venerdì 1 luglio 2016

Haarlem, 9 maggio 2016

Il 9 maggio, finita la vacanza di primavera, per le bambine è ricominciata la scuola. Sigrid è andata in piscina, il nuoto è il suo sport preferito e la rilassa. Ed io, avendo adesso meno impegni, mi sono dedicata ad un compito nella casa di Popelingstraat.
C'erano montagne di disegni di Livia dal 2010 in poi da selezionare e poi incollare sulle pagine bianche di alcuni albums da disegno. La stessa cosa che avevo fatto con i miei figli quando erano piccoli. Quella mattina e la mattina del giorno seguente l'ho dedicata a mettere i disegni in ordine cronologico. Prima di partire per Roma, il 23 maggio, sono riuscita a finire il lavoro riempiendo 5 albums con i disegni più belli. Alcuni li ho trovato talmente belli che li ho incollati in  modo da poterli eventualmente incorniciare e metterli alla parete nella casa della Popelingstraat. C'era anche qualche collage, uno di loro era fatto con dei ritagli di stoffa. L'ho guardato con ammirazione e con attenzione: che cosa raffigura? Io ci vedevo una farfalla oppure un albero. Ho chiesto all'autrice di spiegarmi il significato della composizione. Livia, vedendo il suo lavoro nell'album ha esclamato: "Nonna non lo dovevi incollare, è un tappetino per le  bamboline oppure serve da prato per gli animali piccoli della fattoria." Insomma,  non era nè una farfalla  nè un albero. Ancora ci rido. Con un sacchetto pieno di scampoletti di stoffa Livia farà un altro prato-tappeto.





Come al solito ho anche fatto la maglia. Ho allungato con i ferri due magliette senza maniche di Livia che erano diventate troppo corte e vedendo nella cassapanca i tanti resti di lana mi sono fatta corteggiare dai loro colori e ho cominciato un gilet per Flaminia che ho finito una volta tornata a Roma. Sul balconcino.



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