile signora che fungeva da segretaria mi ha ricevuto. Ho espresso il mio desiderio di sapere quali vitamine dare a mio marito che in gennaio aveva subito una grande operazione. Mi ha detto che essendo periodo di vacanze molti medici erano assenti però, se  le facevo avere una lista dei disturbi che aveva mio marito, l'avrebbe mostrata allo specialista che mi avrebbe dato un consiglio. "Ma", diceva, "lei vive con un malato e sarà sotto stress, perciò scriva anche dei suoi problemi." I libri pubblicati da loro erano purtroppo esauriti ma era possibile trovarne qualcuno nel negozio di libri usati City Lights. E ne ho trovati tanti, anche di diversi autori.
Qualche anno fa Jan mi ha portato dall'America due libri del biologo e professsore universitario Andrew W.Saul Ph.D. Doctor Yourself e Fire Your Doctor. Libri che promuovono lo sviluppo della medicina del ventunesimo secolo: la Medicina Ortomolecolare. Da più di 30 anni il dott. Saul è uno specialista di guarigione naturale. Ha aiutato migliaia di persone a ripristinare la propria salute senza farmaci o interventi chirurgici. Questo ramo della medicina fa uso di mega dosi di vitamine e minerali. Piccole quantità non danno risultati. Ancora ci sono medici secondo cui vitamine e minerali sono inutili se non addiritura nocivi. In America ogni anno più di 100.000 persone muoiono per gli effetti collaterali (iatrogenesi) delle medicine prescritte loro negli ospedali o privatamente. Più morti che non quelli affetti da cancro o malatie cardiache. E non c'è medicina senza effetti collaterali. E sempre più medicine vengono prescritte ai bambini: un mercato nuovo e redditizio per le case farmaceutiche.
Nel 2003 Carolyn Dean MD ND ha scritto il libro Death by Modern Medicine che è stato pubblicato nel 2005 con prefazioni dei dottori Abram Hoffer, Joseph Mercola e Julian Whitaker. Questo libro indentifica gli aspetti tragici di un sistema medico che nella sua breve storia di circa 80 anni è riuscito a uccidere decine di milioni di persone, vittime di danni iatrogeni. Nella lista dei famaci accusati figura anche il Prozac che sta causando suicidi, omicidi e malattie cardiache. Il libro ha vinto il 2006 Independant Published Book Award for Most Progressive Book. Nel 2014 è stato edito per la terza volta.
Il Dr. Saul raccomanda una dieta più possibile vegetariana, ne elenca tutti i vantaggi e consiglia le diete da seguire e quali integratori prendere.
Menziona anche in diversi capitoli la vitamina D e, invogliata,  ho fatto una ricerca su internet vedendo che diversi medici hanno scritto libri concernenti questa vitamina:
Dr. Soram Khalsa: Il Potere Curativo della Vitamina D - Vitamin D revolution - come prevenire e curare osteoporosi, diabete, rachitismo, sclerosi multiple, influenza, cancro, dolore cronico, asma, deterioramento cognitivo senile, fibromialgia e molto altro.          
Dr. Mercola: Vitamin D3 and Solar Powwer for Optimal Health.
Dr. Sarfraz Zaidi M.D. The Power of Vitamin D
Michael F.Holick, Ph.D., M.D. The Vitamin D Solution
L'Accademia Americana di Dermatologia e l'industria dei protettivi solari hanno svolto un trentennale lavaggio del cervello alla popolazione mondiale con l'incalzante messaggio che non ci si dovrebbe mai esporre alla luce solare diretta perchè può causare il cancro della pelle e condurre alla morte. Il dott. Holick ha pubblicato il suo primo studio scientifico nel 1970. Ne sono seguiti a centinaia ed oggi si può dire che egli sia la principale autorità mondiale sulla vitamina D. Tuttavia il supporto del dottor Holick a quella che lui chiama "sensibile esposizione al sole" è talmente criticato che è stato licenziato dal Dipartimento di Dermatologia della Boston University Medical Center. Il Dr Holick afferma che gli esseri umani necessitano di 1000 IU di vitamina D al giorno, o di essere esposti al sole. Bastano dai 5 ai 10 minuti, braccia e gambe, 3 volte alla settimana. I neonati fino ai 12 mesi necessitano di 400 IU al giorno. La gente di colore ha bisogno di dosi più alte. Esporsi al sole con moderazione è importante per una buona salute. Dovremmo apprezzare il sole per i suoi benefici e non abusarne. 
Forse i libri del dottor Saul sono stati tradotti in italiano. Tutti dovrebbero leggerli.
Noi tutti in famiglia dal 1981 siamo vegetariani e ingeriamo integratori di vitamine e minerali, ma vorrei avere un medico esperto che ci seguisse e ci consigliasse le giuste dosi perchè ogni persona ha diverse esigenze.  
Comunque i libri danno un aiuto.