domenica 16 gennaio 2011

L'Esquilino oggi

Camminando per le strade dell'Esquilino incontri dappertutto gente di etnie diverse: Rumeni, Bengalesi, Somali, Afghani, Filippini, Etiopi, Indiani, Srilankesi, Sudamericani, Cinesi. Sui marciapiedi vicino al mercato coperto si formano dei gruppi di uomini che stanno là a parlare tra di loro per ore. Non danno fastidio a nessuno, stanno là e parlano. Delle volte ti chiedi: "Ma in quale paese mi trovo?" Perchè di Italiani ne vedi pochi. Il mercato è ben fornito di frutta, verdura e spezie - anche esotiche - e i venditori, per lo più stranieri, sono tutti gentilissimi. Quello che trovo sbagliato è che ci sono troppe bancarelle con la stessa merce: sempre frutta e verdura. C'è un solo posto dove vendono esclusivamente pane in assortimento, pizze e tanti tipi di dolci. Dicono che se ne aprirà un altro, e sarà un sollievo, si aspetterà di meno il proprio turno.
Adesso vedo quello che dicono i giornalì sul rione Esquilino. Non passa giorno che i quotidiani non dedichino un articolo a questo quartiere. Purtroppo spesso negativo.
Il quartiere più emblematico di Roma è l'Esquilino dove ormai con i Romani di Roma vivono e convivono mille popoli. Sono scomparsi quasi tutti i negozi e le botteghe artigiane tradizionali. Per mutazione etnica. Al loro posto tanti nuovi immigrati all'anno. Molti residenti hanno preso la fuga, cominciando dalla fine degli anni '80. L'Esquilino è diventato un quartiere multiculturale.
Negli anni '90 le insegne in lingua cinese hanno fatto la loro comparsa, prima in modo isolato, diffondendosi poi a macchia d'olio. Infatti la parte del leone in campo affaristico la fanno i Cinesi. Sono rari i punti vendita non asiatici sopravvisuti alla "presa di Pechino". Vestiti, scarpe accessori, ma anche alimentari, prodotti per la casa e cianfrusaglie di ogni genere e sorta. La questione dei negozi cinesi, la loro "invasione", la scomparsa di qualsiasi altro genere di attività ha creato dei disagi non indifferenti e forzature di mercato nella zona. La vulgata è che i Cinesi arrivano, pagano in contanti, pagano tanto da invogliare il futuro ex propietario a vendere il negozio o appartamento di turno.
Nel quartiere dell'Esquilino è stato scoperto già da tanti anni un fiorente traffico illegale sotto la guida della camorra napoletana alleata alla mafia cinese. E il riciclaggio di denaro sporco, da parte della criminalità cinese, per centinaia di milioni di euro.
Vivendo qua non ci si accorge di niente. I Cinesi li vedi tranquilli, ben vestiti. Formano una comunità chiusissima. Qualche rara volta si vede una coppia mista: un ragazzo italiano abbracciato ad una ragazza cinese. Melting Pot inevitabile.


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