Dal 24 aprile fino al 2 maggio Sigrid, Kevin e Flaminia sono stati in Marocco per godersi il mare e le belle spiagge.
Jan il 7 agosto ha preso l'aereo a New York per andare prima in Turchia e poi in Polonia. In questi due paesi a noi sconosciuti ha girovagato conoscendo gente del luogo. Dopodichè è approdato in Olanda. Gli ho chiesto di scrivere per me un post con le sue esperienze di questo interessante viaggio.
Mi piacerebbe conoscere il suo punto di vista sulla città di Haarlem dove io sono cresciuta. I suoi occhi di estraneo notano tutti i particolari di questa piccola-grande città. E' tornato a New York soltanto il 3 settembre. Mi ha promesso che, quando avrà un attimo di libertà, scriverà il post.
"Da New York all'aeroporto futuristico di Istanbul sono quasi 10 ore
di volo e da lì la metro in mezz'ora ti porta in centro. Arrivato in
albergo gia' scalpitavo e subito sono uscito alla scoperta del mio
quartiere, Beyoglu, che subito mi e' piaciuto. E' una citta' dai mille
volti, ha 15 milioni di abitanti ed e' sconfinata. Ogni quartiere ha la
sua anima: ci sono zone giovani e piene di vita con locali, negozietti e
bar dove si beve e si mangia fino a tarda notte e poi quartieri
strettamente musulmani dove tutto e' piu' quieto, solo te e caffe' da
bere e atmosfera antica. La cultura araba e quella occidentale sembrano
convivere senza troppi attriti. Pensavo: "cosa' faro' per 8
giorni?" Ma non c'e' stato un attimo in cui mi sia annoiato. Camminando
15 km al giorno ho girato la città in lungo e in largo e ho visto chiese
bizantine, acquedotti romani, moschee affollate e affollati bazar, e ne
sono rimasto ammaliato. Con l'aiuto di tram e traghetti efficientissimi
sono andato in posti sperduti da una parte all'altra del mar Bosforo,
luoghi a volte magici e a volte caotici.
Da Istanbul ho poi
preso un aereo per Cracovia e dopo due ore mi sono trovato in tutt'altro
mondo, molto mitteleuropeo, un mix tra Praga e Berlino, architettura
medievale e barocca e poi quartieri in stile sovietico. Ho alloggiato
nel ghetto, un quartiere dal fascino un po' malandato e bohemienne. Mi
sono trovato benissimo, città pulitissima e ordinata e gente molto
civile e educata; se stai per attraversare la strada le macchine si
fermano con svariati metri di anticipo. Ho poi preso un treno per
Breslavia e nelle tre ore di viaggio ho chiacchierato con i vicini dello
scompartimento destinato a famiglie con bambini: al momento della
prenotazione sistemano famiglie con bambini insieme così che possano
giocare tra loro e non annoiarsi durante il viaggio. I padri di questi
bambini mi raccontavano come fossero da poco tornati in Polonia dopo
lunghe esperienze in Olanda e Inghilterra perche' il loro paese sta
vivendo un perdiodo di benessere e ci sono più possibilita' di una
buona carriera lì che non all'estero.
Breslavia e' meno
turistica ma non meno bella di Cracovia, la piazza centrale un
capolavoro architettonico e la gente gentile e disponibile.
Ho
poi finalmente preso l'aereo per Amsterdam e da lì, col puntuale
autobus 300, in 30 minuti sono arrivato alla amata Haarlem. Subito ho
trovato Sigrid, Livia, Flaminia e Kevin ed è la prima volta dopo tanti
anni che trovo la famiglia di Sigrid al completo in città, durante la mia
permanenza, e perciò ho lasciato la valigia a casa ed e' subito
cominciata una piacevole quotidianita'. Insieme abbiamo fatto
commissioni, spese e passeggiate, a piedi e in bicicletta. Mi sono tanto
goduto questa splendida città a cui sono affezionato, piena di piccole
sorprese, quartieri eleganti e stradine che sembrano uscire da quadri
del '600. E' vivace e ridente, soprattutto quando brilla il sole come
nei giorni che ho passato lì. Ogni sera abbiamo cucinato squisite cene
consumate allegramente tutti insieme a tavola. E poi io, dopo cena, ancora facevo un
lungo giro a piedi o in bici per godermi le ultime ore di luce
crepuscolare che a me così tanto piacciono. In queste armoniose giornate il
mio legame con Haarlem si è molto rafforzato e sono felice che Sigrid e
la sua famiglia vivano negli stessi posti così speciali nei quali
nostra madre ha passato tanti anni della sua giovinezza."
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Breslavia | | |
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Haarlem |
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Kevin, Jan, Sigrid, Flaminia, Ties e Livia ad Haarlem |
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