giovedì 10 settembre 2015

Di ritorno a Roma, agosto 1980

Il giorno dopo, il 25 agosto, siamo arrivati a Roma in treno con un'ora di ritardo. C'era Gigi M. che ci aspettava. E con la sua macchina siamo tornati a casa. Strada facendo abbiamo fatto le spese: prima allo spaccio RAI di Viale Mazzini, poi al mercato di Via Sabotino e infine alla drogheria in Via Teulada. Jannuccio era a casa, aveva un buon aspetto, era stato per il fine settimana da un amico a Santa Marinella. Era bello rivedere questo figlio. Le gattine erano contente di rivederci. Noi viaggiatori abbiamo fatto una doccia e poi tutti insieme abbiamo pranzato con un'insalatona di pomidoro, mozzarella, uova e bel pane fresco.
Io mi sono dedicata a mettere a posto la casa e Sigrid già da subito ha fatto un dolce al forno che io ho decorato con le pesche fresche. Immediatamente la vita romana ha preso il via. Gigi veniva spesso da noi e a volte portava Sigrid e me al CAR (Circolo Azienda RAI), lui da solo oppure con Pino. Là Sigrid incontrava  vecchi amici ed io leggevo un libro, scrivevo una lettera, facevo la maglia e mi intrattenevo con altre mamme. Facevamo delle nuotate. Tutta la famiglia era di nuovo occupata con le proprie faccende. Stavamo bene di nuovo a Roma dopo una bella vacanza movimentata. Ma, poco alla volta, giorno dopo giorno, abbiamo scoperto sempre nuove cose che mancavano, sottratteci dai ladri. Ci è dispiaciuto molto che il flauto traverso di Sigrid fosse stato rubato e a me in particolare l'orologio d'oro che era appartenuto a mia madre. L'aveva ricevuto quando aveva compiuto 18 anni, era un regalo dei nonni con i quali era cresciuta. Da bambina lo guardavo ed ammiravo spesso, era custodito in una scatola con pochi altri gioielli, non eravamo ricchi, e mia madre mi diceva: "Quando sarai grande sarà tuo." Volevo bene a quell'orologio, pensando a mia madre che, così giovane, se lo teneva con orgoglio al polso. Lo ritenevo un grande tesoro. Me lo ha mandato dal Canada ed è finito in quel modo. Ancora mi fa male. Non l'ho mai fatto sapere alla mamma. I ladri non dovrebbero esistere, feriscono.
La vita quotidiana distraeva, eventi nuovi ogni giorno, troppi da descrivere in questa pagina. Solo voglio riferire del "Premio della Simpatia" che Pino ha ricevuto sabato 30 agosto in una cittadina vicino a Perugia. Ci era andato insieme a Gigi M. Pino ha avuto dei bellissimi piatti in ceramica. Ancora oggi li ammiriamo.



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