giovedì 22 ottobre 2015

Ultimi giorni ad Harlem: aria di Halloween

Mancavano due giorni alla mia partenza e perciò ho portato indietro il mucchio di films presi in prestito. Ho camminato fino alla biblioteca comunale che si trova a fianco del Marcus Garvey Park e consegnando i films ho avuto una brutta sorpresa: mi toccava pagare una multa perchè quasi tutti i films venivano riconsegnati in ritardo. La signorina ha fatto il calcolo ed erano 72 dollari. Mi è venuto un colpo. Ho aperto il mio borsellino ma non bastavano i soldi. Desolata ho detto che non sapevo di queste regole, che abitavo in Italia e che ero in visita qui da mio figlio, ma la colpa era mia perchè ero stata io, usando la tessera di mio figlio, ad aver preso in prestito questi DVD. La signorina ha preso il telefono e con voce sommessa ha parlato con qualcuno, dopodichè ha messo sul banco lo scontrino con la somma finale di 72 dollari cambiata in 0 dollari. L'ho ringraziata molto e come mi sentivo sollevata di non dovermi presentare a Jan con una multa da pagare.
Poi con lui camminando per le strade di Harlem abbiamo visto che come d'incanto era, quasi da un giorno all'altro, avvenuto il risveglio di Halloween. In alto, sugli scalini delle case apparivano oltre le piante fiorite anche zucche di diversi formati e davanti al supermercato Best Market erano sistemati grandi scatoloni strapieni di zucche di varie specie e colori, enormi e minuscole. Ogni anno nella 116a Strada gli abitanti di una casa brownstone addobbano la scaletta d'entrata e il cortiletto antistante in grande stile, ma solo durante la nostra ultima passeggiata abbiamo trovato il tutto avvolto di decorazioni Halloween  talmente abbondanti che abbiamo esclamato: "che esagerazione questa volta." Jan ha scattato qualche foto.



116a Strada


In autunno molti newyorkesi fanno una scampagnata per godersi la natura con gli alberi che si colorano di rosso e giallo-oro; gli agricoltori mettono a disposizione qualche frutteto dove cogliere, a pagamento, con le proprie mani le bellissime mele mature.


Quando ero ormai già tornata a Roma Jan ha immortalato un campo di zucche lo stesso giorno che con Viviana e Leo è andato a cogliere mele in campagna. Solo Viviana le ha raccolte pagando 20 dollari per 20 mele. Il weekend successivo ha preparato per gli amici una cena buonissima a base di mele. Jan mi ha scritto che gli è venuta voglia di zucca, l'ha comprata al supermercato già tagliata a dadini, l'ha cucinata e come se l'è gustata.



campo di zucche (foto di Jan)


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